MOLLUSCHI BIVALVI VIVI: MODALITA’ DI PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE vettorpisani.net I molluschi bivalvi vivi destinati alla commercializzazione per il consumo umano diretto devono provenire esclusivamente da zone di produzione la cui ubicazione e i cui confini siano stati definiti dall’autorità competente. In base a parametri definiti dall’attuale legislazione l’autorità competente classifica le zone di produzione nelle classi A, B e C che si differenziano per un crescente livello di contaminazione fecale. I molluschi raccolti dall’operatore del settore alimentare nelle zone di classe A possono essere destinati al consumo umano diretto se soddisfano precisi requisiti sanitari mentre invece quelli provenienti dalle zone B e C, per raggiungere i suddetti requisiti, devono necessariamente essere sottoposti dopo la www.pescheriasatalino.it/catalogo/scheda.asp raccolta ad un trattamento in un centro di depurazione o di Figura 1: molluschi bivalvi stabulazione. I centri di depurazione sono stabilimenti comprendenti bacini alimentati con acqua marina pulita in cui i molluschi vivi sono collocati per il tempo necessario all’eliminazione dei contaminanti, affinché diventino idonei al consumo umano. Generalmente i molluschi vengono posti in vasche a ricambio continuo di acqua, la cui qualità è garantita da adeguati processi di purificazione. La durata della permanenza dei molluschi nel centro varia a seconda della contaminazione iniziale. I centri di stabulazione hanno la stessa finalità ma sono costituiti da zone marine, lagunari o di estuario la cui qualità delle acque è stata preventivamente verificata. Qualunque sia lo stato sanitario della zona di produzione, i molluschi bivalvi vivi possono essere immessi sul mercato solo dopo che un centro di spedizione vi abbia apposto un marchio di identificazione. Il centro di spedizione consiste in uno stabilimento a terra o galleggiante riservato al ricevimento, alla rifinitura, al lavaggio, alla pulitura, alla calibratura, al confezionamento e all’imballaggio dei molluschi bivalvi. Il centro di spedizione deve accettare soltanto i lotti scortati da documenti di registrazione provenienti da una zona di raccolta, da un bacino di stabulazione o da uno stabilimento di depurazione riconosciuto. Inoltre il centro deve essere dotato di un laboratorio oppure deve avvalersi dei servizi di un laboratorio Figura 2: fase del processo di purificazione dei molluschi esterno per controllare che i molluschi siano conformi ai requisiti microbiologici previsti. Tale disposizione non si applica ai centri di spedizione che ricevono i molluschi esclusivamente e direttamente da uno stabilimento di depurazione. Successivamente, i colli preparati negli stabilimenti per la vendita al minuto devono restare chiusi fino al momento della vendita e devono obbligatoriamente recare in etichetta (v. figura 3): la denominazione comune e scientifica; la zona di cattura per i prodotti raccolti in mare o il paese in cui si è svolta la fase finale dello sviluppo per i prodotti di allevamento; il paese produttore o speditore; l’identificazione del centro di spedizione; il numero di codifica del lotto; la data di confezionamento e la scadenza o la dizione che i molluschi devono essere vivi al momento dell’acquisto. Figura 3: esempio di etichetta presente su confezioni di molluschi Qualora la vendita dei molluschi sia effettuata in maniera frazionata (sfusa) le informazioni dovranno essere indicate ugualmente in modo chiaro e visibile (Circolare 27 Maggio 2002 N.1329). Durante le varie fasi di produzione e commercializzazione dei molluschi bivalvi l’autorità competente svolge attività di sorveglianza e vigilanza. L’attività di sorveglianza viene affidata alle AASSLL competenti per territorio e consiste nel controllo periodico delle zone di produzione e stabulazione al fine di evidenziare eventuali Figura 4: molluschi bivalvi confezionati ed etichettati infrazioni circa la provenienza e la destinazione dei molluschi nonché nel verificarne i requisiti microbiologici, la presenza di plancton tossico e di contaminanti chimici. La sorveglianza va svolta secondo specifici protocolli e con la frequenza e le modalità fissate (Circolare Regione Lazio n. 8 del 2 Ottobre 2002). L’attività di vigilanza interessa i centri di depurazione (C.D.M.), i centri di spedizione (C.S.M), gli esercizi di commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio, i depositi e gli esercizi di somministrazione dove vengono effettuate ispezioni sanitarie periodiche e prelievi di campioni (Circolare Regione Lazio N. D5511/4B/05). Per il Lazio il laboratorio responsabile dell’esecuzione delle analisi è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Lo scopo delle attività dei vari operatori del settore è quello di garantire che i molluschi bilvalvi vivi immessi sul mercato e destinati al consumo umano soddisfino i seguenti requisiti: Salmonella assente in 25 gr. E. Coli inferiori a 230 MPN/100 gr. di liquido intravalvare Biotossine marine assenti in quantità superiori ai limiti: PSP (Paralytic Shellfish Poison): 800 g/Kg ASP (Amnesic Shellfish Poison): 20 mg/kg di acido domoico acido okadaico, dinophysitossine e pectenotossine complessivamente : 160 g di equivalente acido okadaico/kg yessotossine: 1 mg di equivalente yessotossine/kg azaspiracidi: 160 g di equivalente azaspiracido/kg Metalli pesanti assenti in quantità superiori ai limiti: Piombo: 1,5 mg/kg, Cadmio: 1,0 mg/kg; Nuclidi radioattivi inferiori ai limiti fissati dalla Comunità per gli alimenti. This document was created with Win2PDF available at http://www.win2pdf.com. The unregistered version of Win2PDF is for evaluation or non-commercial use only. This page will not be added after purchasing Win2PDF.