Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA NELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione Generale IL QUADRO DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE È ARTICOLATO COSÌ Risorsa territorio P U R e sue evoluzioni Risorsa finanziaria PRS ANNUALE CON PROSPETTIVA TRIENNALE COERENZA PROGRAMMATICA COMPATIBILITÀ URBANISTICA VALUTAZIONE AMBIENTALE VERIFICA DI LEGISLATURA Funzioni obj e programmi PROGETTI Legge di Bilancio ANNUALE UPB Capitolo di spesa LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI SI INSERISCE COSÌ NELLA PROGRAMMAZIONE Risorsa territorio P U R e sue evoluzioni QUADRO DI COERENZA PROGRAMMATICA DOCUP 2 Risorsa finanziaria PRS Legge di Bilancio ANNUALE CON PROSPETTIVA TRIENNALE COMPATIBILITÀ URBANISTICA VALUTAZIONE AMBIENTALE MISURE AZIONI ANNUALE Funzioni obj e programmi UPB PROGETTI Capitolo di spesa LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA NASCE CON L’ESPERIENZA DEI PROGETTI FIO Per la nostra Regione questi hanno voluto dire: 12 progetti “aperti” tra il 1983 e il 1989 e conclusi a metà degli anni ’90 un valore attualizzato degli investimenti pari a 335,85 M€ un supporto finanziario dello Stato del 90% circa Strutturalmente tutte queste realizzazioni hanno inciso significativamente sulla qualità ambientale del territorio regionale •dai disinquinamenti di vaste aree lagunari alla Baia di Muggia alla soluzione dei rifiuti solidi urbani per la provincia di Trieste •dalle piste forestali alla metanizzazione dell’area collinare friulana Della programmazione negoziata fanno parte anche i Contratti di Programma e i Patti territoriali In Friuli Venezia Giulia sono stati perseguiti solo Patti territoriali Diverse le ipotesi di partenza non tutte andate a buon fine ► area tarvisiana ► area a nord di Udine ► provincia di Trieste unico Patto Territoriale è giunto a buon fine quello della BASSA FRIULANA in un secondo tempo ha subito una rimodulazione ora è in fase conclusiva Alla fine degli anni ’90 si apre il discorso dell’ Intesa Istituzionale di Programma alla firma dell’Intesa il Friuli Venezia Giulia arriva ultima fra le Regioni nel marzo 2001 All’Intesa si richiede una diversa partecipazione delle Regioni Dopo un periodo di incertezza e di consultazioni fra le Direzioni regionali È stato delineato un quadro complessivo di riferimento per l’Intesa Istituzionale di Programma del Friuli Venezia Giulia Alcune osservazioni generali Non ci sono priorità specifiche fra i settori Ci sono priorità d’intervento nei settori Tutto è inserito nel quadro di coerenza programmatica del Piano Regionale di Sviluppo Intesa Istituzionale di Programma ha creato il contesto all’interno del quale si sono sviluppati gli APQ Maggiore contestualizzazione e coerenza con il contesto di riferimento (coerenza esterna) Maggiore integrazione dei singoli interventi collocati all’interno dell’APQ (coerenza interna) Obbliga il soggetto proponente ad un maggior approfondimento e ad una più spinta progettualità …. in realtà queste potenzialità non sono state adeguatamente realizzate Per una mancanza di sufficiente attenzione, sensibilità, consapevolezza da parte del proponente (situazione a macchia di leopardo) Per una non completamente condivisa prospettiva delle logiche di programmazione Stato/Regione MEF Regione Area Settori Non comprensione di modalità e tempistica di erogazione delle risorse All’interno della Regione: mancanza di meccanismi di coordinamento, prospettive e logiche diverse fra le Direzioni regionali Questa la sequenza degli APQ firmati APQ - PORTI 2003 APQ - RECUPERO URBANO APQ - RISORSE IDRICHE APQ - RISORSE CULTURALI APQ - RISORSE DEL SUOLO 2004 APQ - SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE APQ - RICERCA APQ - TRASPORTI E VIABILITÀ LOCALE APQ - VIABILITÀ E SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI 2005 RISORSE ATTIVATE CON GLI APQ FIRMATI DALLA REGIONE APQ\Risorse M€ CIPE Stato Regione aut. locali aut. funzionali valore dell’accordo Porti 7,747 10,132 13,421 0,000 0,000 31,300 Risorse idriche 5,338 19,692 6,066 0,408 0,010 31,514 Cultura 9,023 3,386 3,990 0,261 0,000 16,660 Recupero urbano 4,673 0,571 0,000 0,000 0,000 5,244 Difesa del suolo 7,230 40,516 2,637 0,000 0,000 50.383 Ricerca 3,894 0,000 0,716 0,000 2,204 6,814 Società dell’informazione 3,509 0,872 1,810 0,000 0,000 6,191 Infrastrutture e trasporti 15,619 7,000 3,191 1,118 6,207 33,135 Infr.viarie e di comunicazione 22,196 0,000 7,000 1,340 41,000 71,536 TOTALE RISORSE 79,229 82,169 38,831 3,127 49,421 252,777 Direzioni di staff e Direzioni di line PRESIDENTE e GIUNTA REGIONALE Portavoce Ufficio di Gabinetto Avvocatura Protezione Civile DIRETTORE GENERALE Programmazione e controllo Comunicazione e pr COMITATO DI DIREZIONE D.C. Risorse economiche e Finanziarie D.C. Segreteria generale e riforme istituzionali D.C. Patrimonio e servizi generali D.C. Organizzazione, personale e Sistemi Informativi D.C. D.C. Istruzione, cultura, Salute sport e e Politiche sociali identità linguistiche D.C. Lavoro, Formazione e innovazione D.C. Agricoltura, Foreste e Parchi, Montagna D.C. Ambiente e LLPP D.C. Viabilità e Pianificazione D.C. Attività produttive D.C. Relazioni Internazionali e AALL NUOVI STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE Con il Regolamento di Organizzazione sono stati introdotti nuovi strumenti per la programmazione: • Piano Strategico: deve raccogliere gli obiettivi politici strategici del programma di governo e tradurli in obiettivi strategici per l’azione amministrativa • Piano Triennale: deve tradurre gli obiettivi strategici in obiettivi di medio periodo (anno per anno) e raccordarli con la legislazione vigente (e quindi l’attività ordinaria) e la legislazione futura (di riforma e di manutenzione) • Piano Operativo Annuale: deve tradurre gli obiettivi di medio periodo in obiettivi operativi per l’anno GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE PER L’AR piano strategico documen to di riferimen to durata struttura contenuti finalità programma di governo quinquennale (legislatura) piano triennale piano strategico triennale con aggiornamento annuale piano operativo piano triennale annuale per settori d'intervento per Direzione centrale per settori d'intervento per Direzione centrale per Direzione centrale per Servizio indirizzi e obiettivi strategici direttive generali azione amministrativa modalità organizzative tempi di attuazione scelte gestione risorse finanziarie obiettivi operativi risorse funzionali risorse strumentali risorse finanziarie programmazione attività raccordo con strumenti di programmazione finanziaria assegnazione formale obiettivi ai dirigenti modalità verifica raggiungimento obiettivi LA SCHEMATIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO Era necessario individuare una griglia adeguata per la traduzione degli obiettivi politici in obiettivi per l’organizzazione Perciò abbiamo schematizzato i contenuti programmatici traducendo gli assi portanti in “indirizzi” e gli obiettivi politici in “linee d’intervento” (si veda slide successiva). Questo schema ci guida nella individuazione degli obiettivi strategici per l’azione amministrativa e cioè nell’individuazione concreta del contributo che ciascuna Direzione Centrale è chiamata a dare per la loro realizzazione Lo schema degli indirizzi e delle linee di intervento . LETTURA FONDATA SUL PROGRAMMA DI MANDATO indirizzi obiettivi strategici 1 unità nell'autonomia riforma dello STATUTO nuova autonomia per gli EE.LL. comprensori montani efficienza Regione 2 Regione: tutela e assiste riqualificazione rete ospedaliera potenziamento servizi territoriali esigenze dei cittadini welfare solidale 3 innovazione per la società regionale comunicazione intelligente innovare per crescere amministr.ni in rete cittadini in rete 4 economia: lavoro e sviluppo trasporti a livello europeo porti e trasporto intermodale tutela e promozione del lavoro commercio: sviluppo equilibrato turismo: qualità e ambiente 5 ambiente come risorsa promuovere l'ambiente recuperare il ritardo mobilità sostenibile uso responsabile del territorio la cultura dell'ambiente 6 cultura e sport: qualità della vita capire le inquietudini cultura libertà e istituzioni teatro e cinema la cultura dal vivo identità multiculturale 7 formazione: miniera dell'intelligenza studiare conoscere comunicare diritto allo studio e formazione integrazione e collaborazione la scelta ingiusta università: sistema globale INDIRIZZI linee di intervento linee di intervento linee di intervento linee di intervento linee di intervento la risorsa agricoltura artigianato sul territorio valorizzare i beni culturali i grandi progetti linee di intervento linee di intervento IL PIANO STRATEGICO Ciascun Assessorato/Direzione Centrale è chiamato a definire il proprio contributo alla realizzazione degli obiettivi delineati dal programma di governo, individuando: - le AZIONI che propone di realizzare - ed all’interno di queste i PROGETTI di cui ciascuna azione è composta e attraverso i quali si realizza Lo schema degli indirizzi e delle linee di intervento . LETTURA IN CHIAVE ORGANIZZATIVA Direzioni PROGETTO centrali DIREZIONE CENTRALE PROGETT O PROGETT O riforma dello STATUTO nuova autonomia per gli EE.LL. comprensori montani efficienza Regione 2 riqualificazione rete ospedaliera potenziamento servizi territoriali esigenze dei cittadini welfare solidale 3 comunicazione intelligente innovare per crescere amministr.ni in rete cittadini in rete 4 trasporti a livello europeo porti e trasporto intermodale tutela e promozione del lavoro commercio: sviluppo equilibrato turismo: qualità e ambiente 5 promuovere l'ambiente recuperare il ritardo mobilità sostenibile uso responsabile del territorio la cultura dell'ambiente 6 capire le inquietudini cultura libertà e istituzioni teatro e cinema la cultura dal vivo identità multiculturale 7 studiare conoscere comunicare diritto allo studio e formazione integrazione e collaborazione la scelta ingiusta università: sistema globale linee di intervento linee di intervento linee di intervento linee di intervento 1 AZIONI linee di la risorsa agricoltura artigianato sul territorio valorizzare i beni culturali i grandi progetti linee di intervento linee di intervento Un esempio, per chiarire: Sulla base degli indirizzi e degli obiettivi esplicitati la Direzione Centrale RISORSE AGRICOLE, NATURALI, FORESTALI E MONTAGNA ha elaborato, tra le altre, una specifica Azione, denominata Innovazione, ricerca e qualità, che si sviluppa con i progetti che si vedono elencati: B 11 12 13 14 15 16 17 18 innovazione ricerca e qualità Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale Disciplina degli Organismi geneticamente Modificati - OGM Sviluppo della ricerca e dell'innovazione Centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura Sistema Informativo dell'Agricltura Regionale - SIAGRI Sviluppo del SITFOR Sistema vitivinicolo regionale Comunicazione ed educazione alimentare SCHEDA “AZIONI” Linee indirizzo di riferimento collegamento alle linee di indirizzo che vengono implementate con l’Azione in argomento Contesto e motivazione descrizione del contesto nel quale l’Azione si inserisce e argomentazioni dei motivi che hanno indotto la previsione di un’ azione strategica Finalità ed obiettivi descrizione strategici Risultati attesi descrizione dell’impatto che ci si propone con l’azione Progetti elenco dei progetti che fanno riferimento a ciascuna Azione SCHEDA “PROGETTI” L’idea guida Finalità ed obiettivi Grado di realizzabilità e ordine di priorità È l’idea fondamentale che contraddistingue il progetto Descrizione condizioni di partenza, punti di forza e di debolezza, situazioni o elementi che possono favorire od ostacolare la realizzazione del progetto, particolari difficoltà operative, tecniche, normative, logistiche, politiche, etc. Organizzazione soggetti interni alla Regione (altre DC, Giunta, Consiglio, Enti regionali) coinvolti e relative responsabilità e contributi richiesti interna Parternariato esterno Cronogramma soggetti esterni (pubblici e privati) che possono/devono essere coinvolti e tipo di coinvolgimento (obbligatorio, facoltativo – proposta, parere) struttura fondamentale del progetto per macrofasi attuative e loro collocazione temporale nell’arco del mandato 2005: 2006: 2007: 2008: Stato di attuazione stato di attuazione alla data di settembre 2004 e sviluppi che si prevedono di realizzare entro dicembre 2004 Rilevanza finanziaria No Si Se sì, u.p.b. di riferimento: Le linee di indirizzo Programma di Governo: linee di indirizzo Piano Strategico: dimensioni strategiche Unità nell’autonomia istituzionale Regione: tutela e assiste salute prot. sociale Innovazione per la società regionale innovazione Economia: lavoro e sviluppo lavoro e sviluppo Ambiente come risorsa ambiente Cultura, sport: qualità della vita cultura, sport Formazione: miniera dell’intelligenza formazione GENERALE DROP&SIR LAV.&FORM. ECON.&FINAN. AVVOCATURA AGRIC.&FOR. SEGR.GEN. ISTR.&CULT. AMB.&LLPP PATR.&SERV.G. SAL.&PR.SOC. PIAN.&VIAB. ATT.PROD. INTERN.&EELL Direzione 14: Relazioni Internazionali Comunitarie e Autonomie Locali A6: Attuazione programmazione comunitaria 2000-2006 A7: Nuova programmazione 2007-2013 A8: Aiuti di stato A9: Cooperazione decentrata/internazionalizzazione istituzionale A5: Migliorare la conoscenza del processo di integrazione europea e sviluppare iniziative per l’Euroregione e l’internazionalizzazione del Sistema regione salute prot. soc. A4: Semplificazione dei procedimenti elettorali e referendari innovazione A3: Riforma e monitoraggio della finanza locale lavoro sviluppo A2: Devoluzione di funzioni agli enti locali e attuazione della sussidiarietà ambiente A1: Valorizzazione del sistema delle autonomie locali cultura, sport formazione AZIONI CONSIDERAZIONI (E BUONI PROPOSITI) PER IL NOSTRO LAVORO IN FUTURO •Sviluppo come intuizione del fattore critico di successo •Sviluppo come progettualità senza predeterminazione •Sviluppo come prodotto di azioni sinergiche, concertate e condivise Sviluppo come intuizione del fattore critico di successo Un’area sottoutilizzata può recuperare il gap rispetto allo sviluppo medio solo incidendo profondamente sulla sua composizione strutturale Questo è l’obiettivo delle risorse aggiuntive Vale a dire riuscire ad innescare un trend di crescita maggiore delle altre aree PERCHÉ tanto maggiore sarà il Δ del trend tanto più veloce sarà la omogeizazzione con le aree di sviluppo CRESCERE MEGLIO E PIÙ IN FRETTA DEGLI ALTRI •Trovare i propri vantaggi competitivi e farli crescere •Intuire quali saranno i vantaggi competitivi futuri e coltivarli •il ritardo di oggi sarà pionierismo domani Gli strumenti sono molti, SWOT è il nostro Piano strategico Piano monitor PROGETTUALITÀ SENZA PREDETERMINAZIONE •Spesso la prima soluzione che si delinea non è la migliore •Spesso la soluzione genera altri problemi •Spesso la soluzione cura il sintomo non il problema PROGETTUALITÀ SENZA PREDETERMINAZIONE Capire le cause Delineare alternative d’intervento Effettuare valutazioni comparate Sviluppo come prodotto di azioni sinergiche, concertate e condivise Nulla è più difficile e articolato del cambiamento strutturale L’intervento pubblico è sempre caratterizzato da forte frammentazione verticale/orizzontale Sviluppo come puzzle le cui diverse tessere si incastrano con preciso ordine logico e cronologico Sono necessarie, quindi: •Forte caratterizzazione e condivisione degli obiettivi •Chiara individuazione delle priorità •Perfetta programmazione del contributo di ciascuno