LESIONI DEL SNC A SEDE VENTRICOLARE:
NON PIU’ SOLO EPENDIMOMI E PAPILLOMI
F. Sanguedolce, P.I. D’Urso, P. Ciappetta, A. Cimmino
•Dipartimento di Anatomia Patologica, Università degli Studi di Bari
•S.C. Anatomia Patologica Universitaria, Azienda Ospedaliero-Universitaria OO.RR., Foggia
•Dipartimento di Scienze Neurochirurgiche, Università degli Studi di Bari
INTRODUZIONE
E’ noto che nell’ambito della diagnostica delle lesioni del
SNC, caratteristiche anagrafiche, quali età e sesso ed
anamnestiche, come la storia personale e familiare,
sono spesso in grado fornire un orientamento
diagnostico sulla natura delle lesioni anche in fase preistologica. In questo contesto, a differenza di altri distretti
corporei, un dato importante è rappresentato dalla
localizzazione della neoplasia, riflettendo questa
l’oncotipo di partenza nella maggior parte dei casi.
Queste informazioni, rivestono sempre più un ruolo
crescente sotto il profilo prognostico e permettono,
inoltre, di porre in atto un più corretto iter terapeutico.
INTRODUZIONE
• Classicamente, ependimomi e papillomi sono stati i
tumori a sede ventricolare più descritti, in quanto
originanti da elementi di rivestimento tipici ed altamente
differenziati. Il perfezionamento e la maggiore diffusione
delle tecniche chirurgiche per i tumori intraventricolari ha
permesso di rinvenire numerosi altri istotipi.
• Nel presente lavoro riportiamo i dati clinico-radiologici,
chirurgici e patologici in una serie di tumori
intraventricolari giunti alla nostra osservazione nell’arco
di 14 anni.
INTRODUZIONE
Dai file dell’archivio di neuropatologia dell’Istituto di
Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di
Bari sono stati selezionati 29 casi di lesioni intraventricolari.
Tutti i casi sono stati riesaminati, e qualora
necessario è stato effettuato un completamento con
indagini immunoistochimiche di ultima generazione.
MATERIALI
E METODI
Dai file dell’archivio di neuropatologia dell’Istituto di
Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di
Bari sono stati selezionati 29 casi di lesioni intraventricolari. Tutti i casi sono stati riesaminati, e
qualora necessario è stato effettuato un
completamento con indagini immunoistochimiche di
ultima generazione.
RISULTATI
• L’esame istopatologico ha permesso di evidenziare:
– 8 astrocitomi, di cui
• 4 pilocitici
• 1 fibrillare
• 1 protoplasmatico
• 2 anaplastici
– 3 medulloblastomi, di cui 1 desmoplastico
– 3 metastasi
– 3 subependimomi, di cui 1 recidivo
– 2 cisti colloidi
– 2 neurocitomi centrali
– 2 papillomi dei plessi corioidei
– 1 glioblastoma
– 1 MAV interessante il plesso corioideo
– 1 meningioma atipico
– 1 oligodendroglioma anaplastico
– 1 SEGA
– 1 teratocarcinoma
RISULTATI
•Le lesioni, localizzate in tutti e quattro i
ventricoli, sono state riscontrate in 14 uomini e
15 donne di età compresa tra i 4 ed i 68 anni.
•In 12 dei 29 casi, la diagnosi preoperatoria
basata sui dati clinico-radiologici è risultata
inappropriata; in tutti i casi, la diagnosi istologica
è stata confermata al riesame dei preparati
paraffinati.
CONCLUSIONI
A tutt’oggi, la diagnosi dei tumori del SNC si basa sull’apporto di
adeguate informazioni cliniche, radiologiche ed intra-operatorie.
L’analisi della nostra casistica, in considerazione dell’ampio
spettro di lesioni riscontrabili, ci consente di ricavare indicazioni
utili nell’approccio diagnostico e terapeutico alle lesioni intraventricolari, anche in relazione all’introduzione di nuove entità
nosologiche nelle classificazioni istopatologiche più recenti.
Viene, inoltre, sottolineata la crescente richiesta di accuratezza
degli esami istopatologici intraoperatori per il corretto
management chirurgico di tale patologia.
TERATOCARCINOMA
CD30
PLAP
Scarica

091 - F.Sanguedolce, P.I.D`Urso, et al.