PROGETTO INTERDISCIPLINARE 1 CLASSE DESTINATARIA: III Media di Scuola Secondaria di I grado con presenza di numerosi alunni provenienti da diversi paesi extraeuropei (n. 8 su 20) + 1 alunno disabile DISCIPLINE COINVOLTE: Ed. Civica - Ed. Musicale – Ed. Artistica - Storia- Geografia – Italiano – Lingua Inglese TEMPI: 3 settimane Riferimenti al Profilo Educativo Culturale e Professionale (PECUP): ° Identità : a2, 4,5 a) Conoscenza di sé b) Relazione con gli altri ° Convivenza civile e2; f1,2. condividere le regole comuni del vivere insieme ° Strumenti culturali a1,2,3; e1;g6conoscere ed utilizzare strumenti culturali 2 L'esclusione sociale è un fenomeno complesso che interessa in maniera trasversale, con diversi gradi di intensità, le società dei paesi a sviluppo avanzato così come i contesti dei paesi in via di sviluppo. In tutto il mondo minoranze etniche, gruppi sociali, o particolari categorie di persone si trovano in condizioni di estrema vulnerabilità, esclusi, in parte o del tutto, dai benefici prodotti all'interno della società in cui vivono. Rigidità, curiosità, paura di perdere la propria identità sono atteggiamenti compresenti, Esistono valori o comportamenti attraverso cui sia possibile conciliare le differenze? E’ possibile fare della differenza, partendo dal contesto classe, un valore e non uno spazio di incomprensioni e pregiudizi? In particolare si vuole richiamare l'attenzione su quelle forme di esclusione legate ai pregiudizi sulla provenienza geografica; quelle legate al credo religioso, che rappresentano una questione centrale per le attuali paure etnofobiche; all' handicap analizzandone le cause che si possono prevenire e le forme di esclusione a essa associate; 3 COMPETENZE da ATTIVARE: Leggere e interpretare con consapevolezza e sensibilità la realtà multietnica intorno a noi, attivando atteggiamenti costruttivi di comprensione, ascolto e di relazione positiva nei confronti dei compagni stranieri e disabili all’interno della classe, dando ai bambini strumenti per relazionarsi, confrontarsi e provare a mettersi nei panni dell’altro, considerando il mondo non un territorio da predare, ma una rete di strade che portano tutte a casa: la “nostra” casa, che non avrà attorno né steccati, né muri. Una casa con l'anima. 4 OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenze (Sapere): 1) Ampliare le proprie conoscenze storiche, geografiche, linguistiche, artistiche, musicali e sociali, acquisendo informazioni specifiche su alcune realtà, situazioni e problematiche lontane e diverse dalla nostra. 2) Conoscere gli articoli fondamentali della Costituzione Europea 3) Conoscere gli articoli fondamentali della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, comprendendo i diritti (nozione di diritto e di bisogno fondamentale dell’uomo) in essa contenuti. 5 ABILITA’ (Saper fare) 1) Rendersi consapevoli della propria utilità e responsabilità nei confronti della classe, intesa come comunità, riconoscendo la propria identità, unicità ed originalità come valori. 2) Relazionarsi con il diverso-da-sé. 3) Saper partecipare costruttivamente ad una discussione guidata rispettando le opinioni altrui e modificando opportunamente le proprie 4) Saper lavorare in gruppo o a coppie apprezzando il contributo di ciascuno e rispettando i tempi di lavoro, assumendo atteggiamenti corretti e responsabili, sperimentando concretamente le norme che regolano la convivenza democratica all’interno di un gruppo diversificato, elaborando un comportamento di gruppo 5) Saper accettare e rispettare le regole preposte ad una proficua collaborazione in classe 6) Riflettere sullo star bene a scuola e sui vantaggi che ne possono derivare. 7) L’utilizzo del concetto di spazio codificato impone la capacità di costruzione e di lettura di modelli rappresentativi, di mappe, di cartografia. 6 Un CENNO ai CONTENUTI FONDAMENTALI: STORIA: Nella delineazione dei contenuti della storia si evidenzia con forza l’interdipendenza delle conoscenze storiche con quelle geografiche. •Le diversità e le somiglianze nelle espressioni più comuni dei vari popoli; •Le diversità e le somiglianze nelle varie religioni •I flussi migratori come elemento perpetuo e fondamentale di forza e di rinnovamento (IV –VI sec. in Italia, l’emigrazione italiana nel primo ‘900, flussi migratori attuali) •Valori e disvalori nelle guerre •Le convenzioni internazionali alla ricerca della pace attraverso il diritto: la Società delle Nazioni – L’ONU •I documenti dei diritti universali •L’apporto dei vari popoli: le invenzioni dei cinesi, degli arabi ecc.. GEOGRAFIA: •I problemi della desertificazione •Le relazioni clima-ambiente, clima agricoltura •La pace, la cooperazione, problemi dello sviluppo possibile e compatibile con l’ambiente •La questione Nord-Sud •Le diversità sulla Terra: colore della pelle, lingua, religione, qualità della vita. 7 METODOLOGIA • L’approccio metodologico sarà di tipo praticooperativo: infatti, un gruppo diventa significativo quando implica la partecipazione del soggetto sul piano cognitivo, su quello affettivo-relazionale ed esperienziale. Attraverso interventi didattici di chiarificazione, semplificazione e mediazione, verranno analizzati modelli di comportamento in situazione, valorizzate l’importanza del gruppo e delle dinamiche che si instaurano al suo interno e codificati comportamenti sociali del rispetto dell’altro, di collaborazione, di cooperazione e di solidarietà. Le fasi del lavoro mireranno a favorire la motivazione, l’interesse, l’acquisizione e l’interiorizzazione di nuovi contenuti ed abilità in una logica di confronto e di comprensione attiva 8 MATERIALE Fotocopie distribuite dall’insegnante di volta in volta Atlante, carte geografiche Cartelloni, ritagli di giornale Materiale di concelleria Videocassette/DVD – schede informative - fotografie Un faldone per raccogliere e ordinare le attività 9 FASI DI LAVORO PRIMA FASE Brainstorming iniziale con raggruppamenti per campi semantici relativi, in modo da rilevare gli stereotipi, i preguidizi che spesso si annidano dietro le nostre rappresentazioni della realtà e sollecitare la motivazione degli alunni, conducendoli a scoprire diversità e bisogni comuni. 10 SECONDA FASE Attività didattica in cui ogni alunno è chiamato a confrontarsi in maniera giocosa con i propri compagni di classe, prima ritagliando da giornali e riviste, opuscoli e cartoline portati in aula, appositamente predisposta, i nostri volti che andranno incollati su un unico grande cartellone. Sotto ogni volto dovrà essere messo in evidenza ciò che ci differenzia dagli altri (un disegno, una foto, una caricatura) non solo per l’aspetto fisico, ma per il nostro carattere, i gusti, le abitudini, tutto ciò che ci rende unici e irripetibili. Tutti dovranno cercare un unico titolo per il collage. Ciascuno deve farela sua proposta che un compagno trascriverà alla lavagna. Il titolo, democraticamente scelto, deve rappresentare e comunicare un concetto su cui ragionare costruttivamente in classe. 11 SECONDA FASE Successivamente gli alunni, in coppia, dovranno aiutarsi reciprocamente per la costruzione di vere e proprie maschere, sulla base dei loro volti, cosparsi preventivamente di uno strato di crema a base di glicerina, fatte con carta di giornale immersa in bacinelle di acqua miscelata con gesso in polvere. Le maschere, una volta asciugate su un ripiano, saranno poi dipinte, decorate e personalizzate con colori indicanti le passioni e i tratti distintivi e caratteristici della nostra personalità. Ogni maschera, a turno, dovrà essere riconosciuta, identificata e appesa con le altre in aula. 12 TERZA FASE: Presentazione di brani, opere d’arte che presentino storie di persone cui sono stati negati alcuni diritti, tratti dai libri di autori moderni e contemporanei : per l’area linguistico-letteraria: Shakespeare “Il mercante di Venezia”, Giovanni Verga “Rosso Malpelo”, Dominique Lapierre “La città della gioia”, “Mezzanotte e cinque a Bhopal”, Astrid Lindgren “Rasmus e il vagabondo”; per l’area di ed. visiva “L’urlo” di Munch, “, per l’ed. musicale i generi “Gospel” e “Blues” ; Visione di Spot, film e documenti video sulla comunicazione sociale riferita ai diritti umani. Giornate di approfondimento su temi specifici quali il razzismo, i diritti umani, i diritti dei bambini; Tra i materiali video proposti, gli spot realizzati dal consorzio di "Pubblicità Progresso", gli spot del Dipartimento Informazione della Presidenza del Consiglio; i cartoni animati di Amnesty International sulla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo. Tra i materiali inediti, gli spot d'animazione raccolti dall'Unicef "Cartoons for Children's Rights", inseriti nella sezione dedicata ai diritti dei bambini. Visione dei films “Elephant man” di David Linch (1980) per spunti di riflessione sulla condizione dell’individuo solo, la sofferenza che subisce in silenzio, sulla malvagità umana; “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di M.Tullio Giordana (2005)¸ visione dei DVD ”Tulilem/le culture degli altri” in lingua inglese- CESVI; “Sette spot di pubblicità positiva” – 13 QUARTA FASE: Gli esercizi vertono soprattutto sull’individuazione, attraverso il confronto con il testo della “Dichiarazione” dei tipi di violazione perpetrati. Mirano soprattutto al coinvolgimento dei ragazzi e sollecitano la ricerca in gruppi di ulteriori informazioni, e di documenti fotografici e immagini da raccogliere in appositi faldoni che siano testimonianza di emarginazione e di diversità, in collegamento interdisciplinare con i programmi di Italiano, Storia, di Geografia, di lingua inglese, arte, musica. 14 QUINTA FASE: Per tenere viva la memoria dei luoghi attraverso il loro patrimonio culinario, avvicinarsi ad una cultura lontana attraverso la cucina e ripercorrere la storia della propria famiglia attraverso il ricettario di casa. Ogni componente del gruppo dovrà cercare tra le ricette di casa che saranno poi comunicate, scambiate. Tra queste, quella eletta democraticamente “la più originale del gruppo” dovrà essere, se possibile, eseguita da ciascun gruppo nella cucina della scuola (se ve ne è una) sotto la sorveglianza del docente, oppure fatta preparata a casa e fatta degustare in classe: ciascuna ricetta dovrà riflettere il luogo di origine di tutta o di una parte della famiglia e dovrà essere spiegata alla classe dal gruppo. Con l’aiuto dell’insegnante alla fine di una discussione si compilerà un ricettario multimediale in powerpoint oppure la creazione in html di una pagina web con le relative notizie su quel piatto: come e quando viene preparato e consumato in famiglia, da quale area geografica proviene, con quali materie prime è stato preparato. 15 SESTA FASE: CONSEGNE GENERALI PER I GRUPPI I gruppi dovranno: 1. Familiarizzare con le risorse cartacee e multimediali relative alle specificità didattiche dell' argomento scelto; 2. Creare e aggiornare giornalmente un archivio telematico ragionato dei siti individuati on - line e suddivisi per categorie (fonti, avvenimenti, ...) e per argomento in folder specifici sull'area comune; 3. Individuare gli argomenti (costruire un progetto) e le modalità che meglio si addicono a sfruttare le risorse a disposizione per raggiungere le finalità del progetto Intercultura. 4. Relazione finale di gruppo sul lavoro svolto. 16