TERRITORI E PRODOTTI abruzzo ▸dal 1996 a denominazione di origine protetta Aprutino Pescarese fruttato e intenso di pino loperfido di jolanda Ferrara C’ è un’Italia tutta da scoprire in quella spremuta di olive che va sotto il nome di Aprutino Pescarese, l’olio abruzzese a denominazione di origine protetta (dop). Colore variabile dal verde al giallo, fruttato al naso e tanto intenso da ricordare l’odore delle olive fresche appena schiacciate; amaro e piccante al gusto. Un mix così armonizzato che la definizione di «forte e gentile», tradizionalmente riferita al territorio di produzione, non può che risuonare giusta e indovinata. Questa terra di produzione tutta da scoprire, che si trova in Abruzzo, la regione che sui parchi naturali ha ancora tanto da scommettere, è situata precisamente nel Pescarese e abbraccia tra l’altro l’area Vestina e quella Casauriense a ridosso dell’Appennino; nel territorio della provincia di Pescara l’albero dell’olivo è arrivato grazie agli Etruschi e il prodotto della terra cui ci riferiamo è frutto del lavoro, della storia e delle tradizioni degli olivicoltori che qui vivono e operano. - 1/2012 Questo olio abruzzese dop si ottiene nella provincia di Pescara, in un territorio in gran parte collinare, contraddistinto da un clima temperato e da terreni capaci di esaltare, grazie alla cura dei produttori, i caratteri intrinseci di tre varietà autoctone Cultivar autoctone Il territorio di produzione dell’olio Aprutino Pescarese – nome che deriva da Aprutium, l’antico toponimo dell’area Vestina, chiamata in seguito Aprutina – è situato tra la catena montuosa del Gran Sasso e quella della Maiella, che fanno da barriera ai grandi freddi, e il mare Adriatico che ne addolcisce il clima. Vera, autentica espressione della cultura rurale del posto, la dop Aprutino Pescarese è ottenuta a partire da tre cultivar autoctone – Dritta, Toccolana e Leccino – ed è uno dei fiori all’occhiello delle produzioni tipiche regionali. «È un prodotto unico e irripetibile ed è un patrimonio che merita i riconoscimenti che si sta conquistando a livello nazionale e internazionale» afferma Silvano Ferri, presidente del Consorzio di tutela olio dop Aprutino Pescarese, nonché di Federdop Olio, l’associazione che riunisce i consorzi di tutela degli oli a denominazione di origine. Qualità dell’olio e il consorzio «virtuoso» Dove trovare l’olio Aprutino Pescarese La vendita dell’Aprutino Pescarese avviene nelle cooperative di trasformazione e nei frantoi privati. È possibile consultare l’elenco dei produttori sul sito del Consorzio di tutela: www.aprutinopescarese.com. Nella grande distribuzione è in vendita nei supermercati Esselunga (principalmente nel Nord Italia), Oasi, Tigre, Ipercoop Adriatica, Conad (linea «Sapori e Dintorni») e numerose aziende produttrici sono presenti con il loro olio nel grande mercato Ekk Tipico d’Abruzzo, a Città Sant’Angelo (via Lungfino, 185 - Tel. 800.584987 - 327.9009244), dove è allestito uno stand permanente del Consorzio dell’olio Aprutino Pescarese. La dop Aprutino Pescarese è venduta anche all’estero, sia in Europa (Svizzera, Germania, Gran Bretagna e Francia) che Oltreoceano (Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina e Australia). • Nella produzione dell’Aprutino Pescarese nulla è lasciato al caso e ogni azione viene eseguita per proteggerne la qualità dal campo alla tavola; tutto questo è espresso concretamente nel disciplinare di produzione, il documento che contiene le regole cui devono attenersi coloro che vogliono far rientrare il proprio olio nella dop, per poi distinguerlo con il relativo marchio. Nel disciplinare sono elencate le varietà di oliva che è possibile utilizzare, le pratiche colturali, i tempi e le modalità di raccolta e di stoccaggio, i sistemi di estrazione e di imbottigliamento; inoltre il disciplinare contiene le caratteristiche che l’olio deve possedere per essere qualificato dop. «Nel nostro territorio non c’è agricoltore che non abbia sul proL’Aprutino Pescarese è stato uno dei primi oli italiani a riceve- prio terreno una pianta di olivo» sottolinea il presidente Ferri, re il riconoscimento della denominazione di oria rimarcare come quella dell’olio di oliva sia una gine protetta da parte dell’Unione Europea, nel delle produzioni che più segnano la vita di que1996, e nel dicembre scorso, in occasione della sta porzione d’Italia. prima edizione di Primaclasse, premio promosso da Federdop Olio, l’Abruzzo ha ottenuto il riL’olio e i suoi oliveti conoscimento proprio grazie al Consorzio dell’Aprutino Pescarese, ritenuto il «consorzio più L’olio di oliva Aprutino Pescarese viene ottenuvirtuoso del 2011», esemplare e all’avanguardia. to a partire da olive delle varietà Dritta, Leccino «La selezione si è basata su criteri diversi e trae Toccolana, utilizzate da sole o congiuntamensversali» spiega con legittimo orgoglio Ferri, che te in misura non inferiore all’80%, ma possono chiarisce: «Altri consorzi si sono distinti per una concorrervi anche altre varietà presenti negli olio due realtà produttive; nel caso abruzzese è l’alta veti, però al massimo per il 20%. qualità diffusa su tutto il territorio di produzione Silvano Ferri, presidente L’olio si ottiene per spremitura meccanica delle a emergere, evidenziando il buon lavoro dell’area del Consorzio di tutela olive, perché un buon olio deve ricordare il sapodell’olio Aprutino Pescarese re del frutto sano, colto al giusto grado di invaiaproduttiva nel suo insieme». tura, la fase in cui la buccia cambia colore, indicando il momento in cui l’oliva cessa di accumulare olio e in Tutto nella provincia di Pescara corrispondenza del quale si raggiunge la massima resa. La buona qualità diffusa è dunque uno degli elementi che contraddistinguono la realtà di questo olio abruzzese. Qui la qualità nasce davvero nel campo: il territorio mutevole, il clima particolarmente temperato con un perfetto equilibrio tra esposizione ai venti e umidità, i terreni capaci di esaltare i caratteri intrinseci delle varietà di olivo e naturalmente la tecnica di coltivazione adottata dagli olivicoltori stanno alla base del raggiungimento dell’altissima qualità dell’olio Aprutino Pescarese. Il territorio di produzione oltre all’area Vestina e a quella Casauriense comprende l’alta valle del fiume Pescara, giungendo fino alla costa, coinvolge 34 comuni: Spoltore, Cappelle, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Moscufo, Collecorvino, Picciano, Elice, Cepagatti, Pianella, Loreto Aprutino, Penne, Rosciano, Nocciano, Catignano, Manoppello, Turrivalignani, Alanno, Cugnoli, Civitella Casanova, Vicoli, Montebello di Bertona, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Torre dei Passeri, Pietranico, Abbateggio, Bolognano, Tocco da Casauria, Castiglione Olive della varietà Dritta che, assieme alla Toccolana e alla Leccino, intervengono nella produzione dell’olio a Casauria, Pescosansonesco, Corvara, Carpinetto della Nora, Aprutino Pescarese Villa Celiera, Brittoli. 1/2012 - Il colore di un olio è pure legato alla varietà delle olive da cui deriva, oltre al loro grado di maturazione. Nel caso dell’Aprutino Pescarese, se prevale la varietà Dritta l’olio avrà un colore giallo con riflessi verdi e un fruttato medio ed erbaceo con note di carciofo, moderatamente piccante con sensazioni di amaro in chiusura. Se a prevalere è la Leccino l’olio, sempre giallo con riflessi verdi, avrà un fruttato leggero ed erbaceo con note di mandorla verde; in bocca risulterà moderatamente piccante e amaro. Se infine prevale la varietà Toccolana l’olio, pure giallo con riflessi verdi, evidenzierà un fruttato medio ed erbaceo con note di mandorla verde e pomodoro; in bocca sarà piccante con note di amaro in chiusura. I retroscena della qualità A proposito dei prezzi degli oli a denominazione di origine, Ferri ha le idee chiare. «Se è evidente che un olio di qualità certificato in tutto il suo iter non potrà costare solo 2 euro – asserisce – è altrettanto vero che un olio dagli alti standard qualitativi e nutrizionali, ovviamente più caro, non potrà mai dare brutte sorprese. Ma affinché il consumatore sia disposto a pagare il giusto prezzo un olio dop, deve comprenderne appieno il valore». Perciò è importante conoscere i retroscena di un olio di qualità, riscoprendo sia l’attività degli olivicoltori che il ruolo del frantoio, da sempre luogo di incontro, agorà per la comunità di queste campagne. «Dopo la produzione delle olive viene l’attività di frantoio – dice Ferri – e la funzione dei frantoi è cruciale per la salvaguardia della qualità del prodotto, oltre ad avere una funzione di collante tra territorio di produzione e consumatori il cui passaparola, lo sappiamo bene, è la nostra forza. Come consorzio puntiamo dunque a far conoscere l’attività di tutti i produttori, compresa quella di frantoio: lo riteniamo un modo strategico per comunicare e promuovere la cultura dell’olio di qualità». Olivo e olio in Abruzzo Oltre all’olio Aprutino Pescarese, in Abruzzo vi sono gli oli di oliva dop Colline Teatine (provincia di Chieti) e Petruziano delle Colline Teramane (provincia di Teramo). Così l’Abruzzo è la quinta regione italiana per produzione di olio, coprendo oltre il 3,6% della produzione nazionale. Nella sola provincia di Pescara gli ettari coltivati a olivo sono 2.050, con quasi 2.764 quintali di olio dop certificato. Con questi volumi l’Aprutino Pescarese si colloca tra le prime 10 dop d’Italia sulle 40 riconosciute. Sono circa 25 le varietà di olivo autoctone che albergano in Abruzzo, 61.533 le aziende olivicole, 40.950 gli ettari interessati, quasi 400 i frantoi attivi e 9 milioni le piante di olivo, per una produzione che oscilla tra 220 e 230.000 quintali di olio di oliva annui. La distribuzione provinciale delle olive prodotte è così ripartita: 54% nel Chietino, 26% nel Pescarese, 17% nel Teramano e 3% nell’Aquilano. • Il Consorzio di tutela Il Consorzio di tutela olio dop Aprutino Pescarese associa 258 produttori, 21 frantoi, 25 imprese specializzate nel confezionamento del prodotto e 4 intermediari che si occupano della commercializzazione e nel contatto con i mercati; il controllo che tutte le regole previste dal disciplinare siano rispettate e la relativa certificazione sono affidati alla Camera di commercio di Pescara. «L’olio della provincia di Pescara è una delle punte di diamante della produzione abruzzese di qualità; attualmente altre 800 aziende avrebbero le carte in regola per diventare produttori dop» rimarca Ferri, che con il suo gruppo di produttori e consiglieri del Consorzio e con Federdop Olio lavora per sensibilizzare i produttori a impegnarsi anche sotto gli aspetti promozionali e commerciali e per far conoscere il prodotto dop oltre i confini ancora circoscritti entro i quali è apprezzato. E oggi nel mondo dell’olio le sue idee cominciano a essere ascoltate. Jolanda Ferrara Questo articolo è stato realizzato con la collaborazione di Federdop Olio. Per informazioni Pescara L’olio dop Aprutino Pescarese ha un sapore fruttato e leggermente erbaceo e il Consorzio di tutela ne assicura la provenienza e la qualità - 1/2012 Consorzio di tutela olio dop Aprutino Pescarese Sede operativa: Via Monsignor V. D’Addario, 22 (Palazzo della Cultura) - Pianella (PE) Tel. 085.9720067 - [email protected] www.aprutinopescarese.com - www.federdopolio.com