IL BELLO DEL VENETO GARDA “alternativo” La riviera degli ulivi Alla scoperta dei luoghi meno noti del più grande e frequentato “lago di divertimenti” del nostro Paese. N essuno ha il dubbio che il Garda sia una “perla del Veneto”, e da qualunque parte si voglia ammirarlo, è comunque stupendo. Come tutti sanno, le località più note sono meta di turisti in tutto l'arco dell'anno, anche perché il clima che lo caratterizza è fra i più miti d'Italia. Posto in una posizione favorevole che lo ripara dai venti freddi del nord, a sud è aperto per accogliere tutto il sole possibile. Dalla Riviera degli Olivi (gardesana orientale) a quella occidentale, ogni paese, piccolo o grande, è un angolo di straordinaria bellezza, ma noi vogliamo presentarvi qualcosa di poco noto ai più, ma altrettanto bello e unico, che ci ha incuriosito. fino al golfo di Salò e alla riviera bresciana, appare circondato da colline a valletta ricche di olivi, viti e lussureggianti parchi. L'eremo, edificato dalla Congregazione Camaldolese nel XVI secolo, è molto ben conservato e comprende nel complesso anche la seicentesca chiesa di San Giorgio. Al suo interno si ammirano la pala d'altare di Palma il Giovane e tre bellissimi cori di legno finemente intagliato; il tutto crea un'atmosfera di mistico raccoglimento. I monaci che lo abitano curano la foresteria e la biblioteca dedicandosi anche all'agricoltura e producono un olio d'oliva particolarmente apprezzato. Le incisioni rupestri L’Eremo di San Giorgio Percorrendo la gardesana orientale, il primo incontro lo facciamo con l'eremo Camaldolese di San Giorgio, situato sull'altura che separa Bardolino da Garda. È una finestra che domina quasi tutto il lago che, spaziando 24 Proseguiamo per il lungolago e rapidamente arriviamo a Torre di Benaco e, in località Brancolino, ammiriamo la pietra detta “delle Griselle”, che con i ritrovamenti di San Vigilio (Castei), Castelletto di Brenzone e Marciaga, hanno dato luogo a una delle scoperte più interessanti stronomia del lago è senza dubbio una delle più rinomate del Veneto. Il parco termale di tutta Italia in fatto di incisioni rupestri. Le incisioni, rinvenute nel 1964, fanno pensare ad una datazione risalente al tardo Neolitico e all'età del Bronzo, un capitolo di preistoria dell'uomo che permette di essere certi che il luogo fosse già abitato in tale periodo. La funivia “rotante” Continuiamo il nostro viaggio e arriviamo a Malcesine, da dove parte una funivia fra le più moderne d'Europa, che porta in pochi minuti fino al Monte Baldo (1778 mt.) con un dislivello di 1700 metri. È una funivia rotante, che permette di ammirare a 360° paesaggi di rara bellezza e di natura incontaminata. C'è la possibilità di usufruire di una stazione intermedia, quindi sci, passeggiate e riposo garantito. Quello che abbiamo visto è più che sufficiente per occupare un'intera giornata, compresa una sosta per il pranzo in uno degli innumerevoli locali che si trovano lungo l'itinerario: l'enoga- Sulla via del ritorno, però, scopriamo qualcosa di relativamente nuovo per il Garda: il parco termale del Garda “Villa dei Cedri” a Colà di Lazise, dove l'acqua termale scaturisce dal suolo in grandi quantità, alla temperatura costante di 37°C e forma un lago di circa 5000 mq attrezzato con idromassaggi di vario tipo e illuminato anche la sera per la balneazione notturna, con un ricambio d'acqua di circa il 50% nelle 24 ore. È un'ulteriore gemma in quello che, a ragione, è considerato un paradiso per i turisti. Già lo avevano scoperto gli antichi romani, e oggi è frequentato da visitatori provenienti da tutta Europa, primi fra tutti tedeschi e inglesi. Pensiamo sia superfluo, tra noi veneti, suggerire di trascorrere una giornata diversa “fuori porta” e di cogliere l'occasione per visitare i luoghi appena suggeriti, che con molti altri fanno parte dell' immensamente ricco “Bello del Veneto”. Ottaviano Cereser 25