7-05-2009
10:49
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Cambiano
le REGOLE
PER I FITOFARMACI
Arturo Caponero
L
’Europarlamento ha adottato lo scorso 12 gennaio due
importanti provvedimenti: un Regolamento sull’autorizzazione e sulla commercializzazione dei prodotti fitosanitari (agrofarmaci), e una Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi (cioè di quei prodotti chimici che comprendono oltre
agli agrofarmaci anche i presidi medico-chirurgici) e la promozione della difesa integrata, entrambi in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea e in vigore dal 2011.
Riguardo alla vendita dei fitofarmaci, le nuove disposizioni mirano alla tutela dell’ambiente, della salute dell’uomo e degli animali ed alla armonizzazione della normativa dei diversi Stati mem-
bri. Il regolamento prevede un elenco delle sostanze attive ammesse a livello comunitario e, per i nuovi prodotti, ogni Stato
membro potrà autorizzarne la commercializzazione, purché siano già autorizzate le sostanze in esso contenute.
E gli Stati membri che siano comparabili per condizioni climatiche, fitosanitarie e agricole dovranno a loro volta accettare
le stesse autorizzazioni.
Gli attuali agrofarmaci autorizzati alla scadenza dei 10 anni della loro validità dovranno essere sottoposti nuovamente ad autorizzazione.
Il secondo provvedimento sull’uso sostenibile dei “pesticidi”
prevede che gli Stati membri stilino, entro i 5 anni dall’entrata in vigore della Direttiva europea, un piano d’azione nazionale che introduca e promuova sistemi di difesa integrata e altri metodi alternativi alla lotta chimica.
Sono vietati i pesticidi in alcune aree verdi pubbliche, come campi sportivi, parchi e cortili delle scuole, e l’irrorazione aerea.
Sarà necessario, inoltre, rispettare zone “cuscinetto” da non
trattare in vicinanza dei corsi d’acqua.
DALL’UNIONEeuropea
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OLIO,obbligo in etichetta
della provenienza delle OLIVE
APICOLTURA
RONDINELLA
Nicola Liuzzi
stato pubblicato il nuovo Regolamento comunitario
che disciplina la commercializzazione dell’olio di oliva.
Si tratta del Reg. Ce n. 182 del 06/03/2009 (Gazzetta ufficiale europea del 7/03/2009) che modifica in parte il precedente Reg. 1019/02. La novità sostanziale è l’obbligo per gli oli
extravergini e vergini di indicare l’origine dell’olio in etichetta. Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore dal 1° luglio 2009, riguardano sostanzialmente quattro casistiche: la
prima, legata agli oli originari di un solo paese, che recheranno la dicitura “prodotto in” con il riferimento allo Stato membro, all’Unione europea o al Paese terzo dove le olive sono
state raccolte e trasformate. Le altre, legate alle miscele di oli
originari di più paesi, che recheranno le seguenti diciture:
• “miscela di oli di oliva comunitari”;
• “miscela di oli di oliva non comunitari”;
• “miscela di oli di oliva comunitari e non comunitari”.
Riguardo poi alle miscele di oli d’oliva con altri oli vegetali,
pur rimanendo fermo in Italia, secondo l’attuale normativa
nazionale, il divieto di produzione per il mercato interno, il
nuovo Reg. 182 impedisce agli Stati membri di vietare la commercializzazione di miscele provenienti dall’estero, consentendone la produzione per l’esportazione.
A tale riguardo, si rende ora necessaria un’armonizzazione
delle norme vigenti nei vari Paesi.
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