Intorno al 2500 a.C. sull´isola di Creta, la piú vasta della isole greche, si sviluppó una grande civiltá. La posizione di Creta era favorevole essendo un´ isola, garantiva sicurezza e difendeva gli abitanti da attacchi esterni; inoltre essendo abbastanza vicina alla terraferma consentiva contatti e commerci tra gli altri popoli. I Cretesi si diedero alla navigazione e al commercio con l´Egitto, Grecia, Asia minore e Fenicia. Splendore e declino Sorsero numerose città come Conosso e Festo con palazzi in cui abitavano i re-sacerdoti chiamati minosse, che riscuotevano le tasse, comandavano la flotta e presiedevano le cerimonie religose. Verso il 1700 a.c il re di Cnosso estese il suo dominio su tutta l‘isola. Da quel momento Creta diventò la signora del Mediterraneo Orientale. Nell 1500 a.c eruttò il vulcano di Thera distruggendo Creta che venne conquistata dagli Achei. Le attività I contadini coltivavano grano, legumi,ulivo e la vite da cui ricavavano olio e vino. Gli artigiani erano abili nella lavorazione di vasi in ceramica . Per modellare l´argilla i Cretesi perfezionarono il tornio, che consentiva di realizzare vasi lisci. E con il legno si costruivano le navi , grazie alle quali i mercanti potevano vendere la merce ai popoli del Mediterraneo avendo in cambio delle materie prime che a loro mancavano. I palazzi Erano abili costruttori, costruivano grandi palazzi ma senza difese. La religione I Cretesi veneravano divinitá femminili come la dea dei serpenti e la dea Madre che aveva il compito di rendere fertili le terre. I luoghi in cui pregavano facendo offerte erano le grotte naturali o i templi all´interno dei palazzi. Le cerimonie religiose comprendevano la danza sacra con il toro, simbolo del potere del re, le cui corna venivano portate sul capo dal sovrano nelle celebrazioni. Oltre alle danze si facevano anche giochi ginnici con il toro detti taurocatapisie