Michelangelo Buonarroti Giudizio Universale Cappella Sistina 1535-1541 Michelangelo, uomo del suo tempo, attento e sensibile, ritrae il Giudizio senza più avere le certezze dell’uomo Medievale. C’è stata la Riforma Protestante, la Chiesa di Roma ha perso la sua centralità e molti fedeli. Stanno per essere diffuse le idee di Copernico che stravolgono la visione dell’Universo. La terra non sarà più considerata il centro dell’Universo. Le teorie geocentriche, che per secoli non erano mai state messe in discussione davano all’uomo delle certezze che improvvisamente vacillano. In alto abbiamo gli strumenti della passione Gli angeli annunciano il giudizio suonando le trombe. Anch’ essi sono molto agitati. Si vede che sta succedendo qualcosa di spaventoso, al quale non ci si può più sottrarre. Al centro il Cristo giudice: Il suo volto è rivolto verso i dannati. Il movimento del suo corpo, sempre caratterizzato dalla rotazione, dà la sensazione che il suo giudizio sarà terribile. E’ la sua mano destra che respinge i dannati con un gesto del braccio che sembra dire: guai a voi peccatori! L’uscita dalle tombe L’ingresso dell’Inferno Quest’uomo viene trascinato giù,nell’Inferno, sul suo volto si legge tutta la sua disperazione. Non è come gli uomini di Giotto che accettano Il Giudizio senza ribellarsi, questo è un uomo più cosciente di se stesso e del suo dramma.