IPERTENSIONE E MALATTIE
CEREBROVASCOLARI
Sandro Bruno
ICTUS : fattori di rischio e prevenzione primaria
L’entità del rischio varia in misura rilevante in
relazione al numero e al tipo di fattori.
L’effetto combinato dei fattori di
rischio è il
POTENZIAMENTO RECIPROCO
Correzione dei fattori di rischio
• Non modificabili
• Trattamento farmacologico
• Modificazioni dello stile di vita
Classificazione dei fattori di
rischio:
• Demografici: età, sesso
• Caratteristiche fisiologiche: pressione
arteriosa, colesterolemia, glicemia
• Abitudini comportamentali: fumo ,
alcool,dieta, esercizio fisico
ETA’ E SESSO
L’incidenza di ICTUS aumenta drasticamente
dopo i 65 anni.
L’età è il singolo più importante fattore di
rischio per ICTUS.
Incidenza maschi / femmine = 1.25
Mortalità per ICTUS = femmine > maschi
Incidenza per fascie d’età
(per 100.000 abitanti)‫‏‬
0
 45
 55
 65
 75
>
44
54
64
74
84
85
9
 57
 119
 408
 979
 1513
28
246
496
1060
1682
3632
Ipertensione arteriosa
• Rappresenta uno dei più importanti fattori di
rischio modificabili
• Correlazione tra valori di PA elevati e
complicanze vascolari
• Elevata prevalenza nella popolazione
generale
Il cervello costituisce uno dei principali organi
bersaglio della ipertensione ed è responsabile di una
ampia quota della mortalità e della morbilità legata a
questa patologia che rappresenta il determinante
maggiore per l’ictus e per il declino cognitivo
DANNO CRONICO :
DETERIORAMENTO COGNITIVO E MOTORIO
DANNO ACUTO :
ICTUS EMORRAGICO
ICTUS ISCHEMICO
Classificazione delle demenze vascolari
Infarti lacunari:
Assenza di storia di strokeDemenza progressiva con deficit focali o demenza a tipo
frontale
Infarto singolo strategico:
Improvvisa sintomatologia afasica, agnosica, amnestica
o frontale
Infarti multipli:
Deficit cognitivi e motori progressivi ‘a scalini’
Demenza, apatia, agitazione, segni cortico-spinali/bulbari
Forme anatomo-cliniche degli infarti cerebrali: Lacune cerebrali
Definizione di ictus
rapida comparsa di segni o sintomi neurologici riferibili a disfunzioni
globali o focali delle funzioni cerebrali o spinali con danno tissutale
o ad esito infausto,di natura vascolare
L’attacco ischemico transitorio e’ la comparsa di segni o sintomi
riferibili ad un deficit focale cerebrale ,retinico o spinale senza danno
tissutale(di durata < 1 h)
In Italia l’ictus è la terza causa di morte dopo
le malattie cardiovascolari e le neoplasie, causando il 10-12%
di tutti i decessi per anno,
e rappresenta la principale causa d’invalidità.
OGNI ANNO IN ITALIA 196.000 NUOVI ICTUS
80% PRIMI EPISODI (157.000)
20% RECIDIVE
(39.000)
DATI SPREAD 2012
Malattie cerebrovascolari
Ictus ischemico : 75 %
Attacco ischemico transitorio : 10%
Emorragia intraparenchimale :10%
Emorragia subaracnoidea :4%
Trombosi venosa cerebrale : 1- 2%
Emorragia cerebrale ( 12% di tutte le vasculopatie cerebrali)
Secondaria a malformazioni vascolari , ad ipertensione arteriosa,
alterazioni della coagulabilita’ del sangue
quadri clinici:emorragia cerebrale capsulare o a sede tipica
ematoma intraparenchimale,emorragia subaracnoidea.
Eziologia dell’ictus ischemico
.aterotrombotico
.cardioembolico
.lacunare
.varie
.criptogenetiche
18%
20%
30%
2%
30%
Cause rare (intorno al 15%):
MAV
Dissecazioni
Trombosi venose cerebrali
Angiopatia amiloide
Moya Moya
Vasculiti
Ictus a genesi cardiogena
-fibrillazione atriale
-cardiopatia ischemica
-malattia reumatica valvolare
-protesi valvolari
-altre cardiopatie (miocardiopatie
dilatative,cardiopatie
congenite)
-forame ovale pervio ,aneurisma del setto
Territori vascolari
infarti totali della cerebrale anteriore
17%
infarti parziali della cerebrale anteriore
34%
infarti della cerebrale posteriore
24%
infarti lacunari
24%
STROKE ISCHEMICO ANTERIORE:
sintomi principali






Amaurosi fugace
omolaterale
Emiparesi/emiplegia
controlaterale
Ipoestesia controlaterale
Paralisi facciale
controlaterale, disartria
paralitica
Afasia, alessia, agrafia,
acalculia, aprassia se colpito
l’emisfero dominante
Neglect se colpito l’emisfero
non-dominante
CIRCOLO POSTERIORE
SINDROME DELLA
CIRCOLAZIONE
POSTERIORE
PARALISI DI UN NERVO CRANIALE
E DEFICIT SENSITIVO
E/O MOTORIO CONTROLATERALE
DEFICIT MOTORIO E/O SENSITIVO
BILATERALE
DISORDINI DEI MOVIMENTI
CONIUGATI DEGLI OCCHI
DISFUNZIONI CEREBELLARI
DIFETTI DEL CAMPO VISIVO
ISOLATI
L’incidenza delle
dissezioni spontanee è
stimata intorno
al 2,5 per 100.000 per
tutti i gruppi di età.
Nell’ambito dell’ictus
giovanile l’incidenza è
considerata
intorno al 20% con un
picco intorno ai 40 anni
Pur non essendo
presente una prevalenza
in base
al sesso, la dissezione
delle vertebrali sembra
essere
più frequente nelle
donne con una
insorgenza più
precoce
W I.SCHIEVINK N.E.J MEDICINE n12 2001
Magnetic resonance venogram showing the cerebral venous system and most frequent (%)
location of cerebral venous and sinus thrombosis, as reported in the International Study on
Cerebral Venous and Dural Sinuses Thrombosis (n=624).44.
Saposnik G et al. Stroke. 2011;42:1158-1192
Copyright © American Heart Association, Inc. All rights reserved.
Trombosi dei seni venosi e delle vene cerebrali:
-la trombosi dei seni, particolarmente del seno longitudinale
superiore,
produce una sindrome di ipertensione endocranica con
papilledema,
cefalea e vomito
-la trombosi delle vene corticali induce infarti emorragici
superficiali
con frequente convulsivita’ e segni di lato
T2-weighted magnetic resonance image showing high-intensity bland venous infarct in
frontal lobe.
Saposnik G et al. Stroke. 2011;42:1158-1192
Copyright © American Heart Association, Inc. All rights reserved.
--la trombosi venosa puo’ svilupparsi in seguito ad infezioni
dell’orecchio
e dei seni paranasali o, piu’frequentemente, per uno stato di
ipercoagulabilita’ acquisita o congenita.
--assunzione di contraccettivi orali,il postpartum o postoperatorio
deficit di proteina c s, deficit di antitrombina III,
resistenza alla proteina c attivata, iperomocisteinemia,policitemia,
colite ulcerosa,neoplasie maligne,cachessia,cause non determinate
---diagnosi con angiomr venosa cerebrale
---Terapia:anticoagulanti(eparina sodica ed a seguire dicumarolici)
Il rifornimento ematico del cervello e’ dato da 4 arterie extra
craniche:
le due arterie carotidee e le due arterie vertebrali.
Esse si uniscono alla base del cervello attraverso tre tratti
di congiunzione:
la comunicante anteriore per il circolo anteriore e le due
comunicanti posteriori fra il circolo anteriore ed il
circolo posteriore , formando il poligono di Willis .
L’encefalo, pur rappresentando il
3% della massa corporea ,riceve
il 15% della gittata cardiaca .
Il flusso ematico medio del cervello
e’ di circa 50 ml per 100 gr ;
sotto i 25 ml di flusso compaiono
deficit neurologici , sotto i 10 ml
l'EEG diventa piatto e si verifica la
morte cellulare.
E’ quindi , tra i 25 e 10 ml di flusso
che , pur verificandosi la
sintomatologia , il danno e’ ancora
reversibile :
finestra terapeutica
Il presente terapeutico:
La‫‏‬terapia‫‏‏‏‬dell’ictus‫‏‬ischemico‫‏‬è‫‏‬la‫‏‬trombolisi sistemica praticata entro
Le‫‏‬4,5‫‏‬ore‫‏‏‬dall’esordio‫‏‬dei‫‏‬sintomi
Il futuro prossimo:
La trombectomia meccanica combinata alla prima entro le sei ore
dall’esordio
La problematica è la mancanza di interventisti neurovascolari
Studiato sin dagli anni 80: fibrinolisi locale
intrarteriosa
Dal 1999 al 2011 sono state implementate
nuove tecniche di rivascolarizzazione
Studi clinici hanno confrontato il
trattamento endovenoso con quello
endovascolare
EVOLUZIONE DEI TRATTAMENTI
ENDOVASCOLARI
Da: Techniques
for endovascular
treatment for
acute ischemic
stroke: from
intra-arterial
fibrinolytics to
stent –
retrievers.
Stroke 2015 Feb
5
NUOVI STUDI (INIZIO 2015)
•
•
•
•
•
STUDIO MR CLEAN: ha dimostrato l’efficacia e un miglior outcome clinico del trattamento
endovascolare vs standard care in pazienti con occlusione prossimale intracranica del circolo
anteriore entro 6 ore.
TRIAL ESCAPE (ENDOVASCULAR TREATMENT FOR SMALL CORE AND PROXIMAL OCCLUSION
ISCHEMIC STROKE) : ha dimostrato l’efficacia della rivascolarizzazione meccanica in pazienti con
occlusione prossimale del circolo anteriore entro 12 ore dall’onset dei sintomi, presenza di piccolo
core infartuale e buoni circoli collaterali. I pazienti venivano assegnati al trattamento standard e
quindi randomizzati a continuare il trattamento con alteplase e.v. o a rivascolarizzazione meccanica
con stent retrievers . Il trial ha dimostrato un miglior outcome nei pazienti trattati con rapida
riperfusione meccanica ed è stato interrotto per evidenza precoce di efficacia.
STUDIO EXTEND I- A (EXTENDING THE TIME FOR THROMBOLISIS IN EMERGENCY NEUROLOGICAL DEFICITSINTRA-ARTERIAL): pazienti con stroke ischemico da occlusione prossimale dei grossi vasi del circolo
anteriore visualizzata e presenza di tessuto ancora «salvabile» alla TC di perfusione, trattati con alteplase
e.v. e quindi randomizzati a trattamento endovascolare con stent Solitaire o a continuare il trattamento
endovenoso.
E’ stato dimostrato che i pazienti sottoposti a ricanalizzazione endovascolare precoce presentavano una
più rapida riperfusione (100% di riperfusione vs 37%), un miglior outcome neurologico sia precoce che
tardivo, minori complicanze, rispetto ai pazienti trattati con trombolisi e.v. da sola.
Anche in questo caso il trial è stato terminato precocemente per raggiunta dimostrazione di efficacia.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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