ALIMENTAZIONE DIETE, ALIMENTAZIONE PARENTERALE,ENTERALE (SNG,PEG) 1 Cibo e i suoi nutrienti 2 MISCELE NUTRIZIONALI Nutr.parenterale Nutr.enterale 3 PRINCIPI NUTRITIVI CARBOIDRATI PROTEINE LIPIDI VITAMINE SALI MINERALI 4 SACCHE NUTRIZIONALI OLICLINOMEL PERIVEN CLINIMIX 5 CARATTERISTICHE PRONTE ALL’USO BINARIE (glucosio, aminoacidi) TERNARIE (glucosio, aminoacidi, lipidi) acqua 6 PREPARAZIONE Igiene e sterilità: lavaggio mani camice monouso guanti sterili ambiente e piani di lavoro puliti 7 FARMACI Disinfettare il punto di inserzione della sacca Disinfettare il flac. Fl da aggiungere con alcool 70gradi o iodopovidone, utilizzare garze sterili Aspirare il farmaco con ago filtro Sostituire l’ago Introdurre il farmaco e miscelare N.B. non miscelare MAI nella stessa siringa più farmaci perché se la loro stabilità è garantita all’interno della sacca non è certa a concentrazioni elevate 8 FARMACI Se si aggiunge 1 solo farmaco usare filtri antibatterici da 1-5 micron Se si aggiungono più farmaci usare filtri da 0,220,45 I filtri batterici possono essere sostituiti dai sistemi clave connector dei farmaci. 9 FARMACI N.B. PER EVITARE INTERAZIONI TRA FARMACI SEGUIRE UNA PRECISA SUCCESSIONE: Aminoacidi Glucosio Sali di sodio Sali di potassio Sali di cloro Sali di magnesio Oligoelementi Calcio gluconato 10 FARMACI INSULINA E’ corretto introdurla nelle sacche? E’corretto l’uso di gelofusine, o emagel? NO! 11 Complicanze NPT Possono essere da catetere e meccaniche Complicanze da catetere : - contaminazione - pneumotorace - puntura arteriosa - malposizionamento - aritmia cardiaca -embolia gassosa– sepsi Complicanze meccaniche : - rottura del catetere - dislocazione - ostruzione 12 Controlli - peso corporeo; - circonferenza del braccio - FC, PA, FR,TC - stato delle mucose e della cute, con particolare riguardo all’eventuale presenza/evoluzione di edemi; - diuresi giornaliera, e bilancio idrico; - frequenza e modalità di evacuazione; - condizioni del sito di inserzione del CVC o posizionamento del PORT per verificare segni di infiammazione - glicemia (a mezzo digitopuntura: stick glicemico); - esami ematici (emocromo completo, funzionalità renale ed epatica, elettroliti) 13 ALIMENTAZIONE Valutare lo stato di coscienza Ambiente tranquillo privo di odori sgradevoli, Posizione eretta sostegno del capo se occorre Evitare distensioni del collo Se il pz ha una paralisi unilaterale utilizzare il lato non colpito per porre il cibo Dare un tempo adeguato alla persona per alimentarsi incoraggiare la tosse dopo la deglutizione Controllare se c’e ruminazione Ripetute deglutizioni Non utilizzare mai il collare cervicale durante l’alimentazione 14 ALIMENTAIONE NELLE MALATTIE NEUROVEGETATIVE L’AFFATICAMENTO PUO’ ESSERE UN PROBLEMA PER CUI FARE TANTI PICCOLI PASTI N 6 CONTROLLARE PRIMA DI SOMMINISTRARE IL BOCCONE SUCCESSIVO CHE NON VI SIANO RESIDUI DI CIBO NEL CAVO ORALE 15 ALIMENTAZIONE Valutare Cavo orale se pulito, se pz edentulo, pulire con coll. con clorexidina , controllo particolare nei pz con scialorrea, o secchezza delle mucose Per la secchezza delle mucose e’ possibile utilizzare come colluttorio ma anche per favorire alim. Cibi agri aciduli come acqua acidulata, per la scialorrea succo ananas o papaia. Per pz con stomatite colluttorio . Fare attenzione alla consistenza dei cibi specie nei pz disfagici Favorire le capacita’ residue del pz Se aiutato porsi all’altezza degli occhi o piu’ in basso 16 ALIMENTAZIONE Evitare cibi di consistenza mista, cibi secchi friabili, filamentosi che si impastano in bocca , es pane, banane etc… Mantenere la persona alzata approssimativamente dai 30/60 min. Evitare cibi o bevande calde o piccanti per pz con processi infiammatori in atto al cavo orale o app. digerente Se il pz non ha un disfagia completa cioe’ ha difficolta’ ad assumere i solidi alternare piccole quantita’ di cibo con piccole quantita’ di liquidi 17 valutazione Se la disfagia e’ paradossa cioe’ per i liquidi usare addensante Incoraggiare la tosse dopo la deglutizione Se possibile evitare l’uso di cannucce o siringhe per la difficolta’ di controllo della quantita’ e velocita’ di flusso de liquido CONTROLLARE SEMPRE CHE IL CIBO RISPETTI I GUSTI DELLA PERSONA 18 ALIMENTAZIONE MONITORARE SEMPRE LA QUANTITA’ DI CIBO ASSUNTA DAL PZ. 19 FARMACI Somministrazione sicura Rispetto della famacodinamica e farmacocinetica Evitare effetti sub terapeutici Diluire in modo corretto 20 SCHEDE VALUTAZIONE La documentazione sullo stato nutrizionale e di assunzione di liquidi dovrebbe essere riportato di routine nella cartella clinica e infermieristica, regolarmente aggiornate. 21 DISFAGIA Non e’ una malattia ma un sintomo. E’ la difficoltà che si manifesta al passaggio di cibi e bevande dal cavo orale allo stomaco 22 Pincipali segni clinici Tosse (specie in coincidenza con l’atto deglutitorio) Voce gorgogliante Febbre Residui alimentari in bocca e fuoriuscita dal naso Lacrimazione Risveglio notturno per tosse e soffocamento Perdita di peso 23 DISFAGIA MALATTIE DEL CAVO ORALE DELLA FARINGE, LARINGE ED ESOFAGO , ICTUS, DEMENZA, MORBO DI PARKINSON DETERIORAMENTO NEUROLOGICO MALATTIE SISTEMICHE (miastenia, sclerosi lat. Amnio trofica, sclerosi multipla etc..) 24 DISFAGIA E’ BENE RICORDARSI CHE LA DISFAGIA E’ PRESENTE NELLA NORMALE EVOLUZIONE DEL PROCESSO D’INVECCHIAMENTO , IL 20% CIRCA DELLA POPOLAZIONE DOPO I 50 ANNI SOFFRE DI PRESBIFAGIA . 25 Disfagia E’ ALTRESI’ IMPORTANTE RICORDARE CHE COLORO CHE RISCHIANO ABINGESTIS NON SEMPRE PRESENTANO I SEGNI CLINICI DI ASPIRAZIONE, INFATTI NEL 60% DEI CASI LA TOSSE NON E’ PRESENTE 26 RISCHI AB INGESTIS DEPRESSIONE DISIDRATAZIONE MALNUTRIZIONE 27 VALUTAZIONE ANAMENSI REMOTA E RECENTE ANAMNESI FARMACOLOGICA TEST : THREE-OZ WATER SWALLOW TEST 28 TEST 5ml di acqua con un cucchiaino da caffè attendere qualche minuto Se non c’e tosse, o voce gorgogliante, o fuoriuscita del liquido dal naso, o lacrimazione si prosegue: un sorso d’acqua da bicchiere (controllo segni clinici) Se non ci sono segni di aspirazione si passa a 50 ml di acqua da bicchiere e si controlla per qualche minuto posizionando il pulsossimetro ( una diminuzione del 2% rispetto alla sat. Iniziale può essere considerata come indicativa di aspirazione) 29 TEST Specificità 88% Sensibilità 67% la sensibiltà può raggiungere 88% se si associa l’auscultazione 30 Test Fornisce gli elementi per classificare la disfagia in 4 livelli 1)ASSENTE: corretta deglutizione, nessuna implicazione nella dieta 2)LIEVE: voce gorgogliante, addensare i liquidi 3)MODERATA:voce gorgogliante/tosse, addensare i liquidi e rendere omogenei i cibi 4)GRAVE: tosse severa, alimentazione artificiale 31 MODIFICATORI DI CONSISTENZA La consistenza può essere modulata e adeguata alle esigenze del paziente. Si possono usare : 1. Addensanti naturali o artificiali; 2. diluenti; 3. Lubrificanti. 32 ADDENSANTE LA CONSISTENZA DA RAGGIUNGERE CON L’ADDENSANTE VIENE DECISA DAL LOGOPEDISTA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DI SCOMPENSO PRESENTI 33 ADDENSANTE 34 RISORSE LINEE GUIDA CONOSCIENZE PERSONALE SPECIALIZZATO PARENTI DIETE ADDENSANTI NUTRIZIONI ARTIFICIALI 35 PIMAI REDATTI DAL CONSIGLIO D’EUROPA all’atto dell’ingresso in ospedale i malnutriti per difetto rappresentavano il 19,1% e quelli per eccesso il 24,8. Si evince che la malnutrizione per eccesso o per difetto è spesso causa di patologie che correlano con l’ingresso in ospedale ma che tale situazione non sempre viene risolta in quanto anche secondo lo studio PIMAI %; coloro che avevano una degenza = 15gg peggioravano il loro stato di nutrizione nel 63,1 % dei casi 36 Linee guida geront la prevalenza della malnutrizione calorico proteica negli ospedali è superiore al 25-30% e varia in relazione alle caratteristiche della patologia, numerosi studi indicano un deterioramento dello stato nutrizionale entro due settimane dall’ammissione in ospedale nel 60% circa dei ricoverati. 37 MALNUTRIZIONE una situazione tale per cui un deficit o un eccesso di energie, proteine o altri nutrienti porta ad effetti misurabili indesiderati sulla composizione corporea o sulla funzionalità di organi e tessuti, tale da portare un eccesso di Morbilità e mortalità o una alterazione della qualità della vita. In presenza di PEM si può andare incontro ad alterazioni della funzionalità cardiaca e renale, subentra atrofia muscolare, vi è un ritardo nella cicatrizzazione delle ferite, ed un aumento delle deiscenze, inoltre il sistema immunitario viene gravemente compromesso 38 MALNUTRIZIONE È un problema SOTTOVALUTATO Spesso non esistono dati di valutazione nutrizionale ne’ nelle cartelle cliniche, infermieristiche ne’ nelle lettere di dimissioni 39 REPORT le malat. Correlate alla malnutrizione sono frequenti, ma non vengono dg e peggiorano durante la deg. la maggior parte dei malati assume meno cibo del necessario e continua a perdere peso durante il ricovero TUTTI I MALATI HANNO DIRITTO DI VEDERE ESAUDITE LE LORO RICHIESTE NUTRIZIONALI, POICHE’ LA QUALITA’ DEL CIBO E’ UN PREREQUISITO PER OGNI ALTRO TRATTAMENTO 40 DIAGNOSI DI PEM Anamnesi nutrizionale Valutazione clinica Valutazione antropometrica Parametri ematologici e biochimici Parametri immunologici Valutazione funzionale Alcuni di questi parametri possono risultare imprecisi in situazioni cliniche particolari,come l'insufficienza epatica,cardiaca,renale,e a volte possono ingannare Per questo è opportuno sempre combinare i vari parametri con un'accurata valutazione clinica. 41 VALUTAZIONE Anamnesi nutrizionale Ottenuta tramite colloquio con il paziente o con i familiari. L'anamnesi si divide in tre parti:medica,sociale e dietetica. 42 Anamnesi medica - età - peso:attuale,abituale,ideale - recenti interventi chirurgici - gravidanze recenti malattie croniche/recenti - stato di idratazione del paziente - fabbisogni metabolici incrementati - perdite aumentate (fistola,drenaggi,ascessi) - perdita di sangue cronica (emodialisi) - uso di alcool,tabacco e droga - uso cronico di farmaci - abuso di farmaci non prescritti 43 VALUTAZIONE ANAMNESI SOCIALE - reddito - educazione - nucleo familiare - chi fa la spesa e chi prepara i pasti - ambiente dove vengono consumati i pasti 44 VALUTAZIONE ANAMNESI DIETETICA - appetito - fattori che influenzano l'introito del cibo - intolleranza ad alcuni cibi - modifiche dietetiche (restrizione di sodio,proteine...) - difficoltà a masticare o deglutire - dentizione povera od inconvenienti della dentiera - alterazioni dell'olfatto o del gusto - incapacità ad alimentarsi per disturbi della deglutizione - diete di moda - alimentazione per os sospesa per esami diagnostici 45 VALUTAZIONE Sintomi che spesso accompagnano la malnutrizione: - anoressia - vomito - diarrea - steatorrea - disfagia - presenza di sangue nelle feci 46 VALUTAZIONE Parametri clinici L'esame fisico del paziente è importante per identificare uno stato di malnutrizione. Segni clinici che possono presentarsi in corso di malnutrizione: *alterato rapporto peso/altezza o progressiva perdita di peso (kg/mesi) *depauperamento muscolare,tessuto adiposo scarso *riduzione della forza muscolare 47 VALUTAZIONE *manifestazioni cutanee (pallore,dermatite,petecchie,ecchimosi,alterata cicatrizzazione,piaghe da decubito..) alterazioni della mucosa(labbra gonfie,arrossate e screpolate;perdita di sangue,gonfiore ed arrossamento delle gengive;denti che dondolano;lingua gonfia ed arrossata;glossite) *unghie fragili o a forma di cucchiaio *capelli assottigliati,fragili,opachi,e/o perdita dei capelli *seborrea naso-labiale *pigmentazione diffusa *viso a forma di luna 48 valutazione temperatura corporea diminuita *cornea opaca,palpebre arrossate,congiuntiva secca ed edematosa *diminuzione dell'udito *rachitismo,gambe arcuate,o gambe ad X *polpacci indolenziti,ridotti riflessi osteo-tendinei N.B. E' bene ricordare che diversi segni o sintomi di malnutrizione possono essere causati anche da altre malattie 49 VALUTAZIONE Parametri antropometrici L'antropometria è lo studio comparativo delle misure e delle proporzioni del corpo umano. Una corretta valutazione antropometrica deve comprendere: *età *sesso *altezza,peso 50 VALUTAZIONE PESO : attuale,abituale,ideale per taglia *calo di peso = (peso abituale-peso attuale)/peso abituale x 100 51 VALUTAZIONE Nella persona allettata, è possibile calcolare indirettamente l’altezza utilzzando uno dei seguenti metodi: a) Stima dell’altezza in base alla lunghezza dell’ulna 1. misurare il segmento di avambraccio (se possibile sinistro) che va dall’estremità del gomito (processo olecranico) al punto mediano del processo stiloideo dell’ulna 52 VALUTAZIONE 53 VALUTAZIONE Stima dell’altezza in base alla misura del segmento ginocchio/tallone-rotula): 1. il soggetto deve essere in posizione supina o seduta con il ginocchio piegato ad angolo retto; utilizzando un calibro scorrevole a paletta larga; calcolare l’altezza stimata, servendosi della seguente formula,* nella quale va inserita la misura rilevata. Altezza (maschi) = 64,19 - (0,04 x età) + (2,02 x altezza al ginocchio) Altezza (femmine) = 84,88 - (0,24 x età) + (1,83 x altezza al ginocchio) 54 valutazione 55 VALUTAZIONE Com’è noto, per il calcolo del BMI è necessario disporre delle due misure di peso ed altezza. Se non è possibile pesare una persona si può stimare il BMI utilizzando il seguente metodo indiretto, basato sulla misura della circonferenza del braccio 56 VALUTAZIONE L’arto superiore non dominante della persona deve essere piegato a gomito a 90°, con il braccio parallelo al fianco. Misurare la distanza tra l’acromion e l’estremità del gomito (processo olecranico). Marcare sulla cute il punto mediano. Far rilasciare l’arto lungo il fianco e misurare la circonferenza del braccio nel punto mediano, assicurandosi che il metro a nastro sia aderente alla superficie cutanea senza stringerla. 57 VALUTAZIONE *Calcolo dell’indice di massa corporea BMI = peso(kg)/altezza2(cm2 ) Circonfereza braccio: Se la circonferenza del braccio è <23,5cm, il BMI è probabilmente < 20Kg/m2 Se la circonferenza del braccio è >32,0cm, il BMI è probabilmente > 30Kg/m2 58 valutazione Uomini: <20 = Fra 20-25 = Fra 25-35 = >30 = Donne: sottopeso <18 normopeso fra 19-25 sovrapeso fra 24-30 obeso >30 59 VALUTAZIONE valutazione grasso corporeo plica tricipitale(PT) e sottoscapolare (indicano la massa adiposa) *calcolo della circonferenza dei muscoli del braccio(CMB)=[CB-(PT x 3,14] (indica la massa muscolare). 60 VALUTAZIONE PLICOMETRIA punti di repere: zona sottoscapolare,ascellare Petto, addome Bicipide, tricipide Polpaccio e coscia 61 VALUTAZIONE La % di grasso corporeo accettabile è: compresa tra il 10% ed il 18% per gli uomini e tra il 18% ed il 26-28% per le donne Donne 16-26 anni Maschi 17-26 anni %F = 0.55A+0.31B +6.13 %F = 0.43A+0.58B +1.47 Donne 16-26 anni +6.13 Maschi 17-26 anni +1.47 %F = 0.55A+0.31B %F = 0.43A+0.58B 62 Valutazione PESO Uomini: (0.98xCP)+(1.13xHG)+(1.73xCB)+(0.37x5xPSS)-81.69 Donne: (1.27xCP)+(0.87xHG)+(0.98xCB)+(O,4xPB)-62.35 CP=Circonferenza polpaccio HG=Altezza ginocchio CB=Circonferenza metà braccio PSS=Plica sottoscapolare PB=Plica tricipitale 63 valutazione bioimpedenziometro 64 valutazione Esami ematici: Emocromo Albuminemia Proteine Ferritina, sideremia Conta dei leucociti Esami immunologici 65 66 Schede di valutazione Rischio nutrizionale MNA 67 ALIMENTAZIONE GRAZIE PER L’ATTENZIONE 68