V CONGRESSO NAZIONALE GAVeCeLT Roma, 10-12 Novembre 2005 Valutazione clinica: uso di una medicazione trasparente ad elevata permeabilità* nell’U.O. di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova I.P. G. Go’ , I.P. M. G. Cecchetto, I.P. G. Scapin (Coordinatore), con la partecipazione di tutto il personale infermieristico, Dr. G. Pittoni, U.O. Anestesia e Rianimazione Az. Ospedaliera Padova Consulente del progetto: R. Marchiori, Clinical Specialist Smith & Nephew Introduzione: L’uso delle medicazioni trasparenti nel fissaggio dei siti di inserzione IV sta registrando un crescente interesse in ambito clinico. Le medicazioni trasparenti infatti permettono l’ispezione costante del sito di inserzione, non necessitano cambi frequenti rispetto alle medicazioni tradizionali, consentendo un risparmio di tempo nell’attività infermieristica. Questi presidi, sono sicuri nella protezione dall’ambiente esterno e affidabili nel fissaggio tanto che non risultano differenze clinicamente significative sia nelle percentuali di colonizzazione, sia nelle percentuali di insorgenza di episodi di flebite rispetto alle medicazioni in garza1. Caso clinico 1 Razionale dello studio: Il protocollo dell’Unità Operativa redatto nel 2001, prevedeva la sostituzione della medicazione trasparente e/o tradizionale ogni 48 ore, ma i film trasparenti in uso talora non riuscivano a rimanere in sede per più di 24 ore. Di conseguenza, era necessario incrementare il numero delle manovre di medicazione al sito, che è noto essere un parametro strettamente collegato al rischi di contaminazione del punto di inserzione1, aumentando inoltre il tempo di assistenza infermieristica. Per questa ragione il gruppo infermieristico del reparto di Anestesia e Rianimazione ha deciso di valutare una medicazione trasparente ad elevata permeabilità* da inserire nel protocollo della gestione della medicazione dei CVC. Obiettivi principali: Valutare le performance della medicazione ad alta permeabilità* sui siti d’infusione della linea centrale (in giugulare) in relazione a: • tenuta della medicazione fino 4 giorni • accumulo di umidità • sicurezza di fissaggio • maneggevolezza (facilità di applicazione) 2 Materiali e Metodi: Sono stati scelti solo pazienti con siti d’inserzione del CVC posizionati in giugulare, poiché la sede anatomica risulta la più difficile da gestire dal punto di vista della medicazione. Si è utilizzato la medicazione in formato ovale con pretaglio a U*. Sono stati arruolati nello studio, da settembre 2004 a febbraio 2005, n.31 pazienti e valutati 102 cambi di medicazione. Per le procedure di gestione del sito di inserzione e della disinfezione è stato utilizzato il protocollo dell’unità operativa già in uso, modificando: • tempi di permanenza della medicazione: fino a 4 giorni • materiale per la pulizia della cute: solvente per adesivi ** 3 Per la valutazione sono stati registrati i seguenti parametri: • condizione della cute (tabella 1) • performance della medicazione in termini di durata, di gestione dell’umidità, di fissaggio • giudizio degli operatori sulla conformabilità e maneggevolezza • giudizio dei pazienti sul comfort della medicazione. Risultati: Nel 40,2% dei casi abbiamo raggiunto l'obiettivo di permanenza in sede di 4 giorni della medicazione. Questo risultato è particolarmente interessante, considerando che le condizioni della cute erano critiche nel 15 % delle valutazioni effettuate prima di ogni applicazione. Altro aspetto da tenere in considerazione nel valutare i risultati è che, ben il 95,2% delle medicazioni rimaste in situ per 4 giorni, sarebbe potuta rimanere in sede ancora per più tempo (tabella 2). Delle medicazioni rimosse prima della 4a giornata, nel 54,5% dei casi la causa della rimozione non era da attribuirsi alla medicazione in valutazione ma a motivi quali l’uscita dal protocollo del paziente per trasferimento, la sostituzione del CV, il decesso del paziente ecc. Per quanto riguarda la gestione il giudizio degli operatori e dei pazienti è stato positivo: 83,4% applicazione facile; 77,5% conformabilità ottima o molto buona; comfort per il paziente: 53,9% ottimo o molto buono e 34,3% non rilevabile per le condizioni del paziente(tabella 3 e 4). La diminuzione dei cambi di medicazione ha consentito di ottimizzare il tempo infermieristico. 4 Conclusioni: I risultati di questo studio ci hanno convinto a proporre l’inserimento della medicazione ad alta permeabilità nel protocollo di medicazione dei siti IV. 5 Tabella 1 Condizione della cute prima della medicazione Dati generali Si No Integra 90 11 Numero pazienti 31 Normocromica e asciutta 71 30 Numero medicazioni usate 102 Umida (presenza di sudorazione) 30 72 Numero giornate di osservazione 279 Grassa 25 77 Eritematosa 8 94 Edematosa 8 94 Presenza di ematoma 8 94 Presenza di gemizio 13 88 Lesionata (cicatrici o altro) 5 95 Tabella 2 Totale Tabella 3 6 Tabella 4 Giudizio Infermieri Comfort paziente Performance medicazioni in studio 2,46 Giorni medi di permanenza in situ Sufficiente 0 Numero medicazioni rimosse in 4a giornata 41 40,2% Buono 4 Medicazioni rimosse prima della 4a giornata 61 59,8% Molto buono 29 Medicazioni rimosse prima della 4a giornata per cause non correlate alla medicazione 33 54,0% Ottimo 26 n.d. 35 Medicazioni potenzialmente lasciabili in situ oltre la 4a giornata 39 95,2% Referenze: 1. O’Grady N.P. et al. Center for Disease Control and Prevention. MMWR Recomm Rep 2002;51 (RR10): 29 e 2002; 51 (32):711 *IV3000™; ** REMOVE™ ™ Marchio di Smith & Nephew Facile Applicazione 85 Difficile 4 n.d. 13