CLUB ALPINO ITALIANO
CORSO
DI
ORIENTAMENTO
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Relatore del corso A.E. Pino Scattaro
Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai in una selva oscura
che la diritta via s’era smarrita.
(inf. 1, 2-3)
Dopo aver girovagato per l’inferno ed il purgatorio
entra nella sfera del sole
nel quarto cielo del paradiso e dice:
2
Del cor de l’una de le luci nove
si mosse voce, che l’ago a la stella
parer mi fece in volgermi al suo dove.
(par. XII, 28-30).
Questo non è per spalmar cultura, ma
è per far capire l’importanza che
l’orientamento ha da sempre avuto, si
pensi solo alla scoperta delle Americhe
e della circumnavigazione del globo
terrestre avvenute solo e grazie
all’invenzione della bussola.
L’importanza che ha ancora oggi, tanto che la più importante
potenza mondiale ha investito miliardi di dollari per creare un
sistema che risolvesse i problemi connessi all’orientamento, sto
parlando del Globe Position System e non dimeno la sua diretta
concorrente, Unione Sovietica, con un sistema analogo, non solo
ma anche l’Unione Europea ha già cominciato ad investir denaro
in questo senso con il progetto Galileo
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Perché orientarsi?
Sicuramente è un tipo di conoscenza che può rivelarsi molto utile
e gratificante soprattutto se si vuole partecipare più consapevolmente a
delle escursioni già organizzate.
Diventa invece strumento basilare se si vuole organizzare da soli
un'escursione e divenire protagonisti nel vivere la propria passione per la
montagna.
Può anche malauguratamente accadere che le condizioni meteorologiche
divengano
così
difficili
da
compromettere
la
visibilità:
l'improvviso sopraggiungere di
nebbia, del buio, l'arrivo di un
temporale, possono non solo
creare delle difficoltà, ma anche
mettere in serio pericolo noi e i
nostri compagni di escursione.
Ecco perché sapersi orientare
costituisce
una
delle
competenze
fondamentali
dell'escursionista.
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Orientamento
Sapersi orientare significa:
•Leggere una carta topografica
•Determinare la propria posizione sul
territorio e sulla carta topografica
•Scegliere i traguardi del nostro
percorso
•Determinare gli azimut per
raggiungerli
•Calcolare dislivelli e tempi di
percorrenza
•Riconoscere i segni convenzionali
sulla carta, per poi ritrovarli sul
terreno come punti di riferimento
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SOLE
Orientarsi significa volgersi ad oriente
Per cui allargando le braccia avremmo:
di fronte Est
alle spalle Ovest
a sinistra Nord
a destra Sud
Ma attenzione, ciò vale al momento del
sorgere del sole nei giorni di equinozio
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Nord
CORSO DI ORIENTAMENTO
Si punta la metà
dell’ora corrente in
direzione del sole,
il 12 del quadrante
corrisponderà al
Nord:
(10:10)\2= h5:5’
Orientarsi con Orologio
Sole
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CORSO DI ORIENTAMENTO
La BUSSOLA
Strumento basilare, che con la carta topografica deve
essere sempre a portata di mano dell’escursionista.
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2
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1
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1) Ago magnetico (il rosso indica il Nord)
2) Quadrante girevole con goniometro
3) Freccia direzione Nord
4) Freccia direzione di marcia
5) Tacca di lettura azimut
6) Parallele meridiane
7) Righello mm
8) Scalimetri
9) Lente di ingrandimento8
CORSO DI ORIENTAMENTO
Che cosa è un azimut ?
Nord
E’ l’angolo che si forma tra
il Nord, in senso orario e il
nostro traguardo.
Lo strumento per determinarlo è
la bussola
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Come si rileva un azimut dalla carta?
Esempio: Rilevare l’azimut dalla vetta del Subasio al Mortaro delle Trosce.
Posizionate il lato della bussola tangente i due punti, disinteressandovi
dell’ago magnetico, con la
freccia di direzione rivolta
lungo il senso di marcia,
ruotare la ghiera fino a che
le rette disegnate sul fondo
del quadrante siano
parallele ai meridiani della
griglia, facendo attenzione
che il Nord della ghiera
corrisponda al Nord della
carta, ora sulla tacca di
direzione potete leggere il
vostro azimut.
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(Azimut 100°)
CORSO DI ORIENTAMENTO
Altro esempio:
Per andare dal
Mortaro delle Trosce
alla vetta del Subasio
eseguite le
operazioni di prima,
ma attenzione alla
direzione di marcia
e che il Nord della
bussola coincida
con quello della
carta.
(azimut 280°)
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Modo pratico ed immediato per rilevare
l’azimut dalla carta e viceversa.
Posizionando la il fulcro
sella bussola, con il nord
del quadrante coincidente
con quello della carta, nel
punto dove ci troviamo,
sulla ghiera goniometrica
possiamo leggere
l’azimut del sentiero che
vorremmo percorrere.
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Per conoscere la nostra posizione:
Da un punto abbastanza
aperto, si individuano, dal
territorio circostante due o
più punti riconoscibili sulla
carta, poi con la bussola si
calcolano gli azimut di
ritorno che si riporteranno
sulla carta ad iniziare dai
punti individuati, il punto di
incontro delle semirette
risultanti è la nostra
posizione.
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Conformazione del Terreno
CORSO DI ORIENTAMENTO
Oltre al percorso e alla conoscenza della meta è estremamente importante
conoscere la conformazione del terreno: la sola direzione non è infatti
sufficiente per orientarsi. Lungo il percorso potrebbe infatti trovarsi un
ostacolo (un'altura, una depressione, un canalone, un torrente ecc...) che
necessita di essere
raggirato.
Concludendo:
la carta topografica
è un elemento
indispensabile
nella fase di
progettazione e
di percorrenza di
un itinerario!
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Cos’è una rotta?
Per pianificare un percorso, occorre individuare un insieme di punti
chiave, che compongono la rotta verso cui ci si muove per portare
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a termine la nostra escursione;
punti che abbiamo studiato a
tavolino sulla carta e di cui
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abbiamo calcolato gli azimut ed
i tempi di percorrenza prima di
partire, in modo da essere
sempre pronti e non incorrere
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in grossolani errori
specialmente in caso nebbia o
maltempo.
1
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CORSO DI ORIENTAMENTO
1 155°
Stessa
pianifica-zione
riportata
sulla
carta
2
4
150°
330°
52°
3
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Dopo aver calcolato i dislivelli e le distanze planimetriche
di ogni tratta, con questo diagramma, studiato dalla
Federazione Svizzera per i Sentieri, si possono calcolare i
tempi di percorrenza con una precisione cronometrica,
(fidatevi gli svizzeri se ne intendono di tempi e precisione)
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CORSO DI ORIENTAMENTO
G.P.S.
Global Positioning System
Detto anche Navigatore Satellitare, il GPS è uno
strumento fantastico che è in grado di fornirci la
posizione (e molto altro), elaborando i segnali inviati da
satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra.
Come è dichiarato anche dalle case costruttrici, il GPS
non può essere l'unico strumento di navigazione. La
carta topografica e la bussola restano indispensabili e
sarebbe atto d'incoscienza affidarsi unicamente a
questo strumento che, sebbene affascinante nella sua
avanzatissima tecnologia, soffre di alcune limitazioni.
Ritengo comunque che, chi lo volesse usare, non
potrebbe sperare in grossi risultati se non avesse già
acquisito le capacità di lettura della carta, di
interpretazione del terreno, dalla rapidità nelle decisioni,
in poche parole dalla cultura, dall'intelligenza e
dall'esperienza in montagna.
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I meridiani dividono la
superficie terrestre in 60 fusi
di 6° ciascuno.
Il fuso 1 va da 180° a 174°.
il fuso 30 da 6° a 0° e così via.
l’Italia è interessata dai fusi
32, 33 e 34
Ulteriore suddivisione in 20 fasce, limitate da paralleli,
dell’ampiezza di 8° di latitudine ed individuate da lettere
alfabetiche. Le lettere A e B sono per le calotte polari.
L’Italia cade nelle Fasce S e T.
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Le zone vengono ulteriormente suddivise in QUADTANTI
di 100 Km di lato. Vengono individuati da una coppia di
lettere, la prima delle quali indica la colonna, la seconda
la riga.
O da un numerino
progressivo che troviamo
a margine sul reticolato
chlometrico
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Se possedete un GPS esso vi da le coordinate,
come si fa a riportarle sulla carta per conoscere l’esatto punto dove ci troviamo?
CORSO DI ORIENTAMENTO
Esempio: se il G.P.S.
segnala che mi trovo al
punto U.T.M.
33T 319900-4759080
riportando queste con il
coordinatometro sul
reticolato chilometrico
della carta topografica,
trovo che sono sul
sentiero segnato con il
n°66 vicino ad un
fontanile chiamato “Fonte
delle Pecore”, nei pressi
del paesino di Casale.
319900 4759080
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Rilevando dalla carta le coordinate di un punto e inserite
nel G.P.S. Possiamo farci poi guidare per raggiungerlo.
CORSO DI ORIENTAMENTO
Avendo pure l’opportunità di:
Conoscere la direzione in
cui muoverci
la distanza al punto e quella
già percorsa
 il tempo di percorrenza per
raggiungerlo e l’ora prevista
all’arrivo,
 la velocità con cui ci stiamo
muovendo
 la quota di dove ci troviamo
possiamo crearci una rotta
seguire una traccia su di
una mappa digitalizzata,
scaricarla nel GPS per poi
farci guidare a seguirla
ed altre cento informazioni.
4759750
318760
Pertanto avremo:
33T3187604759750
Da inserire nel G.P.S.
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Non banalizzate l’uso della
bussola, specialmente oggi con
l’arrivo delle nuove tecnologie,
perché anch’esse si basano su
gli stessi concetti di orientamento,
quindi è avere chiari in testa
questi concetti che vi farà fare il
salto di qualità,
qualsiasi sarà
lo strumento o
la tecnologia
che voi usiate.
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mi accerto delle condizioni dell’infortunato e che non stia in immediato
Ecco una possibile
pericolo situazione :
scelgo le persone che lo assistono (possibilmente del mestiere)
• una persona infortunata a terra
dispongo il resto del gruppo in condizioni di sicurezza e che •non
dueinterferisca
compagni con
che il’assistono
soccorsi
dopo di che mi preparo a chiamare il soccorso
• un’altra che si dispera
• il sopraggiungere della nebbia
COSA FARE ?
se la posizione è espressa in UTM cambio subito in
coordinate
elicotteristi delsubito
soccorsola
preferiscono)
se possiedoassolute
un GPS(glicontrollo
posizione
N
EO 10°57’02,2”
32 46°13’25,9’’
T 0650513 5120970
q. 2.114q. 2.114
dopo di che chiamo il 118 e resto in attesa
CAI sez. di Foligno
Il Club Alpino Italiano
sez. di Foligno
ringrazia per l’attenzione !
Un abbraccio a tutti
AE, Pino Scattaro
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Fine Orientamento
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la carta topografica che ci da tutte le informazioni utili
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CORSO DI ORIENTAMENTO
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SENTIERI DOC
CORSO DI ORIENTAMENTO
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Club Alpino Italiano
SIWGREI
Documento per la struttura dei dati sulle reti escursionistiche che
viene richiesta per l’inserimento nel WebGIS progettato dal Club
Alpino Italiano.
WebGIS
Documento in corso di elaborazione da parte del Gruppo di Lavoro
per la Cartografia Escursionistica della Commissione Centrale per
l’Escursionismo e del Gruppo di Lavoro per i Sistemi Informativi
Territoriali dell’Università della Montagna del Club Alpino Italiano.
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