PERSICO SOLE
CLASSE: Osteichthyes
ORDINE: Perciformes
FAMIGLIA: Centrarchidae
GENERE: Lepomis
SPECIE: Lepomis gibbosus
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Distribuzione
La specie è originaria dell'America settentrionale. Il persico sole è stato immesso a partire dal 1900, con
acclimatazione nell'Italia settentrionale e centrale.
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Descrizione
Il persico sole ha il corpo di forma ovale, fortemente compresso ai lati, coperto di scaglie ctenoidi di
media grandezza. Presenta muso breve con la bocca in posizione terminale, piccola e rivolta verso l'alto.
L'opercolo si prolunga posteriormente a formare un lobo. La pinna dorsale inizia all'altezza del lobo
opercolare e termina alla base del peduncolo caudale. La pinna caudale, biloba, è debolmente incisa.
Sulla linea laterale, che segue l'andamento del profilo dorsale, si contano da 36 a 47 scaglie.
La livrea del persico sole ha un colore di fondo bruno-verdastro sul dorso che diventa più chiaro sui
fianchi, mentre sul ventre può assumere tinte fra il giallastro e l'arancio o il bianco rosato. Il capo mostra
strisce azzurre o celesti e sul lobo opercolare si nota una grande macchia nera, bordata di chiaro, con una
macchia rossa all'apice. Il dorso e i fianchi sono coperti di macchie scure e iridescenti. L'occhio ha l'iride
rossa. Le femmine hanno una livrea meno vistosa dei maschi, che durante la frega esibiscono colori
brillanti. In America settentrionale il persico sole può misurare fino a 30 cm circa, ma in Italia la
lunghezza media degli individui si aggira tra gli 8 e i 15 cm, con un peso corrispondente di poco
superiore ai 150 grammi.
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Habitat e abitudini
Il persico sole dimostra una notevole capacità di adattamento, sopportando escursioni termiche elevate e
colonizzando una moltitudine di ambienti differenti. La specie, comunque, predilige le acque ferme o
moderatamente correnti con fondali sabbiosi, ricchi di vegetazione.
Tende a ripararsi nelle anse dei fiumi, fuori dal flusso principale della corrente, e qui, nei sottoriva, trova
l'habitat ideale dove potersi alimentare e riprodurre. Il persico sole, dalla natura stanziale e territoriale,
dimostra in età giovanile (pesci in difficoltà) abitudini gregarie, tendendo a formare branchi di alcune
decine d'individui.
Non è raro che si raduni in banchi per la caccia a grosse prede: in questi casi un persico sole guida
l'attacco, iniziando a strappare le pinne della vittima, presto imitato da altri soggetti che continuano ad
attaccare la preda.
È particolarmente attivo durante la stagione estiva, mentre nei mesi invernali si sposta a maggiore
profondità, dove resta in stato quasi inattivo.
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Alimentazione
Il persico sole ha una dieta carnivora che comprende invertebrati acquatici, ricercati prevalentemente sul
fondo, e piccoli pesci. Il regime alimentare dei giovani comprende anche microrganismi planctonici,
mentre gli individui di taglia maggiore si prediligono pesci, spesso catturati con azione di gruppo.
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Riproduzione
Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 2-3 anni, i maschi a 4. Durante la riproduzione, che si
svolge da maggio a giugno, quando la temperatura dell'acqua supera i 20°C. Il maschio realizza una zona
adatta alla riproduzione scavando su un fondo duro in acqua poco profonda che difende e nella quale
invita (una per volta) le femmine a deporre. Ogni femmina depone da 600 a 3000 uova color ambra del
diametro di 1 mm circa, che aderiscono al substrato. Il maschio le sorveglia fino alla loro schiusa, che si
verifica dopo 7-8 giorni a 20°C. Le cure parentali del maschio si estendono per alcuni giorni anche agli
avannotti.
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PERSICO SOLE CLASSE: Osteichthyes ORDINE: Perciformes