COME ATTRAVERSANO LE MEMBRANE GLI ORMONI TIROIDEI?? Introduzione L'ormone tiroideo (TH) è prodotto dalle cellule follicolari (o Tireociti) della tiroide. La tiroide è l'unica ghiandola endocrina che possiede la capacità di accumulare il secreto prima di essere riversato nel torrente circolatorio in quanto gli ormoni, legati ad una glipoproteina iodata (tireoglobulina), si accumulano nel lume follicolare sotto forma di colloide; sarà in seguito ad una stimolazione della ghiandola (per interazione dell'ormone tireotropo ipofisario TSH con i recettori di membrana del tireocito) che si avvieranno una serie di processi che portano alla liberazione in circolo degli ormoni tiroidei (tiroxina o T3 e triiodotironina o T4) (illustrazione 1). La forma attiva degli ormoni tiroidei è rappresentata dal T 3, mentre il T4 è circa 15 volte meno attivo. Illustrazione 1: Gli ormoni tiroidei sono essenziali per il corretto sviluppo di numerosi tessuti, vedi testo specialmente quello nervoso. Il recettore per l'ormone tiroideo è localizzato all'interno della cellula e, quindi, il metabolismo e l'azione richiedono un trasporto dell'ormone dai compartimenti extracellulari (es. il flusso sanguigno) attraverso la membrana plasmatica. Basandosi sulla loro natura, si riteneva in precedenza che la traslocazione di iodiotironina attraverso il doppio strato lipidico avvenisse per diffusione; tuttavia recenti studi hanno dimostrato che ciò avviene attraverso trasportatori specifici. Discussione Nonostante molte famiglie di trasportatori sono state identificate, solo MCT8, MCT10 (Monocarboxylate transporter ) e OATP1C1 (organic aniontransporting polypeptide) hanno dimostrato avere alta affinità per iodotironina. La loro importanza biologica è stata chiarita: il T4 (e una quantità minore di T3) è trasportato attraverso la barriera ematoencefalica attraverso OATP1C1 e, in secondo luogo, il T4 è assunto dagli astrociti da un trasportatore sconosciuto; qui viene convertito in T3 dall'enzima deiodasi D2 e Illustrazione 2: Modello per il controllo locale della disponibilità di T3 nel cervello rilasciato attraverso un altro trasportatore sconosciuto; ora può essere captato dai neuroni tramite MCT8 e può esercitare la sua azione genomica legandosi con il suo recettore nucleare rT3. Infine T3 è degradato dalla D3 a T2 e sia T3 che T2 possono lasciare le cellule tramite MCT8 (Illustrazione 2). Conclusione Il MCT8 è, quindi, fondamentale per la captazione neuronale della triiodotironina convertita dall’astrocito. Una mutazione di questo trasportatore causa una sindrome legata al cromosoma X, caratterizzata da un grave ritardo psicomotorio e da alti livelli di T3 plasmatico, la sindrome di Allan-Herndon-Dudley. Il preciso meccanismo di questo drammatico disordine deve essere meglio chiarito e fornisce, perciò, un interessante spunto di riflessione. La ricerca nel complesso mondo del trasporto degli ormoni tiroidei attraverso la cellula promette, quindi, un futuro affascinante. References 1 W.E. Visser, Friesema, Jansen and T. Visser. Thyroid hormone transport in and out of cells. Trends in Endocrinology and Metabolism 2 Rosati, Colombi, Maraldi. Istologia Alessandro Calvaruso