Sui Longobardi prima dell’arrivo in Italia sappiamo molto poco: erano un popolo senza scrittura e le nostre informazioni dipendono dai corredi trovati nelle tombe. I Longobardi erano una popolazione guerriera che si era temprata in decenni di lotte per la sopravvivenza contro altre popolazioni barbare. Invasero l’Italia nel 568. Le principali risorse economiche erano: il bottino, i saccheggi, l’agricoltura e il commercio; infatti erano grandi allevatori dell’animale da battaglia per eccellenza, il cavallo. Di particolare importanza si rivelano anche le attività della caccia e della raccolta. La ricchezza era costituita quasi esclusivamente dalla proprietà di terra, di servi, di bestiame. L’avvicinamento al cattolicesimo, tollerato da Agilulfo divenne aperto consenso presso i suoi successori finché il Re Ariperto (653-661) sconfessò apertamente l’arianesimo e aderì ufficialmente alla religione cattolica • Nel 643, su iniziativa del re Rotari (636-652), il popolo longobardo riunito in solenne assemblea a Pavia, approvò la prima raccolta di leggi scritte chiamate appunto editto di Rotari. Il primo secolo Editto di Re Rotari dell’età longobarda è uno dei periodi più bui dell’intera storia italiana. • L’editto fu scritto in latino, non perché nella sua elaborazione avessero avuto un ruolo decisivo individui di origine romana, ma perché il latino svolgeva la funzione di linguaggio artificiale, tradizionalmente in uso per esprimere contenuti di carattere giuridico e istituzionale. un uomotiene trama o si consiglia [connella qualcuno] contro la 5.1. SeSequalcuno nascoste delle spie provincia o fornisce loro vita re, lalasua benipaghi sianoal re una deidel viveri, suavita vitasia siamessa messain inpericolo pericoloe oi suoi almeno Prologo: confiscati. composizione di che 900ha solidi. Inizia l'Editto rinnovato Rotari signore, uomo eccellentissimo, re stirpe deidurante con i suoi preminenti. Se qualcuno qualcuno siLongobardi, consiglia con il re pergiudici la morte di un altro, 6.2. della Se una militare fomenta una rivolta vivere Vogliamo che sia riunito tutto in uncampagna volume, perché sia consentito a ciascuno Nel nome del Signore, iooordine, Rotari, uomo e diciassettesimo o ha ucciso uomo su suo non siaeccellentissimo [ritenuto] contro il un proprio contro colui che è statocolpevole posto dal re alcontro i in pace nella legge e nelladuca giustizia e con questa consapevolezza impegnarsi re della stirpe dei Longobardi, nell'ottavo anno del mio regno di nulla e né lui né i suoiseeredi subiscano mai una querela o col favore dell'esercito, induce alla rivolta qualche nemicicomando e difendere se stesso e iloproprio paese. Tuttavia, sebbene le cose parte stiano così, ci di Dio, nel trentottesimo anno d'età, nella seconda indizione e nell'anno molestie da parte di quell'altro o dei suoi eredi: infatti, dal dell'esercito, suo sangue messo in pericolo. è parso utile per lailmemoria deisia tempi futuri ordinare che siano annotati in questa settantaseiesimo dopo la venuta nella d'Italia momento che crediamo che il cuore del provincia re sia nella manodeidiLongobardi, pergamena i nomi dei re nostri predecessori, da quando i re cominciarono ad essere 7.Dio,dove Se combattendo contro ilscagionare nemico, abbandona il proprio furono condotti dalla potenza essendo in quel re nonqualcuno, è possibile che un uomo possadivina, colui che iltempo nominati nella nostra stirpe deiastalin Longobardi, così come lo abbiamo appreso tramite odicommette (cioèDato lo tradisce) e palazzo. non combatte Alboino, [mio] predecessore, salute. a Pavia, nel recompagno ha ordinato uccidere. gli anziani. Illaprimo re fu Agilmundo, del lignaggio dei Gugingi. [...] Il insieme sua messa in pericolo. Quantaa èlui, stata, ed vita è, lasia nostra sollecitudine per la prosperità dei nostri diciassettesimo io Rotari, didicui sopra,alrediinfuori nomedella di Dio, figlio di Nandinig, del 3. sudditi Se qualcuno tenta fuggire provincia, lo dimostra il tenore di quanto è aggiunto sotto, principalmente 8.corra Se pericolo qualcuno suscita un tumulto durante undiconsiglio una qualsiasi lignaggio degli Harodi. Nandinig [era] figlio Notzone,oNotzone figlio di di morte e i suoi beni siano confiscati. per le continue fatiche dei poveri, così come anche per le eccessive assemblea, sia condannato a pagareAlaman al re 900 solidi. […]ecc Hiltzone figlio di Adamundo, Adamundo figlio di Alaman, figlio di Hiltzone, esazioni da parte di coloro che hanno maggior potere, a causa dei quali 4. Se qualcuno invita o fa entrare nella provincia un nemico, Wehilone, Wehilone figlio di Weone, Weone figlio di Fronchone, Fronchone figlio di abbiamo subiscono questo, confidando nella la sua vita siasaputo messa che in pericolo e i violenza. suoi beni Per siano confiscati. Fachone, Fachone figlio di Mammone, Mammone figlio di Ustbora grazia di Dio onnipotente, ci è parso necessario promulgare migliorata la presente legge, che rinnova ed emenda tutte le precedenti ed aggiunge ciò che manca e toglie ciò che è superfluo. Conpontificato •Il la conquista di Gregorio longobarda dà dell’Italia un rigoroso il papa impulso si trova alla evangelizzazione privo di protezionedell’Europa, politica e militare: alla lottalacontro necessità le pratiche di pagane ancora acquisire un autonomo vive soprattutto spazio politico nelle campagne trova e alla conquista disoprattutto espressione una maggiore conautonomia il papato die Gregorio autorità della chiesa diQuesti Magno. Roma mostra rispettouna all’impero cura particolare di Costantinopoli. nell’amministrazione del patrimonio della Chiesa e assume il ruolo di massima autorità a Roma e nel territorio circostante. •Determinanti , nell’opera di evangelizzazione, sono i monaci: in tutto l’Occidente essi diffondono la fede e fondano monasteri con un dinamismo ignoto al monachesimo orientale. Il vero padre del monachesimo occidentale è San Benedetto, che fissa il principio della residenza stabile dei monaci e fa dei monasteri centri di preghiera e insieme unità produttive autosufficienti: da ciò un’ egemonia del monachesimo nel mondo cattolico che è insieme economica, culturale e religiosa. Nel 727 le popolazioni italiche soggette a Costantinopoli si ribellano; di ciò approfitta il re longobardo Liutprando per invadere il Lazio, da cui tuttavia si ritira donando alla Chiesa il territorio di Sutri. Il papa, diffidando di Liutprando, richiede l’aiuto dei Franchi, che ottiene più tardi da Pipino il Breve, il capostipite della dinastia carolingia. Battuti dai franchi, i longobardi sono costretti a sgomberare i territori bizantini conquistati, che vengono consegnati al papa. •Questi territori ex bizantini, insieme alla donazione di Sutri, costituiscono il patrimonio di San Pietro: nasce così lo Stato pontificio.