CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA Seminari per gli amministratori comunali Il ruolo del Comune nello sviluppo del territorio 1. Gli scenari e le nuove sfide 2. I sistemi di programmazione e controllo 3. La gestione del miglioramento e dell'innovazione Luigi Campagna Adriana Laudani Empoli, 26 Settembre 2009 1 1.1. I processi di globalizzazione e lo sviluppo locale • Il principio di sussidiarietà a servizio del governo democratico delle società complesse e globalizzate • La sussidiarietà nell’ordinamento costituzionale italiano: un nuovo sistema di relazione tra le istituzioni e con la società • Sussidiarietà e decentramento • Il principio di sussidiarietà, la funzione di governo delle comunità locali e i sistemi di governance del territorio 1.2. LA SUSSIDIARIETA’ ISTITUZIONALE Determina un nuovo rapporto tra i diversi livelli istituzionali di governo, non più gerarchico, ma • • • • paritario funzionale cooperativo integrativo Prevede una nuova allocazione dei poteri, delle competenze e delle responsabilità, a partire dai livelli istituzionali di governo più vicini ai cittadini 1.3. LA SUSSIDIARIETA’ SOCIALE Legittima i cittadini e le loro associazioni ad esercitare direttamente funzioni e compiti di rilevanza sociale Costituisce uno sviluppo della funzione di partecipazione ed è espressione della sfera della cittadinanza attiva amministrativa E’ funzionale ad accrescere, rafforzare e qualificare l’esercizio dei poteri e delle responsabilità pubbliche 1.4. GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN SISTEMA TERRITORIALE • Un sistema territoriale, inteso quale l’insieme di risorse materiali e immateriali tra loro correlate, é costituito da • Gli attori che vivono ed operano nel territorio e che danno vita alle relazioni • La cultura, le tradizioni e gli usi • L’assetto fisico ed infrastrutturale • Le tecnologie • Le strategie • La qualità di un sistema territoriale dipende, in larga misura, dalla qualità delle relazioni 1.5. I SISTEMI TERRITORIALI: GOVERNO E GOVERNANCE GOVERNO Le principali dimensioni dell’azione di governo GOVERNANCE I protagonisti del sistema di governance • Nazionale • Regionale • Sub regionale o locale (provinciale e comunale) • Il governo nazionale • L’agenzia regionale • Gli attori sociali ed istituzionali del sistema territoriale locale 1.6. Le risorse da attivare per una buona rete di governance • Autonomia, competenza e responsabilità degli attori interni ed esterni • Cooperazione e sussidarietà tra gli attori sociali ed istituzionali coinvolti • Informazione e comunicazione (patrimonio informativo e documentale condiviso) • Le nuove tecnologie della informazione e comunicazione (portali, siti dedicati, sportelli telematici, sistemi di interconnessione, ecc.) 1.7. LA PARTECIPAZIONE E’ la funzione che alimenta il sistema di governance Connota, accompagna e qualifica ogni fase delle politiche: dalla programmazione, all’attuazione, alla verifica e valutazione Definisce il ruolo di ciascun attore, quale coprotagonista dei processi Si realizza attraverso molteplici modalità e strumenti 1.8. LA TRASPARENZA La trasparenza costituisce il principale strumento di tutela per il cittadino ed insieme una risorsa essenziale per l’attuazione dei processi di miglioramento dell’azione amministrativa E’ finalizzata a all’attivazione contestuale dei sistemi di controllo interni all’amministrazione ed esterni da parte dei cittadini 1.9. LA TEMPESTIVITA’ I procedimenti amministrativi devono concludersi entro il termine previsto, mediante provvedimento espresso Le amministrazioni sono tenute al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento Il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti rappresenta un elemento di valutazione dei dirigenti 1.10. LA SEMPLIFICAZIONE • La semplificazione delle attività e dei procedimenti amministrativi costituisce un obbligo generale e permanente che richiede interventi su – – – – le norme l’organizzazione le procedure e gli adempimenti il linguaggio 2. I SISTEMI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO TRADIZIONALMENTE LA LETTERURA ORGANIZZATIVA HA INTRODOTTO UNA DISTINZIONE TRA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO, ANCHE DAL PUNTO DI VISTA DELL’ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ. NEI REPERTORI DI FUNZIONI DI DIREZIONE LA PIANIFCAZIONE E IL CONTROLLO SONO SPESSO RIPORTATE COME DUE DISTINTE FUNZIONI DA UN PUNTO DI VISTA ASTRATTO ESSE INFATTI SONO LOGICAMENTE DEFINIBILI MA IN UNA ORGANIZZAZIONE ESSE NON SONO UTILMENTE DISTINGUIBILI DAL MOMENTO CHE GLI ATTORI CHE INTERVENGONO NEL PROCESSO SONO INTERESSATI SIA AGLI ASPETTI DI PIANIFICAZIONE CHE AGLI ASPETTI DI CONTROLLO 12 2.1 AMBITI DI CONTROLLO NELLA P.A. controllo di regolarità amministrativa e contabile, garantisce legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa; valutazione della dirigenza, misura e valuta le prestazioni dei dirigenti anche in base ai risultati del controllo di gestione ; controllo di gestione, verifica l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa per ottimizzarla tempestivamente ; controllo strategico, valuta l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. OPPORTUNITÀ DI ARCHITETTARE I CONTROLLI TENENDO CONTO DELLE SPECIFICITÀ ORGANIZZATIVE E GESTIONALI LOCALI 13 2.2. GERARCHIA AZIENDALE E SISTEMI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO (IL MODELLO DI ANTHONY) Pianificazione e controllo strategico :processo di specificazione VERTICE degli obiettivi/vincoli di lungo periodo della organizzazione e del loro adattamento, di decisione sulle risorse da impiegare e delle politiche di impiego MANAGEMENT Controllo direzionale : processo di decisione mediante il quale i dirigenti si assicurano che gli obiettivi specifici siano conseguiti combinando opportunamente le risorse affidate RESPONSABILI OPERATIVI Controllo operativo : processo di gestione con il quale i responsabili regolano i processi operativi di realizzazione dei prodotti servizi specifici 14 2.3. Il nodo della distinzione/integrazione dei poteri tra organi politici e dirigenza Agli organi di direzione politica (GOVERNANCE) poteri di indirizzo generale (definizione di strategie, risultati attesi, vincoli, risorse e macro regole gestionali) poteri di verifica e controllo generale Alla dirigenza (MANAGEMENT) concorso sulla definizione degli indirizzi e degli obiettivi generali attuazione degli indirizzi e degli obiettivi generali controllo operativo disponibilità delle leve gestionali Al di là del trasferimento dei poteri di firma, vi è l’esigenza di una profonda ridefinizione dei ruoli e delle identità Necessità di definire nuovi meccanismi e nuovi strumenti gestionali che aiutino tale ridefinizione 15 2.4. Ruoli organizzativi e fabbisogno di pianificazione e controllo Missione del ruolo AUTORITÀ POLITICA DIREZIONE MANAGEMENT OPERATIVO Spazi decisionali Esigenze di controllo •Governare il sistema • Indirizzo strategico sui • Pianificazione strategica •Definire le strategie risultati complessivi • Opzioni strategiche sulle risorse •Soddisfare gli stakeholder • Azioni sul contesto • Controllo strategico • Governare l’assetto • Individuazione ed •Raffronto obiettivi/risorse e organizzativo allocazione /obiettivi e risorse monitoraggio risultati/risorse • Indirizzare le linee di servizio • Governare • Portafoglio innovazione • Governare l’innovazione routine/innovazione •Monitoraggio prestazioni della • Manovrare la macchina macchina • Guida operativa risorse • Gestione dei processi e dei • Ottimizzazioni • Combinazione operativa progetti risorse/risultati/servizio risorse • Individuare spazi di • Miglioramento locale • Miglioramento locale miglioramento 16 2.5. I cicli di governo: I processi di gestione e l’interazione tra i cicli STRATEGICO PIANO STRATEGICO Auditing qualità VALUTAZIONE RILEVAZIONE ATTUAZIONE BUDGET DIREZIONALE VALUTAZIONE RILEVAZIONE DIREZIONALE REALIZZAZIONE PIANI OPERATIVI VALUTAZIONE OPERATIVO REALIZZAZIONE RILEVAZIONE 17 2.6. I sistemi di pec Definizione 1. PeC Strategico 2. PeC Direzionale 3. PeC Operativo 4. Auditing Insieme di processi e strumenti per l’elaborazione di una strategia per il conseguimento della missione di una organizzazione, il pilotaggio coerente della sua realizzazione in relazione alle dinamiche di contesto Insieme di processi e strumenti per dirigere la realizzazione di un piano annuale di risultati, sostenuto da una coerente combinazione organizzativa delle risorse, dall'equilibrio dei ricavi e costi , da interventi correttivi di allineamento delle realizzazioni Insieme di processi e strumenti per dimensionare i risultati tecnico-fisici e le modalità realizzative, per gestire e regolare/migliorare l’avanzamento del processo e dei servizi intervenendo sulla combinazione produttiva Sistema di verifica di secondo livello della funzionalità dei processi operativi, della affidabilità dei sistemi gestionali, della coerenza degli assetti organizzativi a fini di apprendimento/miglioramento Applicazione tipica Piano di Impresa/Bilancio sociale: - Piano di mandato • Stato Patrimoniale/conto economico/flussi finanziari •Investimenti • Politiche aziendali Controllo strategico PEG/budget di direzione •Obiettivi attesi •piani di attività •progetti di investimento •spese di funzionamento •investimenti Controllo di gestione Piano di produzione e lavoro - prestazioni di servizio/prodotto - prestazioni di processo -Interventi migliorativi Controllo tecnico operativo Piano Qualità: - Standard di servizio - Accordi di servizio - Indicatori di qualità Piano di Audting: - Standard e verifiche 18 2.7. Rapporto tra sistema di pianificazione e sistema di valutazione delle prestazioni ATTORI FASI TEMPI PROCEDURE O CICLO SISTEMA DI PIANIFICAZIONE LIVELLO NUCLEO DI VALUTAZIONE STRATEGICO DIREZIONALE OPERATIVO CONTENUTI OBIETTIVI (PRIMA) RISULTATI (DOPO) SOTTOSISTEMA DI DEFINIZIONE DEI RISULTATI DA VALUTARE SISTEMA DI VALUTAZIONE SOTTOSISTEMA DI DEFINIZIONE DEL PREMIO PROCEDURE NEGOZIALI CONTENUTI DA DIMENSIONARE E MONITORARE PROCEDURE ATTORI FASI TEMPI SUPERVISIONE/AUDIT DI SISTEMA PROGETTI E INDICATORI ATTIVITÀ E INDICATORI COMPORTAMENTI E INDICATORI CALCOLO QUOTE PREMIALI ATTORI, CHI E QUANDO RILEVAZIONE DEI RISULTATI CONTENUTI VALUTAZIONE 19 2.8. I requisiti del processo di pianificazione e controllo iterativo prevede più cicli negoziale implica il confronto e la condivisione di tutti i soggetti coinvolti selettivo comporta l’individuazione di priorità, la focalizzazione degli sforzi e la rinuncia ad alcune alternative a più livelli si articola in una struttura ad albero che interseca la struttura alle responsabilità organizzative integrato con il sistema di controllo comporta la definizione di sistemi e metriche di misurazione e l’impianto di un sistema di reporting formalizzato implica momenti formali di assunzione e condivisione delle scelte e momenti formali di verifica dello stato di avanzamento 20 2.9. Il processo di negoziazione nella valutazione: fasi ed attori Fasi Livelli 1 Assegnazione Obiettivi 2 Confronto Preliminare 3 Proposta di Piano Piano di Direzione 1. Direzione 2. Servizi (Dirigenti) 4 Negoziazione 6 5 Valutazione Controllo finale Avanzamento Report Scheda colloqui Ipotesi di Piano Piano di Servizio Report Scheda 3. Sezioni (PO) colloqui 4. Operatori • dirigenti, responsabili e figure professionali hanno un ruolo attivo di proposta nella definizione del piano di lavoro • le figure più operative sono chiamate a discutere il piano formulato dal livello che assegna gli obiettivi ed individua le azioni operative (o comportamenti) più funzionali 21 3. Il miglioramento/cambiamento Fattori di successo Attività correnti Miglioramento continuo Innovazione radicale Trasferimento 22 3.1. Un modello per la classificazione degli obiettivi TIPO/NATURA Obiettivi relativi allagestione corrente FINALITA’/ATTESEPERSEGUITE mantenimentodei livelli di efficienza/efficaciainessere(as usual) SISTEMI DI GOVERNOEDI CONTROLLO mantenimentodellarotta (interventodi modificasoloincaso di variazioni esterne) sistemadi budgetingedi reporting responsabiledi procedimento Obiettivi relativi al miglioramento dei processi dei prodotti/servizi "efficientamento" incrementale indicatori di risultato soddisfazionedei “clienti” analisi di customer satisfaction miglioramentodellaqualità gruppi di miglioramento teamwork Obiettivi relativi all’innovazione salti radicali di performance project management attese“adhocratiche” budget di progetto sistemi di controlloadhoc project management egruppi interfunzionali Obiettivi relativi al trasferimento apprendimentoorganizzativo knowledgemanagement sistemi di follow-up learningteam 23 3.2. Le fasi generali di un progetto di miglioramento dei processi aziendali SVILUPPO VISIONE STRATEGICA GESTIONE STRATEGIA D I INTERVENTO MAPPATURA PROCESSI E PRIORITÀ INTERVENTO ANALISI DEL PROCESSO DIAGNOSI DEL PROCESSO GESTIONE PROGETTO RIDISEGNO DEL PROCESSO IMPLEMENTAZIONE CAMBIAMENTO 24 3.3. Il modello delle determinanti Ambiente esterno Flusso delle attività Cliente Prodotto/servizio Principi organizzativi di riferimento Determinanti Organizzazione Risorse e Competenze Performance del processo Pian. e controllo prestazioni Tecnologia del processo 25 3.4 I modi: “prima migliorare poi innovare” MACRO: FILIERA E SISTEMA DIREZIONALE MESO: PROCESSI E ICT • EVOLUZIONE SISTEMI DIREZIONALI • REENGINEERING PROCESSI TRASVERSALI CRITICI • ARRICCHIMENTO DEI RUOLI IN PUNTI CRITICI MICRO: RUOLI E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO CAMBIO MODELLO • ORGANIZZAZIONE SNELLA EVOLUZIONE MODELLO • CAMBIO MIX RISORSE UMANE FISIOLOGICO 1 MIGLIORAMENTO RIDUZIONE DI CRITICITÀ DIFFUSE • SISTEMI DI CONTROLLO DIREZIONALI INTEGRATI • GESTIONE PER PROCESSI) • GESTIONE PER PROGETTI INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI SVILUPPO NUOVE STRATEGIE • ALLARGAMENTO E ARRICCHIMENTO DEI RUOLI • LAVORO IN TEAM DIFFUSO • CAMBIO MIX RISORSE UMANE ACCELERATO 2 INNOVAZIONE 26 26