Valutazione e trattamento del dolore nel bambino Stefania Formicola UOC di Pediatria e Neonatologia Ospedale civile di Boscotrecase (Na) Il dolore è “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno. E’ un esperienza individuale e soggettiva, a cui convergono componenti puramente sensoriali (nocicezione) relative al trasferimento dello stimolo doloroso dalla periferia alle strutture centrali, e componenti esperenziali e affettive, che modulano in maniera importante quanto percepito“ IASP 1986 Perché trattare il dolore? CONSEGUENZE FISIOLOGICHE a breve termine DEL DOLORE NON TRATTATO CONSEGUENZE FISIOLOGICHE a lungo termine DEL DOLORE NON TRATTATO Perdita di peso Febbre Aumento di frequenza cardiaca e respiratoria Infezione Distensione gastrica Stipsi Ileo Anoressia Stimoli dolorosi ripetuti e conseguenti risposte di stress non controllate, apportati in neonati prematuri ricoverati in Terapia Intensiva, sembrano disturbare il normale sviluppo delle strutture corticali e sottocorticali. Un dolore non controllato in epoca neonatale abbassa la soglia del dolore nei confronti di stimoli dolorosi successivi. Perché trattare il dolore? ANSIA DISABILITA’ SCONVOLGIMENTO NORMALI ATTIVITA’ PAURA DIFFICOLTA’ RELAZIONALI Perché trattare il dolore? Perché trattare il dolore? Legge 38/2010: indicazione e doveri per il pediatra Articolo 1 La presente legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore È un dovere istituzionale garantire la piena realizzazione dei dettami di questo articolo Perché trattare il dolore? Articolo 2 (DEFINIZIONI) l’insieme di interventi diagnostici e terapeutici volti ad individuare e applicare alle forme morbose croniche idonee terapie farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative, tra loro variamente integrate, allo scopo di elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per la soppressione e il controllo del dolore 2.Terapia del dolore: Perché trattare il dolore? Articolo 4 (CAMPAGNE DI INFORMAZIONE) Il Ministero della Salute promuove nel triennio 20102012 la realizzazione di campagne istituzionali di comunicazione destinate ad informare i cittadini al fine di promuovere la cultura della lotta contro il dolore e il superamento del pregiudizio relativo all’utilizzazione dei farmaci per il suo trattamento, illustrandone il fondamentale contributo alla tutela della dignità umana Perché trattare il dolore? Articolo 7 (OBBLIGO DI RIPORTARE LA RILEVAZIONE DEL DOLORE ALL’INTERNO DELLA CARTELLA CLINICA) All’interno della cartella clinica in uso presso tutte le strutture sanitarie devono essere riportate le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la terapia antalgica, i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito ... le strutture sanitarie hanno facoltà di scegliere gli strumenti più adeguati, tra quelli validati … “La valutazione del dolore ed il suo trattamento sono indipendenti, ma ciascuno dei due aspetti è sostanzialmente inutile senza l’altro” Myron Yaster (Jhons Hopkins University - Baltimora) V A L U T A Z I O N E Come valuti il dolore? Come valuti il dolore? BAMBINO FLACC NUMERICA WONGBAKER MISURAZIONE del DOLORE: PERCHE’? Misurare il dolore significa renderlo quantificabile utilizzando strumenti efficaci e validati Misurare il dolore permette di : 1. 2. 3. 4. 5. valutare il livello di dolore attuale analizzare l’andamento nel tempo, scegliere l’approccio analgesico adeguato, monitorare gli effetti del trattamento scelto, utilizzare un “linguaggio comune” tra operatori Cosa prevede una buona valutazione del dolore? ACCURATA ANAMNESI PROSSIMA E REMOTA •domande al bambino o ai genitori •precedenti esperienze dolorose •descrizione del dolore (sede, irradiazione, risposta ai farmaci) e qualità di vita (sonno, gioco, relazione) •situazione affettiva e familiare •caratteristiche del dolore: PQRST Sistema PQRST Provocazione Da cosa è provocato? Cosa lo fa peggiorare? Cosa lo fa migliorare? Che tipo di dolore è? A cosa assomiglia? Qualità iRradiazione Dove è, dove si irradia? Severità Quanto è forte, quale è la misura? C’è sempre, va e viene, da quanto tempo dura? Tempo Quando? • Sempre alla prima ammissione • Almeno due volte al giorno • Prima-dopo interventi dolorosi • Situazioni cliniche dolorose • Durante somministrazione di analgesici • Dopo la sospensione di analgesici • Alla dimissione Come si misura il dolore? PARAMETRI FISIOLOGICI 1. Oggettivita’ 2. Scarsa specificita’ 3. Stress PARAMETRI COMPORTAMENTALI 1. Scarsa specificità 2. Scarsamente riproducibili 3. Stress VALUTAZIONE STRUMENTALE ETEROVALUTAZIONE 1. Scarsamente riproducibili 2. Utili nei Bambini con problemi relazionali o/e motori GOLD STANDARD: AUTOVALUTAZIONE 1. Descrizione del dolore 2. Scale del dolore Quali Scale? E’ opportuno scegliere scale: 1) VALIDATE 2) SEMPLICI (sia in termini di somministrazione che di comprensione) 3) Appropriate in funzione dell'età Quali Scale? BAMBINI CON ETÀ < 3 ANNI FLACC BAMBINI CON ETÀ > 3 ANNI WONG BAKER BAMBINI CON ETÀ ≥ 8 ANNI NUMERICA NEONATO A TERMINE FLACC BAMBINO CON DEFICIT MOTORI COMPORTAMENTALI FLACC, NCCPC – R BAMBINO CRITICO FLACC, CONFORT Scale NEONATO IN TIN NPASS NEONATO PRETERMINE PIPP NEONATO CON DOLORE PROCEDURALE NIPS Neonato e in età pre-verbale al di sotto dei tre anni SCALA FLACC Neonato e in età pre-verbale al di sotto dei tre anni SCALA FLACC Dorme? Osserva x almeno 5 min In stato di veglia? Osserva da 1 a 5 min Bambino di età > 3 anni SCALA di WONG-BAKER Bambino di età > 3 anni SCALA di WONG-BAKER Faccia 0: nessun male Faccia 10: il peggior male che si possa immaginare Bambino di età > 8 anni SCALA NUMERICA Nessun dolore 0 No dolore 1-3 Dolore lieve 4-6 Dolore moderato 7-10 Dolore severo Il peggior dolore possibile Bambino di età > 8 anni SCALA NUMERICA LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NEL NEONATO La maggiore difficoltà nella valutazione del dolore nel neonato è che il paziente è preverbale e quindi non può comunicare il proprio dolore. Si è tentato di individuare alcune variabili dipendenti che si modificassero in modo univoco, consistente e possibilmente anche in modo proporzionale allo stimolo doloroso. Neonato PARAMETRI FISIOLOGICI PARAMETRI COMPORTAMENTALI MODIFICAZIONI RESPIRATORIE PIANTO MIMICA FACCIALE MODIFICAZIONI CARDIOVASCOLARI MOVIMENTI CORPOREI STATO COMPORTAMENTALE Variabile Movimenti delle mani e dei piedi Descrizione Mani: flessione, estensione o rotazione del polso, grasping, spasmi delle dita Piedi: flessione, estensione o rotazione della caviglia, spasmi delle dita, allargamento delle dita Movimenti delle braccia Ben modulati o limitati. Passaggio dalla flessione alla estensione o viceversa o ad/abduzione compiuti, fluidi senza spasmo. Movimenti a scatto con improvvise oscillazioni dalla flessione alla estensione, drammatici starles, spasmi, contorsioni. Movimenti delle gambe Ben modulati, spasmodici o limitati Movimenti della testa Rotazione laterale , flessione o estensione del collo Movimenti del tronco Opposizione, inarcamento, contorsione Bocca aperta orizzontalmente Labbra ad “O” Fronte corrugata Lingua “a coppa” Occhi stretti Solco nasolabiale pronunciato Neonato e in età pre-verbale al di sotto dei tre anni SCALA FLACC MEMENTO Valutare sempre il dolore previa anamnesi accurata ed esame obiettivo Misurare il dolore con scale validate per l’età, anche nel neonato Se il dolore è superiore a quanto atteso dalle condizioni cliniche valutare i fattori che influenzano l’intensità del dolore Se la presenza e/o l’intensità del dolore sono dubbie valutare con i genitori i disturbi del comportamento Considerare che, nel dolore cronico, gli indici fisiologici e comportamentali possono essere ingannevoli La valutazione del dolore deve essere fatta in occasione di ogni procedura, dopo ogni intervento clinico potenzialmente doloroso , nonché per valutare l’efficacia di interventi analgesici “La valutazione del dolore ed il suo trattamento sono indipendenti, ma ciascuno dei due aspetti è sostanzialmente inutile senza l’altro” Myron Yaster (Jhons Hopkins University - Baltimora) T E R A P I A F A R M A C O L O G I C A I principi del trattamento farmacologico del dolore secondo l’OMS SOMMINISTRARE I FARMACI: 1. 2. 3. 4. Secondo la scala Secondo l’orologio Secondo la via più appropriata Secondo il bambino Secondo la scala Secondo l’orologio Nel dolore continuo l’analgesico va dato secondo l’orologio (a intervalli regolari) con possibilità di una dose di salvataggio (rescue dose) in caso di intensificazione del dolore, oppure in infusione continua. EFFETTI COLLATERALI EFFETTO ANTALGICO NESSUN EFFETTO al BISOGNO EFFETTI COLLATERALI EFFETTO ANTALGICO NESSUN EFFETTO ad ORARI FISSI Secondo la via più appropriata I farmaci vanno somministrati secondo la via più appropriata: più semplice, più efficace, meno dolorosa. • Le iniezioni intramuscolari vanno il più possibile evitate, perché dolorose e terrorizzanti. • La via rettale, se possibile, è discretamente tollerata. Secondo il bambino Lo schema di trattamento deve essere adattato secondo il singolo bambino Età Peso Malattie respiratorie cardiocircolatorie neurologiche Epatopatia Nefropatia Allergie Secondo la scala Paracetamolo e FANS Paracetamolo Inibizione selettiva COX in SNC : non azione sulle piastrine non azione gastrolesiva non azione anti-infiammatoria periferica penetra rapidamente nel SNC • Effetto antipiretico • • • • • Effetto analgesico Privo di effetti avversi ai dosaggi consigliati La tossicità è legata al sovradosaggio Sovradosaggio assoluto: 150 mg. kg-1 Sovradosaggio relativo: disidratazione, uso contemporaneo di altri farmaci, malnutrizione, epatopatia • Non più di 48-72 ore ai dosaggi massimi Paracetamolo Paracetamolo Quando il paracetamolo non basta… • sicuramente quando la dose è inadeguata : - 15-20mg/kg os, 20 mg/kg rettale, 15 mg/kg ev • dose rettale : migliore analgesia con prima dose 30 mg/kg poi 20 mg/kg ad intervalli di 6-8 ore (dosi minori in lattanti e neonati) Fans (anche in associazione): Ibuprofene 7-10 mg/kg, Ketorolac 0.5-1 mg/kg FANS (Ibuprofene, Ketoprofene, Naproxene, Diclofenac, Ketorolac ) Effetti collaterali • • • • Disturbi gastroenterici Analgesici Interferenza con l’aggregazione piastrinica Antinfiammatori Nefrotossicità Antipiretici Riducono la sintesi delle prostaglandine attraverso l’inibizione delle ciclossigenasi (COX) • Dolore viscerale ed osteomuscolare • Dolore postoperatorio • Risparmiatori di oppioidi USO dei FANS • Bassa potenza : ibuprofene (ketoprofene, maggiori effetti collaterali) • Media potenza : naproxene, flurbiprofene (dolori reumatologici) • Alta potenza : Ketorolac, indometacina (colica renale, in genere solo tempi brevi) Il più studiato Ibuprofene CONSIDERATO SICURO, attenzione in caso di: - USO DI DIURETICI, ACE INIBITORI >> rischio di Ira - DISIDRATAZIONE (bimbo piccolo) rischio di IRA - GASTROPATIA E USO DI ANTICOAGULANTI >> rischio di gastrite e emorragia - PIU’ EFFICACE DEL PARACETAMOLO NEI DOLORI MUSCOLOSCHELETRICI POSOLOGIA • Dose raccomandata: < 6 mesi: 5 mg/kg/6-8 h > 6 mesi: 7,5 mg/kg/6-8 h Ketorolac Possibili AMBITI di APPLICAZIONE • Colica renale: prima scelta indometacina (1-2 mg/kg in infusione in flebo partendo veloci e rallentando in base alla risposta con infusione in 60 minuti) Colica renale: 0.5 mg/kg anche sublinguale (rapidamente efficace) • Qualsiasi dolore maggiore acuto (colica renale, biliare, frattura in adolescente) o con necessità di azione di risparmio di oppioide • Considera gastroprotezione per dosi ripetute Ketorolac • Ottima potenza analgesica, allunga un po’ il tempo di sanguinamento ma non sembra rilevante clinicamente (poco utilizzato in ambito post-tonsillectomia ma non controindicato dalle specifiche linee guida). • Dose ev:0.5 mg/kg poi boli di 1 mg/kg ogni 6 ore o infusione di 0.17 mg/kg/hr, max 48 ore; dose orale 0.5 mg/kg -1 mg/kg max 7 giorni. • Potenzialmente molto gastrolesivo, assolutamente sconsigliato oltre i 3 giorni • Ketorolac post tonsillectomia comparabile alla morfina (ma fa più nausea e vomito) Oppioidi Deboli Il caso “Codeina” Il 14 Giugno 2013 la Commissione di Farmacovigilanza dell’EMA, il PRAC, ha espresso il proprio parere sulla revisione dei medicinali a base di codeina, proponendo alcune raccomandazioni che coinvolgono l’utilizzo pediatrico. La revisione è stata avviata in seguito ad alcune segnalazioni che coinvolgono pazienti pediatrici con più fattori di rischio, ben definiti e a bassa incidenza: bambini con apnea ostruttiva del sonno e concomitante metabolismo ultrarapido del CYP2D6. La revisione è stata avviata in seguito ad alcune segnalazioni che coinvolgono pazienti pediatrici con più fattori di rischio, ben definiti e a bassa incidenza: bambini con apnea ostruttiva del sonno e concomitante metabolismo ultrarapido del CYP2D6. Il PRAC raccomanda le minimizzazione del rischio: seguenti misure di •I farmaci a base di codeina dovrebbero essere utilizzati solo per il trattamento di breve durata del dolore moderato in bambini al di sopra dei 12 anni di età, e solo se non può essere sostituito da altri antidolorifici come il paracetamolo o ibuprofene •La codeina non deve essere utilizzata nei bambini (di età inferiore ai 18 anni) che si sottopongono a un intervento chirurgico per l'asportazione delle tonsille o adenoidi per il trattamento di apnea ostruttiva del sonno, in quanto questi pazienti sono più suscettibili a problemi respiratori. •Le informazioni sulla prescrizione dovrebbero riportare un avvertimento che i bambini con condizioni associate a problemi respiratori non dovrebbero usare la codeina. Il caso “Codeina” FOCUS – CYP2D6 •Nel feto, l'attività del CYP2D6 è assente o meno dell'1% dei valori dell'adulto. Aumenta dopo la nascita, ma si stima essere non superiore al 25% dei valori dell'adulto in bambini sotto i cinque anni. Come conseguenza, l'effetto analgesico è basso o assente nei neonati e bambini piccoli. •Il metabolismo ultrarapido del CYP2D6 è un fenomeno che interessa una piccola percentuale della popolazione, il 5,5% circa della popolazione caucasica •Soggetti che metabolizzano la codeina rapidamente ed estensivamente sono a rischio di tossicità da oppioidi data l'alta conversione di codeina in morfina. •Nei metabolizzatori ultrarapidi adulti, la conversione di codeina a morfina è aumentata di 1,5 volte rispetto ai soggetti con normale metabolismo. •La percentuale di metabolizzatori lenti può variare in gruppi etnici dal 1% al 30%, con Tramadolo Raccomandazioni • Usare con cautela in convulsivi noti o nel trauma cranico • Monitorare l’attività respiratoria nei neonati in respiro spontaneo ( tendenza all’ipercapnia) • Oppioide di sintesi • Inibitore del reuptake della norepinefrina • Darebbe meno effetti collaterali della morfina (depressione respiratoria, dipendenza) • Metabolizzato molto bene già dai primi mesi • Effetto “tetto” Tramadolo Posologia • Dose: 1-2 mg/Kg os o ev (infusione lenta) ogni 6 ore • Nausea e vomito se infusione rapida . meno effetti collaterali della morfina . non usare sotto l’anno di vita: non attivo l’enzima che lo metabolizza (CYP2D6) • Effetto “tetto” • co e fl da 100 mg , gtt 1 gt = 2.5 mg , supp 100 mg • Incidenza di effetti collaterali 11% circa (nausea, vomito, prurito, rash) • Mai descritta depressione respiratoria in età pediatrica • Non interferisce con FC e PA • Non azione sullo sfintere di Oddi • Basso potenziale di dipendenza ed abuso Oppioidi Forti Morfina • Oppioide più estesamente utilizzato e studiato nell’analgesia in pediatria • La farmacocinetica nel bambino è analoga a quella dell’adulto • La farmacocinetica e la farmacodinamica nel neonato consigliano prudenza nella somministrazione / familiare MORFINA Formulazioni ORALI ORAMORPH® Ms Contin® • • A lento rilascio Picco tra 150 min 200 min ( 2-3 volte + tardi dell’Oramorph) e secondo picco 4 -6 ore • • • • Azione rapida Per ricerca dose corretta Utile per esacerbazioni Picco tra 20-90 min dalla somministrazione FENTANILE • Rapidità d’azione e breve durata • Diverse possibilità di somministrazione (IV, SC, Transdermica, Transmucosa, Intratecale, epidurale) Fentanyl TTS- Durogesic® • I fentanili sono oppioidi di sintesi a rapida insorgenza d’azione (circa 1 minuto) e breve durata (30-60 minuti). • 50-100 volte più potenti rispetto alla morfina e con minori effetti sull’apparato cardiovascolare. • elettivi per la gestione del dolore critico, nell’emergenza e nel dolore procedurale • l fentanil è utilizzato anche per via transmucosale, orale e nasale e in trattamento cronico è utilizzato per via transdermica •dosaggio del cerotto ha una significativa variabilità, a partire nel bambino da 12 μg/ora per 72 ore (grosso modo equivalenti a 40 mg di morfina solfato/die). L’uso del cerotto è sconsigliato nei bambini da prontuario AIFA •Il remifentanil, viene metabolizzato da esterasi plasmatiche e non tessuto-specifiche con rapida eliminazione e senza fenomeno di accumulo del farmaco, con farmacocinetica indipendente dalla durata dell’infusione (dopo l’interruzione della somministrazione entro 5-10 minuti non è più presente attività oppioide residua). Quest’ultimo punto lo rende particolarmente attraente per analgesia e sedazione in età pediatrica. Analgesia e depressione del respiro sono dose-dipendenti con incidenza di nausea e vomito simile a quella degli altri oppioidi. Approccio farmacologico agli oppioidi DA EVITARE: Utilizzare 2 o più farmaci della stessa classe 2 Sottodosare i farmaci 3 Superare la dose tetto (se presente) 4 Utilizzare vie improprie 5 Utilizzare farmaci dei quali non si conoscano a fondo: 1 dosaggi - effetti collaterali - tossicità - controindicazioni Usare i farmaci prima del danno tessutale quando questo può essere previsto. Usare sempre laddove possibile trattamento ad orario fisso e non su richiesta. Usare la via meno invasiva. Non incidere sul ritmo circadiano. Se endovena, infusione continua piuttosto che boli; disporre di una dose supplementare “di salvataggio” se il dolore non è controllato. Evitare somministrazione im. Utilizzare la scala a tre livelli dell’OMS ma partire subito dal farmaco appropriato al livello. MEMENTO Utilizzare laddove possibile terapia di associazione con farmaci sinergici per aumentare l’efficacia e ridurre gli effetti collaterali. Prevenire e trattare anticipandoli gli effetti collaterali. Monitorare l’efficacia sul dolore della terapia impostata. Impostare il programma terapeutico in base alla diagnosi eziopatogenetica del dolore. Ricordare che paracetamolo e hanno un “effetto-tetto” mentre gli oppioidi no. Ieri ho sofferto il dolore Ieri ho sofferto il dolore, non sapevo che avesse una faccia sanguigna, le labbra di metallo dure, una mancanza netta d'orizzonti. Il dolore è senza domani, è un muso di cavallo che blocca i garretti possenti, ma ieri sono caduta in basso, le mie labbra si sono chiuse e lo spavento è entrato nel mio petto con un sibilo fondo e le fontane hanno cessato di fiorire, la loro tenera acqua era soltanto un mare di dolore in cui naufragavo dormendo, ma anche allora avevo paura degli angeli eterni. Ma se sono così dolci e costanti, perchè l'immobilità mi fa terrore? (Ada Merini da "La terra santa") GRAZIE! GLI OPPIOIDI E I LORO RECETTORI Gli oppioidi sono sostanze che, una volta introdotte nell’organismo, tendono a legarsi con specifici recettori Questi recettori sono normalmente occupati anche da altri composti noti come oppioidi endogeni (Leu-enkefalina, Beta-endorfina, Meta-enkefalina, Dinorfina), in quanto prodotti e secreti a livello del SNC. La morfina e gli altri oppioidi agiscono mimando l’azione degli oppioidi endogeni, intervenendo sui relativi siti recettoriali, modulandone la funzione Il sito di azione principale degli analgesici oppiacei è il SNC (a livello midollare e/o encefalico) dove essi intervengono bloccando o modulando la trasmissione del dolore. DIVEZZAMENTO da OPPIOIDI Schema di diminuzione del dosaggio Terapia breve Terapia lunga (< 1 settimana) (> 1 settimana) 25-50% al dì 20% nelle prime 24 ore 10% ogni 8-12 ore se tollerato Farmaci OPPIOIDI Dose equianalgesica rispetto alla morfina° le dosi equianalgesiche sono basate su studi singola dose nell’adulto (la tabella deve essere utilizzata solo come orientamento di massima, dato che le risposte dei pazienti variano) FARMACO Orale sublinguale Sottocutanea - e.v - 10 (anche i.m.) 30 Codeina 200 Metadone 20 - - - 10 Fentanyl# - - - 100 mcg 100 mcg Buprenorfina - 0.4 - - 0.3 (i.m.) 300 mg - - - 75 mg Tramadolo 11/05/14 150 30 Transdermica Morfina Petidina* - rettale 130 (i.m.) 100 Titolazione “lenta” con morfina per via orale 0 – 3: considera questa come dose efficace da somministrare ogni 4 ore Morfina Solfato 0,15 – 0,3 mg/Kg Se < 10 kg o < 1 anno dosi ridotte di ¼ o ½ Rivalutazione dopo 1 ora Se assume oppioidi: Incrementare del 25-50% la dose equivalente a quella per via orale Somm. la dose ogni 4 ore e calcola una dose al bisogno pari al 15% della dose/die da somministrare eventualmente ogni 2 ore (rivalut. dopo 24 ore) 4 – 6: ripeti la stessa dose dopo circa 1 h 7 – 10 : ripeti la stessa dose dopo circa 1 ora; se nessun miglioramento entro 2 h ripeti la stessa dose oppure valuta la titolazione rapida per via endovenosa Valutare la somministrazione di Morfina a lento rilascio dopo 24 – 48 ore di buon controllo del dolore, provvedendo sempre alla prescrizione di dosi al bisogno 486 bambini ricoverati in 11 anni in 9 ospedali Italiani Incidenza stimata gastrite complicata da farmaci 2.4 su 10.000 bambini visti in PS Dolore forte Dolore lieve/ moderato Neonato NIPS Neonatal Infant Pain Scale, per dolore procedurale Neonato NPASS Neonatal Pain Assessment and Sedation Scale, per neonato in terapia intensiva neonatale Neonato PIPP Premature Infant Pain Profile, per neonato pretermine VALUTAZIONE DEL DOLORE NEI BAMBINI CON PROBLEMI COGNITIVI/NEUROMOTORI VALUTAZIONE INDIRETTA FLACC o altre Scale Modificate NCCPC – R (Non-Communicating Children's Pain Checklist- Revised) NCCPC-R La Checlcklist è di 30 items, divisi in 7 gruppi. Ciascun item prevede un punteggio che va da 0 a 3 (score totale da 0 a 90). E’ prevista per pazienti da 3 a 18 anni che presentano deficit cognitivo, con o senza problamtiche fisiche. Studiata per dolori di breve e lunga durata e per il dolore acuto procedurale o postoperatorio ( NCCPC-PV) PAZIENTE PEDIATRICO CRITICO • Parametri fisiologici • FLACC Scale • CONFORT Scale PAZIENTE PEDIATRICO CRITICO Confort Scale La COMFORT Scale (Ambuel et al., 1990) prevede la valutazione di 6 parametri comportamentali e 2 fisiologici. PAZIENTE PEDIATRICO CRITICO Confort Scale Durante un periodo di osservazione di 2 minuti, si valutano I 6 parametri comportamentali e vengono valutati e registrati ogni 20’’, (per 6 volte) FC e PA. I parametri fisologici vanno confrontati con il range di normalità per il paziente. Al termine della osservazione il tono muscolare va valutato con un movimento di flessione estensione di un arto libero da strumentazione e/o accessi vascolari. Il range score della COMFORT Scale score è compreso fra 8 and 40. Un punteggio compreso fra 17 e 26 è considerato indicativo di una ottima sedazione (assenza di stress).