Composti del platino antitumorali Complessi del Platino(II) con attività antitumorale cis-diclorodiamminoplatino (cDDP) Cl H3 N trans-diclorodiamminoplatino (tDDP) Cl H3 N Pt Pt Cl H3 N Cisplatino Cl NH3 Transplatino Aspetti fondamentali della chimica del platino •Metallo nobile, poco abbondante (0,015 ppm) sulla crosta terrestre caratterizzato da elevata inerzia (si scioglie in acqua regia). •È l’ultimo elemento del gruppo 10 (Ni, Pd, Pt) a configurazione elettronica: [Xe]4f145d96s1 •Nello stato Pt(0) reagisce con F2 e con Cl2 secondo la reazione: Pt + nX 2 ⎯ ⎯→ PtX 2n •Gli stati di ossidazione più importanti in soluzione acquosa (e perciò in ambienti biologici) sono II (d8) e IV (d6). Aspetti fondamentali della chimica del platino •Nello stato Pt(II) si presenta come metallo “soft” e principalmente forma complessi planari quadrati. •I complessi planari quadrati del Pt(II), generalmente molto stabili, possono dare luogo a reazioni di sostituzione nucleofila. •Nello stato Pt(IV) è meno “soft” e forma principalmente complessi ottaedrici. •I complessi del Pt(IV) possono essere facilmente ridotti a complessi del Pt(II). Elevata densità elettronica sulle posizioni assiali Pt Reattività nei complessi del Pt(II) In mezzi acquosi (matrice biologica), la reazione più caratteristica dei complessi del Pt(II) è la sostituzione nucleofila. Le caratteristiche essenziali di questo processo sono: • Un legante uscente viene sostituito da un legante entrante. • Il legante entrante mantiene la stessa posizione relativa del legante uscente. • La regiochimica è derminata dalla proprietà leganti sia del gruppo uscente sia del legante in trans rispetto ad esso (effetto trans) Lo ione tetracloroplatino [PtCl4]2- è il complesso più importante per la chimica in soluzione acquosa del Pt(II). I sostituzione [PtCl 4 ]2− + L ⎯ ⎯→[PtCl 3 L]− + Cl − II sostituzione [PtCl 3 L]− + L ⎯ ⎯→ cis-[PtCl 2 L2 ] / trans-[PtCl 2 L2 ] + Cl − Effetto trans Dallo studio della cinetica dei processi di sostituzione al Pt(II) si è trovato che la tendenza di un legante ad essere sostituito è influenzata dalla natura del legante che si trova in trans rispetto ad esso: X L2 Pt Y L1 L1 ha un effetto sulla velocità di sostituzione di L2 ( e viceversa) X ha un effetto sulla velocità di sostituzione di Y ( e viceversa) L’effetto trans è dovuto alla capacità di un legante di indebolire il legame del legante in trans con Pt. I leganti possono essere ordinati in base a questa capacità : F– < OH– < H2O < NH3 ≈ py < Cl– < Br– < I– < CH3– < H– < CO Es: Cl Pt OH2 OC Cl Cl NH3 OC Pt Cl Cl NH3 NH3 Pt NH3 OC Cl H3N NH3 OC Pt Cl H2O Cl- La reazione di [PtCl4]2– due equivalenti di NH3 porta alla formazione di cDDP e non di tDDP perché il Cl– ha maggiore influenza trans del NH3 Cl Cl Pt Cl Cl Cl NH3 Pt Cl 2 Cl NH3 NH3 Cl Pt NH3 Cl Cl H3N NH3 Pt Cl Cl Cl- Cl- Per la sintesi di tDDP si deve partire da un substrato diverso: H3N Pt H3N H3N H3N Pt NH3 NH3 NH3 Cl 2 Cl- H3N Pt H3N - Cl Cl H3N Pt NH3 Cl NH3 Cl NH3 NH3 Sintesi del cisplatino Il cisplatino viene comunemente sintetizzato mediante il metodo di Dhara: Sostituzione nucleofila in complessi planari quadrati La sostituzione nucleofila sul Pt(II) può avvenire in base a uno dei due meccanismi seguenti: Meccanismo “interchange” Meccanismo dissociativo E L N L N M M M L N M M TS N M L L N M M RA PA R. C. Il meccanismo associativo non può avvenire perché, a causa della elevata densità elettronica sulle posizioni assiali, i complessi penta coordinati del Pt(II) sono instabili. Modello di sostituzione nucleofila: DDP aquation TS RA PA 2.47 2.80 2.42 2.04 3.64 3.95 2.95 3.90 2.45 2.46 2.11 3.73 Scoperta dell’attività citotossica del DDP (1969) B. Rosenberg e coll studiavano l’effetto di campi elettrici e magnetici sulle fasi del ciclo cellulare ( in particolare sulla mitosi) La crescita batterica veniva alterata se la coltura era sottoposta ad un campo elettrico Scoperta dell’attività citotossica del DDP Ben presto si capì che non erano i campi applicati ad alterare la crescita cellulare, ma la formazione di composti derivati dalla degradazione degli elettrodi (fatti di platino). Dopo alcuni anni si riuscì ad attribuire al DDP la capacità di alterare il DNA batterico (provocando alterazioni nel normale decorso della mitosi). Cl H3 N Pt H3 N Cl H3 N Pt Cl Cl NH3 Dei due isomeri, solo il cDDP, cisplatino, possiede una significativa attività citotossica. L’isomero trans, trasnplatino, ha una scarsa attività citotossica. Citotossicità del cisplatino • Il cisplatino lega selettivamente il DNA • La formazione degli addotti c-DDP-DNA non è diretta perchè il cisplatino reagisce prima dando luogo ad idrolisi (aquation): [Pt(NH3)2Cl2] • +H2O -Cl- [Pt(NH3)2ClH2O]+ +H2O [Pt(NH3)2(H2O)2]2+ -Cl- La “platinazione” del DNA è un processo a più stadi che coinvolge principalmente le basi puriniche: -n -n+1 B1 + [Pt(NH3)2ClH2O]+ B2 (1) - H2O (2) Pt(NH3)2Cl + H2O B2 Pt(NH3)2Cl B2 -n+2 -n+1 B1 B1 - Cl B1 Pt(NH3)2H2O - B2 (3) - H2O -n+2 B1 Pt(NH3)2 B2 • La reazione fra cisplatino e DNA porta tipicamente alla formazione di addotti bifunzionali, in cui due basi azotate coordinano il centro metallico. • L’atomo di azoto in posizione 7 della guanina è il sito di platinazione più importante. N7 O N HN H2N N N H N7 NH2 N N N N H Modello teorico della platinazione della guanina TS RA PA 2.38 2.50 4.57 3.80 Principali addotti cDDP-DNA NH 2 G Pt NH 3 G G NH 3 Pt NH 3 Cl monofunctional adduct G G 1,2-intrastrand cross-linking G NH 3 G Pt NH 3 Pt NH 3 H 3N 1,3-intrastrand cross-linking interstrand cross-linking • La formazione degli addotti 1,2-G,G-intrastrand provoca distorsioni geometriche della doppia elica che alterano I processi fisiologici di trascrizione e replicazione. • Bending (piegamento) e unwinding (disavvolgimento) sono le aberrazioni principali DNA normale DNA platinato Bending Unwinding Sito di platinazione • Studi più recenti hanno dimostrato che gli addotti 1,2-G,G-intrastrand sono citotossici perchè inducono l’apoptosi. • Questi addotti cDDP-DNA vengono riconosciuti dalla proteina HMG che, a sua volta, è in grado di indurre segnali cellulari pro-apoptotici. Relazioni struttura/attività “classiche” Le relazioni struttura/attività sono state studiate analizzando sistematicamente l’effetto sull’attività citotossica di complessi del Pt(II) ottenuti mediante modifiche della struttura lead del cDDP. Queste realzioni si possono dedurre facilmente osservando che l’attività terapeutica è dovuta alla formazione di addotti bifunzionali Pt-DNA del tipo 1,2-G,G-intrastrand. R1 NH La geometria di coordinazione deve essere cis. • I due leganti amminici sono detti “carrier” perchè non vengono sostituiti in vivo. • La ammine carrier devono avere almeno un legame NH (Îammine terziarie non sono adatte) • Nelle restanti posizioni devono trovarsi leganti labili (facilmente sostituibili dai target endogeni). R2 NH R1 • Pt X R2 X • Sia le ammine carriers che i leganti labili possono essere chelanti bidentati. • I complessi del Pt(II) con chelanti bidentati come leganti labili tendono essere meno reattivi. In particolare, idrolizzandosi più lentamente, sono meno tossici e più tollerati (es. Il carboplatino può essere somministrato a pazienti pediatrici). O H3N O H2 N Pt H3N O O O O Pt O O Carboplatino N H2 Ossaliplatino Sviluppi recenti L’efficacia dei chemioterapici a base di Pt(II) ha stimolato la ricerca di complessi sempre più attivi e terapeuticamente efficienti. In particolare: • Miglior rapporto potenza/tossicità Î aumento della selettività • Migliore “compliance” Î somministrazione orale • Riduzione dei meccanismi di resistenza Î nuovi meccanismi di azione Complessi del Pt(IV) precursori di cDDP somministrabili per via orale H N OH Cl Complessi del Pt(II) trans con attività citotossica N Pt N H Pt Cl OH Iproplatino Cl Cl N