N° 236 MANGIARE O NUTRIRSI. LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NELLE CURE PALLIATIVE: L’INTERVENTO PSICOLOGICO Dott. Mistretta Gaia (Psicologa Alcamo) Dott. Gucciardo Eliana (Psicologa Alcamo) Dott. Adragna Giuseppe (Psicologo Alcamo) Dott. Vaccaro Goffredo (Medico Trapani) Nell’ambito delle cure domiciliari erogate dalla Associazione Onlus Samot Ragusa nella provincia di Trapani assume particolare rilevanza la gestione dei pazienti in nutrizione artificiale. La necessita di garantire le migliori cure possibili ai pazienti che ricevono “tali cure” in ambiente non sanitario, la rilevanza numerica delle prestazioni,e le diverse modalità di approccio al problema hanno motivato il nostro lavoro come equipe, composta da medico, psicologo, assistente sociale, fisioterapista, oss a domicilio del paziente. Particolare attenzione infatti è stata posta dalla nostra equipè alla prevenzione delle complicanze legate alla nutrizione artificiale, al significato della nutrizione artificiale, alla formazione dei caregiver, attori indispensabili e insostituibili per garantire la continuita’ assistenziale a domicilio. La Nutrizione Artificiale Domiciliare è il trattamento mediante il quale soddisfare il bisogno nutrizionale dei pazienti che non sono in grado di alimentarsi per via naturale, a domicilio la nutrizione parenterale e enterale, rappresentano le due modalita di esecuzione della NAD, la scelta viene effettuata dal medico , in base alle condizioni cliniche e socio-familiari della persona assistita. Il passaggio dal cibo alla nutrizione artificiale crea intense paure e angosce di morte, al dolore fisico si associano profonde reazioni emotive quali rabbia, disperazioni, senso di inabilita’, sfiducia. In questa’ottica nasce l’intervento integrato medico –psicologo, che prevede un protocollo distinto in varie fasi che ha interessato la quasi totalità dei nostri pazienti in assistenza domiciliare;il protocollo prevede: monitoraggio dei livelli di ansia prima e dopo intervento congiunto medicopsicologo tramite apposito strumento test: STAI-Y. Le fasi successive prevedono: Counselling psicologico; Utilizzo di tecniche di rilassamento; Intervento Congiunto medico-psicologo finalizzato a: fornire informazioni corrette sulla nutrizione artificiale; Comunicare al paziente eventuale ausilio da impiantare per favorire la N.A; Rilevazione dei livelli di Ansia fine intervento congiunto medico-psicologo. I risultati delle osservazioni raccolte hanno visto notevolmente ridotti i livelli di ansia dopo l’intervento congiunto medico-psicologo, e l’utilizzo delle tecniche di rilassamento, rispetto alla condizione iniziale di totale assenza di informazioni. Il nostro compito a domicilio resta quello di orientare pazienti e familiari verso contesti di consapevolezza e percorsi di adattamento diversi, la consapevolezza è infatti un processo dinamico che si modifica nel corso della malattia ed è influenzato sia dalla qualita’ che dalla quantita’ delle informazioni, sia dal significato ad esso attribuito. Pertanto anche nelle fasi finali della vita, non possiamo negare al nostro paziente una corretta informazione, ricordandoci che, a domicilio l’unica vera cura è prendersi cura dell’altro.