Morlino, Introduzione alla comparazione, Il Mulino, 2005
Capitolo 6. Oltre la comparazione: altri metodi di ricerca
• Raccolta dei dati e relazioni tra variabili
• Spiegazione, generalizzazione e teoria
• Metodi sperimentali e non sperimentali
• Metodo statistico e metodo comparato
• Metodo storico e metodo comparato
• Studio del caso e process tracing
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Capitolo 6. Oltre la comparazione: altri metodi di ricerca
Le fonti dei dati
Fonti primarie
• interviste fatte ad élite con risposte aperte
• questionari somministrati a livello di massa
Fonti secondarie
• prendere i dati da banche dati già esistenti
• attingere i dati da altre ricerche pubblicate
Reperimento ed esame di documenti
Osservazione partecipante
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Relazioni di base tra variabili
Dobbiamo, innanzitutto, distinguere tra:
• variabili indipendenti;
• variabili dipendenti;
• variabili intervenienti o di controllo.
Le relazioni tra variabili possono essere specificate indicando la
variabile dipendente come quella che abbiamo direttamente
studiato e di cui vogliamo capire come si sia prodotta, in breve
l’“effetto”; la o le variabili indipendenti che nella congettura
formulata potrebbe costituire “la causa” o una delle cause; e la o
le variabili intervenienti che contribuisce a spiegare meglio la
variabile dipendente.
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Spiegazione, generalizzazione e teoria
Nelle scienze sociali e nella ricerca politica in
particolare i risultati consistono in:
• generalizzazioni limitate (o “locali”)
(cioè enunciati che descrivono aspetti o proprietà ovvero
esprimono relazioni sulla base di un insieme spazialmente
e temporalmente definito di dati)
• teorie (o “quasi-teorie”)
(una teoria è un insieme di enunciati connessi con un
contenuto esplicativo; per quello che si è sostenuto sin qui
una teoria in scienza politica può essere solo una teoria
locale – vedi cap. 2)
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Metodi di controllo empirico
Metodo sperimentale
L’uso del metodo sperimentale è assai limitato
nella ricerca politica.
La sperimentazione viene, infatti, fatta ricorrendo
essenzialmente a due gruppi di individui scelti secondo
particolari criteri elaborati sulla base degli obiettivi della
ricerca. Poi, uno dei due gruppi (quello sperimentale) viene
sottoposto a un qualche stimolo, mentre un altro gruppo
(quello di controllo) rimane non toccato. Dal confronto tra
gli atteggiamenti e comportamenti dei due gruppi si
deduce l’impatto dello stimolo.
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Metodi di controllo empirico
Metodi non sperimentali
• metodo statistico;
• metodo comparato;
• studio di caso.
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Metodo statistico e metodo comparato
L’adozione del metodo statistico presuppone:
• che i dati a disposizione siano numerici, cioè il risultato di
un processo di misurazione quantitativa o resa tale;
• che i casi ovvero gli stati delle proprietà nei diversi casi
siano numerosi.
Secondo Morlino, metodo statistico e metodo
comparato differiscono fra loro: al minimo, nel
numero dei casi; al massimo, nella logica.
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Metodo storico e metodo comparato
La tesi di fondo che muove il nostro confronto
tra i due metodi è la seguente:
nell’analisi comparata non è tanto rilevante
assumere il metodo storico – che probabilmente
non esiste come metodo a sé – quanto assumere
la centralità della dimensione temporale.
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Studio del caso
Lo studio del caso è una particolare strategia di
comparazione, la cui principale caratteristica è di
considerare un unico caso.
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Studio del caso
Si possono distinguere almeno quattro tipi principali di
studio del caso:
• studi configurativi o a-teorici;
• studi interpretativi;
• studi generatori di ipotesi (o teorie);
• studi di controllo di ipotesi (o teorie).
Gli studi di controllo di ipotesi sono, poi, di due tipi:
• studi intesi a confermare una teoria;
• studi intesi a falsificare una teoria.
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Studio del caso
Alcuni autori, tra cui Lijphart, suggeriscono l’importanza di
un’altra modalità di studio del caso:
• l’analisi dei casi devianti
Si tratta di studi di singoli casi che deviano da
generalizzazioni in notevole grado accettate.
Tuttavia, va notato che analisi dei casi devianti e ricerche
che falsificano una teoria, in sostanza, si sovrappongono.
Quello che li differenzia è l’ipotesi che il caso deviante sia
una sorta di eccezione nell’ambito di una teoria che non
viene completamente falsificata e di conseguenza respinta.
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Process tracing
Il process tracing si può definire come lo sforzo
di dedurre delle relazioni di causalità attraverso
l’identificazione di meccanismi causali.
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Process tracing
Tale strategia di ricerca può tradursi in due modi di
analizzare le relazioni di causalità:
il process verification e il process induction.
Con il primo si controlla se i processi osservati in un caso
confermano quanto è sostenuto da precedenti teorie,
ovvero se vi è “congruenza” tra le risultanze di un caso con
le sue diverse dimensioni e le aspettative della teoria
proposta o esistente.
Con il secondo si procede a un’osservazione induttiva di
meccanismi causali evidenti che vengono trasformati in
ipotesi interpretative per successivi controlli empirici.
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Outline cap 6 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali