Prof. Sebastiano Pantè
INFEZIONI OSPEDALIERE
Corso teorico pratico
PALAZZO dei CONGRESSI
MESSINA
MESSINA
MESSINA
-
30/03/2009
11/05/2009
- 28/09/2009
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA
FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA
A.O.U. Policlinico "G.Martino" Messina
D.A.I. di SCIENZE CHIRURGICHE
DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA UMANA
U.O.C. CHIRURGIA D’URGENZA
FERITE CHIRURGICHE: generalità
EPIDEMIOLOGIA
classificazioni
LETTERATURA
CLINICA
TERAPIA
PROFILASSI
LINEE
GUIDA
INFEZIONE
Cenni di storia
LE INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA
Ippocrate, considerato il padre della medicina, elaborò la teoria dei quattro
umori: sangue, flemma, bile gialla e bile nera. Dall'incremento di uno di
questi umori derivava la malattia mentre dal ritrovato equilibrio, legato
all'eliminazione della sostanza in eccesso, dipendeva la guarigione. Il medico
doveva intervenire con blandi medicamenti per favorire questo riequilibrio. In
caso di presenza di pus doveva essere praticata un'ampia detersione
che ne favorisse lo spurgo, dopo di che le ferite andavano lavate con vino o
aceto e fasciate con bende pulite.
Galeno e Ippocrate in un dipinto del XII sec. (Cattedrale di Anagni)
Cenni di storia
Cinque secoli più tardi Galeno, famoso medico di Pergamo,
sostenne che la guarigione della malattia era favorita della
espulsione della sostanza eccedente, che egli chiamò
materia peccans. Il medico doveva agevolare questa
espulsione somministrando emetici o purganti ma
soprattutto clisteri e salassi. Le sue teorie e prescrizioni faranno scuola per
oltre un millennio, fino al 1500, ma ancora agli inizi del XIX secolo capitava che venissero
riprese e citate.
Per quanto riguarda le ferite Galeno aveva notato che quelle
che andavano incontro a putrefazione (gangrena) erano
inevitabilmente mortali mentre le ferite che andavano incontro
a suppurazione (formazione di pus) tendevano a migliorare e
guarire non appena il pus, definito per questo bonum et
laudabile veniva evacuato. L’aforisma: ibi pus ibi evacua
(dove é presente il pus lì é necessario farlo uscire) esprime il
conseguente approccio al trattamento delle ferite.
Cenni di storia
Grandi chirurghi medioevali come
Rogerio Frugardi Maestro della Scuola
Medica Salernitana o Guy de Chauliac
capostipite della scuola chirurgica
francese, ma anche Abulcasis,
massima espressione della chirurgia
islamica, si rifaranno alle teorie
galeniche. Giungeranno infatti alla
conclusione che le ferite possono guarire
soltanto se vanno incontro alla
suppurazione che pertanto va favorita.
Allo scopo prescriveranno che su ogni
ferita vengano versate sostanze
caustiche o olio bollente. La scuola
salernitana ed islamica farà grande
utilizzo del cauterio, un ferro arroventato
che con il suo effetto ustionante aveva la
capacità di bruciare i vasi arrestando le
emorragia.
Albucasis Chirurgia tradotta da Gherardo
da Cremona
Cenni di storia
•1546 Girolamo Fracastoro (microorganismi invisibili);
•1676 Antonjvan Leeuwenhoek (“animalcules”visibili al microscopio);
•1847 Ignacz Semmelweis (osservazioni sulla febbre puerperale, “particelle
invisibili del cadavere”. Il solo ‘lavarsi le mani’ riduceva la mortalita’ dal 18 al 3.8%);
•1870 Lister (antisepsi nelle amputazioni riduceva dal 46% al 15% la mortalita’);
•1882 Kock (sterilizzazione);
•1894 Halsted (introduzione dei guanti di gomma).
IERI
MORTI DURANTE LA GUERRA CIVILE AMERICANA
(American surgery:an illustratrd history-1985)
Causa di morte
N° soldati deceduti
IN BATTAGLIA
Esercito
Confederato
95.000
Esercito
dell’Unione
110.000
Per INFEZIONI
165.000
250.000
OGGI
Infezioni chirurgiche nel postoperatorio
•Le infezioni post-chirurgiche sono al terzo posto tra le
infezioni nosocomiali (14-16%);
•Tra i pazienti chirurgici, le infezioni post-chirugiche
rappresentano circa il 38% delle infezioni;
•Considerevole “discomfort” per il paziente ed elevata
morbidita’;
•Allungamento della degenza;
•Aumento dei costi di degenza.




Infezioni Nosocomiali:
stima annuale
300 milioni di ricoveri /anno
15 milioni di infezioni (~ 5%)
~ 1.5 milioni di morti (~ 10%)
Spesa: ~ 1,5 miliardi di $
S.I.P.I.O.
STUDIO ITALIANO di PREVALENZA
delle INFEZIONI OSPEDALIERE
(CDCP-1992)
CENTERs for DISEASE CONTROL
(388 divisioni chirurgiche USA)
ASA
Definizione e categorie
(CDCP1992)
CENTERs for DISEASE CONTROL
(388 divisioni chirurgiche USA)
Infezioni della ferita chirugica
Infezioni del sito chirurgico:
•Infezioni dei tessuti molli e cutanee
•Cavita’ od organo
INFEZIONI SUPERFICIALI
INFEZIONI PROFONDE
Definizione e categorie
(CDCP1992)
CENTERs for DISEASE CONTROL
(388 divisioni chirurgiche USA)
Infezioni della ferita chirugica
Infezioni del sito chirurgico:
•Infezioni dei tessuti molli e cutanee
•Cavita’ od organo
CAVITA’ ed ORGANO
categorie
(CDCP1992)
CENTERs for DISEASE CONTROL
(388 divisioni chirurgiche USA)
SSI = infezione sito chirurgico
patogenesi
?!
patogenesi
?!
Altra class.
Fattori di rischio:
- accertati
- probabili
- possibili
INFEZIONE =
Carica batterica contaminante
X virulenza
Resistenza dell’ospite
FATTORI DI RISCHIO:
- INERENTI AL PAZIENTE
- INERENTI ALL’INTERVENTO
- INERENTI ALL’AMBIENTE
RISCHIO di SSI
INFECTION RISK INDEX (NNISS)
INDEX SENIC (CDC)
INFEZIONE
POST-OPERATORIA
Rappresentazione dell’infezione
postoperatoria quale risultante dei rapporti tra
fattori che favoriscono e quelli che ostacolano
la sua comparsa.
=
Fattori microbici
+ trauma chirurgico
+ fattori di rischio
difese immunitarie
+ profilassi antibiotica
PROFILASSI PERIOPERATORIA
Quale fattore potenziante le difese del paziente
INFEZIONI
OSPEDALIERE
AGENTI
OPPORTUNISTI
ANTIBIOTICO
RESISTENZA
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INFEZIONE FERITA CHIRURGICA