TERRITORI
E PRODOTTI
abruzzo
▸dal 1996 a denominazione
di origine protetta
Aprutino Pescarese
fruttato e intenso
di pino loperfido
di jolanda Ferrara
C’
è un’Italia tutta da scoprire in quella spremuta di
olive che va sotto il nome di Aprutino Pescarese,
l’olio abruzzese a denominazione di origine protetta (dop). Colore variabile dal verde al giallo,
fruttato al naso e tanto intenso da ricordare l’odore delle olive
fresche appena schiacciate; amaro e piccante al gusto. Un mix
così armonizzato che la definizione di «forte e gentile», tradizionalmente riferita al territorio di produzione, non può che
risuonare giusta e indovinata.
Questa terra di produzione tutta da scoprire, che si trova in
Abruzzo, la regione che sui parchi naturali ha ancora tanto da
scommettere, è situata precisamente nel Pescarese e abbraccia
tra l’altro l’area Vestina e quella Casauriense a ridosso dell’Appennino; nel territorio della provincia di Pescara l’albero dell’olivo è arrivato grazie agli Etruschi e il prodotto della terra cui
ci riferiamo è frutto del lavoro, della storia e delle tradizioni degli olivicoltori che qui vivono e operano.
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Questo olio abruzzese dop si ottiene
nella provincia di Pescara, in un territorio
in gran parte collinare, contraddistinto
da un clima temperato e da terreni capaci
di esaltare, grazie alla cura dei produttori,
i caratteri intrinseci di tre varietà autoctone
Cultivar autoctone
Il territorio di produzione dell’olio Aprutino Pescarese – nome che deriva da Aprutium, l’antico toponimo dell’area Vestina,
chiamata in seguito Aprutina – è situato tra la catena montuosa del Gran Sasso e quella della Maiella, che fanno da barriera
ai grandi freddi, e il mare Adriatico che ne addolcisce il clima.
Vera, autentica espressione della cultura rurale del posto, la dop
Aprutino Pescarese è ottenuta a partire da tre cultivar autoctone
– Dritta, Toccolana e Leccino – ed è uno dei fiori all’occhiello
delle produzioni tipiche regionali. «È un prodotto unico e irripetibile ed è un patrimonio che merita i riconoscimenti che si
sta conquistando a livello nazionale e internazionale» afferma
Silvano Ferri, presidente del Consorzio di tutela olio dop Aprutino Pescarese, nonché di Federdop Olio, l’associazione che riunisce i consorzi di tutela degli oli a denominazione di origine.
Qualità dell’olio
e il consorzio «virtuoso»
Dove trovare l’olio Aprutino
Pescarese
La vendita dell’Aprutino Pescarese avviene nelle cooperative di trasformazione e nei frantoi privati. È possibile consultare l’elenco dei produttori sul sito del Consorzio di tutela: www.aprutinopescarese.com.
Nella grande distribuzione è in vendita nei supermercati Esselunga (principalmente nel Nord Italia), Oasi, Tigre,
Ipercoop Adriatica, Conad (linea «Sapori e Dintorni») e numerose aziende produttrici sono presenti con il loro olio nel
grande mercato Ekk Tipico d’Abruzzo, a Città Sant’Angelo (via Lungfino, 185 - Tel. 800.584987 - 327.9009244),
dove è allestito uno stand permanente del Consorzio dell’olio Aprutino Pescarese. La dop Aprutino Pescarese è venduta anche all’estero, sia in Europa (Svizzera, Germania,
Gran Bretagna e Francia) che Oltreoceano (Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina e Australia).
•
Nella produzione dell’Aprutino Pescarese nulla è lasciato al caso e ogni azione viene eseguita per proteggerne la qualità dal
campo alla tavola; tutto questo è espresso concretamente nel
disciplinare di produzione, il documento che contiene le regole cui devono attenersi coloro che vogliono far rientrare il proprio olio nella dop, per poi distinguerlo con il relativo marchio.
Nel disciplinare sono elencate le varietà di oliva che è possibile
utilizzare, le pratiche colturali, i tempi e le modalità di raccolta e di stoccaggio, i sistemi di estrazione e di imbottigliamento;
inoltre il disciplinare contiene le caratteristiche che l’olio deve
possedere per essere qualificato dop.
«Nel nostro territorio non c’è agricoltore che non abbia sul proL’Aprutino Pescarese è stato uno dei primi oli italiani a riceve- prio terreno una pianta di olivo» sottolinea il presidente Ferri,
re il riconoscimento della denominazione di oria rimarcare come quella dell’olio di oliva sia una
gine protetta da parte dell’Unione Europea, nel
delle produzioni che più segnano la vita di que1996, e nel dicembre scorso, in occasione della
sta porzione d’Italia.
prima edizione di Primaclasse, premio promosso da Federdop Olio, l’Abruzzo ha ottenuto il riL’olio e i suoi oliveti
conoscimento proprio grazie al Consorzio dell’Aprutino Pescarese, ritenuto il «consorzio più
L’olio di oliva Aprutino Pescarese viene ottenuvirtuoso del 2011», esemplare e all’avanguardia.
to a partire da olive delle varietà Dritta, Leccino
«La selezione si è basata su criteri diversi e trae Toccolana, utilizzate da sole o congiuntamensversali» spiega con legittimo orgoglio Ferri, che
te in misura non inferiore all’80%, ma possono
chiarisce: «Altri consorzi si sono distinti per una
concorrervi anche altre varietà presenti negli olio due realtà produttive; nel caso abruzzese è l’alta
veti, però al massimo per il 20%.
qualità diffusa su tutto il territorio di produzione Silvano Ferri, presidente
L’olio si ottiene per spremitura meccanica delle
a emergere, evidenziando il buon lavoro dell’area del Consorzio di tutela
olive, perché un buon olio deve ricordare il sapodell’olio Aprutino Pescarese re del frutto sano, colto al giusto grado di invaiaproduttiva nel suo insieme».
tura, la fase in cui la buccia cambia colore, indicando il momento in cui l’oliva cessa di accumulare olio e in
Tutto nella provincia di Pescara
corrispondenza del quale si raggiunge la massima resa.
La buona qualità diffusa è dunque uno degli elementi che contraddistinguono la realtà di questo olio abruzzese. Qui la qualità nasce davvero nel campo: il territorio mutevole, il clima particolarmente temperato con un perfetto equilibrio tra esposizione ai venti e umidità, i terreni capaci di esaltare i caratteri
intrinseci delle varietà di olivo e naturalmente la tecnica di coltivazione adottata dagli olivicoltori stanno alla base del raggiungimento dell’altissima qualità dell’olio Aprutino Pescarese.
Il territorio di produzione oltre all’area Vestina e a quella Casauriense comprende l’alta valle del fiume Pescara, giungendo
fino alla costa, coinvolge 34 comuni: Spoltore, Cappelle, Città
Sant’Angelo, Montesilvano, Moscufo, Collecorvino, Picciano,
Elice, Cepagatti, Pianella, Loreto Aprutino, Penne, Rosciano,
Nocciano, Catignano, Manoppello, Turrivalignani, Alanno,
Cugnoli, Civitella Casanova, Vicoli, Montebello di Bertona,
San Valentino in Abruzzo Citeriore, Torre dei Passeri, Pietranico, Abbateggio, Bolognano, Tocco da Casauria, Castiglione
Olive della varietà Dritta che, assieme alla Toccolana
e alla Leccino, intervengono nella produzione dell’olio
a Casauria, Pescosansonesco, Corvara, Carpinetto della Nora,
Aprutino Pescarese
Villa Celiera, Brittoli.
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Il colore di un olio è pure legato alla varietà delle olive da cui
deriva, oltre al loro grado di maturazione. Nel caso dell’Aprutino Pescarese, se prevale la varietà Dritta l’olio avrà un colore
giallo con riflessi verdi e un fruttato medio ed erbaceo con note di carciofo, moderatamente piccante con sensazioni di amaro in chiusura. Se a prevalere è la Leccino l’olio, sempre giallo
con riflessi verdi, avrà un fruttato leggero ed erbaceo con note
di mandorla verde; in bocca risulterà moderatamente piccante
e amaro. Se infine prevale la varietà Toccolana l’olio, pure giallo
con riflessi verdi, evidenzierà un fruttato medio ed erbaceo con
note di mandorla verde e pomodoro; in bocca sarà piccante con
note di amaro in chiusura.
I retroscena della qualità
A proposito dei prezzi degli oli a denominazione di origine,
Ferri ha le idee chiare. «Se è evidente che un olio di qualità certificato in tutto il suo iter non potrà costare solo 2 euro – asserisce – è altrettanto vero che un olio dagli alti standard qualitativi e nutrizionali, ovviamente più caro, non potrà mai dare
brutte sorprese. Ma affinché il consumatore sia disposto a pagare il giusto prezzo un olio dop, deve comprenderne appieno
il valore». Perciò è importante conoscere i retroscena di un olio
di qualità, riscoprendo sia l’attività degli olivicoltori che il ruolo
del frantoio, da sempre luogo di incontro, agorà per la comunità di queste campagne. «Dopo la produzione delle olive viene l’attività di frantoio – dice Ferri – e la funzione dei frantoi
è cruciale per la salvaguardia della qualità del prodotto, oltre
ad avere una funzione di collante tra territorio di produzione
e consumatori il cui passaparola, lo sappiamo bene, è la nostra
forza. Come consorzio puntiamo dunque a far conoscere l’attività di tutti i produttori, compresa quella di frantoio: lo riteniamo un modo strategico per comunicare e promuovere la cultura dell’olio di qualità».
Olivo e olio in Abruzzo
Oltre all’olio Aprutino Pescarese, in Abruzzo vi sono gli
oli di oliva dop Colline Teatine (provincia di Chieti) e Petruziano delle Colline Teramane (provincia di Teramo). Così l’Abruzzo è la quinta regione italiana per produzione
di olio, coprendo oltre il 3,6% della produzione nazionale.
Nella sola provincia di Pescara gli ettari coltivati a olivo sono 2.050, con quasi 2.764 quintali di olio dop certificato.
Con questi volumi l’Aprutino Pescarese si colloca tra le prime 10 dop d’Italia sulle 40 riconosciute.
Sono circa 25 le varietà di olivo autoctone che albergano
in Abruzzo, 61.533 le aziende olivicole, 40.950 gli ettari
interessati, quasi 400 i frantoi attivi e 9 milioni le piante di
olivo, per una produzione che oscilla tra 220 e 230.000
quintali di olio di oliva annui.
La distribuzione provinciale delle olive prodotte è così ripartita: 54% nel Chietino, 26% nel Pescarese, 17% nel Teramano e 3% nell’Aquilano.
•
Il Consorzio di tutela
Il Consorzio di tutela olio dop Aprutino Pescarese associa 258
produttori, 21 frantoi, 25 imprese specializzate nel confezionamento del prodotto e 4 intermediari che si occupano della
commercializzazione e nel contatto con i mercati; il controllo
che tutte le regole previste dal disciplinare siano rispettate e la
relativa certificazione sono affidati alla Camera di commercio
di Pescara.
«L’olio della provincia di Pescara è una delle punte di diamante della produzione abruzzese di qualità; attualmente altre
800 aziende avrebbero le carte in regola per diventare produttori dop» rimarca Ferri, che con il suo gruppo di produttori e
consiglieri del Consorzio e con Federdop Olio lavora per sensibilizzare i produttori a impegnarsi anche sotto gli aspetti promozionali e commerciali e per far conoscere il prodotto dop oltre i confini ancora circoscritti entro i quali è apprezzato. E oggi
nel mondo dell’olio le sue idee cominciano a essere ascoltate.
Jolanda Ferrara
Questo articolo è stato realizzato
con la collaborazione di Federdop Olio.
Per informazioni
Pescara
L’olio dop Aprutino Pescarese ha un sapore fruttato
e leggermente erbaceo e il Consorzio di tutela ne assicura
la provenienza e la qualità
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Consorzio di tutela
olio dop
Aprutino Pescarese
Sede operativa:
Via Monsignor V. D’Addario, 22
(Palazzo della Cultura) - Pianella (PE)
Tel. 085.9720067 - [email protected]
www.aprutinopescarese.com - www.federdopolio.com
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