Lavoro - Occupazione Donne meno svantaggiate se istruite Uno sguardo d’insieme L’occupazione della popolazione in età lavorativa rappresenta uno degli indicatori chiave per misurare le differenze di genere. Nel 2005 risultano occupate il 45,3% delle donne tra i 15-64 anni contro il 69,7% degli uomini. Anche per la classe di età in cui si raggiungono i livelli massimi di occupazione, ovvero per le persone 35-44 anni, le differenze sono notevoli: 61,3% per le donne e 91,2% per gli uomini. I differenziali di genere si riducono però al crescere del livello di istruzione della popolazione: i tassi femminili variano dal 17,5% delle donne con licenza elementare al 73,3% di quelle con una laurea o un dottorato, mentre per gli uomini variano dal 51,4% all’84,2%. Lavoro - Occupazione ne femminile è, infatti, meno della metà di quello dell’EmiliaRomagna ed è 2,3 volte più basso di quello maschile. In questa ripartizione, soltanto le laureate riescono in qualche misura a superare le difficoltà di trovare un’occupazione: i loro tassi, infatti, sono più vicini a quelli delle donne delle altre ripartizioni. Le differenze ancora esistenti dimostrano comunque che il grande investimento in istruzione fatto nei passati decenni dalle donne italiane non ha ancora avuto il suo riconoscimento in termini di sbocchi professionali nel mercato del lavoro. Tasso di occupazione delle donne 15-64 anni per regione – Media anno 2005 (valori percentuali) Tasso di occupazione delle persone 15-64 anni per genere nei paesi Ue - 1° trimestre 2006 (valori percentuali) 100 Uomini Donne 80 60 40 20 Definizioni utilizzate Il tasso di occupazione si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la popolazione tra i 15-64 anni e rappresenta un indicatore ampiamente usato in sede nazionale e internazionale per valutare i progressi fatti sul mercato del lavoro. Questo rapporto fa anche parte del cosiddetto set di indicatori di Lisbona. La strategia europea auspica, infatti, il raggiungimento nel 2010 del tasso di occupazione femminile del 60% in tutti i paesi europei. IT Ma lt a AL IA Gr ec ia Po lo n Un ia gh Sl eri a ov ac ch ia Sp ag na B L u elg ss i em o bu rgo Ro ma ni B a Re pu ulg a r bb lic ia aC ec a UE 25 Fr an cia Irla nd a Ci pr o Lit ua n Ge ia rm an Po ia rto ga llo Le tt o n ia Au str Sl ia ov Re e nia gn oU nit o Es Pa to ni es a iB as Fin si lan di a Sv e De zia nim arc a 0 Fonte: Eurostat, LFS L’Italia nel contesto europeo Nord Centro Mezzogiorno 60 40 Fonte: Istat, RCFL Fonti 20 Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro (RCFL) Eurostat, Labour force survey (LFS) tal e To or ato La ur ea bre ve , la ur ea ,d ott an ni Di plo ma 45 an ni ma 23 Di plo am ed ia Pubblicazioni Istat, Rapporto annuale 2005 Siti Internet http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu 0 Lic en z Altre informazioni e I livelli più elevati di occupazione femminile e i più bassi differenziali tra uomini e donne si osservano nel Nord del paese. In particolare in Emilia-Romagna, dove il tasso di occupazione femminile è pari al 60%, e ha quindi raggiunto il tasso obiettivo posto dalla strategia di Lisbona, i tassi femminili sono inferiori a quelli maschili solo del 27%. Nel Mezzogiorno, invece, i livelli sono molto inferiori e i differenziali di genere molto elevati: in Puglia il tasso di occupazio- 80 ae l em en tar L’Italia e le sue regioni Tasso di occupazione delle donne 15-64 anni per titolo di studio e ripartizione geografica - Media anno 2005 (valori percentuali) L ic en z Nonostante la crescita dell’occupazione femminile degli ultimi decenni, la differenza in termini di tassi di occupazione femminili tra l’Italia e gli altri paesi europei è ancora rilevante. I nostri tassi di occupazione femminile risultano inferiori a quelli medi dell’Unione europea per ogni classe d’età. La figura relativa al tasso di occupazione delle persone 15-64 anni per genere nei paesi Ue mostra chiaramente l’esistenza di un gap non soltanto rispetto ai paesi di Ue15, ma anche a quelli di più recente adesione. L’Italia, infatti, è oggi, dopo Malta, il paese con i più bassi livelli di occupazione femminili di tutta l’Unione. Inoltre, considerando le classi di età, per le giovani il tasso tende ad aumentare con l’età più lentamente che nella media Ue e tende a decrescere già a partire dai 40 anni, in anticipo rispetto a quanto avviene negli altri paesi. Fonte: Istat, RCFL torna alla scheda precedente vai alla scheda successiva