TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Mauro Pluderi U.O. Neurochirurgia Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Conseguenza della patologia degenerativa del rachide può essere la compressione delle strutture nervose: trattamento chirurgico decompressivo . A volte il risultato della degenerazione è l’instabilità, e la semplice decompressione non è risolutiva, anzi può indurre un peggioramento. In tali casi vi è indicazione ad intervento decompressivo associato a stabilizzazione. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE CENNI STORICI (1) 1911 -> Hibbs e Albee, al New York Orthopedic Hospital, eseguirono il primo intervento di fusione rachidea. La procedura prevedeva la sovrapposizione di processi spinosi, lamine vertebrali ed elementi articolari con grafts ossei prelevati localmente. 1920 -> MacKenzie-Forbs, a Montreal, propose un intervento che prevedeva la scheletrizzazione del versante corticale dei processi spinosi e delle lamine, in modo da generare flogosi e successiva saldatura degli elementi. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE CENNI STORICI (2) 1922 -> Kleinberg utilizzò per la prima volta grafts da ossa di bovino per la fissazione del rachide. 1933 -> Ghormley, della Mayo Clinic, propose l’utilizzo di prelievi autologhi dalla cresta iliaca come fonte per i grafts ossei da utilizzare nelle fissazioni. 1936 -> Mercer, ad Edimburgo, e Jenkins pubblicarono i primi interventi di fissazione lombare per via anteriore in pazienti con spondilolistesi. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE CENNI STORICI (3) 1943 e 1944 -> Toumey, alla Lahey Clinic di Boston, e King, a San Francisco, proposero l’utilizzo di ganci metallici interpeduncolari per migliorare la stabilità delle fissazioni per via posteriore. 1946 -> Jaslow, a New Bedford in Massachusetts, eseguì il primo intervento di fusione intersomatica posteriore, mediante posizionamento di grafts ossei intersomatici. 1952 -> Cloward, ad Honolulu, pubblicò i dati di un ampia serie di interventi con la propria versione della tecnica introdotta da Jaslow. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE APPROCCI CHIRURGICI: Posteriore • Anteriore • TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE APPROCCIO POSTERIORE: Riservato ai casi nei quali non siano presenti deficit neurologici anche se il canale vertebrale appare ridotto di più del 50% o sia presente una cifosi con un angolo minore di 50°. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE APPROCCIO ANTERIORE: Riservato a lesioni che non interessano il complesso osteolegamentoso dell’arco posteriore o in caso di disgregazione del corpo vertebrale con stenosi sintomatica del canale spinale. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE FISSAZIONE LOMBARE POSTERO-LATERALE(1): Prima procedura introdotta di fissazione lombare. Incisione mediana con scheletrizzazione delle lamine vertebrali e della porzione postero-laterale del segmento rachideo da fissare. Caricamento laterale dei muscoli posteriori che si inseriscono ai processi trasversi e posizionamento in situ di grafts ossei autologhi (prelevati dalla spina iliaca) o eterologhi. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE FISSAZIONE LOMBARE POSTERO-LATERALE(2): L’ossificazione dell’innesto osseo si completa in 3-4 mesi. Grafts posizionati nella porzione postero-laterale perché più vascolarizzata. Buon risultato di fissazione senza modificazione della fisiologia del rachide se i segmenti fissati sono meno di 3. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE PLIF (Posterior Lumbar Interbody Fusion): Incisione lombare mediana di 4-7 cm con scheletrizzazione delle lamine vertebrali a più livelli. Laminectomia ed esposizione di sacco durale e radici lombari. Trazione mediale del sacco durale con accesso alla porzione posteriore dei corpi vertebrali e dei dischi intervertebrali. Rimozione del disco intervertebrale e fissazione mediante mezzi di fissazione (cages + viti e barre). TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE SVANTAGGI PLIF: Trazione di sacco durale e radici lombari con rischio di lesione. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE ALIF (Anterior Lumbar Interbody Fusion): Incisione addominale (sinistra) con spostamento laterale dei muscoli addominali e del peritoneo. Mobilizzazione dei vasi addominali (Aorta, Cava, Iliache) eventualmente con l’ausilio di un Chirurgo Vascolare. Scheletrizzazione della porzione anteriore dei corpi vertebrali e dei dischi intervertebrali, discectomia e fissazione mediante mezzi di fissazione (cages posizionate per via anteriore). TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE ALIF: Tecniche alternative di ALIF, sono la ALIF con minilaparotomia e la tecnica ALIF endoscopica. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE SVANTAGGI ALIF: Rischio di lesione del plesso ipogastrico con possibile eiaculazione retrograda (1-3% dei casi). Rischio di lesione dei vasi addominali (1-15% dei casi). Rischio di ernie ed atonie addominali . TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE MEZZI DI FISSAZIONE: Mezzi di fissazione intersomatici Protesi somatiche Viti interpeduncolari + barre Dispositivi distanziatori interspinosi TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Mezzi di fissazione intersomatici: Attualmente utilizzate cages intersomatiche con diverse forme (cilindrici, ad anello, rettangolari, a pallottola) in titanio, carbonio/PEEK,, tantalio ma in passato si utilizzavano innesti ossei autologhi prelevati dalla spina iliaca. Utilizzati anche dischi intersomatici artificiali (posizionati per via anteriore). TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Cages intersomatiche cilindriche TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Schema di posizionamento cage intersomatica per via anteriore TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Rx post-operatorie che dimostrano buon posizionamento di cages a livello L5-S1 TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Cages intersomatiche rettangolari TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Allografts ossei TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Disco intersomatico artificiale e suo posizionamento per via anteriore TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Protesi somatiche: Utilizzate per la stabilizzazione di uno o più segmenti quando è richiesta l’asportazione di uno o più corpi vertebrali (lesioni espansive/sostitutive, gravi burst fractures...). TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Protesi somatica espandibile TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Protesi somatiche espandibili TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Viti interpeduncolari + barre: Utilizzate per la stabilizzazione di uno o più segmenti vertebrali possono essere utilizzate da sole o con l’aggiunta di cages o protesi somatiche. Le viti vengono inserite nei peduncoli di due o più segmenti spinali consecutivi e vengono connesse tra loro da barre in modo da fissare saldamente il segmento interessato. TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Viti interpeduncolari TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Viti interpeduncolari e barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Applicazione di viti interpeduncolari e barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Distrazione dopo posizionamento di viti interpeduncolari TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Modello di fissazione lombare mediante viti interpeduncolari + barre e cages intersomatiche TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Rx di fissazione lombare mediante viti interpeduncolari + barre e cages intersomatiche TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Barre di Harrington TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Politrauma con frattura instabile rachidea TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Politrauma con frattura instabile rachidea fissata mediante barre di Harrington TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Dispositivo Interspinoso Ammortizzante TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Frattura somatica L1 TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Frattura somatica L1 TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Trattamento con viti interpeduncolari + barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Lesione osteolitica somatica TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Lesione osteolitica somatica TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Fissazione mediante protesi somatica e viti + barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Stenosi del canale con instabilità trattata con PLIF e viti + barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Stenosi del canale con instabilità trattata con PLIF e viti + barre TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE GRAZIE PER L’ATTENZIONE