CLUB ALPINO ITALIANO
CORSO
DI
ORIENTAMENTO
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Relatore del corso A.E. Pino Scattaro
ORIENTAMENTO di Pino Scattaro
Nel mezzo del cammin di
nostra vita, mi ritrovai in una
selva oscura che la diritta via
s’era smarrita.
Dopo aver girovagato per l’inferno ed il
purgatorio entra nella sfera del sole nel
quarto cielo del paradiso e dice:
(inf. 1, 2-3)
Del cor de l’una de le luci nove
si mosse voce, che l’ago a la stella
parer mi fece in volgermi al suo dove.
(par. XII, 28-30).
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Perché orientarsi?
CORSO DI ORIENTAMENTO
Sicuramente è un tipo di conoscenza che può rivelarsi molto utile e gratificante
soprattutto se si vuole partecipare più consapevolmente a delle escursioni già
organizzate.
Diventa invece strumento basilare se si vuole organizzare da soli un'escursione
e divenire protagonisti nel vivere la propria passione per la montagna.
Può anche malauguratamente accadere che le condizioni meteorologiche
divengano così difficili da
compromettere la visibilità:
l'improvviso sopraggiungere di
nebbia, del buio, l'arrivo di un
temporale, possono non solo
creare delle difficoltà, ma anche
mettere in serio pericolo noi e i
nostri compagni di escursione.
Ecco perché sapersi orientare
costituisce una delle
competenze fondamentali
dell'escursionista.
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Orientamento
Sapersi orientare significa:
•Leggere una carta topografica
•Determinare la propria posizione sul
territorio e sulla carta topografica
•Scegliere i traguardi del nostro
percorso
•Determinare gli azimut per
raggiungerli
•Calcolare dislivelli e tempi di
percorrenza
•Riconoscere i segni convenzionali
sulla carta, per poi ritrovarli sul
terreno come punti di riferimento
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Orientarsi significa volgersi ad oriente
CORSO DI ORIENTAMENTO
Per cui allargando le braccia avremmo:
di fronte Est
alle spalle Ovest
a sinistra Nord
a destra Sud
Ma attenzione, ciò vale al momento del
sorgere del sole nei giorni di equinozio
Nord
Orientarsi con Orologio
Si punta la metà dell’ora corrente in direzione del
sole, il 12 del quadrante corrisponderà al Nord:
(10:10)\2= h5:5’
Sole
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CORSO DI ORIENTAMENTO
La BUSSOLA
Strumento basilare, che con la carta topografica deve
essere sempre a portata di mano dell’escursionista.
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1) Ago magnetico (il rosso indica il Nord)
2) Quadrante girevole con goniometro
3) Freccia direzione Nord
4) Freccia direzione di marcia
5) Tacca di lettura azimut
6) Parallele meridiane
7) Righello mm
8) Scalimetri
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9) Lente di ingrandimento
CORSO DI ORIENTAMENTO
Che cosa è un azimut ?
Nord
E’ l’angolo che si forma tra
il Nord, in senso orario e il
nostro traguardo.
Lo strumento per determinarlo è
la bussola
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Come si rileva un azimut dalla carta?
Esempio: Rilevare l’azimut dalla vetta del Subasio al Mortaro delle Trosce.
Posizionate il lato della bussola tangente i due punti, disinteressandovi
dell’ago magnetico, con la
freccia di direzione rivolta
lungo il senso di marcia,
ruotare la ghiera fino a che
le rette disegnate sul fondo
del quadrante siano
parallele ai meridiani della
griglia, facendo attenzione
che il Nord della ghiera
corrisponda al Nord della
carta, ora sulla tacca di
direzione potete leggere il
vostro azimut.
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(Azimut 100°)
CORSO DI ORIENTAMENTO
Altro esempio:
Per andare dal
Mortaro delle Trosce
alla vetta del Subasio
eseguite le
operazioni di prima,
ma attenzione alla
direzione di marcia
e che il Nord della
bussola coincida
con quello della
carta.
(azimut 280°)
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Modo pratico ed immediato per rilevare
l’azimut dalla carta e viceversa.
Posizionando la il fulcro
sella bussola, con il nord
del quadrante coincidente
con quello della carta, nel
punto dove ci troviamo,
sulla ghiera goniometrica
possiamo leggere
l’azimut del sentiero che
vorremmo percorrere.
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Per conoscere la nostra posizione:
Da un punto abbastanza
aperto, si individuano, dal
territorio circostante due o
più punti riconoscibili sulla
carta, poi con la bussola si
calcolano gli azimut di
ritorno che si riporteranno
sulla carta ad iniziare dai
punti individuati, il punto di
incontro delle semirette
risultanti è la nostra
posizione.
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Conformazione del Terreno
CORSO DI ORIENTAMENTO
Oltre al percorso e alla conoscenza della meta è estremamente importante
conoscere la conformazione del terreno: la sola direzione non è infatti
sufficiente per orientarsi. Lungo il percorso potrebbe infatti trovarsi un
ostacolo (un'altura, una depressione, un canalone, un torrente ecc...) che
necessita di essere
raggirato.
Concludendo:
la carta topografica
è un elemento
indispensabile
nella fase di
progettazione e
di percorrenza di
un itinerario! 12
CORSO DI ORIENTAMENTO
Cos’è una rotta?
Per pianificare un percorso, occorre individuare un insieme di punti
chiave, che compongono la rotta verso cui ci si muove per portare
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a termine la nostra escursione;
punti che abbiamo studiato a
tavolino sulla carta e di cui
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abbiamo calcolato gli azimut ed
i tempi di percorrenza prima di
partire, in modo da essere
sempre pronti e non incorrere
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in grossolani errori
specialmente in caso nebbia o
maltempo.
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CORSO DI ORIENTAMENTO
1 155°
Stessa
pianifica-zione
riportata
sulla
carta
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150°
330°
52°
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Dopo aver calcolato i dislivelli e le distanze planimetriche
di ogni tratta, con questo diagramma, studiato dalla
Federazione Svizzera per i Sentieri, si possono calcolare i
tempi di percorrenza con una precisione cronometrica,
(fidatevi gli svizzeri se ne intendono di tempi e precisione)
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CORSO DI ORIENTAMENTO
G.P.S.
Global Positioning System
Detto anche Navigatore Satellitare, il GPS è uno
strumento fantastico che è in grado di fornirci la
posizione (e molto altro), elaborando i segnali inviati da
satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra.
Come è dichiarato anche dalle case costruttrici, il GPS
non può essere l'unico strumento di navigazione. La
carta topografica e la bussola restano indispensabili e
sarebbe atto d'incoscienza affidarsi unicamente a
questo strumento che, sebbene affascinante nella sua
avanzatissima tecnologia, soffre di alcune limitazioni.
Ritengo comunque che, chi lo volesse usare, non
potrebbe sperare in grossi risultati se non avesse già
acquisito le capacità di lettura della carta, di
interpretazione del terreno, dalla rapidità nelle decisioni,
in poche parole dalla cultura, dall'intelligenza e
dall'esperienza in montagna.
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Se possedete un GPS esso vi da le coordinate,
come si fa a riportarle sulla carta per conoscere l’esatto punto dove ci troviamo?
CORSO DI ORIENTAMENTO
Esempio: se il G.P.S.
segnala che mi trovo al
punto U.T.M.
33T 319900-4759080
riportando queste con il
coordinatometro sul
reticolato chilometrico
della carta topografica,
trovo che sono sul
sentiero segnato con il
n°66 vicino ad un
fontanile chiamato “Fonte
delle Pecore”, nei pressi
del paesino di Casale.
319900 4759080
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Rilevando dalla carta le coordinate di un punto e inserite
nel G.P.S. Possiamo farci poi guidare per raggiungerlo.
CORSO DI ORIENTAMENTO
Avendo pure l’opportunità di:
Conoscere la direzione in
cui muoverci
la distanza al punto e quella
già percorsa
 il tempo di percorrenza per
raggiungerlo e l’ora prevista
all’arrivo,
 la velocità con cui ci stiamo
muovendo
 la quota di dove ci troviamo
possiamo crearci una rotta
seguire una traccia su di
una mappa digitalizzata,
scaricarla nel GPS per poi
farci guidare a seguirla
ed altre cento informazioni.
4759750
318760
Pertanto avremo:
33T3187604759750
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Da inserire nel G.P.S.
Non banalizzate l’uso della bussola,
specialmente oggi con l’arrivo delle
nuove tecnologie, perché anch’esse si
basano su gli stessi concetti di
orientamento, quindi è avere chiari
in testa questi concetti che vi farà
fare il salto di qualità,
qualsiasi sarà lo
strumento la
tecnologia
che voi
usiate
ORIENTAMENTO di Pino Scattaro
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Fine Orientamento
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CORSO DI ORIENTAMENTO
Se possedete un GPS, esso vi da le coordinate del punto dove vi trovate,
queste possono essere memorizzate nello strumento che sono chiamate
dai costruttori di ricevitori GPS waypoint o landmark)
Molti ricevitori oggi in commercio hanno la possibilità di memorizzare fino a 500
waypoints, a cui dovrete dare un nome per identificarli in seguito.
La navigazione con un ricevitore GPS inizia quando si inserisce il waypoint di
dove si vuole andare nella memoria del ricevitore e si attiva la funzione GOTO
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Meridiani e Paralleli
CORSO DI ORIENTAMENTO
Oltre ai punti cardinali è necessario conoscere anche cosa si intende per
Meridiani e Paralleli.
Poiché la Terra è una sfera, vi si può distinguere un asse, detto asse di
rotazione, e due poli all'estremità di questo asse: il Polo Nord o Boreale o
Artico, rivolto verso la Stella Polare, e il Polo Sud o Australe o Antartico,
che è quello opposto.
Il piano perpendicolare all'asse passante per il centro della Terra, determina
sulla superficie terrestre una circonferenza massima, l'Equatore, che taglia
la terra in due emisferi uguali: quello Settentrionale o Boreale e quello
Meridionale o Australe.
Possiamo allora immaginare la Terra avvolta da una rete formata da
circonferenze passanti per i Poli, i "Meridiani", e da circonferenze
parallele all' Equatore, i "Paralleli". È questo che si intende per Reticolato
Geografico: può essere indicata così con esattezza ogni punto della Terra
tramite le Coordinate Orizzontali:
Latitudine e Longitudine, e la Coordinata Verticale: la Quota.
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Leggiamo la Carta Geografica
CORSO DI ORIENTAMENTO
Per "Carta Geografica" si intende la rappresentazione su un foglio, ridotta,
approssimata e simbolica (convenzionale), di un tratto più o meno esteso
della superficie terrestre.
Proprio per questa sua caratteristica di rappresentazione ridotta e
approssimata si parla di “Scala” di una carta geografica. Si definisce “Scala
numerica lineare” o Scala di una carta geografica
il rapporto tra una lunghezza misurata sulla carta e la corrispondente
lunghezza sulla superficie terrestre.
Tale rapporto é espresso sotto forma di una frazione 1:N, in cui il numeratore
1 rappresenta l'unità e il denominatore N esprime il numero di volte che le
distanze reali sono state ridotte sulla carta.
Ad esempio: "scala 1:100.000", che si legge "scala uno a centomila",
significa che a una certa lunghezza misurata sulla carta corrispondono
100.000 di tali lunghezze sul terreno, ovvero in pratica:
1mm sulla carta = 100.000mm (ossia 100m) sul terreno
1cm sulla carta = 100.000 cm (ossia 1 Km) sul terreno
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Carte a grande scala e carte a piccola scala
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Essendo espressa sotto forma di frazione, è evidente che la scala di una carta
geografica sarà tanto più grande quanto più piccolo è il denominatore.
Chiameremo "carte a grande scala" quelle con valore di N piccolo (inferiore a 150 000)
e "carte a piccola scala" quelle con valore di N grande (maggiore di 150 00).
Da quanto detto risulta chiaro che la scala 1:25.000 è doppia della scala
1:50.000, essendo 1:25000=2x(1:50 000), mentre è tre volte più grande di
quella 1:75 000 e quattro volte maggiore di quella 1:100.000
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Diversi tipi di carte geografiche
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Rispetto alla scala si distinguono quattro gruppi di carte:
1) Carte Geografiche propriamente dette aventi scala maggiore di 1:1.000.000.
Rappresentano aree molto estese della superficie terrestre.
A tale gruppo appartengono anche i "mappamondi" (rappresentazione in piano della
Terra divisa in due emisferi) e i "planisferi" (rappresentazione in piano di tutta la Terra).
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Diversi tipi di carte geografiche
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Diversi tipi di carte geografiche
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2) Carte corografiche aventi scala compresa da 1:1.000.000 a 1:150.000.
Rappresentano zone abbastanza estese della Terra con un discreto numero
di particolari, specialmente le vie di comunicazione.
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Diversi tipi di carte geografiche
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3) Carte topografiche aventi scala compresa da 1: 150 000 a 1: 10 000.
Rappresentano piccoli tratti di superficie terrestre e risultano molto ricche
di particolari, comprese le opere dell'uomo.
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Diversi tipi di carte geografiche
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4) Piante e mappe aventi scala maggiore di 1: 10.000.
Rappresentano zone molto limitate e risultano molto dettagliate per
l'estrema ricchezza di particolari.
Le piante
raffigurano la
planimetria dei
centri urbani,
mentre le mappe
vengono usate per
definire le
proprietà rurali
quali pascoli,
boschi, poderi.
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La Carta Topografica
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Questo tipo di carta geografica è quella prevalentemente usata per l'escursionismo.
È strumento fondamentale per l'orientamento in montagna perché dà una
rappresentazione molto particolareggiata ed impostata sulla rete dei Meridiani e dei
Paralleli di una piccola zona della superficie terrestre, della quale evidenzia sia le
fattezze naturali, sia le opere umane.
Come tutte le carte geografiche anche quella topografica è simbolica; tanto le
particolarità del terreno quanto i singoli oggetti geografici vengono raffigurati tramite
simboli speciali, detti segni convenzionali.
Ovviamente i simboli sono più numerosi quanto più grande è la scala della carta cui si
riferiscono; nelle carte relative a zone ristrette di terreno, che non hanno subito una
notevole riduzione nella rappresentazione cartografica, come quelle topografiche
dunque, è possibile riportare un maggior numero di particolari che non su quelle
relative a vaste aree della superficie terrestre.
In genere gran parte dei segni convenzionali sono riprodotti in calce o a lato della
carta geografica, accompagnati dal loro significato.
Si possono distinguere due tipi di segni convenzionali: quelli relativi alla
“Planimetria" e quelli che riguardano l' "Altimetria".
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CORSO DI ORIENTAMENTO
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SENTIERI DOC
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Club Alpino Italiano
SIWGREI
Documento per la struttura dei dati sulle reti escursionistiche che
viene richiesta per l’inserimento nel WebGIS progettato dal Club
Alpino Italiano.
WebGIS
Documento in corso di elaborazione da parte del Gruppo di Lavoro
per la Cartografia Escursionistica della Commissione Centrale per
l’Escursionismo e del Gruppo di Lavoro per i Sistemi Informativi
Territoriali dell’Università della Montagna del Club Alpino Italiano.
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