Le strutture familiari nel passato europeo Struttura della famiglia La struttura della famiglia viene definita dal modo in cui le persone che la compongono si collocano lungo i due assi, rispettivamente orizzontale e verticale, dei rapporti di sesso e dei rapporti di generazione Strutture di convivenza familiare (Laslett, 1977) gruppi domestici senza struttura, cioè senza chiari rapporti di sesso e di generazione (convivenze tra fratelli, consanguinei senza rapporti di sesso e generazione, persone che vivono sole) gruppi domestici “semplici” composti da genitori e figli, da un solo genitore con i figli o da una coppia senza figli gruppi domestici “estesi” composti, oltre che dai membri che compongono il gruppo domestico “semplice”, da parenti ascendenti (un nonno), discendenti (un nipote) o collaterali (fratello o sorella di uno dei coniugi) gruppi domestici “multipli” dove sono presenti più nuclei coniugali, più coppie con i loro figli. Questo gruppo si articola a seconda dei legami che intercorrono tra i nuclei: frérèches dove tutti i fratelli sposati vivono insieme, a ceppo dove la generazione anziana vive con quella dell’erede, congiunte in cui tutti i figli maschi sposati portano le loro mogli e poi i figli nella casa dei genitori. Diverse definizioni operative di famiglia UNESCO (anni ’60) Un gruppo bio-sociale istituzionalizzato composto da adulti (almeno due dei quali privi di vincoli di sangue e di sesso opposto, sono sposati) e bambini che sono la prole degli adulti situati tra loro in relazione matrimoniale; le cui funzioni minime sono di fornire soddisfacimento e controllo dei bisogni affettivi, compresi I rapporti sessuali e la fornitura di una situazione socioculturale per la procreazione, la cura e la socializzazione della prole ONU (1994) Una combinazione di due o più persone che sono legate tra loro da vincoli basati sul mutuo consenso, sulla nascita e/o sull’adozione, e che assumono insieme la responsabilità, tra l’altro, per la cura ed il mantenimento di membri del gruppo, l’aggiunta di nuovi membri attraverso la procreazione o l’adozione, la socializzazione dei bambini ed il controllo sociale dei suoi membri. Tesi della contrazione della famiglia (Durkheim) la famiglia ha subito un processo di contrazione: dalla struttura multipla del gruppo di parenti fino alla famiglia nucleare coniugale moderna Famiglia moderna -> composta da un solo nucleo, tendenzialmente fondata su una coppia eterosessuale, con residenza neolocale L’industrializzazione ha favorito questo processo Modello di famiglia occidentale Caratteristiche della famiglia occidentale (Laslett-Hajnal): età al matrimonio relativamente alta (soprattutto per le donne che si sposavano intorno ai 23-24 anni) una differenza di età tra i coniugi relativamente bassa (matrimonio tra adulti coetanei) residenza neolocale fecondità ridotta presenza di servi per alcune fasi del ciclo di vita familiare Caratteristiche della famiglia occidentale (Goody) la solidità di una coppia coniugale tendenzialmente indissolubile e monogamica la relativa debolezza dei gruppi più estesi di parenti la netta tendenza verso l’esogamia la non rigida separazione tra i sessi una nozione di onore non prioritariamente legata alla castità femminile Il caso italiano l’industrializzazione ha effettivamente contribuito alla diffusione della struttura nucleare nei secoli XIX e XX ma precedentemente la struttura multipla non era affatto dominante in tutto il territorio italiano. - non lo era nelle regioni del sud - vi era una forte differenziazione tra città e campagna (strutture più complesse nelle campagne) - vi era una differenziazione sulla base del ceto sociale (famiglie aristocratiche con strutture più complesse) Famiglia come impresa Per molti secoli la famiglia come gruppo domestico ha costituito non solo il modo normale per far fronte alla riproduzione e garantire la continuità delle generazioni ma anche una vera e propria impresa produttiva, finanziaria e politica L’impresa rappresentava un tratto costitutivo di queste famiglie La struttura e ampiezza della famiglia dipendevano quindi dalle risorse materiali, legali, culturali disponibili per far fronte a questi compiti: disponibilità di terra, ampiezza del patrimonio, modelli di eredità, ecc Famiglia urbana Famiglia contadina La specificità del modello meridionale Il modello meridionale non si caratterizza per la prevalenza di un tipo particolare di struttura familiare Secondo Reher la specificità risiede nel radicamento delle famiglie in una fitta rete parentale, con la quale i confini sono permeabili e gli scambi frequenti e necessari modello di famiglia a nuclearità limitata o a estensione controllata Instabilità delle strutture familiari del passato Alta mortalità Migrazioni Fenomeni di dispersione nella parentela, famiglie spezzate, famiglie ricomposte Maggiore instabilità nel passato; tendenza verso la stabilizzazione nel XX secolo. La nascita della famiglia moderna Il processo di industrializzazione Sistema di fabbrica Accesso diretto alle risorse Urbanizzazione Diminuzione mortalità Separazione spazi Lavoro salariato Separazione dalla parentela Fenomeni demografici Effetti sulla famiglia - Cambiamento delle forme di produzione familiare - riduzione del controllo familiare della forza lavoro - passaggio da famiglia come unità di produzione a famiglia come unità di redditi Separazione delle sfere Separazione tra produzione e riproduzione Creazione della sfera domestica Diversificazione dei cicli di vita maschili e femminili Prima fase dell’industrializzazione Famiglia urbana Famiglia contadina Economia mista Bassi salari Precarietà lavorativa Sostegno delle reti parentali Complessificazione delle strutture familiari Seconda fase dell’industrializzazione Aumento dei salari Misure pubbliche di sostegno contro la povertà, le malattie, gli infortuni, ecc. Creazione di un mercato dei consumi Riduzione del sostegno della rete parentale Creazione di uno spazio domestico privato Diffusione della famiglia nucleare-coniugale La famiglia “companionate” Scelta individuale del partner Fondata sull’amore, l’amicizia, la stima reciproca e la condivisione di interessi e attività tra I partner/coniugi Autosufficienza affettiva (e materiale) L’”epoca d’oro del matrimonio” Massima diffusione tra anni ’40 e metà anni ’60 Riduzione età al matrimonio Aumento del numero di matrimoni Bassi tassi di separazione e divorzio Massima diffusione della figura della “casalinga” Massima diffusione del modello fordista Ruolo espressivo e ruolo strumentale (la famiglia di Talcott Parsons)