Progetto di sperimentazione
VIAGGI NELLE STORIE
Frammenti di cinema per narrare
Seminario di formazione
Sabato 15 novembre 2008
La narrazione
nella relazione
educativa
di
Micaela Castiglioni
Università di Milano Bicocca
Le mosse cognitive della narrazione
 Prendere la parola
 Ricercare il senso
 Costruire teorie
 Far emergere strutture
 Narrare, inventare, interpretare
 Inter-connettere le parti (tra loro e con il tutto)
Fonte: L. Formenti, 1998
La pratica del narrare/narrarsi è:
 molteplice (consente un insieme virtualmente infinito
di interpretazioni)
 contestuale (dipinge quadri d’insieme, pertinenze)
 esperienziale (connette vissuti, emozioni, genera
risonanze)
 temporale (genera l’esperienza del tempo: passato,
presente, futuro)
 incompiuta (non replica la vita, ne dà una versione)
“La narrazione è un’esperienza di pensiero che esercita
ad abitare mondi estranei e implica «una provocazione
a essere e agire diversamente»”
P. Ricoeur, 1985
La narrazione come evoluzione della relazione
educativa
 da IMPERSONALE a PERSONALE
 da UNILATERALE a RECIPROCA
 da UNA SOLA POSSIBILITÁ a MOLTEPLICI
 dal DARE RISPOSTA a UN PROBLEMA alla COCOSTRUZIONE di SIGNIFICATI
Pensiero narrativo e pensiero paradigmatico
Pensiero paradigmatico
Pensiero narrativo
•Tipico del ragionamento
scientifico
•Tipico del
ragionamento
quotidiano
•Orientamento verticale
•Libero dal contesto
•Validità attraverso la
falsificazione
•Costruisce leggi
adattamento da A.Smorti, 1994
•Orientamento
orizzontale
•Sensibili al contesto
•Validato in termini di
coerenza
•Costruire storie
Attenzioni metodologiche
 La narrazione richiede la PRESENZA di chi ascolta,
ossia, la capacità di ESSERE-CON-L’ALTRO
 Essa necessita della LEGITTIMAZIONE dei personali
sentimenti e vissuti
 Richiede la capacità di PORRE le DOMANDE GIUSTE
al MOMENTO GIUSTO
 Comporta l’ARTE del porre DOMANDE che
GENERANO RACCONTO
L’ascolto non è un dato di partenza né una competenza
acquisita una volta per tutte
 è una PRATICA UMANA di INTER-AZIONE
 è un FARE-INSIEME, SI FA in due, in tre…
 è una COSTRUZIONE PAZIENTE e COERENTE
di RELAZIONI SPECIFICHE e CONCRETE,
nelle quali mettiamo alla prova e raffiniamo le
nostre CONOSCENZE e COMPETENZE
ESISTENZIALI
Sollecitazioni autoriflessive
 Domande che stimolano NARRAZIONE
 Domande che producono ATTRIBUZIONI di
SIGINFICATO, TEORIE, PUNTI di VISTA
 Domande che evocano IMMAGINI e METAFORE
 Domande METARIFLESSIVE
Flusso comunicativo, sequenzialità,
circolarità,complementarietà, struttura a reticolo
 Evitare il più possibile le DOMANDE DIRETTE
 Porre UNA DOMANDA ALLA VOLTA
 Formulare DOMANDE CHIARE e BREVI
 Evitare le VALUTAZIONI NEGATIVE, ma anche
quelle ECCESSIVAMENTE POSITIVE
 Evitare le INTERPRETAZIONI o “AGGIUNTE”
 Evitare di COMPLETARE LE FRASI
 Inserire interventi di RIPRESA, di
RIFORMULAZIONE e di RICAPITOLAZIONE
 Imparare a “leggere” il SILENZIO
Cenni Bibliografici
J. Bruner, La ricerca del significato, Bollati Boringhieri,
Torino, 1992
M. Castiglioni, Fenomenologia e scrittura di sè, Guerini,
Milano, 2008
A. Cavarero, Tu che mi guardi, tu che mi racconti,
Feltrinelli Editore, Milano, 1997
P. Jedlowski, Storie comuni, Mondadori, Milano, 2000
S.Kanizsa, Che ne pensi, Carocci, Roma, 1993
H. Kureishi, Da dove vengono le storie?, Bompiani,
Milano,1999
G. Pineau, J.- L. Le Grand, Le storie di vita, Guerini,
Milano, 2003
Micaela Castiglioni
Università di Milano Bicocca
[email protected]
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8A- Castiglioni - Presentazione