A-B (vie aeree + ventilazione) Conoscere: • Le principali differenze tra le vie aeree dell’adulto e del bambino • Obiettivi del supporto delle vie aeree nel bambino • Ossigenoterapia: indicazioni, modalità di somministrazione 1 2 Lattante e bambino < 10 anni Vie Aeree di diametro più piccolo Ï resistenze al flusso FLOGOSI, EDEMA = Ï Ï resistenze vie aeree Coste e sterno cartilaginei (Ï compliance toracica) = Ï rischio ostruzione Ï lavoro respiratorio Retrazioni toraciche Ð capacità vitale Lattante e bambino < 10 anni Inserzione orizzontale delle coste muscoli intercostali poco sviluppati minore curvatura diaframma e scarsa resistenza fibre muscolari Meno alveoli = Ð superficie per scambi gassosi Ð capacità vitale e “riserva respiratoria” Ï rischio di AFFATICAMENTO RESPIRATORIO 3 Differenze anatomiche vie aeree Cono ipoglottico = punto più stretto delle grosse vie aeree del bambino (misura del tubo ET) No tubo cuffiato fino ad 8 anni (rischio lesioni) Differenze anatomiche vie aeree Orifizio laringeo Giovane adulto Lattante 4 Nel bambino l’arresto respiratorio quasi sempre precede e causa l’arresto cardiaco Obiettivi del supporto avanzato delle vie aeree • Mantenere la pervietà delle vie aeree • Assicurare una efficace ossigenazione • Garantire una ventilazione efficace • Prevenire e trattare IPOSSIA, ACIDOSI • Ridurre il lavoro cardiopolmonare • Evitare la progressione verso l’ARRESTO CARDIACO 5 Supporto avanzato delle vie aeree A Pervietà vie aeree Ossigenoterapia B A = Valutazione respirazione Supporto ventilazione Pervietà delle vie aeree z Posizionare testa e collo z Aspirare secrezioni, rimuovere corpi estranei visibili z Considerare cannula orofaringea (bambino incosciente) z Somministrare ossigeno 6 Ostruzione provocata dall’ipotonia in paziente incosciente Ostruzione provocata dall’iper-estensione Posizione “sniffing” che permette l’ottimale apertura delle vie aeree Nel sospetto di trauma spinale ÎTrazione del mento o sublussazione mandibola Non iperestendere il capo ! 7 A = Ossigenoterapia L’ossigeno va somministrato a tutti i pazienti in condizioni cliniche compromesse anche con SatO2 adeguate Insufficienza respiratoria Shock, Trauma Ventilazione Gittata cardiaca O2 ad organi e tessuti Obiettivi Ossigenoterapia nell’emergenza Provvedere un adeguato apporto di O2 ai tessuti Per : • Correggere l’ipossia ematica • Ridurre il lavoro cardio-polmonare • Trattare l’ipossia tissutale 8 Per somministrare O2 utilizzare i mezzi: • • • disponibili più adatti al paziente che forniscano la quantità di O2 necessaria L’ossigeno va sempre umidificato Per prevenire che le secrezioni broncopolmonari più dense e secche ostruiscano le vie aeree 9 B = valutazione e supporto ventilazione Valutazione Segni di insufficienza respiratoria Aumentato lavoro respiratorio? • Frequenza respiratoria (tachipnea, bradipnea) Efficacia respirazione? • Ridotta espansione toracica • • • • Rientramenti (giugulo, torace) Alitamento pinne nasali Gemito o lamento espiratorio Uso muscoli accessori respirazione • Ridotto ingresso d’aria all’auscultazione • aumento escursione addominale • rumori respiratori Effetti insufficienza respiratoria su altri organi? • Alterazione F.C. (tachicardia, bradicardia) • Colorito cute (pallore, cianosi) • Desaturazione (ossimetria transcutanea) • Alterazioni neurologiche (alterazione coscienza) 10 B = valutazione e supporto ventilazione Supporto avanzato ventilazione • Pallone e maschera + ossigeno • (Intubazione tracheale) 11