NERELLO MASCALESE
Numero iscrizione registro nazionale delle varietà di vite – Codice: 165
Sinonimi: Nerello di Mascali, Mascalese nera, Niureddu mascalisi, Mascalisi, Nireddu
mascalisi, Nirello mascalese, Nireddu, Niereddu, Nirello. A Mascali (CT), in tutta la provincia
di Catania ed in quella di Messina è conosciuto come Niureddu o Niredda. Sono da ritenere
errati i sinonimi ‘Pignatello’, ‘Niureddu minuteddu’, ‘Perricone’ e ‘Niureddu cappuccio’.
Importanza e diffusione: Il Nerello Mascalese è il principale vitigno autoctono della zona etnea ed
entra per non meno dell’80% nella costituzione dell’Etna Rosso D.O. Si coltiva anche nella
provincia di Messina, dove entra a far parte della D.O. Faro e in quelle di Agrigento, Palermo e
Trapani dove viene utilizzato per la produzione sia di vini rossi che rosati. Rientra anche nella D.O.
Sicilia come monovarietale. Il Nerello Mascalese trova ampia diffusione anche sull’altra sponda
dello Stretto, in Calabria, dove è utilizzato sia per la produzione di vini a D.O. che I.G.T.
DESCRIZIONE DELLA VARIETA’
Grappolo: lungo, di grandi dimensioni, mediamente compatto, con peduncolo di media lunghezza,
cilindrico, con presenza di 1-2 ali che possono essere anche di grandi dimensioni.
I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di
Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale
dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
Acino: di media lunghezza, da stretto a medio, di forma sferoidale, di colore rosso-scuro-violetto, la
polpa non presenta nessun sapore particolare, ed è di consistenza leggermente soda; lo sviluppo dei
vinaccioli è completo.
Profilo Polifenolico: Il Nerello Mascalse presenta profilo antocianico, caratterizzato da scarse
differenze nelle percentuali dei 3-glucosidi della cianidina, della peonidina, della delfinidina e della
petunidina. La malvidina-3-glucoside è l’antociano più rappresentato. Inoltre, gli antociani acilati
(acetati e p-cumarati) non raggiungono 1% del totale.
Profilo Antocianico delle bucce
%
9,4
29,7
20,9
8,5
25,9
3,7
1,9
Delfinidina
Cianidina
Peonidina
Petunidina
Malvidina
p-Cumarati
Acetati
Profilo Acidi idrossicinnamici delle bucce
Trans Caffeil Tartarico
Cis p-cumaril tartarico
Trans-p-cumaril tartarico
Feruril Tartarico
Profilo dei Flavonoli delle bucce
Miricetina glicoside
Quercetina glucuronide
Quercetina glucoside
Campferolo glicoside
%
64,9
8,3
25,4
1,4
%
43
22
30,3
4,6
Fenologia: si caratterizza per un germogliamento medio e per un’epoca di raccolta medio tardivatardiva, queste caratteristiche ne definiscono un ciclo vegeto-produttivo medio-lungo. Negli
ambienti più tradizionali di coltivazione l’epoca di maturazione è posticipata anche di oltre due
settimane rispetto a quanto rilevato nella collezione di Marsala.
Mese
MARZO
APRILE
Decade 1° 2° 3° 1° 2° 3°
Fenologia
G
MAGGIO
1° 2° 3°
F
GIUGNO
1° 2° 3°
LUGLIO
1° 2° 3°
I
AGOSTO
1° 2° 3°
SETTEMBRE OTTOBRE
1° 2° 3° 1° 2° 3°
V
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Produttività:
Parametri produttivi
Peso del grappolo (g)
Peso dell’acino (g)
Fertilità del germoglio
Fertilità del germoglio - tratto basale
media
±S
232
2,10
1,39
1,47
35,29
0,40
0,08
0,31
I cloni: i cloni ufficialmente riconosciuti e/o iscritti al registro nazionale delle varietà sono di
seguito riportati:
Codice
001
002
003
Clone
I - NF 8
I - NF 5
I - Regione Sicilia 121
Gazzetta Ufficiale
G.U. 18 del 23/01/1988
G.U. 199 del 27/08/1990
G. U. 170 del 23/07/2011
I – NF 8: Mediamente produttivo presenta un grappolo di grandi dimensioni e una fertilità dei
germogli nella media. Le uve alla maturazione presentano contenuti zuccherini superiori, il vino è
armonico e fresco dal buon contenuto polifenolico e di buona struttura, adatto a periodi di
affinamento superiori a quelli del clone I – NF 5.
I – NF 5: Grappolo grande e fertilità dei germogli superiore alla media così come la produttività per
ceppo. Il tenore zuccherino dei mosti è nella media varietale, i vini si presentano leggeri, poco
strutturati, con aromi tipici della varietà, adatti a brevi periodi di affinamento
I - Regione Sicilia 121: Grappolo grande, allungato, conico-piramidale, con una o più ali,
mediamente compatto. Acino medio-piccolo, arrotondato, tendente all’ellittico, con sezione
trasversale regolare; di produttività inferiore alla media varietale; vino dalle caratteristiche
fortemente varietali, di colore rosso rubino, al bouquet è floreale di viola e fruttato di frutta rossa
matura, sapido, fresco, leggermente tannico; si presta alla produzione di vini di medio lungo
affinamento
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