Nutraceutici per la prevenzione CV: sempre solo in prevenzione primaria GIUSEPPE MARAZZI MD PHD IRCCS SAN RAFFAELE Nonostante la disponibilità di numerosi presidi terapeutici per il trattamento delle malattie cardiovascolari, ancora oggi però queste rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità nel mondo industrializzato Circulation, 2008 Mortalità cardiovascolare 44% Mortalità Cardiopatia ischemica 28 % Ictus Cerebri 16 % Incidence : 300/100.000/year Andamento dei Fattori di Rischio CV Oggi vi sono circa 300 milioni di persone ad alto rischio per malattie cardiovascolari Nel 2020 circa 600 milioni di persone saranno ad alto rischio di andare incontro ad eventi cardiovascolari maggiori Paradosso della Prevenzione Il maggior numero di eventi cardiovascolari, in senso assoluto, si verifica non nei soggetti ad alto rischio, la cui frequenza nella popolazione è bassa, ma nei soggetti a rischio basso-intermedio, perché sono molto più numerosi dei primi Nello studio INTERHEART (A Global Case-Control Study of Risk Factors for Acute Myocardial Infarction) sono stati misurati 9 fattori: fumo, dislipidemia, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, dieta, attività fisica, consumo di alcool, fattori psico-sociali. Sono state arruolate 14.820 persone sane nei 5 continenti ed è stata osservaa la comparsa d’infarto in tali soggetti durante i cinque anni di follow-up. Ne è risultato che ci sono 6 fattori di rischio (fumo, dislipidemia, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, fattori psico-sociali) e 3 fattori protettivi (dieta ricca di frutta e verdura, attività fisica, “consumo di alcool”) The Lancet, 2004 Relazione tra C-LDL ed eventi CV negli studi con statine Pz con eventi CHD (%) 30 HPS-Pl GREACE-UC 4S-PI 25 HPS-Rx 4S-Rx 20 15 Prevenzione secondaria GREACE-Rx 10 LIPID-PI CARE-PI LIPID-Rx WOSCOPS-PI CARE-Rx 5 Prevenzione primaria AFCAPS-PI AFCAPS-Rx WOSCOPS-Rx 0 90 110 130 150 170 190 210 Valori medi di C-LDL al follow-up (mg/dl) PI=placebo; Rx=trattamento; UC=usual care Athyros VG et al., Curr Med Res Opin 2002; 18:220-228; Downs JR et al., JAMA 1998; 279:1615-1622; Heart Protection Study Collaborative Group, Lancet 2002; 360:7-22; The LIPID Study Group, N Engl J Med 1998; 339:1349-1357; 4S Study Group, Lancet 1995; 345:1274-1275; Sacks FM et al., N Engl J Med 1996; 335:1001-1009; Shepherd J et al., N Engl J Med 1995; 333:1301-1307; Sever PS, Dahlöf B, Poulter N, Wedel H et al., for the ASCOT Investigators, Lancet 2003; 361:1149-58 Benjamin Galper - Columbia University New York Maschi : 35-80 anni Femmine : 45-80 anni Terapia Farmacologica Terapia Statine * TC LDL HDL TG Tollerabilità 19- 37% 25 - 50% 4 - 12% 14 - 29% buona 13% 18% 1% 9% buona Sequestranti degli Acidi Biliari 7 - 10% 10 - 18% 3% Acido Nicotinico 10 - 20% 10HPS2-THRIVE - 20% 14 - 35% Ezetimibe Fibrati 19% 4 - 21% 11 - 13% * Dose giornaliera di ciascuna statina: 40 mg (esclusa rosuvastatina) rosuvastatina) = scarsa 30 - 70% moderata scarsa 30% buona Distribuzione del colesterolo totale: Pazienti con e senza eventi coronarici Framingham Heart Study—26 anni di Follow-up Il 35% di eventi coronarici si verifica in pazienti con CT < 200 mg/dL Senza eventi Con eventi 150 300 250 200 Colesterolemia totale (mg/dL) Castelli WP. Atherosclerosis. 1996;124(suppl):S1-S9. La percezione non è sempre realtà……. Nonostante le evidenze, la situazione attuale è insoddisfacente ! Della popolazione con indicazione a terapia ipocolesterolizzante... … meno della metà riceve la terapia … … e molto meno di metà è ben curata EUROASPIRE II Study Group, Eur Heart J 2001, 22:554-572. Schrott et al., JAMA 1997; 277:1281 Harnick et al., Am J Cardiol 1998; 81:1416-20. Pearson et al., Arch Intern Med 2000; 160:459-67 Hoerger et al., Am J Cardiol 1998; 82:61-5 obiettivi …… Valutare le strategie terapeutiche utilizzate nella pratica clinica in funzione della distanza dal target lipidico …… Distribuzione dei pazienti per aderenza e raggiungimento del target terapeutico L’interruzione della terapia con statine è frequente dopo una Sindrome Coronarica Acuta 2.234 pazienti; 1385 maschi; età media 72 anni Dimissione dopo SCA NSTE Durante il follow-up di 12 mesi, il 27.3% dei pazienti ha interrotto la terapia con statine. Tempo mediano all’interruzione 35 giorni (tange interquartile 21-79). Colivicchi F et al. G Ital Cardiol 2008; 9 (suppl. 2): 20S IMPATTO DELLO SWITCH DELLA TERAPIA STATINICA DA INTENSIVA A MODERATA DOPO UN EVENTO CORONARICO ACUTO 1,321 patients discharged on atorvastatin 80mg/day* 486 (37%) continued atorvastatin 80mg/day 278 (21%) discontinued therapy Median time to discontinuation 37 days (IQR 19–81 days) 557 (42%) switched to moderate statin therapy Median time to switching 28 days (IQR 16–67 days) 102 (18%) switched to a lower dose of atorvastatin 327 (59%) switched to simvastatin 57 (16%) switched to pravastatin 41 (7%) switched to fluvastatin Mean dose 27mg/day Mean dose 40mg/day Mean dose 80mg/day Mean dose 24mg/day *1321 consecutive patients (886 men, mean age 71.1 ± 8.7 years) discharged on atorvastatin 80mg/day after an ACS in a 6.5-year period Colivicchi F. et al. Int J Cardiol (2011); 152:56-60 Incremento di circa 3 volte della probabilità di eventi CV. In caso di interruzione precoce (entro 30 giorni dalla dimissione) la probabilità di eventi sfavorevoli aumenta fino ad oltre 5 volte. Colivicchi F, et al. Int J Cardiol (2011); 152: 56-60 Problema N° 1 Il Trattamento Farmacologico Scarsa propensione allo screening dei principali fattori di rischio cardiovascolare Tendenza ad insistere con la correzione dello stile di vita anche quando è del tutto evidente che il paziente non può - non vuole - non riesce ad attuarli Mancato trattamento di un’elevata quota di pazienti ad elevato/moderato rischio cardiovascolare Problema N° 2 Il Target Terapeutico Mancato raggiungimento del target terapeutico in un’elevata quota di pazienti ad moderato/elevato rischio cardiovascolare Mancato monitoraggio dell’efficacia del trattamento ipocolesterolemizzante Cosa fare? DOVE SI COLLOCA LA NUTRACEUTICA Eur J Pharmacol. 2011 Sep;668 Suppl 1:S2-9. 2011 Functional foods and dietary supplements: products at the interface between pharma and nutrition. Eussen SR, Verhagen H, Klungel OH, Garssen J, van Loveren H, van Kranen HJ, Rompelberg CJ. Nutraceutici nel trattamento delle dislipidemia fitosteroli berberina policosanoli Omega 3 Lievito di riso rosso Lievito rosso Le monacoline Reduttasi con sintesi epatica competono strutturalmente l’HMG-CoA, precursore del del colesterolo. a livello dell’HMG-CoA mevalonato, inibendo la Acetil-CoA ↓3-idrossi-3-metilglutaril-CoA HMG-CoA Reduttasi Lieivito rosso (monacoline) ↓ Acido Mevalonico ↓ Colesterolo Jianping L et al Chinese Medicine, 2006; 1 (4)/Heber D et al Am J Clin Nutr, 1999; 69; 231-236 Policosanoli Il policosanolo inibisce la sintesi dell’HMG-CoA Reduttasi, inibendo la sintesi epatica del colesterolo. Acetil-CoA ↓3-idrossi-3-metilglutaril-CoA HMG-CoA Reduttasi ↓ Acido Mevalonico ↓ Colesterolo Menendez R et al Arch Med Res 2001; 32 (1); 88-12 policosano Berberina Meccanismo d’azione sul colesterolo Meccanismo d’azione sui trigliceridi Meccanismo d’azione sull’insulina ↑ espressione dei recettori LDL Attivazione dell’AMPK Attivazione dell’AMPK ↑ recettori LDL disponibili Inattivazione dell’AcetilCoA-Carbossilasi ↑ espressione dei recettori insulinici ↑ uptake epatico delle LDL Inibizione della sintesi dei trigliceridi ↑ sensibilità dei recettori insulinici ↓ livelli plasmatici di C-LDL ↓ livelli plasmatici di TG ↓ resistenza all’insulina Kong W et al Nat Med 2004; 10:134410:1344-1351/Brusq JM et al Lipid Res 2006; 47: 12811281-1288/Kong W Metabolism Clinical & Experimental 2009; 58: 109109-119 Meccanismo d’azione della Berberina PCSK9 berberina MUTAZIONI CON PERDITA DI FUNZIONE DI PCSK9 (R46L, G106R, N157K, R237W) associate ad Ipercolesterolemia Familiare (FH) Epatocita fegato STATINS STATINS SREBP-2 (↑) SREBP-2 (↑) + PCSK9 + - LDL-R + LDL-R PCSK9 Disegno dello studio T0 T1 Nutraceutical Protocol N=40 T2 Randomization Washout 2 weeks Blood exam Patient report Placebo N=40 Treatment 1 year Blood exam Patient report end-point secondario: profilo lipidico Nutraceutico Placebo Basale Fine studio P Basale Fine studio p colesterolemia totale (mg/dL) 252 ± 23 201 ± 26 0.0001 253 ± 19 255 ± 28 0.555 LDL (mg/dL) 172 ± 16 119 ± 21 0.0001 173 ± 10 175 ± 25 0.625 HDL (mg/dL) 44 ± 12 46 ± 11 0.0901 44 ± 8 45 ± 8 0.247 Trigliceridemia (mg/dL) 179 ± 48 122 ± 33 0.093 179 ± 50 177 ± 49 0.700 glicemia basale (mg/dL) 94 ± 6 89 ± 5 0.0001 91 ± 7 90 ± 6 0.386 insulinemia basale (mcU/mol) 7.2 ± 2.4 6.9 ± 1.9 0.179 6.5 ± 2.4 6.6 ± 2.2 0.350 HOMA IR 1.68 ± 0.63 1.51 ± 0.44 0.008 1.48 ± 0.63 1,48 ± 0.56 0.922 end-point secondario: sicurezza Nutraceutico N=40 Placebo N=40 Basale Fine studio p Basale Fine studio p GOT (U/L) (n.v. 5 - 40) 23±5 24±5 0.224 22±4 22±4 0.691 GPT (U/L) (n.v. 5 - 40) 25±6 28±5 0.093 26±4 26±4 0.940 CPK (mU/mL) (n.v. 40 - 190) 113±25 119±18 0.063 116±20 117±25 0.855 OBIETTIVO Abbiamo condotto uno studio randomizzato, prospettico, a gruppi paralleli, singolo cieco per valutare l'efficacia e la tollerabilità di ezetimibe vs nutraceutico nei pazienti trattati con PCI. All’esecuzione della PCI, 100 pazienti in successione, intolleranti alle statine, sono stati arruolati, 64% con angina stabile, 36% con angina instabile Disegno dello studio T0 Esami ematochimici Valutazione clinica Randomizzazione Nutraceutico (n 50) Ezetimibe 10 mg (n 50) Trattamento per 3 mesi T1 Esami ematochimici Valutazione clinica p < 0.0001 -23,4% p < 0.001 p ns Nutraceutico (n 50) Ezetimibe (n 50) p 2 (4%) 1 (2%) NS 1 (2%) 2 (4%) NS 0 1 (2%) NS 0 1 (2%) NS Bruciori 1 (2%) 0 NS Intolleranza gastrointestinale 1 (2%) 3 (6%) NS Dolore muscolare Debolezza muscolare Intorpidimento Formicolio Conclusioni Una combinazione di nutraceutici con attività ipolipemizzante può ridurre in modo significativo i livelli di colesterolo senza causare effetti indesiderati clinici o metabolici ed è più efficace dell’ezetimibe 10 mg in pazienti intolleranti alle statine trattati con PCI Alternative Therapeutic Strategies for Statin-Intolerant Patients with Ischemic Heart Disease Scopo valutare l'efficacia e la tollerabilità di Ezetimibe e di un complesso di Nutraceutici da soli o in combinazione in pazienti intolleranti alle statine con documentata cardiopatia ischemica. Criteri di inclusione - pazienti intolleranti alle statine - documentata cardiopatia ischemica Caratteristiche basali Ezetimibe (n 50) Nutraceutici (n 50) p 63,3 ± 9,99 63,9 ± 10,69 ns 28/22 26/24 ns Diabete 18 15 ns Ipertensione arteriosa 20 22 ns Fumo 13 15 ns Infarto miocardico 17 20 ns FE 54,7 ± 10,9 54,2 ± 7,7 ns Colesterolemia tot 219 ± 10,9 218 ± 15,4 ns Hdl colesterolemia 35 ± 7,4 36 ± 8,1 ns Ldl colesterolemia 150 ± 7,9 149 ± 11,6 ns Trigliceridemia 171 ± 24,9 166 ± 30,7 ns età Sesso (M/F) Disegno dello studio Randomizzazione Esami ematochimici Valutazione clinica T0 Esami ematochimici Valutazione clinica Nutraceutico (n 50) T1 Esami ematochimici Valutazione clinica Nutraceutico T2 Nutraceutico + Ezetimibe 10 mg Ezetimibe 10 mg (n 50) Ezetimibe 10 mg Trattamento per 3 mesi Trattamento per 12 mesi A 3 mesi, se i pazienti hanno raggiunto l'obiettivo terapeutico secondo ATP III, il trattamento terapeutico in uso è stato continuato per 1 anno, mentre se i pazienti non hanno raggiunto il target è stato aggiunta il trattamento terapeutico dell’altro gruppo (nutraceutici per i pazienti inizialmente trattati con Ezetimibe e viceversa) Risultati a 3 mesi Ezetimibe 3 mesi ∆ (%) Nutraceutici basale Nutraceutici 3 mesi ∆ (%) 219 ± 10,9 194 ± 16,3 - 11 218 ± 15,4 176 ± 11,7 -19 Ezetimibe basale Colesterolemia tot Hdl colesterolemia 35 ± 7,4 35 ± 7,3 0 36 ± 8,1 39 ± 8,1 +8 Ldl colesterolemia 150 ± 7,9 126 ± 10,9 -16 149 ± 11,6 109 ± 8,3 -26 Trigliceridemia 171 ± 24,9 163 ± 26,5 -4 166 ± 30,7 144 ± 24,6 - 13 72 pazienti Pisciotta L. et al. LIPIDS IN HEALTH AND DISEASE, 2012 Caratteristiche cliniche e biochimiche dei pazienti affetti da ipercolesterolemia primitiva poligenica (HCH) suddivisi per gruppo di trattamento Pisciotta L. et al. LIPIDS IN HEALTH AND DISEASE, 2012 Eventi avversi: due pazienti hanno riportato sintomi gastrointestinali (dispepsia, Dolore addominale) in relazione all’assunzione di berberina. Non sono state osservate alterazioni di GOT, GPT, CPK in entrambi i trattamenti nel corso dello studio Pisciotta L. et al. LIPIDS IN HEALTH AND DISEASE, 2012 Comparison between plasma lipid changes induced by monotherapy with BBR/P/RR or EZE and combined therapy with BBR/P/RR plus EZE. Basal Monotherapy EZE +BBR/P/RR P TC (mg/dl) 299.3 ± 15.4 -18.0 ± 3.5 -27.7 ± 3.8 < 0.001 LDL-C (mg/dl) 211.5 ± 19.7 -23.5 ± 3.5 -37.1 ± 4.5 < 0.001 HDL-C (mg/dl) 61.1± 15.4 0.17 ± 8.2 1.10 ± 5.7 NS 129.8(94-165) -18.6 ± 15.5 -23.1 ± 12.9 < 0.005 TG (mg/dl) Pisciotta L. et al. LIPIDS IN HEALTH AND DISEASE, 2012 % Lipid lowering effect vs baseline of BBR/P/RR in 30 FH patients in current therapy with statins or statin+ezetimibe Basal Statin or Statin+EZE +BBR/P/RR P TC (mg/dl) 391.7±59.2 -35.5±8.5 43.7±7.3 <0.001 LDL-C (mg/dl) 308.9±53.6 -42.6±10.9 -53.2±8.7 <0.001 HDL-C (mg/dl) 54.6±12.4 +2.6±10.3 +4.3±11.4 NS TG (mg/dl) 137.8±54.5 -17.7±17.2 -23.1±21.2 <0.03 Pisciotta L. et al. LIPIDS IN HEALTH AND DISEASE, 2012 messaggio da portare a casa……… Tutti i pazienti vanno trattati, soprattutto quelli ad alto rischio Le statine sono farmaci efficaci, abbastanza sicuri …....ma non innocui I nutraceutici sono invece efficaci, sicuri e, soprattutto, ben tollerati