ELEMENTI DI CARTOGRAFIA TRADIZIONALE
Leonardo Conti
Gesaaf– Ingegneria dei Biosistemi Agrari e Forestali
[email protected] - www.gesaaf.unifi.it – 055 2755626
Sistemi di coordinate delle carte IGM
Quadrettatura chilometrica sulle vecchie serie e tavolette.
I vertici della carta nei
tre principali sistemi di
coordinate piane.
Costanti medie di passaggio per la sezione per passare da
un sistema di coordinate all’altro.
Reticolo UTM – WGS84
Coordinate X: gli ultimi 3
zeri sono omessi per
comodità
Longitudine (riferita a
Greenwich)
Latitudine
Coordinate Y: gli ultimi 3
zeri sono omessi per
comodità
Estremi per tracciare il
reticolo UTM – ED50
Coordinate geografiche:
è numerato ogni primo
di grado. Ogni tratto
(rosso-bianco) equivale
a 10’’.
Reticolo UTM – ED50
Coordinate X: gli ultimi 3
zeri e la prima cifra (il 6,
in questo caso) sono
omessi per comodità.
Estremi per tracciare il
reticolo Gauss - Boaga
Longitudine (riferita a
Roma – M.te Mario)
Latitudine
Coordinate Y: gli ultimi 3
zeri e la prime 2 cifre (il
48, in questo caso) sono
omessi per comodità.
Coordinate geografiche:
Ogni
tratto
(nerobianco) equivale ad 1’.
Come si leggono le coordinate?
1 - Con il reticolo riportato sulla carta si leggono i valori fino al
migliaio di metri;
2 – con il coordinatometro si leggono gli ettometri ed i
decametri (un tacca piccola sono 20 m, una mezza tacca sono
10 m).
La misurare in decametri delle
distanze
dalla
quadrettatura
chilometrica si effettua a partire dalle
linee immediatamente ad OVEST e a
SUD dal particolare di cui si vogliono
dare le coordinate.
Il coordinatometro può essere stampato su un lucido o su un
pezzo di plastica trasparente.
In alternativa si riporta la distanza su un fogliettino di carta e
si leggono i decametri sul coordinatometro stampato sul lato
destro della carta (sulla serie DB il coordinatometro non c’è
più).
Ricordarsi che le coordinate X sono crescenti da OVEST
verso EST e quelle Y sono crescenti da SUD verso NORD.
ESERCIZIO
6 - Calcolare le coordinate per il
ponte a quota 219 m s.l.m. del
fosso ad ENE del Pod.e la
Tinaia nei seguenti sistemi di
coordinate:
a) Coordinate UTM – WGS84;
b) Coordinate UTM – ED50;
c)
Coordinate
Roma 1940;
Gauss-Boaga
d) Coordinate Geografiche
–
a) Coordinate UTM – WGS84; X = 685824; Y = 4872751
b) Coordinate UTM – ED50;
X = 685907; Y = 4872950
c) Coordinate Gauss-Boaga – Roma 1940; X = 1685854; Y = 4872768
d) Coordinate Geografiche
Est = 11° 19' 1,6'' ; Nord = 43° 59' 3,8''
12 mm = ca. 10”; 1 mm = ca. 0,83”
La rappresentazione dei rilievi
Tinteggiatura altimetrica: colorazioni diverse per fasce altitudinali.
Tratto forte: mette in evidenze le
linee di cresta.
Spina di pesce: simile al
precedente, mette in evidenze le
linee di cresta.
Sfumo: mette in evidenza i
rilievi con un ombreggiatura
come se la luce provenisse da
NO con inclinazione del sole
sull’orizzonte di 45°.
ISOIPSE o CURVE DI
LIVELLO
QUOTE (punti quotati)
Si definisce ISOIPSA o CURVA DI LIVELLO la linea ideale
che unisce tutti i punti di uguale quota rispetto al livello medio
del mare.
La distanza tra i vari piani
di intersezione si chiama
EQUIDISTANZA ed è
sempre indicata sulle
carte.
• Direttrici: tratto grosso (sul 25.000 ogni 100 metri).
• Intermedie: tratto fine (sul 25.000 ogni 25 metri).
• Ausiliarie: tratteggiate (sul 25.000 ogni 5 metri).
Per le zone verticali o prossime a questa si usa il
TRATTEGGIO IMITATIVO in quanto non è possibile
rappresentarle con le normali isoipse (vi è un leggero
ampliamento in proiezione orizzontale per poterle
rappresentare).
a) Più le curve sono
ravvicinate più
il
terreno è ripido.
b) Più le curve sono
distanziate
più
il
pendio è dolce.
c) Le curve a V con vertice
a monte segnano impluvi.
d) Le curve ad M con
vertici a monte segnano
confluenza di impluvi.
ESERCIZIO SULLE ALTIMETRIE
3 – Assegnare la quota alle curve direttrici in questa carta in scala
1:25.000 (scrivere dove si trova il punto interrogativo). Dire inoltre per le
due frecce quale sia un avvallamento e quale un costone.
Soluzione
3a) Distanza reale e distanza planimetrica
La distanza che misuriamo sulla carta è una distanza
planimetrica, cioè la distanza dei due punti misurata nella
loro proiezione orizzontale.
Se fra i due punti vi è una differenza di quota la distanza
reale sarà sempre maggiore della distanza planimetrica.
AB’ = distanza planimetrica;
AB = distanza reale;
BB’ = dislivello tra i due punti;
AB =
AB '2  BB '2
3a) Valutazione della pendenza del terreno
La PENDENZA si esprime in percentuale, altrimenti,
se si usano i gradi, si parla di INCLINAZIONE.
L’inclinazione è data dall’angolo
formato dal piano orizzontale ed il
pendio considerato.
La pendenza è il rapporto esistente
tra i due punti considerati e la loro
distanza planimetrica.
Nel es. ho 45/64 = 0,70, cioè il 70
% pi pendenza.
ESERCIZIO SULLE DISTANZE REALI E LE PENDENZE
4a - Dividere in due il tracciato definito dalla freccia rossa usando come
criterio di divisione il cambiamento medio della pendenza.
4 – Calcolare la distanza reale e la pendenza dalla quota 358 alla cima del
Monte Altete e la distanza reale e la pendenza per i due tratti individuati
precedentemente.
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Cartografia e SIT 5