NERELLO CAPPUCCIO Numero iscrizione registro nazionale delle varietà di vite – Codice: 164 Sinonimi: Nerello mantellato, Niuru cappucciu, Niureddu cappuccio, Mantiddatu niuru, Nerello cappuccio mantellato, Carignano, Carignan nero Auxina de Spagna, Boi dur, Cagnolaro, Legno duro di Portoferraio. Importanza e diffusione: In Sicilia questo vitigno entra nella costituzione, insieme al Nerello Mascalese, del vino Etna Rosso a DO, in misura inferiore del 20% e, insieme al Nocera, al Nerello Mascalese e ad altri vitigni minori, nella produzione della D.O. Faro; è inoltre inserito nella D.O. Sicilia. DESCRIZIONE DELLA VARIETA’ Grappolo: di media lunghezza, da compatto a molto compatto, con peduncolo corto, di forma conica con presenza di 1-2 ali. I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Acino : corto e stretto, di forma sferoidale, di colore blu-nero, la polpa non presenta nessun sapore particolare, ed è di consistenza molle; lo sviluppo dei vinaccioli è completo. Profilo Polifenolico: Il profilo antocianico del Nerello Cappuccio è caratterizzato dalla prevalenza della malvidina-3-glucoside e dei suoi derivati acilati, da modeste percentuali di delfinidina-3glucoside e di petunidina-3-glucoside che, tuttavia, sono più elevate di quelle della peonidina 3 glucoside e soprattutto della cianidina-3-glucoside. Le percentuali dei derivati p-cumarati superano quelle della malvidina-3-glucoside e il rapporto acetati/p-cumarati è sensibilmente minore di uno (da 0,13 a 0,15). Profilo Antocianico delle bucce Malvidina Cianidina Peonidina Petunidina Delfinidina Acetati p-Cumarati Profilo Acidi idrossicinnamici delle bucce Trans+cis caffeil tartarico Cis-p-cumaril Tartaric Trans-p-cumaril Tartaric Feruril Tartarico Profilo dei Flavonoli delle bucce Miricetina glicoside Quercetina glucuronide Quercetina glucoside Campferolo glucoside % 39 1.7 2 7 6 5 40 % 44 7 48 1 % 25 35 33 7 Fenologia: si caratterizza per un germogliamento tardivo e per un’epoca di raccolta tardiva- molto tardiva, questa scansione temporale delle epoche fenologiche definiscono un ciclo vegetoproduttivo molto lungo. I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Mese MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE Decade 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° Fenologia G F I V Produttività: vitigno di ottima e costante produttività dovuta ad una buona fertilità delle gemme, anche nel tratto basale e ad a un elevato peso medio del grappolo. Media 301,33 2,18 Peso medio del grappolo (g) Peso medio acino (g) ± S. 25,01 0,37 18 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 16 14 12 g/l °Brix Cinetiche di maturazione 10 8 6 4 9-ago +7 +14 +21 +28 giorni ZUCCHERI +35 +42 2 9 ago +7 +14 +21 giorni +28 +35 ACIDITA’ TITOLABILE L’inizio della maturazione, che può essere considerata medio-tardiva, coincide con la prima decade del mese di agosto. La cinetica di accumulo degli zuccheri risulta regolare durante tutta la maturazione, che risulta estremamente lunga ma con una intensità contenuta; questo permette, al momento della raccolta, di raggiungere tenori zuccherini medio-alti. Questa modalità di maturazione subisce oscillazioni piuttosto cospicue in funzione del decorso stagionale: questo risulta particolarmente marcato per l’accumulo degli zuccheri, meno per la maturazione acidica delle uve. Quest’ultima parte da valori piuttosto alti, ma con una cinetica accelerata nelle prima fase e più tenue nella seconda metà, fa sì che le uve al momento della raccolta presentino ancora valori I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea +42 sostenuti di acidità titolabile. I cloni: il clone ufficialmente riconosciuto e/o iscritto al registro nazionale delle varietà è di seguito riportato: Clone I - Regione Sicilia 13 Gazzetta Ufficiale G.U. 170 del 23 -07 - 2011 Possiede vigoria e fertilità, inclusa quella basale, media, mentre è buona la capacità produttiva; anticipa di alcuni giorni l’epoca di maturazione, utile il controllo della produzione; grappolo medio-piccolo, semicompatto, buccia di colore blu - nero, uniforme, coriacea; sufficiente tolleranza ad oidio e botrite; vino di colore rosso rubino di buona intensità, buono il livello aromatico con prevalenti note fruttate mature, in bocca è caldo, emerge una discreta struttura dovuta prevalentemente ai tannini e ad un’acidità equilibrata; adatto alla produzione di vino da pronta beva, se controllata la produzione, risulta adeguato anche alla produzione di vini d’affinamento. I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea