c/Esp6_048_053_Assorel 27-04-2005 15:32 Pagina 48 PREMIO ASSOREL Rp, i bisogni degli utenti rend positivo per le relazioni pubbliche che mostrano, anche per il futuro, segnali di espansione. Nuovi clienti, allargamento delle attività svolte, aumento della professionalizzazione. Sono questi i principali dati che emergono da una ricerca quali-quantitativa realizzata da Assorel, alla fine dello scorso anno, sull'evoluzione dei bisogni degli utenti di relazioni pubbliche. L'indagine, svolta da Astra in collaborazione con Demoskopea, evidenzia anche alcune aree critiche, prima fra tutte l'incapacità degli stessi committenti a cogliere le opportunità offerte dalle rp. «È in atto tuttavia un fortissimo processo di riconcentramento sul comparto delle relazioni pubbliche», sottolinea subito Enrico Finzi, presidente di AstraDemoskopea, «tutti gli operatori della comunicazione - agenzie di pubblicità, centri media, ecc - che avevano dichiarato di essere capaci di organizzare conferenze stampa, convention, eventi, ecc, sono stati portati via dallo tsunami positivo delle rp». T Quali sono stati complessivamente i principali risultati dell'indagine? «Innanzitutto, la dinamicità di questo settore, come peraltro era già emerso dalla ricerca Upa sul futuro della pubblicità, che vedeva nelle rp uno dei comparti più vivaci», risponde Finzi. «Questa dinamicità ha diverse motivazioni: una congiunturale, perché le difficoltà economiche hanno portato alcuni utenti a investire meno in advertising e maggiormente in rp per spendere meno. Ma ci sono altri motivi della crescita: si assiste a un flusso di nuova utenza, che prima non ricorreva alle rp, come l'area pubblica o l'utenza della provincia italiana penso a medie imprese dinamiche non abituate a utilizzare le relazioni pubbliche. E si vede anche l'effetto "virale" positivo dei successi e dei risultati, delle performance delle rp, che si trasmettono ad altri utenti l'utente soddisfatto parla con altri utenti. La crescita sembra destinata 48 Espansione 6/2005 a durare: coloro che hanno investito nel 2003 dichiaravano, a novembre 2004, di avere aumentato i propri investimenti e prevedevano di incrementarli ulteriormente nel 2005. Non si tratta di nuovi utenti che schiacciano l'acceleratore, ma di un saldo positivo tra quanti dichiaravano aumenti e quelli che prevedevano diminuzioni negli investimenti indicatore di satisfaction». Dalle rilevazioni, risultano in espansione anche i tipi di attività di relazioni pubbliche che vengono svolte. «In testa», conferma Finzi, «ci sono l'ufficio stampa, detto più pomposamente media relation, e gli eventi, dalle conferenze stampa alle IL VERO COMPETITOR DELLE AGENZIE? SONO GLI UTENTI Lo rileva il sociologo Enrico Finzi, presidente di Astra Demoskopea (nella foto), che ha condotto, per conto di Assorel, la ricerca "Gli utenti e le rp". L'indagine è stata realizzata tra il 13 ottobre e il 19 novembre 2004 tramite 501 interviste telefoniche (di cui 488 complete), somministrate con il metodo Cati (Computer aided telephone interviewing) a utenti tratti da file forniti sia dalle agenzie di relazioni pubbliche committenti dello studio (per l’86%) sia dai file Astra/Upa (per il 14%). convention - due attività storiche. Ma è impressionante vedere come una parte dominante degli utenti vada al di là di queste, che chiamerei attività basiche. In posizione di stabilità o in crescita abbiamo di tutto: la comunicazione corporate, quella finanziaria, la comunicazione locale in forte espansione anche per i temi della devolution, quella sociale e ambientale per il diffondersi di iniziative di corporate social responsibility». E sul piano della professionalità nelle agenzie di rp? «Secondo gli utenti», risponde Finzi, «è in atto una professionalizzazione significativa e una capacità di usare professional tool in ambiti diversi. Viene colta insomma una crescita professionale dell'offerta, delle agenzie dei professionisti». Evidenziati gli aspetti positivi, dall'indagine emergono anche aree di criticità. Quali sono? «La critica più significativa», dice Finzi, «è innanzitutto un'autocritica: metà degli utenti dichiara che le rp in Italia non sono adeguatamente sviluppate o efficaci per colpa dei committenti. E che lo ammettano è un fatto nuovo. In molti casi non conoscono tutte le opportunità che le relazioni pubbliche offrono oppure non possiedono tutti i criteri per una loro valutazione, ecc. Ci sono tuttavia tre critiche severe mosse dagli utenti: la prima è una certa inadeguatezza in sede professionale. In altre parole, i cosiddetti "piani" soffrono di due limiti diffusi: il primo, quello che io chiamo "bella e impossibile", creatività ammirevole ma irrealistica, cioè bellissime idee proposte, ma totalmente inapplicabili, perché troppo costose, perché le normative non lo consentono, come accade nel settore farmaceutico o nel finanziario, inadatte ai brand oppure, secondo limite, idee realizzabili ma omologate, fatte con lo stampino, con le stesse parole che si rivolgono ai medesimi soggetti. Al dunque, io utente non c/Esp6_048_053_Assorel 27-04-2005 15:24 so valutare bene, affido l'incarico e mi trovo risultati cattivi, con cose dette al solito modo, alle solite persone, ecc. Sul terreno della realizzazione, la lamentela più diffusa riguarda l'esagerato inserimento nella prima linea di personale con le seguenti caratteristiche: precari, sottopagati, impreparati a relazionarsi con gli utenti e con gli interlocutori esterni. Buttando in battaglia questi giovani senza formazione e senza allenamento, si bruciano risorse ad alta potenzialità. Non solo. Affidando incarichi a persone non ancora pronte, buttando nella mischia risorse non adeguate, si forniscono risultati più bassi. Il troppo forte contenimento dei costi porta a troppi inserimenti di giovani non preparati. La terza critica riguarda il rapporto qualità/prezzo. Per certi versi è ovvio che i clienti si lamentino dei costi, ci mancherebbe! Tuttavia, l'affermazione è un po' più sottile: esiste una propensione a pagare prezzi giusti, ma si vuole una qualità all'altezza dei prezzi». Due ulteriori elementi emergono da questa ricerca, secondo Finzi: «Il particolare apprezzamento, da parte di un quinto dell'utenza, per l'impegno femminile, soprattutto per la capacità di relazione di giovani ragazze o di donne "senatrici" delle rp con i clienti, con i fornitori, con gli stakeholder, con le autorità locali, ecc. Essendo questo un settore che non discrimina le donne rispetto ad altri comparti economici, a fronte di una diffusa femminilizzazione la capacità di relazione delle donne è particolarmente apprezzata. Il secondo elemento è una valutazione che deriva dal complesso Pagina 49 SI RICORRE A UN'AGENZIA DI RP PER… Media relations 65% Organizzazione di eventi 62% Lancio di nuovi prodotti, progetti, iniziative 55% Comunicazione di marketing/prodotto 51% Comunicazione d'impresa 33% Sponsorizzazioni 31% Comunicazione con i decisori dal nazionale al locale 24% Comunicazione ambientale e sociale 23% Comunicazione economico finanziaria 22% Comunicazione della responsabilità sociale 22% IL CLIENTE SODDISFATTO PASSA PAROLA AD ALTRI Chiede sempre più interventi in nuovi campi della comunicazione, ma anche maggiore professionalità. E critica le agenzie per proposte a volte di creatività notevole, ma non realizzabili e per i costi non sempre percepiti come adeguati nel rapporto qualità/prezzo. da gestire pesanti "relazioni industriali". Ma, in moltissimi altri casi, si ha l'imUN'AGENZIA DI RP DEVE… pressione di un far-da-sé, 88% Rispettare i tempi senza spiegazioni e sicura88% Offrire un giusto rapporto qualità/prezzo mente non proficuo. Nelle 87% pmi si tratta magari di dare Essere propositiva un ruolo alla figlia del pa86% Essere sempre disponibile, accessibile al cliente drone, le si affidano le rp. 85% Essere efficace nel perseguire gli obiettivi Nelle grandi aziende que85% Essere seria, affidabile sto fenomeno è meno rile85% Fare proposte realistiche, realizzabili vante, ma il fai-da-te sembrerebbe quasi una forma 84% Essere capace di lavorare in team col cliente di arroganza, una scelta 84% Avere ottime relazioni con giornalisti e media per risparmiare sui costi, 82% Essere capace di gestire piccoli e grandi progetti andando poi invece a riFonte: Indagine "Gli utenti e le rp" di Astra/Demoskopea per Assorel sparmiare sulla qualità e costituendo una forma di dell'indagine: per la prima volta si è competizione senza costrutto. Non potuto evidenziare che il vero com- si tratta di metter tutti in outsourpetitor delle agenzie di relazioni cing, quanto più semplicemente di pubbliche sono i committenti. La aumentare la cultura comunicazioquota di rp che dichiarano di svol- nale in maniera tale da arrivare a forgere al proprio interno è elevatissi- me più proficue di collaborazione ma. In taluni casi si trovano anche tra professionisti esterni e managecerte giustificazioni: le attività lob- ment o imprenditore». bistiche non si dichiarano volentieri Le rp possono essere considerate e in genere tutta l'area legata alla legalità, scheletri nell'armadio o cri- il metamedium del futuro? Il conminalità economiche che siano. Al- tenitore cioè nel quale confluiscotre si capiscono: la comunicazione no, per essere coordinate e orientainterna si fa all'interno perché i di- te, le pratiche legate a mezzi e morettori del personale non hanno più dalità di comunicazione? «Direi che è la tendenza che Assorel auspica», conclude Finzi, «nel senso che le agenzie di rp si candidano a diventare i coordinatori della comunicazione totale. Tuttavia è ancora soltanto I CONTRO un'ambizione, perché solo una mi• rp non efficaci per colpa dei committenti noranza dell'utenza la condivide. In • creatività ammirevole, ma irrealistica generale, il coordinamento tende idee bellissime, ma troppo costose ancora a farlo l'utente stesso». idee buone, ma inapplicabili (es. normative) Fonte: Indagine "Gli utenti e le rp" di Astra/Demoskopea per Assorel Le rp secondo la ricerca sugli utenti I PRO • dinamicità del settore per motivi congiunturali per flusso di nuova utenza per i buoni risultati che si raggiungono • allargamento dell'utenza • allargamento dei campi di attività • aumento della professionalizzazione • apprezzamento per la specializzazione • apprezzamento per l'impegno femminile idee valide, ma inadatte al brand • idee realizzabili, ma omologate • inserimento in prima linea di giovani senza adeguata formazione • non equo rapporto qualità/prezzo NELLE PAGINE SEGUENTI LA QUARTA TORNATA DELLE CAMPAGNE CHE PARTECIPANO ALL’8˚ PREMIO ASSOREL Espansione 6/2005 49