QUANDO LA DEGLUTIZIONE DIVENTA DIFFICILE Ottobre – Dicembre 2011 Corso di tecniche di assistenza di base per caregivers CHE COS’E’ LA DEGLUTIZIONE? Passaggio di sostanze solide, liquidi e/o miste dall’esterno allo stomaco. Perché deglutiamo? • • • • Adeguato apporto nutrizionale Saziare sete e soddisfare appetito Piacere del gusto (sapore e profumo) Stare insieme agli altri DISFAGIA = difficoltà di deglutizione • DIFFICOLTA’/INCAPACITA’ – A PREPARARE IL BOCCONE ALIMENTARE NELLA BOCCA E/O – A FARLO PROCEDERE DALLA BOCCA ALLO STOMACO • TALE DIFFICOLTA’ SI PUO’ PRESENTARE PER CIBI SOLIDI, PER LIQUIDI (ANCHE PER LA SALIVA) O PER ENTRAMBI CONSEGUENZE • POSSIBILE “INGRESSO” (ASPIRAZIONE) DI CIBO O LIQUIDI NELLE VIE RESPIRATORIE CON RISCHIO DI – SOFFOCAMENTO – INFIAMMAZIONI BRONCO-POLMONARI (polmoniti “ab ingestis”) • MALNUTRIZIONE • ALTERAZIONE DELLA QUALITA’ DI VITA COME SI MANIFESTA? – TOSSE DURANTE O DOPO LA DEGLUTIZIONE (o addirittura dopo il pasto) – ECCESSIVA LENTEZZA NELL’ASSUNZIONE DEI CIBI – VOCE (O TOSSE) “GORGOGLIANTE” – MANCANZA DI APPETITO – CALO DI PESO – FREQUENTI INFEZIONI POLMONARI – FEBBRE – ASSENZA DEGLUTIZIONE VOLONTARIA – SCHIARIMENTI DI GOLA FREQUENTI NEGLI ANZIANI DIFFICOLTA’ DI DEGLUTIZIONE DOVUTA ALL’INVECCHIAMENTO (PRESBIFAGIA) • • • • • • DIMINUITA EFFICIENZA DELLA MUSCOLATURA LINGUALE, LABIALE, FARINGEA (MAGGIORE RIGIDITA’) ALTERAZIONE SALIVAZIONE EDENTULIA (mancanza di denti) PROTESI DENTARIA INCONGRUENTE PERDITA DELLA SENSIBILITA’ ORALE CAUSE “ESTERNE”: DEPERIMENTO, MOTIVAZIONE NEGLI ANZIANI • • • • COSA SI OSSERVA? UN RALLENTAMENTO E UNA SCARSA EFFICIENZA DELLA DEGLUTIZIONE CON : DIFFICOLTA’ A FORMARE IL BOCCONE INCAPACITA’ A TRATTENERLO NEL CAVO ORALE SCIALORREA (elevata salivazione) MAGGIORE DURATA DEL TEMPO DI DEGLUTIZIONE IN CASO DI DUBBIO… DIVENTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA UNA VALUTAZIONE SPECIALISTICA VALUTAZIONE LOGOPEDICA (previa visita fisiatrica o ORL-foniatrica o neurologica, con eventuale esame strumentale) PRECAUZIONI COMPORTAMENTALI • COLLABORAZIONE SUFFICIENTE • POSTURE: GARANTIRE POSIZIONE CORRETTA • EVITARE ESTENSIONE COLLO POSTURE NO SI’ POSTURE Immagine tratta da “Disfagia.eat” Travalca Cupillo, Sukkar, Spadola Bisetti NO SI’ PRECAUZIONI COMPORTAMENTALI • RELAZIONE: PORSI PIU’ IN BASSO DELLA PERSONA • RISPETTARE I TEMPI DELLA DEGLUTIZIONE • IL BOCCONE A CIRCA META’ LINGUA, EVENTUALE PRESSIONE SULLA LINGUA • EVITARE DI RIEMPIRE TROPPO LA BOCCA E I CUCCHIAI COLMI PRECAUZIONI COMPORTAMENTALI • LA PERSONA MENTRE MANGIA NON DEVE PARLARE, NE’ GUARDARE LA TV, NE’ ESSERE DISTRATTA IN ALCUN MODO • INCORAGGIARE: – lo schiarimento della gola – la tosse gentile – la rimozione di residui con la lingua • DOPO IL PASTO: SEDUTO DA 20 A 60 MINUTI PRECAUZIONI COMPORTAMENTALI • • • • • PRESENZA COSTANTE IGIENE CAVO ORALE PROTESI DENTALE DARE CIBO ADEGUATO ALLE CAPACITA’ LE SCELTE SPECIFICHE DIPENDONO DAL TIPO E GRADO DI SCOMPENSO DA OSSERVARE DURANTE IL PASTO… • MANCATO COORDINAMENTO TRA MASTICAZIONE E DEGLUTIZIONE • RIPETUTE DEGLUTIZIONI PER UN PICCOLO BOCCONE • RESIDUO DI CIBO NELLE GUANCE • RIGURGITI ORALI O NASALI • TOSSE O STARNUTI DURANTE O DOPO L’ALIMENTAZIONE …DOPO LA CONSUMAZIONE DI CIBO O BEVANDE: • Voce rauca o umida • Affaticamento SE PRESENTA TOSSE • SE L’EPISODIO NON APPARE GRAVE FERMARE L’OPERAZIONE “D’IMBOCCO” E ASPETTARE CHE LA TOSSE SI RISOLVA, UNA VOLTA CALMATA RIPROVARE AD ALIMENTARE SE PRESENTA ANCORA TOSSE FERMARE L’ALIMENTAZIONE • IMPORTANTE MONITORARE LA FREQUENZA DEGLI EPISODI • SE L’EPISODIO E’ IMPORTANTE E SEMBRA NON RISOLVERSI SPONTANEAMENTE ATTIVARE MANOVRE DI EMERGENZA CARATTERISTICHE DEL CIBO LA SCELTA DEL CIBO DEVE RISPONDERE ALLE SEGUENTI NECESSITA’: • CAPACITA’ DI DEGLUTIZIONE • APPORTO CALORICO E IDRICO • PREFERENZE DELLA PERSONA CARATTERISTICHE DEL CIBO • • • • • • • • CONSISTENZA SCIVOLOSITA’ OMOGENEITA’ GRADO DI COESIONE VOLUME DEL BOLO TEMPERATURA COLORE SAPORE CONSISTENZA I cibi possono classificarsi in liquidi, semiliquidi, semisolidi, solidi • GENERALMENTE LA CONSISTENZA MIGLIORE E’ QUELLA DI SEMILIQUIDI E SEMISOLIDI (gelati, creme, passati, omogeneizzati di frutta, yogurt e polenta, purè, omogeneizzati di carne, ricotta, formaggi cremosi, budino) • È NECESSARIO FARE ATTENZIONE A: – LIQUIDI (tutte le bevande come acqua, tè, bibite) sono molto scivolosi – SOLIDI (gnocchi, pastasciutta, carne, pesce, verdure crude e cotte, formaggi, frutta, pane,….) richiedono un’efficiente, accurata, attenta e prolungata preparazione orale e masticazione SCIVOLOSITA’ E’ più facile deglutire alimenti scivolosi • NO a: – Riso asciutto – Cibi secchi e stopposi (es. carni) • PER AUMENTARE LA SCIVOLOSITA’: aggiungere diluenti come olio, sughi, panna, … COMPATTEZZA/COESIONE: Un alimento è compatto quando non si sbriciola in bocca, ad esempio stracchino e purè. Generalmente sono da evitare i cibi poco o troppo compatti: Cibi poco compatti (panbiscotto, fette biscottate, pastasciutta, …) Cibi troppo compatti (risotto, castagne, panettone, …) OMOGENEITA’ – La caratteristica tra le più importanti in caso di disfagia – SI’ creme e passati – Purè SI’, patate schiacciate NO – NO minestrina con pastina (liquido+solido) • VOLUME • TEMPERATURA: preferire cibi ben freddi o ben caldi • COLORE: per stimolare appetibilità • SAPORE: salvaguardare i gusti QUINDI… • GENERALMENTE PREFERIRE ALIMENTI SEMISOLIDI O SEMILIQUIDI AD ALTA COMPONENTE DI COMPATEZZA E SCIVOLOSITA’ • CURA E FANTASIA: TENERE SEPARATE LE PUREE ACCORGIMENTI DIETETICI I solidi • • • • Frullatore Omogeneizzatore Diluenti Lubrificanti ACCORGIMENTI DIETETICI I liquidi • ADDENSANTE o ACQUA GELIFICATA • FREDDI e/o GASSATI • SI’ a bicchiere e cucchiaio • NO a cannuccia, schizzettone e bottiglia ADDENSANTE • SEGUIRE LE ISTRUZIONI • AGGIUNGERE GOCCE DI LIMONE O SUCCO SENZA ZUCCHERO • Puo’ essere fornito tramite ULSS RIEPILOGO IN CASO DI DISFAGIA ESEMPI DI CIBI DA EVITARE: • PASTINA IN BRODO • MINESTRONE CON VERDURE IN PEZZI • LEGUMI • RISO • FETTE BISCOTTATE/PANETTONE • POLPETTONE/FRITTATE CON PEZZI DI VERDURE • CARAMELLE • FRUTTA E VERDURA FILAMENTOSA (arance, fagiolini, spinaci, kiwi, …) GRAZIE DELL’ATTENZIONE …ed ora un po’ di pratica! QUALI CIBI SONO INDICATI? •MINESTRINA NO •PASSATO DI VERDURA SI’ •MINESTRONE CON VERDURA A PEZZI O VERDURE FILACCIOSE NO •MOUSSE DI FRUTTA SI’ •FETTE BISCOTTATE INZUPPATE NEL LATTE/TE’ •CARNE A PEZZI NO •AFFETTATI NO •LEGUMI NO •PESCE AL VAPORE FRULLATO SI’ •PUREA DI ZUCCHINE SI’ NO USO DELL’ADDENSANTE • Aggiungere piccole quantità alla volta •Mescolare per 15 secondi preferibilmente con una forchetta •Verificare la consistenza raggiunta prima di aggiungere altro addensante COME IMBOCCARE • • • • • • • • COLLABORAZIONE E ATTENZIONE POSTURE: GARANTIRE POSIZIONE CORRETTA RELAZIONE: PORSI PIU’ IN BASSO DELLA PERSONA RISPETTARE I TEMPI DELLA DEGLUTIZIONE IL BOCCONE A CIRCA META’ LINGUA, EVENTUALE PRESSIONE SULLA LINGUA EVITARE DI RIEMPIRE TROPPO LA BOCCA E I CUCCHIAI COLMI INCORAGGIARE: – lo schiarimento della gola – la tosse gentile – la rimozione di residui con la lingua DOPO IL PASTO: SEDUTO DA 20 A 60 MINUTI UN PO’ DI FISIOLOGIA… La deglutizione richiede proprietà motorie di cui la principale è la forza oltre alla precisione, alla velocità e alla coordinazione. (Unnia, 1995) LA DISFAGIA DEFINIZIONE DI DISFAGIA: DIFFICOLTA’ DI DEGLUTIZIONE LE CAUSE – – – – – – NEUROLOGICHE: trauma cranico, ictus, … STRUTTURALI: tumori orofaringei, … MIOPATICHE: sclerosi multipla, … IATROGENE: effetti collaterali di terapie farmacologiche, … INFETTIVE: botulismo, … METABOLICHE: Morbo di Wilson, … FATTORI DI RISCHIO • • • • • • Alterato livello di coscienza Diminuzione delle facoltà cognitive Intubazioni per lunghi periodi Età avanzata Farmaci (neurolettici, sedativi) Iperestensione del collo DISFAGIA E POLMONITE • Disfagia presente nel 60% degli anziani • Disfagia e polmonite, causa di morte nel 40% delle persone con ictus • Polmonite, le vittime piu’ frequenti sono: – Gli anziani – Gli ammalati – Pazienti disfagici – Pazienti vegetativi – Pazienti istituzionalizzati NEGLI ANZIANI CONSEGUENZE: • DIFFICOLTA’ DI ELABORAZIONE E DI GESTIONE DEGLI ALIMENTI SOLIDI • AFFATICAMENTO O ALLUNGAMENTO DEI TEMPI DURANTE IL PASTO CONSISTENZA In base alla consistenza i cibi possono classificarsi in liquidi, semiliquidisemisolidi, solidi •LIQUIDI: non richiedono alcuna preparazione orale, ma necessitano di competenze adeguate nella coordinazione della deglutizione (caduta dal cucchiaio IMMEDIATA) esempi: tutte le bevande come acqua, tè, bibite, caffè, succo di frutta tipo tropicale, brodo •LIQUIDI DENSI: succo di frutta tipo albicocca/pera, sciroppo CONSISTENZA • SEMILIQUIDI: necessitano di una lieve preparazione orale, ma non viene implicata la masticazione (caduta dal cucchiaio RALLENTATA) esempi: gelati, creme, passati, frullati di frutta (?), omogeneizzati di frutta, yogurt • SEMISOLIDI: necessitano di una preparazione orale più impegnativa, comunque non viene implicata la masticazione (caduta dal cucchiaio LENTISSIMA o NULLA) esempi: polenta, purè, frullati/passati densi, omogeneizzati di carne, ricotta, formaggi cremosi, budino CONSISTENZA SOLIDI: richiedono un’efficiente, accurata, attenta e prolungata preparazione orale e l’intervento della masticazione esempi: gnocchi, pastasciutta, carne, pesce, verdure crude e cotte, formaggi, frutta, pane,…. La disfagia è un problema che può avere delle conseguenze drammatiche, se non viene riconosciuto e trattato con attenzione . Le conseguenze più importanti sono: • L’aspirazione ed ab ingestis ovvero “l’andare di traverso” del cibo o di liquido nelle vie aeree • La broncopolmonite come conseguenza dell’aspirazione • La denutrizione • La disidratazione Per prevenire innanzitutto questi eventi ricordiamo che è importante mantenere • • • • Postura corretta Posizionamento del capo Servirsi degli ausili come descritto precedentemente Mantenere il grado di attenzione ed interrompere l’assunzione del pasto nel caso di stanchezza • Non far parlare il paziente durante il pasto se non dopo averlo fatto tossire e deglutire a vuoto • Non fare distrarre il proprio caro con la televisione o lettura durante il pasto Nel caso il cibo non venga deglutito, il paziente può manifestare: • • • • Senso di soffocamento Tosse insistente Comparsa di colorito rosso fino a cianotico (blu) al volto Quando non ci accorgiamo del passaggio di piccole quantità di cibo, la comparsa di tosse e febbre a distanza di qualche giorno, deve essere riferita ad episodi di aspirazione. Cosa fare?! Nel caso di soffocamento da cibo • • • • Non dare da bere , né sollevare le braccia al paziente Coricare disteso e sul fianco il paziente Chiamare il 118 Liberare la bocca da residui di cibo con una garza avvolta attorno al dito (in ospedale viene usato l’aspiratore) Se si è stati addestrati ed in grado di prendersi la responsabilità: Se il paziente è in piedi e cosciente: • eseguire la “manovra di Heimlich”abbracciando a livello dello stomaco con una mano chiusa a pugno e l’altra sovrapposta alla prima esercitare una forza contro l’addome del paziente muovendo le braccia dal basso verso l’alto • alla fuoriuscita del cibo liberare il cavo orale Se si è stati addestrati ed in grado di prendersi la responsabilità: Se il paziente si trova sdraiato a terra o sulla sedia a rotelle privo di sensi a causa dell’asfissia: • Chiamare il 118 • Distendere il paziente e metterlo in posizione di sicurezza sul fianco • Velocemente liberare la bocca dai residui di cibo Se si è stati addestrati ed in grado di prendersi la responsabilità • Appoggiarsi sulle cosce e con le braccia distese ed incrociate le mani premere con forza tra l’ombelico e la gabbia toracica • Qualora non ci si senta in grado di eseguire la manovra di Heimlich, far piegare la persona in avanti con la testa più bassa del torace e dare 4-5 colpi fra le scapole con il palmo della mano. Disfagia e somministrazione della terapia orale Il paziente disfagico,in molte situazioni assume farmaci per la cura ed il compenso di altre patologie, incontrando difficoltà nell’assunzione degli stessi. Le preparazioni farmaceutiche possono essere di diversa forma: 1. 2. 3. 4. POLVERI SOLUBILI in acqua che possono essere somministrate come un normale liquido COMPRESSE: devono essere deglutite intere o assorbite sotto la lingua COMPRESSE EFFERVESCENTI: poste in acqua si sciolgono con effervescenza e vengono somministrate con liquidi CONFETTI: compresse a base di zuccheri si assumono interi come le compresse Le preparazioni farmaceutiche possono essere di diversa forma: 5. 6. 7. 8. CAPSULE: formate da involucri di varie consistenti contenenti sostanze in polveri che vanno assunte intere come le compresse SCIROPPI e soluzioni sono medicine di aspetto liquido più o meno denso composte da sostanze sciolte in acqua o altri solventi SOSPENSIONI: hanno una consistenza da semiliquida a semisolida AEROSOL:medicinali somministrati sotto forma di nebulizzazione Le forma farmaceutiche non possono essere manipolate in forma impropria perché il farmaco potrebbe: o diventare inefficacie o dosaggio non corretto e sotto dosato o formare composti dannosi o formare bocconi misti di acqua/polvere che tendono ad andare di traverso Soluzioni al problema Informare il medico di base dell’insorgenza della disfagia E’ indispensabile consultare il medico che ha prescritto il medicinale prima di manipolare il farmaco cosi da valutare l’incompatibilità Una precisa scelta della forma farmaceutica può spesso risolvere il problema della corretta somministrazione in tutta sicurezza In pratica 1. 2. 3. 4. Le compresse divisibili possono essere sminuzzate solo quando riportano la dicitura “compressa divisibile” La compressa polverizzata viene inglobata in un boccone semisolido Alcune medicine liquide possono essere facilmente deglutibili con l’aggiunta di addensanti: TALE SCELTA VA CONCORDATA PRIMA CON IL MEDICO per escludere che il tipo di addensante possa interferire con il farmaco Le medicine non possono essere somministrate contemporaneamente se non consentito