DEMENZE
Dott.ssa Maria Ernesta LEONE
Specialista in Neurologia
COF Lanzo (Como)
www.neurologa-mariaernestaleone.com
Behavioral Symptoms of Dementia, Campbell JL, Rowe MA, Marsiske M. Res Gerontol Nurs. 2010 Sep 30:1-17.
PERDITA
memorizzare nuove informazioni
valutazione critica e giudizio
organizzazione e pianificazione di azioni e gesti
parlare correttamente
vestirsi
orientarsi in luoghi noti
The more physical inactivity, the more agitation in dementia. Scherder EJ, Bogen T, Eggermont LH, Hamers JP,
Swaab DF. Int Psychogeriatr. 2010 Sep 3:1-6.
Agitazione e atteggiamento oppositivo perché improvvisamente si
ritrova in ambienti non noti
Accusa persone prossime perché non ritrova oggetti riposti in
nascondigli bizzarri
I problemi di memoria e orientamento peggiorano lo stato di
confusione per qualsiasi cambiamento di luogo, di orario e di
persona per difficoltà a gestire mentalmente situazioni nuove tanto
da indurre comportamenti di fuga con abbandono dell’abitazione
SOFFERENZA CEREBRALE
VASCOLARE
GENESI
DEGENERATIVA
METABOLICA/INFIAMMATORIA
Prevalenza di demenza, per classi di età
Prevalenza (%)
40
30
Italia, Rocca 1990
Canada, Canadian Study 1994
Spagna, Lobo 1995
USA, Bachman 1992
Olanda, Ott 1995
Giappone, Ogura 1995
20
10
0
65-69 70-74 75-79 80-84 85-89
>90
Età (anni)
Raddoppia ogni 5 anni di età : 40% a 85-89 aa
Dementia incidence continues to increase with age in the oldest old: the 90+ study. Corrada MM, Brookmeyer R,
Paganini-Hill A, Berlau D, Kawas CH. Ann Neurol. 2010 Jan;67(1):114-21.
Malattia di Alzheimer
la realtà assistenziale in Italia
 La famiglia rappresenta oggi il principale
supporto per il paziente con demenza
tanto che l’ 80% dei familiari presta
assistenza al proprio congiunto con
demenza
ventiquattro
ore
su
ventiquattro
• Gli unici farmaci che hanno dato qualche risultato positivo
sono gli inibitori dell’acetil-colinesterasi (Donepezil,
Rivastigmina e Galantamina). Il razionale del loro impiego si
fonda sulla inibizione da essi esercitata sull’enzima che
idrolizza la acetil-colina, vale a dire il neurotrasmettitore più
specificamente carente nella malattia di Alzheimer. In tal
modo la acetil-colina persiste più a lungo a livello del vallo
sinaptico e può pertanto espletare le sue funzioni fisiologiche.
• Va comunque segnalato che tali farmaci possono stabilizzare
solo temporaneamente il quadro clinico in soggetti con
demenza di grado lieve o moderato ed in una percentuale di
casi che non supera il 50%.
 evitare il più possibile cambiamenti di orari ed
abitudini (pasti, igiene, riposo)
stimolare l’orientamento del pz ripetendogli spesso
dove si trova e perché, il nome delle persone che lo
assistono, la data precisa
in caso di disturbi del comportamento cercare di
capire se vi siano cause di disagio fisico, stipsi,
ritenzione d’urina, anche una modesta infezione con
febbre, quindi cercare di tranquillizzare il pz con
colloquio pacato ed atteggiamento rassicurante.
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Agitazione e atteggiamento oppositivo perché improvvisamente si