COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Giugno 2012 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Saluto del Dirigente Scolastico AUTOVALUTARSI NELL’ OTTICA DEL CAMBIAMENTO Campo Calabro Saluto della Dirigente pag 1-2 Laboratori scientifici pag 3 –7 Ancora Bullismo pag.8-9 Progetti innovativi pag.10-15 Noi scrittori pag.16-19 News attualità pag. 20 Uscite didattiche pag.21-25 Le nostre vittorie pag.26-28 Ricorrenze e manifestazioni pag 29-34 San Roberto Giornalisti in Erba pag 35-40 Speciale sport pag. 41-48 Giochi sotto l’ombrellone pag.49-54 Ricordi di Viaggio pag 56-57 Fiumara Siamo tutti poeti e scrittori pag 58-59 Uscite didattiche pag.60-63 Soluzioni giochi pag.64-65 L’ANNO SCOLASTICO 2011/2012 SI E’ CONCLUSO. La fase finale di ogni anno scolastico si caratterizza per le intense attività di verifica che portano alle valutazioni. Il processo valutativo è tra i più delicati e complessi che si attivano nella scuola, coinvolge direttamente docenti, discenti e le loro famiglie ed ha a che vedere con la mission e la vision della scuola e del sostegno che essa riceve dal contesto territoriale di riferimento. La valutazione finale si collega strettamente al presupposto di avvio del processo insegnamento/apprendimento, esso consiste nello stabilire quanto ognuno individualmente intende impegnarsi per migliorare le proprie conoscenze e raggiungere i propri obiettivi :quanto il docente intende pianificare applicando strategie di personalizzazione dei percorsi didattici, quanto intende sostenere la motivazione degli alunni, quanto riesce a comunicare con i genitori ed ottenerne la collaborazione; quanto l’alunno e la sua famiglia sono pronti a seguire consigli, attività e metodi suggeriti dai docenti, quanta fiducia pongono in essi. Si tratta di un processo che richiede la capacità di controllare o meglio di saper monitorare in maniera oggettiva i risultati ottenuti, commisurandoli alle proprie aspettative, in un feedback continuo che dovrebbe contenere, in nuce, la continua autovalutazione da cui deriva la migliore consapevolezza dei propri punti di forza e di criticità. COSTRUTTIVAMENTE Sono infatti le criticità che devono rivelarci i nuovi punti di partenza ed i nuovi obiettivi da perseguire. La valutazione quindi non può essere limitata alla questione del mezzo voto in più o in meno, deve riguardare soprattutto la misurazione dell’oggettivo cambiamento che abbiamo ottenuto dopo aver seguito un certo percorso. Gli alunni indipendentemente dal 6, dall’8 o dal 10 che hanno ottenuto devono sentirsi più o meno soddisfatti in base a quanto pensano di aver cambiato il personale livello di conoscenze e competenze rispetto al momento dell’avvio dell’anno scolastico: se rispetto a quel momento sanno in cuor loro che quanto hanno raggiunto è stato frutto di un impegno personale alto e costante, se in alcuni momenti hanno sentito la fatica del loro lavoro senza cedere, allora potranno sentirsi gratificati e soddisfatti indipendentemente dal voto ottenuto, in quanto sono loro stessi a riconoscere di aver fatto il massimo per le loro possibilità, in caso contrario la sgradevole sensazione di non aver tenuto sempre il ritmo necessario, darà un senso di frustrazione che non sarà ricompensato da nessun voto regalato in quanto solo nell’interiorità del proprio IO si percepisce il pieno senso di gratificazione che migliora l’autostima. La valutazione finale di ogni anno scolastico ha un aspetto che afferisce anche al sociale, in questi tempi difficili, è d’obbligo porsi la questione di quanto conviene investire in risorse umane e finanziarie per migliorare una istruzione che assicuri la crescita socioeconomica. La questione è retorica, si sa che la scuola ha il compito di formare cittadini attivi e responsabili, molti studi hanno dimostrato che la spesa in istruzione è un investimento nel bene più prezioso per la futura crescita del paese, cioè il suo capitale umano. Le persone più istruite hanno una maggiore produttività: trovano più facilmente lavoro, guadagnano di più ed hanno carriere lavorative meno frammentate, inoltre l’istruzione riduce i fenomeni delinquenziali ed i comportamenti a rischio per la salute e favorisce un maggior grado di libertà politica nell’organizzazione sociale. Molti sociologi ed economisti giudicano l’investimento in capitale umano come la via più promettente per uscire dalla lunga stagnazione che soffoca l’economia italiana ed è la via per creare condizioni di sviluppo e di benessere personale e sociale. INSIEME Pagina 2 Tali osservazioni impongono in quanti intervengono con ruoli istituzionali per rendere sempre meglio fruibile il diritto/dovere all’istruzione, di impegnarsi a svolgere il loro mandato politico/sociale ponendo al primo posto l’obiettivo di creare condizioni favorevoli di lavoro, di benessere, serenità e sicurezza eliminando i disagi, con cui conviviamo da parecchio tempo, che interferiscono negativamente con la fiducia e l’impegno proiettato nella direzione del miglioramento continuo. Il sistema scuola dell’I.C. Campo Calabro/ San Roberto in questo anno scolastico ha continuato a perseguire strategie di miglioramento e di cambiamento innovativo. La voglia di impegnarsi al massimo delle proprie possibilità è dimostrata dalla adesione al PON “Miglioramento delle performance delle Istituzioni Scolastiche” voluto dal MIUR ed affidato all’Agenzia Formez Pa, aver aderito a tale Pon dimostra in maniera inequivocabile che c’è voglia di crescere, di mettersi in gioco, di fare del sistema scuola un sistema di apprendimento continuo i cui destinatari non sono solo gli alunni, ma tutti i soggetti che lavorano, collaborano e migliorano le condizioni strutturali della scuola. La fine dell’anno scolastico apre prospettive di cambiamento per coloro che sono giunti al momento di lasciare la scuola come ambiente di lavoro in quanto si trovano alla fine del loro percorso lavorativo, anche per loro la soddisfazione finale sarà strettamente collegata a quel processo di autovalutazione che abbiamo descritto per gli alunni e che comunque interviene in tutti i momenti finali. Al di là di ogni encomio esplicito o implicito, la misurazione oggettiva di ogni operato si inscrive in quello spazio intimo dal quale nasce il senso di appagamento professionale più intenso e gratificante inevitabilmente collegato alla consapevolezza di aver agito sempre con rigore deontologico, di aver sempre cercato di mettere al servizio degli altri le proprie conoscenze, competenze e capacità umane, di aver dato priorità al Bene Comune. IL DIRIGENTE SCOLASTICO dott.ssa Antonina Marra COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Campo Calabro LA NOSTRA SCUOLA: NOI PROTAGONISTI Laboratorio scientifico Il 12 gennaio abbiamo svolto un’attività pratica per verificare l’azione di due muscoli: bicipite e tricipite. Sono due muscoli antagonisti cioè svolgono un’azione contrapposta, quando il bicipite si contrae, il tricipite si distende e viceversa. Questi due muscoli sono di forma affusolata, più grossi al centro. Il bicipite si chiama così perché termina con due punte, mentre il tricipite ne ha tre. Verificheremo l’azione antagonista di questi due muscoli costruendo un modellino di braccio anatomico. Attilio Borrello Classe 2^C Pagina 3 Pagina 4 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Costruiamo un modellino di braccio anatomico COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 5 Costruiamo un modello di cranio Costruiamo un modellino di scatola cranica per mettere in evidenza le suture (articolazioni fisse tra le ossa del capo). La classe 2^A insieme alla professoressa Laganà ha costruito un modellino di scatola cranica che comprende 6 ossa esterne: un frontale, due temporali, due parietali, uno occipitale unite tra loro mediante suture. Per costruire la scatola cranica abbiamo usato un spugna gialla, una sfera in polistirolo, degli spilli, una pistola a caldo e qualche stecca di colla. Abbiamo utilizzato dei modellini di carta su cui erano disegnate le ossa ciascuno con la propria forma, per poi poterle ritagliare su una spugna bagnata; una volta ritagliate, le abbiamo posizionate sulla sfera che simulava la testa, e le abbiamo fermate con degli spilli. Quando la spugna si è asciugata abbiamo tolto gli spilli poco per volta e abbiamo passato con la colla a caldo i punti di contatto (suture).. Quando la colla si è asciugata del tutto abbiamo tolto la sfera e abbiamo così ottenuto la scatola cranica. Vincenzo Laganà Classe II^A Pagina 6 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Realizziamo un polmone artificiale La meccanica respiratoAbbiamo realizzato un polmone artificiale per mettere in atto la meccanica respiratoria che consiste nella possibilità di respirare grazie alla posizione inclinata delle costole, posizione che permette loro di essere sollevate, quindi di espandere la gabbia toracica (inspirazione), o di essere abbassate (espirazione). Abbiamo usato per prima cosa una bottiglia di plastica dura tagliata sotto,due palloncini e un tubo di gomma. Per prima cosa abbiamo tagliato il tubo e lo abbiamo inserito dentro la bottiglia tenuto fermo con un po' di plastilina ;dopo aver messo il palloncino nella parte inferiore del tubo che simulava il polmone abbiamo disteso sotto la bottiglia un palloncino blu che simulava il diaframma. In questo modo quando tiriamo il palloncino blu (diaframma) il polmone all’interno della bottiglia si gonfia per l’ingresso dell’aria, invece quando lo lasciamo il palloncino si sgonfia. INSPIRAZIONE: ●Diaframma si abbassa ●Gabbia toracica si espande e con esso il polmone ●Si crea all’interno dei polmoni una depressione per cui entra l’area ricca di O2 ESPIRAZIONE: ●Diaframma torna su ●La gabbia toracica e i polmoni tornano alla posizione originaria ●La pressione dell’area all’interno aumenta e l’anidride carbonica viene espulsa. Antonino Barillà Classe 2^C COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 7 La vita in una goccia d’acqua Nelle varie lezioni di scienze, abbiamo scoperto che in una minuscola goccia d’acqua si possono osservare, al microscopio, tantissimi organismi, unicellulari e pluricellulari, non visibili a occhio nudo. Venerdì, in particolar modo, abbiamo osservato un video, realizzato dalla nostra professoressa, dove abbiamo visto tanti organismi di tutte le forme e dimensioni. Tra questi abbiamo messo in risalto: un platelminte, un verme di colore giallognolo di cui, quasi, riuscivamo a vedere l’interno del corpo e che era intrappolato tra un cespuglio di vegetali microscopici e successivamente rivisto sguazzare insieme agli altri organismi e di tanto in tanto mangiare delle alghe. C’era anche un gastrotrico , un essere piccolino e con la coda biforcuta; era presente anche un ciliato, o euplotes, che a prima vista sembrava un insetto; i ciliati devono il loro nome a delle piccole ciglia presenti sul loro corpo. C’erano tante alghe di diverse forme e tipi: le alghe filamentose, di forma allungata; le alghe unicellulari, stellate e fragilarie. Ma gli organismi che mi hanno incuriosito di più sono state le amebe, esseri unicellulari che per spostarsi deformano il corpo, cioè che da una parte lo introflettono e dall’altra lo estroflettono. Abbiamo osservato anche un paramecio in stato di divisione e degli eliozoi. Alla fine del video, riflettendo, mi è sembrato stranissimo, come potevano esserci tutti quegli organismi in una sola goccia di acqua stagnante! ANNA MARRA Classe II C Vita in una goccia d’acqua In una goccia d’acqua, un po’ trascurata, non si può credere ma c’è la vita. Certo il più delle volte ci sono delle forme vitali unicellulari (con una sola cellula) ma a volte anche con più cellule (pluricellulari). Osservando attentamente al microscopio si possono vedere quindi organismi che possono essere grandi o piccoli. L’altra volta, guardando attentamente nell’oculare, io e miei compagni, abbiamo potuto conoscere un platelminte un organismo pluricellulare che era rimasto attaccato ad un’alga filamentosa. Attorno ad esso giravano e scappavano dalla luce, organismi unicellulari come ciliati ad esempio l’euplotes e i parameci. Si chiamano ciliati perché hanno delle cilia o ciglia nei lati del corpo e all’estremità e le usano per muoversi. Nel frattempo è uscito dal suo nascondiglio il platelminte e lo abbiamo potuto ammirare in tutto il corpo, quasi trasparente dove si potevano intravedere i corpuscoli interni che lo compongono. Spostando un po’ gli obiettivi si intravedeva un’alga stellata. Si chiama così perché appunto ha la forma di una stella, perché ha delle punte che le circondano il corpo unicellulare, un po’ gonfio e di un colore verde smeraldo. Andando avanti la cosa che mi ha colpito di più è stata quando abbiamo osservato con attenzione un’ameba. Un organismo con una sola cellula che non ha una forma ben definita perché ad ogni movimento che fa (chiamato movimento ameboide) muove il corpo cambiandolo in una forma strana. ANNA FRONDA Classe II C Pagina 8 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME ANCORA BULLISMO IL BULLISMO Quest’anno la classe I^ B ha partecipato ad un progetto sul bullismo ideando ed elaborando poesie riguardanti questo emergente fenomeno. Attraverso ricerche e letture autobiografiche ci siamo resi conto di come un comportamento trasgressivo può determinare gravi conseguenze per chi è preso di mira. Coloro che mettono in atto questi soprusi creano climi di tensione e di paura, che spesso impediscono a chi ne è vittima di parlarne con un adulto che potrebbe intervenire in loro aiuto, perché troppo intimiditi. All’origine del bullismo ci sono spesso modelli di comportamento sbagliati da parte degli adulti: quando per educare si ricorre all’autoritarismo, alla coercizione e talvolta anche alla punizione corporale, piuttosto che al dialogo e al confronto, si favorisce nei giovani un accumulo di aggressività negativa. Comprendere le regioni di certi comportamenti non può però comportarne l’accettazione e occorre respingere senza incertezze qualsiasi tipo di violenza fisica o psicologica. Classe IB Secondaria SENZA PENSIERO Penso e rifletto:- Che mai pensa il bullo prepotente quando vuol dominare? Sembra fiero! con il suo camminare Le mani in tasca, di testa citrullo. Spinge,strapazza,offende,minaccia né certo pensa d’esser migliore né certo sogna di aver buon cuore. Spesso nei guai per questo si caccia. Ma tu non pensi, bullo squilibrato e non curante che il debole piange lo schernisci, lo cacci:ora è solo! Quando dal branco sei spinto,incitato, tu non pensi se una vita s’infrange. L’accusa non è scherzo ma è dolo. Classe IB Secondaria COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 9 Famiglia: punto di riferimento insostituibile La famiglia resta un punto di riferimento fondamentale e continua ad essere un tramite insostituibile per la promozione dei valori umani. Da alcuni decenni genitori e figli vivono in una società che, forse, considera importanti l’apparenza ed il denaro, queste due cose fanno sì che ci si concentri sulle ambizioni individuali la cui conseguenza è la riduzione del senso di responsabilità. Eppure le tecnologie attuali dovrebbero favorire i rapporti continui tra le persone, invece, purtroppo, si riscontra tanta solitudine sia tra gli adulti, sia tra i ragazzi e c’è, pertanto, il rischio che i ragazzi si trasformino in individui egocentrici ed isolati. Questo paradosso forse si spiega con il fatto che l’era multimediale ci invita ad entrare in contatto con molte persone piuttosto che a stabilire relazioni durature ed incontri che permettono di guardarsi negli occhi e di entrare in empatia con l’altro. Credo fermamente che sia l’incontro che la relazione duratura permettano a ciascuno di assumersi le proprie responsabilità. Sono, quindi, reali e comprensibili le preoccupazioni dei genitori, degli educatori e degli insegnanti circa l’aumento della violenza a scuola e nella società. Molte scuole si trovano di fronte a questo problema che aumenta continuamente e si cercano strumenti per porvi rimedio. Ciò premesso, risulta essenziale la famiglia che costituisce la prima cellula della società e la prima scuola di vita per il bambino. È altresì vero che il ruolo genitoriale si apprende sul campo, nel concreto ed in fretta e non esiste formazione per essere genitore. Forse il genitore deve educare se stesso tanto quanto educa il figlio, infatti una sana educazione esige che ciascuno dei componenti si adatti all’altro continuamente. Da questo derivano le enormi difficoltà nel rapporto di relazione e di educazione genitore – figlio. Inoltre, a questo bisogna aggiungere l’attività lavorativa di entrambe i genitori, la quale attività permette di conciliare poco lavoro e responsabilità familiari, ma, nonostante queste difficoltà, la famiglia continua ad essere il luogo ideale per quella formazione primaria che costituisce la premessa indispensabile per la formazione scolastico-professionale successiva. È, quindi, essenziale la continuità formativa tra famiglia, scuola e società perché solo così si può garantire un benefico sviluppo delle persone ed un’efficace integrazione sociale. Ecco, allora, la mia profonda convinzione che nasce da un credo di fondo: la collaborazione dei genitori che intervengono, insieme con gli insegnanti, nel processo educativo dei figli; la suddetta collaborazione si realizza con la partecipazione dei genitori ad un gruppo cosiddetto di “auto-aiuto”. Nel gruppo sono presenti entrambi i genitori (anche genitori separati) che intraprendono un percorso guidati da un educatore la cui attenzione si centrerà sulla qualità dell’interazione e della comunicazione, sulla creazione di un clima di fiducia che faciliti da una parte l’espressione dei bisogni, delle emozioni e dall’altra la disposizione all’ascolto empatico, per essere con l’altro così come lui è, per confrontarsi con lui in modo genuino e congruente, per lasciargli comunque la responsabilità delle scelte. Si tratta del metodo rogersiano, intrapreso poi da Thomas Gordon, il metodo si fonda su una teoria dei rapporti umani che si può applicare indistintamente a tutte le relazioni interpersonali e non solo a quella genitore - figlio. L’efficacia del gruppo è subordinata all’apprendimento di uno stile di comunicazione chiara ed onesta, di metodi creativi di soluzione dei problemi, di un approccio costruttivo alla gestione dei conflitti, alla definizione degli obiettivi comuni ed alla collaborazione. Prof.ssa Maria Scarcella Pagina 10 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME PROGETTI INNOVATIVI PROGETTO PON 2011-2012 Docenti tutor: Angela Porpiglia; Rita Foti Docenti assistenti alunni: Maria Teresa Franzese; Assunta Monaco Anche quest’anno, il progetto Pon promosso presso l’istituto comprensivo di Campo Calabro, ha riscosso l’entusiasmo e la partecipazione attiva dei corsisti. Il progetto “Da cosa nasce cosa……riciclo e creo”, che ha interessato alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado, si concluderà con una mostra dei numerosi lavori nati dalle mani dei ragazzi, magistralmente guidati dall’esperta, ins. Pizzimenti Giuseppa, coadiuvata dalle insegnanti Porpiglia, Foti, Franzese e Monaco. Obiettivo del Pon: promuovere ed orientare le scelte future degli allievi attraverso lo sviluppo della manualità. Il progetto è stato seguito “punto per punto” dal Dirigente Scolastico , dott.ssa Antonina Marra. E sì, proprio “punto per punto”! Perché questo non è stato un semplice lavoro di riciclo e realizzazione di manufatti , come se ne vedono tanti nelle scuole, ma la nostra dirigente ci ha guidato e spronato alla realizzazione di lavori di cucito, con l’uso di stoffe ed altro materiale tessile completamente riciclato. Attenta alle dinamiche del mondo del lavoro, la Dirigente ha voluto fornire ai ragazzi gli strumenti per lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale, che premia chi sa dare spazio alla creatività , alla manualità ed all’originalità. I nostri piccoli artigiani hanno creato borse, portacellulari, elementi decorativi, fiori, cestini portapane, pigotte, cuscini, bambole contenitore e tovagliette di varie forme e colori, ma le chicche di questo progetto sono state: i manichini in miniatura, interamente fatti a mano, vestiti tradizionali e due costumi folkloristici a grandezza naturale. Ins. Tutor Rita Foti COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 11 Progetto eTwinning “Alphabet of Hygiene” “L’Europa siamo noi” e consapevoli di questo spirito di appartenenza le classi 1A e 1B del plesso Campo Capoluogo hanno attivato realizzato, con la conduzione della sottoscritta Ins. Carmen Manti, in qualità di fondatore, e con la collaborazione delle Ins. Rita Foti e Angela Messina, un Progetto e-Twinning dal titolo “Alphabet of Hygiene” con la “Scoala cu clasele I-VIII nr. 11 Tudor Vladimirescu in Calarasi – Romania”. Gli obiettivi previsti sono stati raggiunti e hanno consentito agli alunni di conoscere e condividere semplici e fondamentali regole igieniche utili per il benessere fisico, migliorando contestualmente le abilità della lingua straniera Inglese, nonché le abilità grafico-manuali e globali di “apertura all’altro”. Il Progetto ha consentito di “pensare europeo” e di agire nell’ampio orizzonte culturale dei diversi Paesi e delle diverse lingue del nostro continente poiché, essendo eTwinning la Comunità delle scuole europee, ha dato modo di valorizzare la multiculturalità quale condizione fondamentale per l’educazione, giungendo alla produzione di cartoncini alfabetici illustrati e corredati da didascalie-slogan, equamente suddivisi con la scuola-partner. Questo Progetto eTwinning ha rafforzato la nostra identità europea d’Istituto e, in un’ottica unitaria, ci ha resi strumento ed espressione concreta di “pluridiversità culturale”. Ins. Carmen Manti Pagina 12 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Incontro con gli esperti della “pet-terophy” 14 Febbraio. Giorno 14 febbraio, con la mia classe, siamo andati sopra, nell’aula Polifunzionale, per assistere all’incontro con gli esperti della “pet-teraphy”. Uno di questi esperti era un veterinario, ma anche un addestratore di cani. Dapprima una signora ha incominciato a parlare dell’addestramento dei cani, che è molto importante perché da lì, i cani incominciano a sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato fare e ci ha parlato anche della loro natura; essi nascono buoni, ma poi, per colpa di un padrone poco indicato, diventano aggressivi e imprevedibili. Dopo che la signora ha finito di parlare è entrato il veterinario con una razza di cane molto pericolosa, un “Rottweiler” che si chiamava Lucy e aveva 8 mesi, che corrispondono all’età di 7 anni. Il signore ci ha parlato di questa cagnolina che aveva incominciato ad andare a scuola e ad imparare e stare seduta quando le veniva chiesto. In quel momento il signore ci ha detto di quanto i cani possono essere fedeli ai loro padroni e di quanto possono volergli bene. A tal proposito ci ha fatto vedere delle immagini proiettate sul muro con le storie di cani che hanno percorso 600 km per ritrovare il loro padrone come Paco e immagini di chi, come Lampo, ha deciso di vivere in una stazione ferroviaria o di HachiKo che ha aspettato per 10 anni il suo padrone davanti a una stazione. Ma ci sono cani molto importanti come quelli che salvarono le persone dalle macerie o dalla neve come il san Bernardo che riscalda quelle persone che vengono tirate fuori dalla neve, con la grappa, oppure i cani che salvano le persone dall’acqua quando stanno per affogare. Poi ci sono anche i cani da guida come quelli per i non udenti o per i non vedenti e il loro addestramento dura 3-4 anni. Infine ci hanno comunicato delle regole importanti per l’alimentazione e l’igiene del cane, come quelle di non disturbarlo mentre dorme o mangia, di lavarlo molto spesso e di portarlo dal veterinario, perché i cani sono portatori di parassiti. Per finire ci hanno detto che i cani devono essere rispettati perché sono sempre esseri viventi e per tutta la lealtà e la fedeltà che i loro padroni ricevono, loro dovrebbero essere ripagati con gesti di amore e di affetto. Classe V Campo Piale Progetto Teatro giugno 2012 Il progetto-teatro Odissea, nato dalla preferenza da parte degli alunni dei racconti storici e al tempo stesso di avventura, ha offerto loro l’opportunità di prendere coscienza, attraverso la sintesi di 7 episodi, del viaggio di Ulisse (viaggio di scoperta della propria individualità) dei propri sentimenti per meglio gestirli. Gli episodi attraverso cui si è articolato il progetto, scelti tra i più coinvolgenti, sono stati rappresentati dagli alunni attraverso la mimica strettamente collegata a musiche classiche e colonne sonore di un certo spessore (Mozart, Beethoveen, Ennio Morricone). Si è cercato di curare così, la gestualità e l’espressività degli allievi favorendo la messa a punto della capacità non semplice, di esibire gesti, a seconda dell’episodio in tempi strettamente collegati ai brani musicali, rendendo così nel contempo comprensibile e fruibile ciò che di volta in volta si voleva comunicare. Interrelate con gli episodi classici, sono state realizzate altrettante parti di attualità brevi, ma incisive, per effettuare un collegamento tra passato e presente, tra ieri e oggi. Punti focali, quali la droga, l’eccessiva curiosità, l’invidia, le tentazioni ecc, sono stati espressi attraverso flash in termini di versi cantati o recitati e non ultimo, canzoni di cantautori moderni. Gli alunni sono stati così guidati una volta interiorizzato il copione, attraverso lettura costante e comprensione degli episodi, ad una personale e preziosa elaborazione teatrale. Non sono mancati altresì, lavori di cartellonistica. Nel realizzare questo progetto si voleva portare avanti nel contempo un obiettivo: lavorare con 5 classi come se fosse una sola! Si spera di essere riusciti in questo intento. Insegnante Mariarosaria Laganà COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 13 Riferisci sul progetto teatro che abbiamo realizzato raccontando in sintesi gli episodi del viaggio di Ulisse rappresentati. Esprimi poi le tue considerazioni sull’esperienza vissuta con le altre classi Quest’anno noi bambini delle classi V abbiamo realizzato un meraviglioso progettoteatro che parla delle avventure di Ulisse. L’abbiamo scelto perché ci appassionava, era pieno di avventure, di storia, di lotte tutte cose che ci piacciono molto; inoltre abbiamo collegato agli episodi classici fatti di attualità e tematiche varie. Il fiore dell’oblio è stato collegato alla droga, nell’antro del ciclope alla curiosità, Eolo il re dei venti all’invidia, la maga Circe agli inganni, le sirene e i mostri alle tentazioni; nella reggia di Alcinoo all’accoglienza e vittoria con amore e fedeltà. Nel fiore dell’oblio si parla dei compagni di Ulisse che mangiando tale fiore dimenticavano tutto: chi erano, come si chiamavano… come quando si ingerisce droga. Nell’antro del ciclope si parla di Ulisse che preso da troppa curiosità entra nella caverna non sapendo che appartiene al ciclope Polifemo. In Eolo il re dei venti Ulisse per continuare il suo viaggio tranquillamente, ha nelle sue mani un otre contenente i venti più tempestosi, però i compagni di Ulisse per invidia: sentimento che ancora oggi è causa di cose spiacevoli, aprono l’otre e scatenano una tempesta di venti. Nella maga Circe i compagni di Ulisse vengono ingannati bevendo una pozione e diventando maialini. Ulisse però li salva e resta per un paio d’anni su quell’isola; si deve stare attenti alle persone ingannevoli! Nelle sirene e i mostri Ulisse mette la cera nelle orecchie dei compagni e si fa legare per non farsi tentare dalle sirene. Anche qui troviamo un tema ricorrente quello delle tentazioni. Nella reggia di Alcinoo il protagonista viene accolto e riceve tutto il necessario per tornare nella sua patria dunque l’accoglienza si rivela un fatto importante. Infine in “vittoria” ultimo episodio Ulisse ritorna nella sua Itaca e si ricongiunge a Penelope. Questo progetto-teatro è stato bello anche perché abbiamo avuto modo di lavorare e fare amicizia con bambini di altre classi, ma soprattutto perché ho imparato a far parlare il corpo tramite l’espressività. Ranieri Gabriele e Batistini Sara Classe V di Campo Piale Pagina 14 PROGETTO TEATRO classe I B Gli alunni della classe IB frequentanti il tempo prolungato, inseriti nel progetto teatro “Odissea” oltre ad essere stati impegnati nell’attività di recitazione, hanno scelto insieme alla docente di musica prof. Papalia le 3 canzoni che per ritmica e melodia potevano essere più aderenti alle varie situazioni della scena. Sulle melodie di “Favola” dei Modà, “4 Marzo 1943” e “Canzone” di L. Dalla hanno elaborato dei nuovi testi con la docente di lettere prof.ssa Piazza. STORIA DI ULISSE (Rivisitazione di “Favola” dei Modà) Una volta c’era un eroe che, per astuzia e ingegno celebre, protagonista di un’impresa che, con enorme coraggio l’inespugnabile Troia bruciò, un triste abbaglio, un gran cavallo di legno offerto in dono che tutti conoscono. Nananana….. Si nascose nel profondo ventre, insieme ai compagni tanto armati mentre gli altri suoi guerrieri, con le navi, fingevano di salpar e liberare la città dal lungo assedio, esasperata e stanca ormai stremata per resistere. Nanana….. Dopo aver portato il cavallo dentro le mura i greci uscirono, così facilmente conquistarono l’intera città. Ulisse oggi è un vero modello di uomo, un immortale eroe esempio di vita che ci incita così. Nanana…. Cerca di essere una persona che, sempre stima le proprie qualità, Per riuscire a scoprire dentro te, astuzia e volontà. Cerca di credere e sperare, perché dalla spina, nasca la rosa se, nel tuo cuore, c’è un grande amore. Nanana….. Oggi chi la luce vede nel buio, è singolare perché, crede e ama tutte le più belle cose e i valori che nel suo cuore sono già, i più importanti, e spera che siano anche, così d’esempio, per tutta l’umanità. Nananana…. COSTRUTTIVAMENTE CANTO DELL’EMIGRATO INSIEME Pagina 15 (Rivisitazione di “ 4 marzo 1943” di L. Dalla) Si dice che al Sud se cerchi trovi lavoro, come bracciante agricolo e raccoglitor d’arance, così pensando un giorno a un lavoro ben pagato mio padre s’imbarcò a che il sogno fosse realizzato. La notte dalla Libia salì su un barcone E dopo tanti giorni stremato giunse a Crotone, così stanco inzuppato affamato e infreddolito riuscì a sfuggire alle forze dello Stato. Nascosto in un camion senza le ore contare, finalmente giunse in un vecchio casolare, Rit: dormì sodo per tutta la notte fino al mattino, quando giunse un signore un poco malandrino. Rit: Ed insieme ad altri compagni andò nei campi Per raccogliere olive e mandaranci. Molti mesi di duro lavoro son così trascorsi Senza soldi ma solo con scrupoli e rimorsi Finalmente riuscì ad avere un posto regolare E per questo che vuol tutti oggi ringraziare. CANZONE A PENELOPE ( Rivisitazione di “ Canzone” di L. Dalla) Sol: Canzone cerca Penelope, Dille che non mi perderà, Va verso Itaca mia patria, Diglielo veramente. Coro: Canzone cercala se puoi, Dille che non lo lasci mai, va per le strade tra la gente, diglielo dolcemente. Sol: E come lacrime la pioggia Mi ricorda la sua faccia Io la vedo in ogni goccia Che mi spruzza sulla pelle. Coro: Stare lontano da lei Sol: non si vive Coro: stare senza di lei Sol : mi uccide. Coro: Canzone trovala se puoi, dille che l’ama e se lo vuoi va per le strade tra la gente diglielo dolcemente Sol: deve aspettar pazientemente perché io presto a lei ritornerò. Coro: Stare lontano da lei Sol: non si vive Coro: Stare senza di lei Sol: mi uccide….eh. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 16 NOI SCRITTORI Ai miei alunni della classe V di Campo Piale Non so se di alunni posso parlare, se sotto i miei occhi per lunghi cinque anni, li ho visti crescere, apprendere e alla vita avviare. Un giorno questa classe di Campo Piale mi è stata affidata e con l'aiuto di Dio l'ho guidata. Fatica e lavoro non sono mancati ,ma grazie a voi, bambini, in frutti si sono trasformati e volendo nella metafora restare, strumenti di orchestra mi è sembrato di guidare; un'orchestra intonata per alleggerire la mia giornata. Adesso mio malgrado, devo lasciarvi andare, anche se mi sarebbe piaciuto con voi continuare. Nuovi percorsi vi attendono, ma mi auguro che questi primi passi siano a voi serviti per proseguire impettiti. Date il massimo di voi stessi e nel contempo spazio ai vostri pregi. Coltivate le vostre passioni dando pur sempre un contributo ricco di sani valori. Le ricchezze che in voi ci sono trasformatele in dono, il rispetto per gli altri e l'amore, siano capisaldi nel vostro cuore e se in esso resta vuoto un piccolo posticino, scrivetevi il mio nome e io vi sarò sempre vicino. La Maestra Mariarosaria Laganà Chi altro se non un cane? Chi altro se non un cane ti lecca le mani, agita la coda, va a caccia di bastoncini, gioca con te e perfino nuota con te? Chi altro se non un cane ama dormire ai piedi del tuo letto, ti chiede un bocconcino quando mangi a tavola, ti segue ovunque tu vada, riporta i sassi che getti lontano e impara perfino a fare gli scherzi? Chi altro se non un cane ti vuole bene più di ogni altra cosa al mondo e saltella e ti fa la festa quando ritorni a casa? Chi altro se non un cane si rattrista e abbassa la testa quando lo rimproveri, e si dimena tutto e scodinzola quando è contento? Il cane fa tutte queste cose. Ecco perché è un compagno così simpatico. Classe V Campo Piale COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 17 A te Mamma A te Mamma, dedico questa poesia poiché non sono capace di comporre una melodia. Quando la mattina sfiori il mio viso Io subito mi sveglio con il sorriso. Quando la sera mi rimbocchi le coperte Io ti accolgo a braccia aperte. Quando piango e tu mi consoli Mi riempi il cuore di colori. Ed infine ti voglio dire Mamma ti voglio bene da morire, perché sei la più bella, sei la migliore e starò con te per tutte le ore. Sara Madonna Classe V Campo Piale Le caratteristiche del cane L’animale da affezione più diffuso al mondo è sicuramente il cane domestico, “canis familiaris”. E’ infatti da circa 10.000 anni che il cane ha stabilito con l’uomo un rapporto stretto e condivide con lui aspetti importanti della vita: il cibo, il riparo, il lavoro, il gioco. Il cane ha svolto e tuttora svolge una varietà di funzioni: guardia, guida, salvataggio aiutante nella caccia e nella lotta contro il crimine, compagnia d’aiuto ai portatori di handicap e ai pazienti colpiti da determinate patologie. Le razze riconosciute sono circa 400: le loro dimensioni e caratteristiche morfologiche possono essere profondamente diverse, ma tutte hanno spiccati tratti comuni, il cane se trattato con cura e intelligenza, ripagherà generosamente ogni attenzione in compagnia, affetto e fedeltà. Classe V Campo Piale COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 18 La mamma, patrimonio dell’Umanità! Se io facessi parte dell’Unesco, dichiarerei come patrimonio dell’umanità, la Mamma! Mamma, il dolce nome tuo è come una strada illuminata, che nel buio mi fa tornare a casa. Mamma, l’incantevole tuo sorriso mi fa pensare a quando, io, piccola com’ero, ero tra le tue braccia e mi cullavi dolcemente. Mamma, il mondo senza di te non può vivere, io senza di te, non posso stare, allora, cosa possiamo fare? Un’idea ce l’avrei, starai sempre accanto a me e l’umanità ti ACCLAMERA’. Emilia Creaco Campo Piale Classe V Il gruppo dei ragazzi del tempo prolungato della classe I ^ B hanno elaborato la favola di Luciano Nervi dal titolo “Come la lepre ingannò l’ippopotamo e l’elefante” in poesia. Astuto inganno della lepre Tanto tempo fa in una rigogliosa foresta, una lepre ai suoi amici gli giocò una festa. In poco tempo un arguto stratagemma preparò, ai suoi amici che ignari e creduloni considerò. Prima all’ippopotamo e poi all’elefante Ambedue forniti li ingannò in un modo elegante. Ad una ridicola gara di forza li sfidò. La fune,il fischietto la partenza con cura organizzò Con un fischiettò diede il via e su un altro albero se ne andò L’un l’altro pachidermi si tiravano trovandosi a terra faccia a faccia si meravigliarono Scoperto l’inganno a gambe levate la lepre se ne andò. Classe I B Secondaria Campo Centro COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 19 Finalmente l’estate: stagione di vacanza e riposo. Fra pochi giorni arriva l’estate: inizia il 21 giugno e finisce il 22 settembre; è una stagione molto calda e si fanno tante cose piacevoli come: andare al mare, in montagna, lunghe passeggiate sotto il chiaro della luna, prendere un gelato, giocare all’aria aperta, pescare, fare dei pic-nic e andare a letto tardi la sera. Questa stagione è la mia preferita perché, la mattina, vado al mare insieme ai miei zii, cugini e amici divertendoci tanto, e come dice una poesia che abbiamo studiato e da me modificata: <<Faccio divertenti tuffi in mare e l’abbronzatura da pigliare, con il costume colorato sul telo sdraiato e sotto l’ombrellone a giocare a scopone …>>. Nel tardo pomeriggio, invece, scendo in piazza con i miei amici e giochiamo a calcio, a nascondino, con la bici ecc., mentre la sera, dopo cena, insieme alla mia famiglia facciamo lunghe passeggiate e, a volte, andiamo a casa di zia Maria a fare due chiacchiere. In questo periodo, inoltre, io e miei genitori andiamo a trovare mio zio Santo che abita all’Isola d’Elba e così ci facciamo una bella vacanza. Alcune volte mi annoio perché sento la mancanza dei miei compagni e delle mie carissime maestre e così non vedo l’ora che inizi la scuola e che arrivi settembre per iniziare un anno nuovo di lavoro. Antonino Morgante Classe 2^B Primaria Campo Centro COSTRUTTIVAMENTE INSIEME NEWS ATTUALITA’ Il clima: è allarme L’IPPC, organismo ONU composto da migliaia di scienziati, considerato la massima autorità scientifica sull’effetto serra e i cambiamenti climatici, ha lanciato un allarme molto preoccupante: l’ uso di carbone e petrolio unito alla deforestazione produrrà cambiamenti climatici in molte aree del pianeta. Cambiamenti che già presentano il conto anche in Italia, come le recenti alluvioni. Si stima in 130 miliardi di dollari il danno economico prodotto nel solo 2010 dagli eventi atmosferici estremi come alluvioni e tempeste. Sono decine di migliaia le vittime, ogni anno, legate ai disastri ambientali direttamente riconducibili ai cambiamenti climatici. In Europa le ondate di calore diventeranno più frequenti; entro il 2050 i massimi di temperatura saranno di almeno 3 gradi superiori ai massimi di temperatura del secolo scorso ed entro il 2100 di 5 gradi superiori; le aree aride e semiaride in Africa si espanderanno del 5-8%. Si perderà 80% della foresta pluviale amazzonica; la taiga cinese, la tundra siberiana e la tundra canadese saranno seriamente colpite; il Polo Nord diventerà navigabile d’estate. Non abbiamo scelta: stop alla deforestazione, agisci anche tu con piccole azioni quotidiane! Elisa Paduano Classe 2 ^C Pagina 20 COSTRUTTIVAMENTE USCITE DIDATTICHE Noi alunni della classe V di Campo Piale abbiamo visitato l’Azienda “Bergarte” prendendo così atto della presenza di una grande risorsa sul nostro territorio e della necessità di salvaguardarla e valorizzarla. Classe V Campo Piale INSIEME Pagina 21 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 22 Lavoro di gruppo Viaggio di istruzione Giorno 24 maggio 2012, noi alunni delle classi quinte del nostro istituto abbiamo visitato una nuova regione dell’Italia: la Puglia, dove abbiamo potuto ammirare: i Trulli, le grotte di Castellana e lo Zoo Safari di Fasano, le tre caratteristiche principali della Puglia. Visitando i Trulli abbiamo appreso che sono interamente costruiti in pietra. Per costruire il Trullo non viene usato cemento, ma le pietre che lo compongono sono incastrate l’una all’altra: il loro nome è “Chinchiarelle”. All’interno dei Trulli non sono presenti né riscaldamenti, né condizionatori perché, i Trulli, mantengono una temperatura costante sia in estate che in inverno. Queste costruzioni possiedono muri spessi e finestre che, anche se piccole, riescono a illuminare l’intero Trullo. Inoltre tutti i Trulli sono ricoperti di calce bianca che ogni anno va ripassata. Sul tetto sono disegnati, sempre in calce bianca dei simboli di buon auspicio per chi vive nel Trullo, ma anche per chi viene ospitato. Ad Alberobello esiste un Trullo particolare: il Trullo “siamese”. Un Trullo chiamato così perché, come la leggenda racconta, questo Trullo anticamente era abitato da due fratelli che si erano innamorati della stessa donna, però vivendo nello stesso Trullo litigavano spesso, allora per evitare ulteriori litigi divisero il Trullo con un muro. Proprio per questo attualmente il Trullo anche se ha il tetto unito a un altro all’interno è diviso in due parti da quel muro costruito dai due fratelli. Il secondo giorno abbiamo visitato Fasano e il suo Zoo Safari dove abbiamo ammirato diversi animali come: gli orsi, i leoni, le tigri, gli struzzi, gli elefanti, gli ippopotami, le foche e molti altri animali!!! Durante la visita abbiamo preso il metrozoo un veicolo che ci ha fatto visitare il luogo dei grandi mammiferi: foche, leoni marini, orsi bruni e polari ecc. oltre a questa entusiasmante avventura allo zoosafari abbiamo anche visitato il delfinario, dove alcuni delfini si sono esibiti in uno spettacolo meraviglioso, pieno di gioia, applausi e allegria, come esseri veramente intelligenti. L’ultimo giorno invece abbiamo visitato le “grotte di Castellana” formate da stalattiti e stalagmiti; qui una guida ci ha portato nella “Grave” una grotta molto profonda ed anche l’unica che ha contatti con il mondo esterno. La guida ci ha poi fatto vedere stalattiti e stalagmiti a forma di animali e oggetti. Era uno spettacolo stupendo. E’ stata una gita piena di nuove esperienze, emozioni e conoscenze!!! Classe V Campo Piale COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 23 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 24 Visita guidata Unita’ Cinofila Polizia di Stato Il giorno 17 aprile nell’ambito delle attività trasversali sull’ Educazione alla Sicurezza, gli alunni delle classi seconde della scuola primaria di Campo centro, accompagnati dalle docenti: Laboccetta, Vilardi, Bellantone C, hanno effettuato una visita guidata all’Unità Cinofila della Polizia di Stato di Reggio Calabria che ha riscosso un grandissimo successo riscontrabile nella gioia, nella partecipazione e nell’entusiasmo manifestato dai bambini. Classi II Campo Centro COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 25 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 26 LE NOSTRE VITTORIE Giochi sportivi studenteschi Puntuale come ogni anno la scuola media “Corrado Alvaro” di Campo Calabro ha partecipato ai giochi sportivi studenteschi che si sono svolti il 26 aprile al Campo Coni di Reggio Calabria. Gli alunni partecipanti erano nove, di differenti classi, e con differenti specialità, dalla classe II C ha partecipato Barillà Antonino per il salto in lungo; dalla classe II A hanno partecipato: Crea Giuseppe per il peso, Lofaro Pasquale come riserva fondo e Messineo Domenico per il Vortex. Dalla classe III A hanno partecipato: Cambareri Antonino per la velocità, Lofaro Domenico come riserva peso, Merenda Giuseppe per la corsa ad ostacoli e Ripepi Francesco per il salto in alto. Dalla classe III B ha partecipato Scali Iuan per la gara di Fondo. I risultati migliori sono stati ottenuti da due alunni della III A, Cambareri Antonino, classificatosi 2° nella gara di velocità e Merenda Giuseppe classificatosi 1° nella corsa ad ostacoli. Alle gare erano presenti tutte le scuole della provincia, ma nonostante mille difficoltà e la mancanza di una palestra dove potersi allenare, la squadra di atletica leggera si è classificata 3° su nove squadre partecipanti. Tutti gli alunni sono stati molto contenti dei loro risultati anche se, come hanno detto loro stessi potevano impegnarsi di più per raggiungere risultati migliori. Un particolare ringraziamento va alla professoressa Vizzari la quale ha allenato e ha accompagnato alla gara i ragazzi e ha detto di essere molto orgogliosa e soddisfatta dai risultati ottenuti dai suoi ragazzi. Virginia Laface Classe III A Secondaria COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 27 Concorso presepi di classe “L’amicizia tra i popoli” Miglior classificato Classe II B Secondaria Campo Centro 14 Gennaio 2012 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME CONCORSO “Madonna di Fatima” Premio per la tecnica 7 Gennaio 2012 Pagina 28 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 29 RICORRENZE E MANIFESTAZIONI PROGETTO TEATRO Anno scol. 2010-2011 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO “TANTE STORIE NELLA STORIA” L’Istituto Comprensivo Campo Calabro/San Roberto si caratterizza anche per le Attività Teatrali svolte dagli alunni delle Cassi V. “Far Teatro a Scuola” significa per i docenti e alunni “mettersi in gioco”, calarsi in un percorso di ricerca di sé e d’interazione con l’altro utilizzando lo spazio scenico dove si rappresentano momenti di vita con modalità, tecniche e linguaggi assolutamente unici. Giugno 2011, l’Attività Teatrale che ha coinvolto le classi V della Scuola Primaria e le Classi della Scuola Secondaria per l’Attività Musicale, ha previsto momenti di formazione tra Docenti, Docenti e Alunni tutorati dal Dirigente Scolastico. L’Esperienza maturata ha portato al raggiungimento di qualificativi livelli, in modo particolare per la valenza educativa del lavoro svolto con gli alunni. Il Progetto “Tante storie nella storia” dell’anno Scolastico 2010/2011 ha avuto un tema particolarmente interessate: Il Risorgimento Italiano, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, esso ha permesso di: Rendere significativa l’Esperienza Scolastica Teatrale e Musicale; Creare uno spazio per esprimere l’emozione e le potenzialità di ciascuno. Anche il rapporto Scuola e Territorio è migliorato notevolmente, grazie alla collaborazione di Genitori, Amministrazione Comunale e Istituto. L’ins. A. Messina COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 30 Safer Internet Day (SID 2012) – Giornata della Sicurezza in Internet La nostra scuola quest’anno, il 7 febbraio, ha aderito al SID 2012 proprio con noi della classe VB di Scuola Primaria a Campo Capoluogo. Abbiamo svolto attività didattiche proposte dall’Ins. Carmen Manti in classe e proseguite al computer con collegamenti on line al sito del SID 2012 e con la produzione di un Poster SID 2012 scritto e illustrato, e di 10 semplici regole per navigare sicuri su Internet. La maestra Carmen ha spiegato che le persone, e soprattutto noi bambini, non dobbiamo dare informazioni personali su Internet e che dobbiamo riferire ai genitori se abbiamo qualche informazione che ci disturba mentre navighiamo su Internet, ci ha detto anche di non accettare mai di incontrare qualcuno che si conosce solo al computer e di non inviare immagini o foto senza chiedere il permesso ai genitori, di non accettare o rispondere a messaggi pubblicitari, ma soprattutto di non cercare mai o accettare la pornografia perché fa sfruttare il corpo, e di più quello delle donne, e che per valorizzare il corpo è meglio che ci si dedichi all’arte, allo sport, alla danza o altro. La maestra Carmen ci ha detto di farci controllare dal genitore mentre navighiamo on line e che i genitori devono decidere quanto tempo ci possiamo restare, ci ha anche detto di chiedere il permesso a un genitore prima di installare un software e comunque di rispettare sempre la legge. Seguendo le indicazioni date dalla Dirigente Scolastica, dr.ssa Antonina Marra, noi alunni dopo le 11,30 siamo stati nell’aula di Informatica per apprendere ciò che deve fare un cittadino della rete e fare la promessa che avremmo rispettato le regole per una corretta navigazione su Internet. Rosa Cambareri e Lara Carpinelli VB Campo Centro COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 31 Giornata della Sicurezza in Internet - Safer Internet Day 2012 – SID 2012 A seguito di adesione d’Istituto al SID 2012 tenutosi in data 07 Febbraio del corrente A.S., la classe 5a B della Scuola Primaria, plesso Campo Capoluogo, ha effettuato varie e specifiche attività didattiche dedicate con la conduzione dell’Ins. Carmen Manti e la produzione di un poster A4 e di un Decalogo di dieci semplici regole (ten simple rules) per una navigazione Internet in sicurezza. Please… DECALOGO della RETE WEB DECALOGUE Non fornire informazioni personali (indirizzo, numero di telefono, indirizzo o numero di telefono della sede di lavoro dei genitori o nome e sede della tua scuola) senza il permesso dei tuoi genitori. Don’t give out personal information (address, telephone number, parents’ work address/telephone number or the name and location of your school) without your parents’ permission. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 32 Riferisci sempre ai tuoi genitori se trovi informazioni o messaggi che ti disturbano. Always tell your parents if you find information or messages that disturb you. Non accettare mai di incontrare qualcuno che “conosci” in rete. Never agree to meet someone you “meet” online. Non inviare foto o immagini senza chiedere il permesso ai tuoi genitori. Never send photos or pictures without asking your parents’ permission. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 33 Non accettare o rispondere mai a SPAM (messaggi pubblicitari/commerciali indesiderati) o possibili truffe. Never accept or answer to SPAM or possible hoaxes. Non guardare mai o non cercare mai la pornografia: spesso, ti mostra una donnaoggetto. Il tuo corpo è meraviglioso e perfetto: esprimilo con lo sport, la danza o l’arte. Never “look at” or “look for” pornography: it often shows you an “objectwoman”. Your body is wonderful and perfect: express it with Sport, Dance or Art. Decidi con i tuoi genitori quando puoi navigare online. Decide with your parents when you can be online. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 34 Decidi con I tuoi genitori quanto tempo puoi stare online. Decide with your parents for how long you can be online. Chiedi sempre ai tuoi genitori prima di scaricare o installare software. Always ask your parents before downloading or installing software. Non fare nulla che sia contro la legge o che danneggi altre persone. Sii un buon “cittadino della rete”. Don’t do anything that is against the law or hurts other people. Be a good “web citizen”! Ins. Carmen Manti COSTRUTTIVAMENTE Pagina 35 INSIEME GIORNALISTI IN ERBA San Roberto L’ EMIGRAZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA L’EMIGRAZIONE NELL’ITALIA DA RICOSTRUIRE Alla fine del secondo conflitto mondiale l’emigrazione dall’Italia riprende con maggiore intensità. Si parte perché manca il lavoro e il paese è distrutto dalla guerra. Si arriva nei paesi di destinazione perché questi hanno bisogno di manodopera, perché accettano “profughi” per motivi umanitari (gli istriani in Australia e in Canada) o politici (i fascisti nell’Argentina peronista, i comunisti nella Cecoslovacchia). In questo periodo le nuove mete degli Italiani sono il Canada, l’Argentina, il Venezuela e l’Australia, invece degli Stati Uniti, ancora chiusi. Alla fine della guerra il 68% dell’emigrazione si muove in Europa, mentre il 12% raggiunge il Nord America, il 12% il Sud America e il 5% l’Australia. La campagna e la montagna sono così abbandonate. Inoltre alcuni emigrano verso le frontiere settentrionali, perché là, continuando a risiedere in Italia, possono recarsi ogni giorno a lavorare in Francia, nel Principato di Monaco, in Svizzera o in Austria. A partire dagli anni 1970 decrescono tutte le migrazioni, interne ed estere crescono quindi i ritorni facilitati dal fatto che è più semplice rientrare dai paesi vicini: i dati rivelano che in questo periodo i rientri sono pari a 4,3 milioni contro 7,5 espatri, ma già dal 1973 i rientri superano annualmente le partenze. LA NUOVA POLITICA DELL’EMIGRAZIONE Riprendendo la strategia fascista, nel dopoguerra si assiste a una serie di accordi bilaterali tra Italia e gli Stati europei che richiedono manodopera per la ricostruzione: 1946, Francia e Belgio; 1947, Cecoslovacchia, Svezia e Gran Bretagna; 1948, Svizzera, Olanda e Lussemburgo; 1955, Germania. Nel frattempo si siglano accordi anche con paesi extraeuropei: Argentina, Brasile e Uruguay, Australia e Canada. Come negli anni del fascismo, il governo italiano scambia lavoratori contro materie prime. Sono fatti partire fascisti e comunisti, ma anche i profughi delle ex colonie e dei territori italofoni passati ad altri Stati, come gli istriani; inoltre il Primo ministro De Gasperi si serve dell’emigrazione per ammorbidire lo scontro nel Trentino, dove una parte della popolazione aveva optato per la nazionalità tedesca. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 36 La clandestinità è per gli emigranti italiani una condizione antica, tanto è vero che si calcolano in almeno 4 milioni quelli che sono partiti senza documenti dopo il 1876. Negli Stati Uniti Alberto Anastasia, boss di Cosa Nostra, dichiarava negli anni 1950, di aver fatto entrare clandestinamente almeno 60.000 connazionali. L’emigrazione clandestina attraverso le Alpi verso la Francia era un percorso seguito dagli emigrati italiani, non solo piemontesi, ma anche siciliani, come illustrato da Pietro Germi ne “Il cammino della speranza”. Nel 1962, 87 italiani trovarono la morte al “Passo del diavolo” presso Ventimiglia per recarsi in Francia. Ancora a metà degli anni 1970 circa 30 mila bambini italiani erano tenuti nascosti in casa («non ridere, non piangere, non far rumore») dai loro genitori emigrati in Svizzera che temevano di essere rimpatriati perché il governo elvetico proibiva ai lavoratori stagionali di farsi accompagnare dalla famiglia. Le Americhe restano un sogno, ma in quella meridionale ci si scontra con crisi economiche e politiche, mentre in quella settentrionale, molto più sicura, non è facile entrare, se non dopo complicate manovre burocratiche. Molti optano dunque per una prima emigrazione verso Paesi europei, il Belgio per esempio, dai quali poi chiedere in un secondo tempo il permesso di passare oltre Atlantico. Le condizioni lavorative sono in genere dure non solo in Italia, ma anche in Europa, nelle Americhe e in Australia. Il lavoro è pesante e non sempre ben pagato, inoltre si vive in una condizione di continua emarginazione. Soprattutto agli inizi i lavoratori, in larga parte maschi, sono ospitati in veri e propri baraccamenti, che talvolta sono gli stessi usati per la reclusione durante la guerra. Inoltre i diritti non sono garantiti, perché il governo italiano non ha le capacità di difenderli e i sindacati locali vedono gli immigrati come una minaccia per l’occupazione dei nazionali. La posizione migliore è forse quella dei lavoratori agricoli nella Francia del Sud-Ovest, per il resto del continente il lavoratore italiano è uno stagionale, sfruttabile a piacimento e destinato agli impieghi più duri e pericolosi nelle fabbriche siderurgiche, nelle miniere e nell’edilizia. Tale situazione è confermata da alcune tragedie eclatanti. A Marcinelle, in Belgio, l’8 agosto 1956 un carrello uscito dai binari e finito contro un fascio di cavi elettrici ad alta tensione lasciati senza protezione causa l’incendio nella miniera del Bois du Cazier che uccide 262 persone di cui 136 italiani. A Mattmark, in Svizzera, il 30 agosto del 1965, 88 operai, di cui 55 italiani, che lavoravano in un cantiere collocato, senza nessun accertamento, sotto il ghiacciaio svizzero dell’Allalin che aveva già dato segni di smottamenti, sono sepolti da una frana. E’d’obbligo ricordare che in Belgio 867 italiani muoiono in miniera tra il 1946 e il 1963. Antonino Laganà, Giorgio Porpiglia, Antonio Verrengia Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 37 La moda oggi Oggi moda è ciò che ognuno di noi ha, e lo contraddistingue dagli altri... Ognuno ha un proprio stile, un proprio gusto.... Tutto è moda!!!!! Quanto conta l'apparenza? Viviamo in un'era dove sembra che tutto quello che conti è l'apparire!!! Si fa di tutto per essere belle, sempre giovani, sempre perfette in ogni momento.... Ma poi perchè???? Perchè non essere se stesse??? “ La moda nel corso dei secoli “ La moda negli anni 20 tende a fare apparire la donna come un' eterna adolescente.... Si iniziano a portare abiti molto corti, che garantiscono maggiore libertà, gonne a vita bassa; gli abiti da sera sono senza maniche o con spalline corte, i tessuti sono morbidi, velati, leggeri; le linee sono dritte. Per la prima volta i capelli vengono tagliati corti; si indossano cappellini che raggiungono le sopracciglia. Sono anche gli anni dei primi cosmetici in particolare del rossetto, che lancia la moda delle labbra rosso fuoco. Negli anni 30 non si ha più l' immagine di una donna perennemente adolescente, ma di una donna matura, non più la donna bambina-maschietto. Si hanno abiti che sottolineano le forme, abiti tagliati di sbieco che creano effetti di leggerezza, sinuosità. Tornano abiti aderenti con profonde scollature. I tessuti sono morbidi e cedevoli. Tutto si basa sulla raffinatezza!!!! Gli anni 40 ripropongono una moda semplificata, le donne non possono permettersi di fare una messa in piega così usano turbanti. Questi sono gli anni dei tacchi bassi. Non si ha più nylon e vengono per questo utilizzate calze di cotone con una riga fatta con l' inchiostro nero per farle somigliare a calze di nylon. Gli anni 50 sono i mitici anni del film Grease!!! Dopo un lungo periodo buio, causato dalla guerra, rinasce la figura di una donna sempre più bella....curata in ogni minimo particolare, super truccata, che usa ombretti coloratissimi, rossetti rossi ed eye-liner... Sono gli anni delle gonne a ruota, voluminose, gonfie, dalla vita sottilissima. Le spalle vengono messe in risalto e le ragazze indossano maglioni dai colori vivaci. I ragazzi non possono fare a meno della brillantina ai capelli, dei jeans attillati e dei giubbotti da motociclista!!! Gli anni 60 sono gli anni del boom economico, che comporta miglioramenti e novità anche nel settore dell'abbigliamento. Si ricerca il nuovo, l'arte diventa moda. Si hanno abiti colorati, irrispettosi, decorati con motivi grafici, rombi, quadrati, trapezi, scacchi. Tornano gli abiti a forma di sacco, stretti sopra e svasati sotto. Gli anni 60 sono soprattutto gli anni delle prime minigonne! Donne di tutte le età le indossano. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 38 Gli anni 70 sono gli anni dei movimenti Hippy che producono la Beat Generation ed i Flower Power. Il fiore è il simbolo di questo periodo, segno contro ogni forma di guerra; da qui il motto "Mettete dei fiori nei vostri cannoni". Si hanno abiti ampi e fantasiosi, magliette corte, gilet a fiori, camice annodate, pantaloni a zampa d'elefante, gonne zingaresche dai colori sgargianti...molto alla moda anche i foulard!!! Sono gli anni delle dimensioni esagerate...Si usano occhiali giganti, nasce la famosa marca Ray Ban!!! Anche i cappelli sono di dimensioni enormi, grandi, voluminosi; sono gli anni delle prime cuffie e della prima bandana. Si usano molto i gioielli etnici. Ma soprattutto gli anni 70 sono gli anni delle zeppe o zattere, indossate per dimostrare l' innalzamento del ruolo della donna all' interno della società, che c'era stato attraverso la parità dei diritti. Esse dunque rubano il posto ai tacchi alti. Si usano lunghi pantaloni, larghi perché ormai la minigonna viene considerata come elemento che riduce la figura della donna, nella sua intelligenza e dignità!!! L'abito hippy è quello più in voga, che si ispira ai paesi dell' India, portato con molta disinvoltura e che dà un senso di libertà ed innocenza!!! La moda degli anni 80 è molto strana, non molta bella, ma ha un suo fascino in fondo!!! Sono gli anni dei famosi Levi's 501, che vengono indossati in tutti i loro modelli. Le maglie sono tutte larghe, senza una forma, con un solo buco per la testa. E sotto le magliettine in jersey abbiamo le intramontabili spalline, attaccate con grosse spille da balia. Sono gli anni delle graziose ballerine e delle decoltè a punta. Colori di questo periodo sono: celeste acceso, fucsia, verde smeraldo, rosa, blu elettrico...colori metallici. Negli anni 90 nasce in Inghilterra lo stile punk, che si ispira a gruppi musicali come i Sex Pistols. Esso è più un modo di vivere, non ha canoni ben definiti...ad esso appartengono soprattutto abiti a basso costo, tipico delle classi medio- basse. Fanno la loro comparsa le scarpe All Star Converse, ma si usano anche gli anfibi. Vengono indossati pantaloni a scacchi, indumenti e soprattutto accessori che si rifanno al mondo Heavy Metal: collari e bracciali borchiati, catene....tatuaggi di diverse forme e dimensioni vengono impressi su tutte le parti del corpo...senza dimenticare le coloratissime ed altissime creste!!! Angela Corsaro, Alessia Di Miceli, Marina Scopelliti Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 39 Tony Colombo La carriera Nel 1994 incise il suo primo Cd a soli 7 anni, riscuotendo un discreto successo e vendendo ben 23.000 copie. Il suo stile si basa sulla canzone napoletana. Nel 1995 partecipa al Forum di Assago a Milano come unico cantante neomelodico presente dove riesce ad attirare l'attenzione della platea. A soli 9 anni esce il suo secondo Cd Scugnizza, il suo primo concerto risale al 1996 in Belgio con un numero di spettatori vicino ai 15.000, per lo più emigranti italiani. Il 1997 è l'anno della sua consacrazione quando partecipa a svariate trasmissioni televisive locali a Torino, Milano e Roma: nello stesso anno è ospite a Radio Italia a Torino. Sempre in quell'anno partecipa a uno spettacolo musicale dal nome Prima Ribalta al teatro Garibaldi di Palermo. Nel 2000 è ospite del programma 3..2..1.. Estate trasmesso dalla Rai. L'anno successivo vince il premio rivelazione dell'anno con il suo settimo cd Io più te premiato dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Nel 205 partecipa al Festival di San Marino arrivando fino in semifinale. Nel 2008 invece con un concerto al Teatro Golden a Palermo, inaugura l'anno lavorativo, e proprio di questo concerto, a distanza di pochi mesi, si parlerà in un dvd dal titolo “Il cuore in un concerto”, dove il cantante si racconta tra una performance palermitana e l'altra, attraverso una ricca intervista. Nel 2009 viene anche chiamato a far parte del film “Un camorrista per bene”. Nel 2010 firma il suo primo contratto con la casa discografica Warner Music Italy. Partecipa alle selezioni Nuova Generazione per Sanremo 2012 con la canzone Un altro amore dentro te . Le tournée Nel 2004 parte per la sua prima tournée in America, esattamente a New York e successivamente esce il Cd “Tra neve e sole”. Negli ultimi anni collabora insieme alla Seamusica di Catania con lo stesso produttore discografico, che, in seguito, gli fa pubblicare un nuovo lavoro dal titolo “Volano i vestiti”. Nel marzo 2008 esce il cd “Note di primavera”. Nel 2009 pubblica il suo ultimo lavoro Si accettano scommesse. Batte Tiziano Ferro nella vendita dei biglietti del Velodromo: 3200 quelli venduti per il concerto di Tiziano Ferro, e 6000 quelli venduti da Tony Colombo. Tony è il primo siciliano a riempire il Velodromo di Palermo ed e il primo cantante neomelodico ad entrarci. Il 5 maggio 2009 davanti a più di 6000 persone offre al pubblico palermitano un concerto al velodromo "Falcone e Borsellino", in cui sono presenti ospiti del calibro di Ciro petrone e Francesco benigno e durante il quale vengono girate alcune scene del film “Un camorrista per bene”. Il 25 giugno 2010 si esibisce a "Piazza mercato (Napoli)" davanti più di 30.000 persone, madrina d'eccezione della serata Aida Yespica. Il 25 gennaio 2011 esce il suo nuovo lavoro discografico “Il Principe e Il Povero”. Dall'8 aprile 2011 ritorna in tournée in Canada e Stati Uniti riscuotendo un grande successo. Viene anche ospitato in una delle radio più importanti del Canada. Il 4 dicembre 2011 fa un grande concerto a Torino con oltre 900 fans. Tony Colombo è il nostro cantante preferito. Emanuela Belmondo, Antonella Pizzimenti Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 40 La nostra cantante preferita: Selena Gomez Selena Marie Gomez è nata il 22 luglio 1992. a Grand Prairie, Texas. Suo padre si chiama Ricardo Joel Gomez ed è messicano mentre sua madre, Mandy Down Cornett, è un’ex attrice teatrale. Il nome della cantante è stato scelto da suo padre in onore di Selena Quintanilla. Selena dopo il diploma di scuola superiore ha iniziato la carriera di attrice seguendo le orme della mamma e ha dichiarato: “Adoro memorizzare i testi di mamma insieme a lei e guardare le prove. Le ho detto che avrei voluto fare quello che faceva lei, però in televisione”. Nonostante sia molto impegnata, quest’anno soprattutto sui set Selena ha in programma un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. Il 15 luglio 2011 all'ospedale pediatrico di Filadelfia ha inaugurato la fondazione di beneficenza The Voice, lanciata dal conduttore televisivo Ryan Seacrest, che si propone di assistere i malati negli ospedali con attività legate alla musica, alla televisione e alla radio. Per l'occasione la Gomez ha cantato una delle sue canzoni mentre un paziente l'accompagnava con una chitarra acustica. Successivamente ha visitato i bambini ricoverati all'ospedale pediatrico di Atlanta. Nel 2007 le viene data l'opportunità di interpretare il ruolo di protagonista in una serie Disney. Le prime esperienze da cantante di Selena Gomez risalgono alla sua partecipazione nella serie TV Barney-Friends, per la quale ha cantato alcune colonne sonore. Nel 2006 registra la colonna sonora Brain Zapped della serie TV omonima di cui è stata protagonista. Nel 2008 Selena Gomez partecipa alla campagna Votes Count, con lo scopo di incoraggiare i ragazzi ad informarsi sui candidati alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008, Barack Obama e John McCain. Nell'ottobre dello stesso anno partecipa, insieme ad altre celebrità, al quinto annuale di beneficenza Runway for Life, che ha raccolto più di un milione di dollari da destinare all'ospedale dei bambini St. Jude di Memphis, in Tennssee. Dopo aver scoperto, durante le riprese di Programma protezione principesse, che a Porto Rico esiste una "spiaggia per cani morti" è diventata ambasciatrice di DoSomething. per la salvaguardia dei cani a Porto Rico. Su tale vicenda ha anche girato un documentario per vaccinare alcuni dei 200 000 cani randagi che vagano sulla spiagge di Porto Rico. A noi piace questa cantante non solo perché è brava ma principalmente perché è socialmente molto impegnata. Vincenza Calabrese, Antonella Cotroneo, Maria Macrì Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 41 SPECIALE SPORT Il tennis Il tennis è uno sport che vede opposti due giocatori (incontro singolare) o quattro (due contro due, incontro di doppio). I giocatori utilizzano una racchetta al fine di colpire una palla. In passato le racchette avevano un telaio in legno, successivamente in leghe leggere, ora in grafite pura o mista a kevlar, ffibra di vetro, tungsteno o basalto con una corda monofilamento o multifilamento congiunta in diversi punti in modo da formare una rete. Scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l'avversario, posto nell'altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo o battendola finisca con il commettere fallo. Regolamento Il tennis viene praticato con una racchetta e una pallina su un campo diviso in due da una rete. Il campo può essere in terra battuta (rossa), erba (verde), cemento (grigio) o materiale sintetico; sono sempre di più i campi al coperto che permettono l'attività anche d'inverno. Lo scopo del gioco è di mandare la palla nel campo opposto, in zone delimitate da righe in base al tipo d'incontro ossia singolo o doppio, per far punto facendo toccare una volta a terra la palla nel campo avverso in modo che l'avversario non possa rispondere, il punto si assegna anche quando l'antagonista non riesce a far passare la palla sopra la rete e quando l'avversario non riesce a prendere la battuta; la palla viene generalmente colpita con la racchetta, mai staccata dalla mano, al volo o dopo solamente un rimbalzo. Gli incontri hanno dei punteggi che si suddividono in partite, in inglese set; in base ai tipi di torneo gli incontri sono al meglio dei 3 o 5 set; un set è costituito da 6 o più giochi (games). Campo di gioco Il rettangolo di gioco ha le seguenti dimensioni: 23,76-23,78 m x 10,97 m, compresi i corridoi laterali che sono larghi 1,37 m e sono validi solo nelle partite di doppio. La rete divisoria ha un'altezza di 0,914 m al centro e 1,07 m ai pali di sostegno. Da ciascun lato della rete le linee a essa parallele sono distanti 6,40 m; subito dopo 5,49 m sono tracciate le linee di battuta. La palla è in gomma rivestita da uno strato di feltro, ha il diametro di circa 6 cm e il peso di circa 58 g; negli incontri dei tornei professionistici si usano sempre palle nuove che vengono cambiate dopo 7 giochi dall'inizio dell'incontro e poi ogni 9 giochi disputati (il motivo per cui si cambiano le palline per la prima volta dopo 7 giochi consiste nel fatto che esse vengono in parte consumate anche durante i palleggi preliminari all'incontro). La battuta è affidata alternativamente a ciascun giocatore per un intero gioco. L'incontro è diretto da un arbitro (o giudice di sedia) coadiuvato da giudici di linea e un giudice di rete. Penna Salvatore Classe III D Roger Federer Rafael Nadal COSTRUTTIVAMENTE La semifinale di Coppa Italia si è giocata E la squadra di Allegri è stata sedata La squadra di Conte è uscita vittoriosa Dopo una partita pericolosa La juve è approdata in finale Con una vittoria eccezionale Il goal di Vucinic ci ha fatto passare il turno Con un goal taciturno Il goal di Maxi Lopez aveva illuso i milanisti E alla fine avevano tutti le facce tristi Mesbah la partita aveva pareggiato E da tutti i juventini insultato Il primo goal è stato di Del Piero Che ha lottato fino alla fine come un guerriero La gara si è decisa ai supplementari Con falli volontari e involontari La finale sarà il 20 Maggio Con i tifosi che si avvieranno come in un pellegrinaggio. Calarco Giorgio Classe III D INSIEME Pagina 42 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 43 La Pallamano La pallamano è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 m e 20 m. Viene definita il più veloce gioco di squadra con la palla. Le due formazioni composte da 7 giocatori devono realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria. Le partite si disputano in 2 tempi da trenta minuti. La pallamano è uno sport codificato di recente ma le sue origini si perdono nella storia. Nella Roma antica esisteva un gioco con la palla lanciata con le mani ed anche nella cultura Maja si trovano immagini su vasi che richiamano la pallamano. In Germania alla fine dell’800 si iniziò a mettere regole uniche a vari giochi. Nel dopoguerra la pallamano si diffonde in tutto il mondo fino a rientrare di diritto tra gli sport olimpici a partire da Monaco 72. Attualmente è il secondo sport maschile giocato al mondo, dopo il calcio è primo tra gli sport di squadra femminili. Lo scopo del gioco e’ segnare il massimo dei goal nella porta avversaria. Il pallone non può essere tenuto per più di 3 secondi in mano se si è fermi. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare in area del portiere o comunque, se tira in corsa il giocatore può entrare saltando nell’area del portiere. I ruoli dei 7 giocatori in campo sono: portiere, centrale, pivot, terzino destro, terzino sinistro, ala destra e sinistra. Il terreno è di forma rettangolare, comprende una superficie di gioco a due aree di porta, misura 40 m di lunghezza e 20 m di larghezza. L’ area di porta è delimitata da una linea lunga 3 m tracciata a 6 m di distanza dalla porta parallelamente alla linea di fondo. La linea che delimita la superficie è definita come linea dell’area di porta e fa parte dell’area stessa. Nessun giocatore tranne il portiere può toccare terra in questa area in fase di gioco. I vari tiri sono: tiro in doppio appoggio, tiro in elevazione, tiro in estensione, tiro in tuffo, tiro dai 7 metri (rigore). La figura del portiere è molteplice. Il portiere svolge più funzioni poiché oltre ad essere il primo dei difensori dovendo difendere la porta è anche il primo degli attaccanti dovendo velocemente lanciare la palla ai suoi compagni sia in caso di goal subito o no. Manifestazioni e tornei più importanti sono:I campionati mondiali maschili, i campionati mondiali femminili e i campionati giovanili. Domenico Laganà Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 44 Calcio Le origini Il gioco del calcio sembra avere origini antichissime. Un antico gioco con la palla era praticato già in Giappone. Nello stesso periodo in Cina era molto diffuso il Tsu-chu (letteralmente: palla di cuoio sospinta dal piede). Altre testimonianze arrivano dalla Grecia antica. A Roma questo gioco si trasformò nell'Harpastum. Si utilizzava una piccola palla e due squadre si affrontavano in un campo rettangolare delimitato da linee di contorno e da una linea centrale. Nel Medioevo i giochi con il pallone furono soprattutto espressione dell'antagonismo tra villaggi o tra fazioni dello stesso villaggio. In Francia, nello stesso periodo, si giocava esclusivamente con i piedi e in modo assai violento la Savate. Ma la città dove il gioco del calcio ebbe il massimo fulgore fu la Firenze medicea. Il calcio fiorentino, assai diffuso a quei tempi, dava luogo a incontri ufficiali nelle grandi ricorrenze tra i partiti dei verdi e dei bianchi. Attualmente quell’antico gioco è ricordato a Firenze, ogni anno, con una fedele ricostruzione in costume. Il calcio moderno In Inghilterra, riabilitato nel 1617 da Giacomo Stuart, il gioco del calcio ricominciò liberamente ad essere praticato, soprattutto dai giovani frequentanti i college e le università inglesi. Nel 1863, precisamente il 26 ottobre, il calcio nasce ufficialmente. Con gli inizi del 1870 lo schieramento in campo assume quell'impostazione ben presto diffusa in tutto il mondo costituita da un portiere, due terzini, tre mediani e cinque attaccanti. Nel 1871, intanto, vengono codificate le dimensioni del pallone e nasce la federazione scozzese e nel 1875 è la volta di quella gallese. Solo tre anni più tardi un arbitro utilizzerà per la prima volta un fischietto per dirigere una gara. Sempre nel 1886 viene ufficialmente riconosciuto il professionismo sportivo: i calciatori sono cioè equiparati alle altre categorie di lavoratori e devono conseguentemente percepire un compenso per l'opera prestata. Nel 1890 le porte sono finalmente dotate di reti. Due anni più tardi fa la sua comparsa il rigore. La diffusione del calcio nel mondo Oggi il gioco si è diffuso un po' ovunque nel mondo. Il primo campionato con partite di andata e ritorno e punteggi per la classifica fu naturalmente in Inghilterra nel 1889. La prima partita ufficiale tra nazionali, fuori dai confini inglesi fu disputata tra la nazionale di calcio dell’ Austria e la nazionale di calcio dell’Ungheria il 12 ottobre 1902 e vide la vittoria dei primi per 5-0. La FIFA acronimo di Federation International de Football Association viene fondata, senza gli Inglesi, il 21 maggio 1904 per iniziativa di Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Svezia, Danimarca, Spagna; nel 1905 l'affiliazione degl'inglesi. La definitiva consacrazione del gioco e della sua diffusione avvenne con le Olimpiadi di Londra del 1908. Il mio sport preferito è il calcio. Mi piace perché nel mio paese (San Roberto) ci sono 3 campetti da calcetto e 1 da campo a 11 dove svolgere questo sport. Nel mio paese ci sono dei bambini molto appassionati che lo praticano molto volentieri. La mia squadra preferita La mia squadra preferita è la Juventus perché insieme ai miei cugini e parenti siamo convinti che la Juventus sia una squadra molto forte e con ottimi giocatori. Francesco Quattrone Classe III D Questi sono i due giocatori più forti di oggi Cristiano Ronaldo Lionel Messi COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 45 Le moto - dalla nascita ai nostri giorni La motocicletta è un veicolo a motore con 2 ruote. La ruota anteriore serve per direzionare la motocicletta e quella posteriore è in comunicazione con il motore tramite la trasmissione, e serve per far muovere il veicolo. I comandi che permettono di utilizzare il veicolo si trovano principalmente sul manubrio e sulle pedane. Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach, sono considerati i primi “inventori” della motocicletta, perché costruirono il primo prototipo di motoveicolo a due ruote, nel 1885 in un’officina di Cannstatt (vicino Stoccarda). Gottlieb Daimler e il suo prototipo di motocicletta Durante il secolo scorso, i primi esemplari di motociclette vennero messi in vendita e da quel momento in poi, si assistette ad una continua evoluzione della motocicletta, grazie ad aziende di tutto il Mondo, sia in Europa che negli Stati Uniti. Fino al 1960 la produzione era per la maggior parte Europea, soprattutto l'industria Inglese, Tedesca e Italiana. Negli ultimi decenni invece, la fanno da regina le industrie di motocicli Giapponesi (Yamaha, Honda, Suzuki e Kawasaki sono le più famose). L’ordine “evolutivo” della motocicletta è stato: Moto: antenata comune a tutti i modelli Moto da corsa: distinguibile dagli altri modelli solo per l’utilizzo che si intendeva fare, poi si è evoluta e si è divisa in diverse categorie: Cross, Enduro, Trial, Stradale. Altri tipi di moto Motociclette Super Sportive: sono delle motociclette concepite e costruite per avere prestazioni mozzafiato e possono sfiorare con facilità velocità prossime ai 300km/h con accelerazioni da fermo fino a 100km/h con un tempo nell’ordine dei 2-3 secondi, ma offrono solo una sistemazione molto scomoda sia per il pilota che per il passeggero e possono esser sfruttate a fondo solo nelle piste. Sono spesso derivate da quelle che corrono nelle classi del mondiale. Motociclette “chopper”: motociclette auto-costruite dal proprietario. Motociclette “custom”: nate negli Stati Uniti, sono ispirate alle “chopper”, ma sono concepite per un utilizzo più razionale. Presentano la ruota anteriore molto avanzata rispetto al manubrio, con una posizione di giuda quasi sdraiata. Davide D’Andrea Classe III D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 46 Pallanuoto La pallanuoto o palla a nuoto è uno sport di squadra acquatico nato nel XIX secolo, le cui regole f urono codificate per la prima volta nel 1887 da William Wilson. Una partita di pallanuoto vede affrontarsi due squadre, ognuna rappresentata in campo da sette giocatori, chiamati pallanuotisti, che possono essere sostituiti nell'arco della partita per un numero illimitato di volte, tranne nel caso commettano tre falli gravi. Storia La storia della pallanuoto trova le sue origini in Inghilterra e in Scozia, alla fine del XIX secolo, dove si diffuse con il nome di acquatic hand-ball e successivamente di water-polo. Nel 1900 la pallanuoto maschile fece la sua prima comparsa ai Giochi Olimpici, nella seconda Olimpiade tenuta a Parigi. Nel 1929 venne costituita una commissione, formata da quattro rappresentanti della pallanuoto britannica e da alcuni loro pari della Federazione Internazionale di nuoto. Porte La porta è lo strumento che delimita la linea che la palla deve attraversare per segnare un punto; le porte, per essere omologabili, devono comprendere una lunghezza di 3 metri tra un montante e l'altro, la traversa deve essere posta a 90 centimetri dal pelo dell'acqua e la rete deve essere attaccata sia ai montanti che alla barra trasversale in modo da chiuderne completamente lo specchio. La durata di una partita è di quattro periodi, ognuno di otto minuti effettivi. Se anche al termine dei tempi supplementari il punteggio è di parità si procede con i rigori. Falli, scorrettezze e sanzioni disciplinari Nella pallanuoto si effettua una principale distinzione dei falli: i falli semplici e i falli gravi . I falli semplici non comportano sanzioni disciplinari, I falli gravi comportano l'espulsione di chi li commette; Nella pallanuoto i ruoli principali sono cinque: portiere, difensore, attaccante, centrovasca e centroboa. Dato che la pallanuoto è uno sport sviluppatosi sulle basi del nuoto, uno dei fondamentali è la nuotata, che permette ai giocatori di spostarsi dentro l'acqua.. La nuotata a forbice, la nuotata a bicicletta e la nuotata a dorso. La pallanuoto maschile fu uno dei primi sport di squadra ad apparire alle olimpiadi. La pallanuoto femminile, invece, comparve per la prima volta nel programma olimpico nel 2000, nell'edizione di Sidney, dopo le insistenti richieste della nazionale femminile australiana per l'inserimento della pallanuoto femminile tra gli sport olimpici. Tra i recordman della pallanuoto alle Olimpiadi troviamo Manuel Estiarte, COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 47 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 48 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 49 GIOCHI SOTTO L’OMBRELLONE GIOCHI LINGUISTICI REALIZZATI DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE ID PLESSO SAN ROBERTO COSTRUTTIVAMENTE Pagina 50 INSIEME Compagni d’istituto, sono un alunno della 1D – plesso S. Roberto – con questo gioco linguistico voglio farvi partecipi del mio amore per la natura e in particolare per la campagna. Individuate tutte le parole elencate ed alla fine ne otterrete una che le comprende tutte.”Buon raccolto!” S A M E C G O L D O N I A R B R G L A M B O R G H I N I R A S T R E L L O D F C A N A T F E R R A R I D I A R C C R R V A U N B R T E B A A C O E A R L D A E I N I T L I M S F O L I R C N O N U Z O O A V U O N R O L D A R A G T R I N C I A T U R A A T M O E C I R T A N I M E S U T R T R E B B I A T U R A R U E R A R O T O P R E S S A PAROLE: 1)ARATRO 2)ARATURA 3)SAME 4)GOLDONI 5)BRACCIO 6)OGM 7)MOTORE 8)RASTRELLO 9)LAMBORGHINI 10)CARRARO 11)DDT 12)LANDINI 13)FERRARI 14)FRESA 15)FAVE 16)UVA 17)RULLO 18)BARRA 19)BENDA 20)CABINA 21)FIENO 22)RINCALZATURA 23)TRINCIATURA 24)SEMINATRICE 25)TREBBIATURA 26)ROTORESSA Francesco Barillà Cari compagni, siamo quasi alla fine dell’anno scolastico durante il quale abbiamo dato il meglio di noi stessi. Ora finalmente sta per arrivare la stagione del riposo e della spensieratezza. M A R E G P A R E O O N O C A S S C H I O S C O T A T S T O P E I A G O S T O R E O E L M V A C A N Z E P A L L R L E R C O S T U M E R O E A E D I C A N O A V S E N E S O U P I N N E P A C R A T S N S R O E l E E S H A I T I E A T C A N Z O N E Z B E N S P I A G G I A A T N B V O M B R E L L O N E E A A A F R A P P E’ C A L D O Z G N PAROLE:MARE; CHIOSCO-AGOSTO-VACANZE-TELO-GABBIANO-SOLE-NAVETTE-COSTUME-PESCHECANOA-APE-PAREO-PINNE-MATERASSINO-SOLLEONE-MEDUSA-GHIACCIO-CONO-ZANZARE-CANZONESPIAGGIA-OMBRELLONE-FRAPPE-CALDO Antonella Martina Barillà, Antonia Angelica Di Miceli Morena Rosy, Antonella Penna COSTRUTTIVAMENTE Pagina 51 INSIEME Quest’anno abbiamo studiato l’epica greca. I poemi sono opere immortali che ancora oggi riescono ad appassionarci . Ma chi è l’autore che, probabilmente, li ha creati ? Risolvi questo acrostico e lo saprai. /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// ////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// /////// 1)E’ uno dei poemi più celebri e narra le avventure di Ulisse. 2)Era Ulisse nei confronti di Penelope. 3)Era il marito di Andromaca. 4)La richiede Priamo per il corpo del figlio. 5)Era l’isola che corrisponde a Ceuta. Francesco Barillà, Angelica Miceli, Antonella Penna 1 2 3 4 5 1 Regno spagnolo da cui partì la riconquista. 2 Impresa spagnolo fatta per riottenere le terre ancora in mano agli Arabi 3 Importante famiglia normanna 4 Parte del cognome dell’eroe della riconquista del 1043-1099 5 Religione araba Nel corso di quest’anno scolastico, tra i vari argomenti di storia, abbiamo studiato il mondo arabo. Cari compagni, per risolvere questo semplice gioco, procedete a u n veloce ripasso. Dalle prime lettere delle vostre risposte verrà fuori il nome di un popolo. Ana Maria Giorgiana Ciubotariu COSTRUTTIVAMENTE Pagina 52 INSIEME Gli animali sono creature straordinarie che vanno rispettate ed amate; sono numerosi e di infinite specie. In questo cruci-puzzle ne trovate tantissimi come: uccelli, mammiferi, felini ecc… V I T E L L O L E O P A R D O I S C U A L O C C E B M A T S P U M A E I D R A V E R G I T E C A V A L L O N G U F O A R R C A P R A E B E L G A A C I A C I M O L I I R D O C C O C P C C U T A G S N E R E R B A E L O C C L N C F L S R L U G R O N C O C U I A E O V U E N M A I A L E A A R F T O P O E E G G E O M R D F A E N O A L L H L A M O E A A T C A M N L L I I T B S T I C T L I A A O I R O T A C N N C E U O N T R N O R A I A A O A A P L A R O O L A G A P P A P E C O R A T PAROLE: 1)CANE 2)GATTO 3)CONIGLIO 4)MUCCA 5)VITELLO 6)TORO 7)CAPRA 8)PECORA 9)AGNELLO 10)GALLO 11)CAVALLO 12)ASINO 13)UCCELLO 14)ELEFANTE 15)TIGRE 16)LEONE 17)PANTERA 18)PUMA 19)LEOPARDO 20)PAPPAGALLO 21)GHIRO 22)GUFO 23)FARFALLA Rocco Catalano, Agazio Salvatore Perronace 24)TALPA 25)COLOMBA 26)TOPO 27)CERVO 28)MAIALE 29)COCCODRILLO 30)BISCHIA 31)STAMBECCO 32)OSTRICA 33)APE 34)ERMELLINO 35)RANA 36)OCA 37)BUE 38)MOSCA 39)IDRA 40)DAINO 41)LUPO 42)GNU 43)PULCE 44)ORSO 45)VIPERA 46)ALCE COSTRUTTIVAMENTE Pagina 53 INSIEME Attraverso lo studio antologico ci siamo accostati alla tematica dell’amicizia. Entro questo gioco linguistico, insieme con altri termini, c’è nascosto una frase molto significativa, tratta dal celebre romanzo “il piccolo principe”di Antonie Saint-Exupèry. Coraggio, iniziate la vostra ricerca! //// //// //// //// //// /// /// //// // / //// //// //// ///// /// //// /// //// //// //// //// //// // / //// //// //// //// //// //// /// //// // / // // /// // / //// //// /// //// // / // / //// //// /// //// // //// //// //// //// ///// // / /// // // / // / // / AMICIZIA AFFETTO RISPETTO FIDUCIA LEALE AMORE VOLPE ROSE ASTRONAVE AFFIDABILE Domenica Catalano, Giovanna D’Agostino //// /// //// //// // // /// // // // / //// //// //// //// // //// // // //// /// //// /// //// //// // // // /// / / / //// //// //// //// // //// //// /// //// //// //// //// //// //// //// //// COSTRUTTIVAMENTE Pagina 54 INSIEME Tra le varie materie studiate nel corso di questo anno scolastico la civiltà latina ha suscitato il nostro interesse. Forza ragazzi ripassate un po’ di lessico e con l’aiuto del dizionario traducete alcuni termini dall’italiano al latino. Se procederete correttamente nella colonna centrale comparirà la lingua degli antichi romani. 1 ////// 2 ///// ////// / ///// ////// ////// ///// ///// ///// ///// //// ///// / ///// // ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// //// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ////// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// / ///// 3 4 5 6 ///// ///// 7 8 9 ///// 10 11 12 1 SANDALO ///// 7 COLAZIONE 2 PANE 8 CILIEGIA 3 CONIUGE 9 VESTITO 4 GANIMEDE 10 5 COCOMERO 11 SALIERA 6 MANDORLA 12 ACQUA Francesca Barillà, Roberta Porpiglia PERA ///// COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Intramontabili giochi di carta e penna L’impiccato Uno dei giocatori sceglie segretamente una parola; l'altro deve indovinarla. Il giocatore che sceglie la parola disegna una riga tratteggiata, con un tratto per ogni lettera della parola. L'altro tenta di indovinare la parola dichiarando una lettera a ogni turno. Se la lettera compare nella parola, il giocatore che ha scelto la parola trascrive la lettera su tutti i trattini corrispondenti. Se la lettera non è presente, il giocatore che ha scelto la parola traccia una linea dell’impiccato. Il gioco termina quando la parola viene indovinata, o viene completato il diagramma dell'impiccato. Cadaveri eccellenti Il gioco cadaveri eccellenti non è competitivo e consiste nel creare un testo o un'immagine con un lavoro di gruppo in cui però ogni partecipante ignora i contributi degli altri. La versione originale del gioco prevede che un gruppo di giocatori componga una poesia o un racconto alternandosi alla scrittura, con il vincolo che ogni partecipante può vedere solo la parola finale del contributo precedente. Gioco del vocabolario In questo gioco ogni giocatore riveste il ruolo di "lettore", il quale cerca sul vocabolario una parola difficile di cui nessuno conosce il significato e la dice agli altri. Ognuno scrive su un foglietto una definizione possibile di quella parola, mentre il lettore scrive quella giusta, copiandola dal vocabolario. Il lettore raccoglie tutti i foglietti, li mischia, e ne legge i contenuti. Ogni giocatore vota per la definizione che gli sembra quella del dizionario. Vince chi indovina il maggior numero di parole. Punti e linee Si disegna una griglia di puntini quadrata, usualmente 7x7. Il gioco consiste nel tracciare delle linee in una griglia, un giocatore alla volta, cercando di formare dei quadrati. Chi chiude un quadrato lo segna del proprio colore e ha il diritto di segnare un' altra linea (e così finché non riesce più a chiudere quadrati). Alla fine, quando tutta la griglia è piena, vince chi ha conquistato più quadrati. A dispetto della sua semplicità, questo gioco richiede grande strategia ed abilità. Pagina 55 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME RICORDI DI VIAGGIO Gita Puglia!! Noi ragazzi delle classi seconde dell’Istituto Comprensivo di Campo Calabro/ San Roberto abbiamo partecipato al viaggio d’istruzione nei giorni 8- 9 e 10 Maggio. La partenza è avvenuta a Campo Calabro alle ore 6:00. Il primo luogo che abbiamo visitato è stato Matera in Basilicata. Abbiamo visto i bellissimi sassi di Matera che si dividono in Barisano e Caveoso. Dopo aver visitato alcune vie di Matera siamo partiti per dirigerci ad Ostuni in albergo. Una volta arrivate ci siamo sistemate nelle camere. Eravamo molto entusiaste tanto che appena entrate abbiamo iniziato ad esultare dalla felicità. Verso le 20:30 siamo scese in sala per cenare. Abbiamo mangiato bene e dopo aver parlato un pò con gli altri ragazzi siamo salite nelle camere; abbiamo riso un pò insieme e poi siamo andate a dormire. La mattina seguente la nostra professoressa è passata nelle camere a svegliarci. Appena pronte siamo scese giù per fare colazione e siamo ripartiti per andare a visitare la città di Lecce. Abbiamo visto la cattedrale e le chiese, quasi tutte di origine barocca . Siamo state colpite dalla bellezza di una chiesa con una facciata riccamente decorata e per la quale ci sono voluti ben 98 anni di lavori di costruzione. Tornati all’hotel abbiamo cenato, fatto amicizia e abbiamo invitato alcune ragazze nella nostra camera. Il terzo giorno dopo aver sistemato le valigie nell’autobus abbiamo lasciato l’hotel. Abbiamo attraversato a piedi le strade più strette d’Europa e siamo arrivati alla fabbrica dei confetti. Poco dopo abbiamo visitato Castel del Monte. Al ritorno sull’autobus abbiamo visto un film molto divertente. Alle 12:45 siamo ritornati a casa. E’ stata una gita che non dimenticheremo mai. Classe 2D Pagina 56 COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 57 GITA A TROPEA-PIZZO Giorno 29 Maggio 2012. Noi ragazze della classe 2D di San Roberto, insieme alle altre classi dell’Istituto , ci siamo recate a Tropea e a Pizzo . Siamo partiti alle 6:45 e abbiamo fatto il giro per prendere gli altri ragazzi . Durante il viaggio ci siamo fermati all’autogrill per andare ai servizi e fare colazione . Trascorso un po’ di tempo siamo ripartiti e intorno alle 11:00 siamo arrivati a destinazione. Il primo luogo che abbiamo visitato è stata una Chiesa scavata nella roccia . Dopo abbiamo visitato il castello dove è stato imprigionato e fucilato Gioacchino Murat. Abbiamo visitato le celle deve erano stati imprigionati Gioacchino e i suoi soldati ; il tutto era ricostruito con dei manichini che riproducevano le divise originarie dell’epoca. Gioacchino Murat essendo un re è stato spostato dalla cella comune è portato in una cella riservata a lui, dove ha scritto la sua ultima lettera per i suoi cari. Dopo aver mangiato siamo andati al museo dei lavori antichi di Tropea, in cui vengano riprodotti i mestieri dell’epoca. Per concludere la visita ci siamo affacciati al famoso Balcone di Tropea con la sua meravigliosa vista sul mare. Siamo partiti e siamo arrivati a San Roberto alle 20:30. Questa giornata è stata indimenticabile. Classe 2D COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 58 Fiumara SIAMO TUTTI POETI E SCRITTORI Il bidone Un giorno un acquazzone ha Bagnato un bidone Era nero ora è scolorito Di un colore impazzito Verde, rosso e giallo Sembra un pappagallo Virginia Romeo Classe I E I mesi dell’anno Maggio, Giugno, Luglio, Agosto; Non vi voglio se non siete a posto. Settembre, Ottobre, Novembre; provate un altro anno magari, a Dicembre. Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile; quest’anno si , è bisestile. A Melissa Bombe sulle case, bombe sulle scuole, Mondo che vuol bene, mondo che non vuole. Bambini, anziani, giovinetti che muoion Per giochetti e dispetti. Tic tac fa la bomba a orologeria che È pronta a scoppiare. Virginia Romeo Classe I E Virginia Romeo Classe I E COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 59 Considerazioni Generali I miei tre anni di scuola media sono stati molto belli e anche fondamentali perché mi hanno preparato ad affrontare un nuovo corso di studi, ovvero le scuole superiori. All’inizio del mio percorso sinceramente ero un po’ teso perché dovevo conoscere nuovi insegnanti e dovevo studiare nuove lingue e nuove materie ma poi alla fine ho capito che è soltanto l’inizio a renderti teso e capisci che la scuola è fondamentale per aprirti la strada nel mondo del lavoro. Riguardo la mia scelta scolastica ero abbastanza indeciso perché i professori mi consigliavano qualsiasi tipo di scuola ma alla fine sono arrivato al punto andando per esclusione ed interessi così ho fatto la mia scelta:il Liceo Linguistico perché a me piacciono le lingue straniere. Bisogna non sottovalutare la scelta della scuola da frequentare perché questa ci aprirà la strada nel mondo del lavoro. ANTONINO SPEZZANO Classe III E E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA Il 21 Marzo inizia la primavera e tutto si trasforma. La prima cosa che cambia è la natura perché sbocciano i fiori, gli alberi si ricoprono di fiori bianchi e rosa, gli animali si svegliano del lungo letargo e si sentono i loro cinguettii. L’aria profuma di fiori e il sole diventa più caldo. Con l’arrivo della primavera cambiano le persone e il loro modo di fare perché la tristezza dell’inverno finisce e inizia la gioia tipica di questa stagione. Cambia anche il modo di vestire e finalmente si ripongono nell’armadio i cappotti e i maglioni. Arriva anche il tempo di scampagnate, gite fuori porta e pic-nic. Noi ad esempio, alunni di III^ media aspettiamo la gita di fine anno con gioia ed emozione. Per me la Primavera è la stagione più bella perché le giornate diventano più lunghe e perché si possono fare tante passeggiate nella natura che in questo periodo dell’anno è la casa più bella che si possa ammirare. FRANCESCO RIPEPI Classe III E COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 60 USCITE DIDATTICHE Relazione uscita 21 marzo Mercoledì 21 marzo insieme a tutte le seconde dell’Istituto comprensivo di Campo Calabro, ci siamo recati presso l’azienda chiamata “La Fattoria della Piana” la quale esiste dagli anni 60 e rappresenta, oggi la più grande realtà produttiva in Calabria per quanto riguarda il settore dei prodotti latteria-caseari. Grazie al suo impianto a biogas rappresenta il simbolo dell’altra Calabria , quella che grazie alla green economy e alla innovazione può eccellere . Il sole ci ha allietati fin dal mattino presentandoci la primavera. La compagnia era ottima tanto quanto la nostra bravissima “accompagnatrice”: la professoressa Ranieri. Siamo arrivati verso le ore 9.00, abbiamo visitato per prima la vitellaia o meglio “l’asilo nido” dei vitellini. Che tenerezza vederli! Vengono trasferiti in questa zona già dopo tre giorni dalla loro nascita e ci trascorrono il primo anno di vita. I vitellini vengono divisi per fascia d’età, da un lato ci sono quelli di 6 mesi che si nutrono con il cibo solido e dall’altro ci sono sono i vitellini che prendono il latte in polvere. I vitellini appartengono a 2 razze diverse: la “Frisona” o “Pezzata Nera” e la “Bruna Alpina”: le due migliori razze per quanto riguarda la produzione del latte. Il secondo luogo che abbiamo visitato è stato la sala parto dove le mucche dopo 9 mesi di gravidanza partoriscono e producono il latte per 300 giorni. I loro vitelli però saranno allattati soltanto per i primi 3 giorni e dopo questo periodo prenderanno il latte in polvere da dei speciali biberon. Il latte delle mamme-mucche servirà invece alla fattoria per produrre i formaggi,le mozzarelle e le ricotte. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 61 La 3 tappa secondo me la più interessante è stata la visita all’impianto a biogas, il quale consente alla fattoria di essere energeticamente autonoma ed ecosostenibile . Attraverso il processo di fermentazione del letame e del liquame proveniente dalle stalle si ottiene biogas che a sua volta viene bruciato in un cogeneratore per produrre energia elettrica che viene utilizzata per produrre acqua calda ed alimentare le stalle e il caseificio. Subito dopo abbiamo visitato la “stalla grande” che ospita 400 mucche operaie chiamate così perché producono il latte utilizzato per poi produrre il formaggio, ricotte ecc. Ognuna di loro possiede una collare blu con un microchip che serve a controllare il loro stato di salute. Prima di pranzo abbiamo visto la stalla dove c’ erano 3 tori, gli unici in possesso dalla fattoria. Avevano un anello al naso per calmarli qualora diventassero aggressivi. Il naso infatti rappresenta il loro “tallone d’Achille”. Con tanta fame e con l’ acquolina in bocca abbiamo assistito nei tre settori del Caseificio, alla preparazione della ricotta , delle mozzarelle e del formaggio. Alle ore 12:30 abbiamo pranzato con dei prodotti tipici. L’ultima, ma non meno importante tappa, è stata la visita della sala mungitura, dove abbiamo appreso come avviene questa operazione. Le mucche dapprima vengono disinfettate poi con sofisticate tecnologie, vengono munte due volte al giorno: alle 4 del mattino e alle 16:00. Ognuna di esse produce all’ incirca 28 litri di latte al giorno. Alla fine, prima di recarci al pullman abbiamo comprato dei “souvenir” da portare a casa, naturalmente si trattava dei prodotti caseari . Arricchiti di tante nozioni e soprattutto convinti che il futuro può essere ecosostenibile siamo tornati a casa desiderosi di trasferire ai nostri genitori la meravigliosa esperienza appena vissuta. Giuseppe Calabrò Classe II E COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 62 Viaggio d’istruzione classi terze Giorno 17 aprile 2012 noi alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo San Roberto, Fiumara, C. Calabro siamo partiti per il viaggio d’ istruzione diretti a Montecatini, sede dell’albergo per noi prenotato. Siamo arrivati in serata, abbiamo cenato e ci siamo sistemati nelle rispettive camere. Il giorno seguente siamo andati a Genova per visitare l’acquario. Appena entrati abbiamo visto tante specie di pesci tra cui lo squalo, l’amantino, i piranha,l e meduse, i pesci pagliaccio e i diversi pesci del mondo. Siamo poi saliti su una nave affiancata all’acquario dove c’erano rappresentate le biodiversità degli ambienti marini e terrestri. Nel pomeriggio dopo aver pranzato, insieme alla guida siamo andati a visitare il centro storico della città e alcune chiese tra cui il Duomo di San Lorenzo. Poi abbiamo fatto ritorno in hotel. Il giorno seguente siamo andati a visitare la città di Firenze, come prima tappa abbiamo visitato le cappelle Medicee. Una volta usciti siamo andati nella chiesa di S. Maria del Fiore e abbiamo ammirato la cupola costruita da Filippo Brunelleschi. Usciti dalla chiesa abbiamo visto il portale degli Angeli. Nel pomeriggio dopo aver pranzato siamo andati a visitare la piazza della Signoria dove c’ era l’ antica residenza dei Medici, la statua del David di Michelangelo e il Ratto delle Sabine del Giambologna. Dopo aver sostato per un breve arco di tempo abbiamo visto il fiume che attraversa Firenze l’Arno e poi siamo rientrati in albergo. Il giorno seguente siamo andati a Pisa a visitare il Duomo, il Battistero e la Torre e in seguito abbiamo fatto shopping. Dopo il pranzo nel pomeriggio ci siamo recati a Lucca, una città rinascimentale nota per le sue mura di protezione e il bellissimo Duomo. Abbiamo concluso la giornata visitando Piazza Anfiteatro. Conclusa la visita siamo tornati in hotel. Il giorno seguente siamo risaliti sugli autobus per ritornare a casa. Arrivati a Orvieto abbiamo visitato il Duomo e siamo andati a pranzare. In tarda serata siamo arrivati a Campo Calabro stanchi , ma felici della bella esperienza che abbiamo condiviso con le insegnanti, la preside e i ragazzi dell’ istituto. Questa per noi stata un bellissima esperienza che ha arricchito le nostre conoscenze e il nostro bagaglio culturale. Antonino Spezzano e Francesco Ripepi Classe III E COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 63 O M E R O D A T E G I R T S I S I O T G S T R I I E O E T A A U Z I O N E L’AUTORE E’: OMERO M A T E R A S S I N O F A S O L L E O N E S M R R S P M E D U S A P B A E C E V R I P R T I R P G H I A C C I O C A E P P I A C O A N E A G L E ’ A O G A S N N L N G L C R S O N T O E E Z I O A E C S Z U A P E O A N L O O T E M V A S N A E D O T O P E S C H E T E O N A R A R E R A Z N A Z O T E L O N A I B B A G C S O L E E T T E V A N ARAGONA RECONQUISTA ALTAVILLA BIVAR ISLAMISMO IL NOME DEL POPOLO E’: ARABI Sta per arrivare l’estate S B R A C C I O G M T U A R A T R O M O T O R E M G S F R E S A R E T R E L T E V A F V I C R A C A R R A R O U N I E R G M E R U L L O C R B O O B L A N D I N I T B T L O L R B A R R A A I O D R O I R E C O T N A P O G D D T I N L U I T R N H F I E N O D R M U E I I C A B I N A A E R S A N A R A T U R A S A S R I N C A L Z A T U R A SOLUZIONE: AGRICOLTURA Soluzioni giochi pag. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 64 6 7 A I M E I N 9 11 U A C E I 10 L Q C D A C M 5 G T 8 A S A C 1 P 3 2 S 12 A A O N O 4 C L U R C P I U L I N G U A L A T I N A E S I A M ///// U S U R U ///// A ///// U N I //// M U S U M ///// ///// ///// X I S ///// ///// M ///// M ///// ///// ///// ///// ///// M ///// ///// ///// ///// ///// ///// //// ///// ///// ///// ///// E ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// D ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// E ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// ///// E’ IL VETERINARIO V I P E R A ///// E R M E L L I N O I S U C C E L L O ///// G H I R O L T Q M A A I C O N I G L I O R L E U A V P M U C C A E A T T A A L A E A R O T C O L O M B A I G L L I L A L A L C E M O S C A A O O D L E L G N U A R E T N A P L C R O B I S C I A D A I N O P A S T R O N A V F M D L’ E F I I N V E S C P F O N I B I L E T T O E z I E C A N E R N F A R F A L L A A O E V G ////// D E L E F A T T E A P E I S D U C I Z R I S I Z E A F P M L R O S O R V E P B E U ////// O R S O T E C L U P E L S I B S A P E T F I I D O E A M R F ////// C E R V O N ////// I O L C R A G O A C R L U P O ///// A N A O D T I A C O B U E O T O R O T R O S T R I C A G N E L L O ////// ////// A E A L E A G I L E L I E T O N A B I L E C C H I A L E La frase è: L’essenziale è invisibile agli occhi. COSTRUTTIVAMENTE INSIEME Pagina 65 REDAZIONE Gli Allievi dell’Istituto Comprensivo di Campo Calabro Fiumara e San Roberto Direttore Responsabile: docente Marilena Iiriti W|Ü|zxÇàx? W|ÜxààÉÜx TÅÅ|Ç|áàÜtà|äÉ? cxÜáÉÇtÄx w| fxzÜxàxÜ|t? VÉÄÄtuÉÜtàÉÜ|? WÉvxÇà| x TÄâÇÇ| wxÄÄË \áà|àâàÉ VÉÅÑÜxÇá|äÉ w| VtÅÑÉ VtÄtuÜÉ? ftÇ eÉuxÜàÉ x Y|âÅtÜt tâzâÜtÇÉ t àâàà| UâÉÇx itvtÇéx