Esercitazione sul merito creditizio Giuseppe Squeo 1 La riclassificazione dello stato patrimoniale Metodo: pertinenza gestionale (correlazione delle singole voci con la gestione caratteristica) Migliaia di euro Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Capitale immobilizzato Rimanenze di magazzino Crediti commerciali Altri crediti Attività di esercizio a breve Attività dell'esercizio Debiti commerciali Altri debiti Fondi rischi ed oneri Passività di esercizio a breve Capitale di esercizio netto Trattamento di fine rapporto CAPITALE INVESTITO NETTO Patrimonio netto Indebitamento (posizione) finanziario netto a breve termine Indebitamento finanziario netto a medio-lungo termine Totale indebitamento finanziario netto - 2003 153.055 40.313 88.662 282.029 74.341 112.627 11.729 198.697 480.726 68.892 9.036 330 78.258 120.439 7.390 395.078 413.076 31.566 13.568 17.998 - 2002 164.776 23.969 79.725 268.470 70.091 89.611 8.283 167.985 436.455 61.206 9.451 465 71.123 96.863 6.205 359.128 392.784 48.656 15.000 33.656 2 La riclassificazione dello stato patrimoniale Metodo: criterio finanziario (per grado di liquidità delle voci) Migliaia di euro Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Capitale immobilizzato Disponibilità Liquidità differite Liquidità immediate Capitale circolante Totale Patrimonio netto Fondi Indebitamento a medio lungo Fonti consolidate Indebitamento a breve Totale 2003 153.055 40.313 89.344 282.712 74.341 124.356 32.316 231.013 513.724 413.076 7.720 14.250 435.046 78.678 513.724 2002 164.776 23.969 79.725 268.470 70.091 97.894 48.663 216.648 485.118 392.784 6.670 15.000 414.453 70.664 485.118 3 La riclassificazione del conto economico Metodo: criterio valore aggiunto (000 di euro) FATTURATO Variazioni di magazzino prodotti finiti e semilavorati Altri ricavi e proventi VALORE DELLA PRODUZIONE Costi delle materie prime al netto delle var.ni di magazzino Costi servizi e leasing Oneri diversi di gestione VALORE AGGIUNTO Costo del personale RISULTATO OPERATIVO LORDO Ammortamenti Accantonamenti RISULTATO OPERATIVO NETTO Proventi/Oneri finanziari Rettifiche nette su attività finanziarie RISULTATO ANTE IMPOSTE E PARTITE STRAORDINARIE Proventi / oneri straordinari RISULTATO ANTE IMPOSTE Imposte esercizio e differite RISULTATO NETTO 2003 313.863 34 4.570 318.467 111.048 95.330 8.038 104.050 33.233 70.817 20.628 564 49.625 1.898 1.007 52.530 90 52.620 21.740 30.880 2002 317.488 3.024 4.296 324.808 119.311 87.549 6.646 111.302 30.035 81.267 19.623 619 61.026 787 1.760 60.053 535 59.518 25.375 34.144 4 L’analisi per indici Gli indicatori di redditività Analisi del ROE Roe Roi Ros Turnover (Fatturato/Capitale investito) Reddito netto/Reddito operativo Leva (capitale idi terzi/patrimonio netto) Costo medio fondi onerosi (%) Differenziale roi - costo medio fondi on. (%) Utile prima gestione straordinaria/Reddito operativo Cost income (%) 2003 7,48 12,54 15,81 0,79 0,62 0,22 6,55 5,99 1,06 77,76 2002 8,69 17,33 19,22 0,90 0,56 0,22 5,97 11,36 0,98 74,98 Il roe nel 2003 è pari al 7,4%, risultato che nell’anno può essere ritenuto molto positivo: a) in quanto generato in un periodo di crisi generale; b) in quanto comunque di livello molto superiore ai rendimenti medi dei titoli privi di rischio, c) in quanto realizzato in sostanziale assenza dell’effetto leva. L’analisi delle determinanti del roe evidenzia un roi molto significativo (12,54%) a dimostrazione della rilevante capacità della struttura produttiva aziendale di generare reddito operativo (12,54% di Roi), che a livello più alto (il Ros) evidenzia un risultato del 15,81%. 5 L’analisi per indici Gli indicatori di liquidità Quozienti di liquidità Current ratio Acid ratio Ricavi netti/capitale investito Ricavi netti/Crediti commerciali Giorni crediti commerciali Giorni debiti commerciali Giorni rimanenze magazzino Fabbisogno cash to cash (000 euro) 2003 2,94 1,99 0,79 2,79 129 79 108 116.852 2002 3,07 2,07 0,90 3,54 102 69 104 97.442 La liquidità aziendale presenta indicatori molto positivi sia in termini di current ratio (mediamente l’attivo corrente pesa tre volte il passivo corrente grazie all’assenza del ricorso al credito bancario) e di acid ratio (mediamente le attività più facilmente liquidabili pesano due volte il passivo a breve). Il ciclo cash to cash. Il calcolo dei giorni evidenzia: q un aumento dei giorni magazzino da 104 a 108; q un aumento dei giorni crediti commerciali da 102 a 129; q una riduzione dei giorni debiti commerciali da 69 a 79. I giorni cash to cash sono così passati da (102+104-69) 136 a (129+108-79) 158, evidenziando un peggioramento nei giorni cash to cash. 6 L’analisi per indici Gli indicatori di solidità patrimoniale Autonomia finanziaria Mezzi di terzi/Mezzi propri % Interessi passivi/Mol Quozienti copertura Mezzi propri/Attivo immobilizzato Copertura magazzino (MP+Pc-Imm)/Magazzino Margine struttura ampio Margine struttura 2003 0,22 8,60 2002 0,22 6,29 1,46 2,05 152.335 130.364 1,46 2,08 145.983 124.314 L’analisi dell’attivo come garanzia dei terzi (punto di vista statico e sua realizzabilità) evidenzia come grandissima parte delle immobilizzazioni sia da ricondurre alle immobilizzazioni immateriali (153.055) e a quelle finanziarie (89.344), mentre significative ma più contenute sono quelle materiali (40.313). Da un punto di vista finanziario si evidenzia come l’attivo immobilizzato (55% del capitale investito) sia di poco superiore all’attivo corrente, con una elasticità lievemente negativa. Quanto alle fonti di finanziamento lorde si evidenzia, una forte incidenza del patrimonio pari all’80,5% del totale delle fonti. Poco incidente il passivo consolidato (5%) e ridotta al 15% quella del passivo corrente. 7 L’analisi per indici Considerazioni sintetiche In sostanza la gestione della società ha evidenziato: q l’incremento degli investimenti immobilizzati; q una soddisfacente situazione del fatturato; q una soddisfacente situazione dei costi operativi; q una eccellente situazione di tesoreria; q un margine operativo molto soddisfacente. Da evidenziare tra gli altri punti di forza la politica di diversificazione del fatturato portata avanti dall’azienda, che non solo consente una ulteriore espansione in prodotti, territori e marchi, ma che nei momenti più difficili compensa situazioni di regresso con situazioni di progresso. La forte copertura patrimoniale, se da un lato dà molta solidità finanziaria, dall’altro contiene in termini più ridotti il roe, che con una struttura più equilibrata in termini di debito esterno avrebbe un roe molto più alto. 8