CEA 2009
11° Corso di Escursionismo Avanzato
Orientamento
0
Orientamento
Per
La Sicurezza delle persone
Il Riconoscimento degli elementi circostanti
1
OBIETTIVI DELLA LEZIONE
• Fornire i concetti base per l’orientamento e utilizzo degli strumenti necessari (carta,
bussola, altimetro).
SOMMARIO
PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di
rappresentazione
c. Realizzazione di una carta
topografica
3. Leggere una carta escursionistica
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Procede seguendo una rotta
f. Il GPS
2
PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
3
INTRODUZIONE
Di cosa parliamo
Topografia
Scienza della misurazione del territorio al fine di consentire l’esatta individuazione dei
luoghi per mezzo di modelli matematici e geometrici semplificati.
Cartografia
La cartografia è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate
alla rappresentazione simbolica ma veritiera di informazioni geografiche - o
statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali, comunque in relazione al
luogo geografico nel quale si realizzano - su supporti piani (carte geografiche) o
sferici (globi).
Orientamento
Insieme delle conoscenze e delle capacità necessarie per individuare, la propria
posizione, la meta prestabilita e il percorso per raggiungerla.
4
PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
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Riferimenti geografici
MERIDIANI E PARALLELI
Polo Nord e Polo Sud: punti in cui l’asse di rotazione
terrestre interseca la superficie terrestre.
Equatore: la circonferenza massima della superficie
terrestre, individuata dall’intersezione di un piano
perpendicolare all'asse di rotazione passante per il
centro della terra, e quindi equidistante dai poli.
L’equatore divide il globo terrestre i due emisferi:
l’emisfero boreale (settentrionale) e l’emisfero
australe (meridionale).
Paralleli: circonferenze individuate dall’intersezioni tra
piani perpendicolari all’asse di rotazione e la superficie
terrestre. I paralleli sono rappresentati da
circonferenze sempre più piccole spostandosi
dall’equatore ai poli (nei quali degenerano in un punto).
Meridiani: una qualsiasi circonferenza sulla superficie
terrestre passante per i poli. Il meridiano di riferimento
è il meridiano di Greenwich. I meridiani sono descritti
da circonferenze di uguale dimensione.
6
Riferimenti geografici
I PUNTI CARDINALI
La Rosa dei venti
NORD
o Ponente: dove tramonta il sole
nei giorni degli equinozi –
Opposto a EST
o Settentrione: Punto cardinale
che nell’emisfero boreale è
indicato dalla direzione della stella
polare – Opposto al SUD
NORD-OVEST
NORD-EST
OVEST
EST
SUD-OVEST
Punto cardinale che nell’emisfero
australe è indicato dalla costellazione
detta Croce del Sud – Opposto al
NORD
SUD-EST
SUD
o Levante: dove sorge il sole nei
giorni degli equinozi (21-3 e 21-9)
– Opposto OVEST
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Riferimenti geografici
I PUNTI CARDINALI
La Rosa dei venti
NORD
o Settentrione: Punto cardinale
che nell’emisfero boreale è
indicato dalla direzione della stella
polare – Opposto al SUD
NORD-OVEST
o Ponente: dove tramonta il sole
NORD-EST
nei giorni degli equinozi –
Opposto a EST
Nota
L’orientamento dei versanti, pareti, creste, canaloni, ecc… è sempre riferito al punto
cardinale che
ha alle spalle colui che lo percorre in salita.
OVEST
EST
SUD-OVEST
Punto cardinale che nell’emisfero
australe è indicato dalla costellazione
detta Croce del Sud – Opposto al
NORD
SUD-EST
SUD
o Levante: dove sorge il sole nei
giorni degli equinozi (21-3 e 21-9)
– Opposto OVEST
8
Riferimenti geografici
COORDINATE TOPOGRAFICHE
Definito il reticolo dei paralleli e meridiani e i punti
cardinali, è possibile identificare la posizione di un
punto P sulla Terra tramite le sue coordinate
geografiche, ovvero l’indicazione della sua latitudine
e longitudine.
Latitudine: distanza angolare, espressa in gradi verso
N o verso S, tra il parallelo passante per il punto P e
l’equatore (parallelo di riferimento).
Longitudine: distanza distanza, espressa in gradi
verso E o verso W, tra il meridiano passante per P e il
meridiano di Greenwich (meridiano di riferimento).
Esempio
coordinate geografiche di Parma:
latitudine: 44° 48′ N
longitudine: 10° 20′E
9
Concetto di scala di rappresentazione
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
La scala di rappresentazione è il rapporto tra le dimensioni della realtà e quella di una
sua rappresentazione.
Modellino 24 volte
più piccolo
dell’oggetto reale
Oggetto reale
Riduzione in
scala 1:24
10
Concetto di scala di rappresentazione
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
La scala di rappresentazione è il rapporto tra le dimensioni della realtà e quella di una
sua rappresentazione.
Nota
Nel caso in cui il secondo termine di una scala di rappresentazione sia maggiore del
primo (es. 1:10, 1:200, 1:25.000, 1:100.000, ecc...) di parla di scala di riduzione e il
secondo termine (es. 10, 200, 25.000, 100.000) è detto fattore di riduzione. In
questo caso, tanto maggiore è il fattore di riduzione, tanto più piccola è la
rappresentazione dell’oggetto.
Esempio
Modellino
24 volte
Un modellino di automobile in scala 1:43 (fattore di riduzione 43) è più piccolo
del
più piccolo
modellino della stessa auto riprodotto in scala 1:18 (fattore di riduzione 18).
Oggetto reale
dell’oggetto reale
Riduzione in
scala 1:24
11
Concetto di scala di rappresentazione
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
Nelle carte escursionistiche le scale più diffuse sono 1:25.000 e 1:50.000.
Scala 1:25.000
Scala 1:50.000
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta
é 25.000 volte più piccola di quella reale
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta
é 50.000 volte più piccola di quella reale
1 cm = 25.000 cm = 250 m
1 cm = 50.000 cm 500 m
Lo stesso oggetto rappresentato su una carta 1:25.000 lo vedo due volte più grande che
rappresentato su una carta 1:50.000
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Realizzazione di una carta topografica
COME SI REALIZZA UNA CARTA TOPOGRAFICA
Le carte topografiche vengono disegnate partendo da un rilievo geometrico del
terreno, effettuato tramite rilievi topografici sul campo oppure rilievi fotogrammetrici
aerei o satellitari.
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PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere una carta escursionistica
14
Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Una carta escursionistica contiene numerose informazioni, sotto forma di simboli, il cui
significato è descritto nella legenda.
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Una carta escursionistica contiene numerose informazioni, sotto forma di simboli, il cui
significato è descritto nella legenda.
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
SCALA GRAFICA
Permette di ottenere facilmente sia la distanza sul terreno fra due punti individuati sulla
carta, sia la distanza sulla carta di riferimenti noti sul terreno, evitando di dover calcolare le
distanze in funzione della scala numerica della carta.
Per ottenere la distanza reale sul terreno fra due punti individuati sulla carta è sufficiente
misurare con qualsiasi mezzo (un pezzo di carta, spago, filo d'erba, ecc..) la distanza fra
due punti della carta e riportarlo sulla scala grafica.
Per individuare la distanza sulla carta di due riferimenti noti sul terreno, si riporta sulla scala
grafica la distanza reale conosciuta e si individua a lunghezza corrispondente.
17
Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Osservando una carta si possono individuare alcuni elementi principali:
• Gli insediamenti umani e le opere di
antropizzazione
• Il reticolo chilometrico (rappresentazione
grafica dei paralleli e dei meridiani)
• Le curve di livello (indicazione della
morfologia del terreno)
• L’idrografia
• Le zone di terreno coperto da vegetazione
(aree verdi) e quelle rocciose (aree
grigie/marroni)
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Osservando una carta si possono individuare alcuni elementi principali:
• Gli insediamenti umani e le opere di
antropizzazione
• Il reticolo chilometrico (rappresentazione
grafica dei paralleli e dei meridiani)
• Le curve di livello (indicazione della
morfologia del terreno)
• L’idrografia
• Le zone di terreno coperto da vegetazione
(aree verdi) e quelle rocciose (aree
grigie/marroni)
• L’indicazione della quota altimetrica
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore
della carta; di conseguenza abbiamo il sud
verso il basso, l’est verso destra e l’ovest
verso sinistra.
NORD
OVEST
EST
SUD
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore
della carta; di conseguenza abbiamo il sud
verso il basso, l’est verso destra e l’ovest
verso sinistra.
• Le quote indicate lungo le linee di livello e i
toponomi sono orientati con la base verso
valle.
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Leggere una carta escursionistica
CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore
della carta; di conseguenza abbiamo il sud
verso il basso, l’est verso destra e l’ovest
verso sinistra.
• Le quote indicate lungo le linee di livello e i
toponomi sono orientati con la base verso
valle.
• Le quote altimetriche sono espresse in
metri e riferite al livello medio del mare.
Sono presenti sui punti cospicui: come di
monti, selle, colli, estremità di speroni,
sommità e piedi di salti di roccia, ponti,
laghi, confluenze di fiumi, ecc…. Se non
indicano la quota di qualche punto
notevole, viene indicato sulla carta un punto
preciso al quale si riferiscono (es. colle
senza nome)
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Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
Le carte rappresentano la superficie del territorio vista dall’alto in due dimensioni (piatta).
Attraverso le curve di livello si cerca di individuare la terza dimensione (altezza o
profondità). Le isoipse sono quelle curve che uniscono i punti alla stessa quota.
Si ottengono immaginando di sezionare il terreno con piani orizzontali posti a quote
differenti.
La differenza di quota tra i piani di intersezione (ovvero la differenza di quota delle isoipse)
è detta equidistanza.
23
Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
Le isoipse si dividono in tre tipi:
• Direttrici: sono quelle indicate con
tratto più marcato e rappresentano le
quote con equidistanza maggiore
(normalmente 100 m).
Intermedie (o ordinarie): sono quelle
indicate con tratto più fine e
rappresentano le quote con equidistanza
normale (normalmente 25 m).
•
Ausiliarie: sono quelle indicate con
linea tratteggiata e vengono utilizzate per
rappresentare l’andamento del terreno in
tratti particolarmente ripidi o
particolarmente pianeggianti, nei quali la
normale equidistanza non rende una
precisione sufficiente.
•
Grafismi ausiliari:
• Tratteggi: indicano graficamente i salti
di rioccia e le scarpate.
24
Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
Le isoipse descrivono la morfologia del
territorio; in particolare:
curve di livello a V con la punta rivolta
verso monte rappresentano degli
avvallamenti
•
curve di livello a V con la punta rivolta
verso valle rappresentano degli costoni
o creste
•
25
Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
La pendenza del terreno viene descritta dalla densità delle curve di livello: più le curve sono
vicine maggiore è la pendenza del terreno, mentre più sono distanti minore è la pendenza.
Esempio
Consideriamo due zone della stessa carta (quindi stessa equidistanza) in scala 1:25.000
7 mm
Pendenza
maggiore
Distanza 4 mm = 100 m
Dislivello = 100 m
Dislivello = 100 m
4 mm
Pendenza
minore
Distanza 7 mm = 175 m
26
Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
25 m
25 m
La pendenza valutata sulla carta può essere molto diversa da quella reale dei singoli tratti,
dalla carta infatti si ricava solo la pendenza media.
27
Leggere una carta escursionistica
CURVE DI LIVELLO
Esercizio
Abbinare la rappresentazione cartografica con il profilo del rilievo a cui si riferisce.
Soluzione
1-b
2-d
3-c
4-f
5-a
6-e
28
Leggere una carta escursionistica
CARTA IN BIANCO E NERO OPPURE A COLORI
I colori aumentano notevolmente la leggibilità
29
RIEPILOGO DELLA PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
i.
ii.
iii.
Meridiani e paralleli
Punti cardinali
Coordinate geografiche
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
30
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
31
Orientamento
STRUMENTI NECESSARI
Gli strumenti fondamentali per orientarsi sono:
Carta
Bussola
Altimetro
32
Orientamento
ALTIMETRO
L’altimetro è uno strumento che misura l’altezza rispetto
al livello del mare basandosi su una misurazione di
pressione, poiché la pressione atmosferica diminuisce
all’aumentare della quota.
La pressione atmosferica però varia anche in funzione
delle condizioni meteorologiche, quindi è necessario
tarare l’altimetro ogni qualvolta si ha la possibilità,
sfruttando le indicazioni di altitudine di un punto certo
(cartelli segnaletici, targhe dei nomi di rifugi, cime di
monti, …)
Rimanendo stazionari in un punto, si può sfrutarre
l’altimetro, in quanto barometro, per indicare la
tendenza meteorologico:
• se la quota indicata tende ad aumentare, ovvero la
pressione atmosferica sta diminuendo, il tempo tende al
brutto tempo;
• se la quota indicata tende a diminuire, ovvero la
pressione atmosferica sta aumentando, il tempo tende
al bello.
33
Orientamento
BUSSOLA
La bussola è uno strumento composto da:
un ago magnetico libero di ruotare che indica la direzione del
Polo Nord magnetico della Terra.
•
un anello graduato che può ruotare in maniera indipendente
dall’ago magnetico
•
•
una freccia di mira
•
un lato diritto e graduato in cm o mm
Le bussole da carteggio sono caratterizzate dal fondo trasparente
che permette, appoggiandole sulla carta, di conservarne la
leggibilità
E’ importante ricordarsi di utilizzare la bussola mantenendola
piana e lontano da masse metalliche che ne influenzano
l’efficienza; in particolare mantenere le seguenti distanza minime:
• linee elettriche ad alta tensione: 60 m
• linee telefoniche, tralicci, impianti di risalita: 10 m
• porte in ferro dei rifugi: 5 m
• piccozza, ramponi, chiodi: 1 m
34
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
35
Orientamento
AZIMUT
L’azimut è l’angolo, misurato
in senso orario, che forma la
direzione di mira di un
oggetto con la direzione del
nord (magnetico).
36
Orientamento
AZIMUT
Determinazione dell’azimut di un punto sul terreno
Polo Nord
(magnetico)
Polo Nord
(magnetico)
P
P
Azimut: misura, in senso orario, dell’angolo  (nell’esempio 75°)
37
Orientamento
AZIMUT
I principali azmut
0°
315°
45°
N
N-W
32
N-E
W
S-W
34
E
S
36
2
4
N
30
270°
6
28
8
26
10
12
24
S-E
90°
22
14
20
18
16
225°
135°
180°
38
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
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ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1
Orientamento
Riconoscere un punto sul terreno attraverso la carta, conoscendo la propria posizione
Voi siete qui e
vorreste sapere il nome
del rifugio che si trova
sulla montagna di fronte
40
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1
Orientamento
1 – Con la bussola si mira il rifugio e se ne rileva l’azimut
34
32
36
2
4
N
30

6
28
8
26
10
12
24
22
14
20
18
16
Azimut del rifugio = angolo  = 84°
41
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1
2 – Si riporta sulla carta l’azimut rilevato mediante la bussola, cioè si traccia una linea
dal punto O lungo la direzione dell’azimut rilevato (angolo ). Questa linea incontrerà
sulla carta il rifugio cercato.
Rif. Mores
R. Città di Busto
O
42
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2
Individuazione di un punto P sul terreno a partire dalla conoscenza del punto in cui ci
troviamo e del punto P sulla carta
P
Voi siete qui e volete
trovare sul terreno il
punto P dopo averlo
individuato sulla
carta
O
43
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2
1 - Si rileva l’azimut del punto P sulla carta (angolo ) con la bussola
P
 =73°
O
44
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2
Orientamento
2 - Attraverso la linea di mira della bussola si individua la direzione verso la quale
guardare, il punto cercato é certamente sulla linea di mira. Le informazioni ricavabili
dalla carta (quota, orografia) permettono di individuare il punto cercato se quest’ultimo
si vede; in caso contrario siete comunque in grado di individuare la direzione verso la
quale muoversi.
36 2
34
32
4
N
6
30
28
8
O
10
26
12
24
22
14
20
18
16
45
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
P
Q
46
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3
Orientamento
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
1.
Si rileva l’azimut di P e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto P sulla
carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per P:
Esempio: azimut di P=30°
2.
Si rileva l’azimut di Q e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto Q sulla
carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per Q:
Esempio: azimut di Q=290°
3.
Il punto di incrocio tra le due linee rappresenta il punto O in cui vi trovate
47
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
30°
P
Q
290°
O
Noi
siamo qui
48
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3
In questo caso bisogna assolutamente utilizzare come riferimento due punti che
abbiano un azimut che non differisca di 180°, ovvero tali per cui guardandone uno,
non devo avere l’altro alle spalle ma quanto più possibile a fianco.
Q
O
Siamo
qui?
O
O
oppure
qui?
oppure
qui?
P
49
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
50
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA , BUSSOLA E ALTIMETRO
Individuare la propria posizione sulla carta avendo a disposizione l’altimetro (recentemente
tarato) e un solo punto traguardabile per rilevarne l’azimut.
Esempio: rileviamo che l’azimut della cima di fronte a noi è 300° e siamo a quota 2190 m.
N
W
E
S
2268 +
300°
Siamo qui?
Siamo qui?
Siamo qui?
51
Orientamento
ORIENTARSI CON CARTA , BUSSOLA E ALTIMETRO
Individuare la propria posizione sulla carta avendo a disposizione l’altimetro (recentemente
tarato) e un solo punto traguardabile per rilevarne l’azimut.
Esempio: rileviamo che l’azimut della cima di fronte a noi è 300° e siamo a quota 2190 m.
N
W
E
S
2268 +
300°
Siamo qui!!
52
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
53
Orientamento
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTA
In certe situazioni può rendersi utile, se non necessario, pianificare il tragitto sulla carta e
procedere in ambiente seguendo la rotta prevista.
Rifugio
Noi
200 m
400 m
300 m
200 m
N
W
E
S
100 m
54
Orientamento
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTA
In certe situazioni può rendersi utile, se non necessario, pianificare il tragitto sulla carta e
procedere in ambiente seguendo la rotta prevista.
ERRORE
Sarebbe un errore procedere per lunghissimi tratti
rettilinei, poiché un piccolo errore sul puntamento
dell’azimut di quel tratto si amplifica portandoci lontano
dal punto di destinazione previsto.
Noi
Rifugio
200 m
400 m
300 m
200 m
N
W
Errore
E
S
100 m
55
Orientamento
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTA
Con la bussola si misura sulla carta l’azimut, o la “rotta”, che si deve seguire.
Guardando la linea ideale del percorso si fissano dei punti di riferimento intermedi (ad es.
pianta, roccia). Ogni volta che se ne raggiunge uno si sceglie il successivo, tenendo sotto
controllo la direzione.
Se la visibilità è ridotta a zero, una persona deve portarsi avanti e fungere da riferimento.
56
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
57
Orientamento
IL GPS
Lo strumento GPS è un ricevitore che sfruttando i segnali del
servizio americano GPS (Global Positioning System – Systema
di Posizionamento Globale) fornisce con precisione la propria
posizione indicando latitudine, longitudine e quota alla quale ci
troviamo. Il sistema GPS è strutturato in una rete di 24 satelliti
(più 3 ausiliari) dei quali in un qualunque punto della Terra se ne
“vedono” almeno 5 (al massimo 8). Il ricevitore è in grado di
calcolare la propria posizione sfruttando il segnale di 4 dei
satelliti al momento visibili (cioè di cui ne riceve il segnale).
I ricevitori GPS offrono il vantaggio di essere di immediata lettura
e precisi, ma hanno anche alcuni difetti: il loro utilizzo è
subordinato alla durata delle batterie, necessita di carte con
coordinate geografiche, e in generale da un’illusione di falsa
sicurezza.
In ogni caso il GPS non riduce la difficoltà della gita!
58
RIEPILOGO DELLA SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
i.
ii.
iii.
Carta
Altimetro
Bussola
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
I vari casi a secondo dei dati disponibili e rilevabili
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
59
FINE
60
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CEA 2009 Orientamento - Corso di Escursionismo Avanzato 2006