SICSI – SALERNO CORSI ABILITANTI SPECIALI INDIRIZZO FISICO MATEMATCO INFORMATICO Classe A049 Relazione esperimento: Laboratorio di Fisica 1 Determinazione della costante elastica di una molla con metodo dinamico Docente: Prof. Attanasio Candidati Maria Rosaria Maglione Alessia Piccirillo Antonio Santoro Rosamaria Tartaglione Caterina Trombetta Alessandra Vitale 1. TITOLO DELL'ESPERIMENTO: Misura della costante elastica di una molla mediante la misura del periodo di oscillazione della stessa. 2. OBIETTIVO DEL PROGETTO: Determinazione del periodo di oscillazione di una molla in seguito a sovraelongazione della stessa, alla quale verranno applicati vari pesi diversi. Applicando le nozioni sugli errori nella misura di una grandezza fisica determinazione mediante il metodo dei minimi quadrati del quadrato del periodo di oscillazione e quindi della costante elastica della molla. 3. STRUMENTI E MATERIALI ADOPERATI Colonna o asta fissa Molla Pesetti di massa diversa Bilancia elettronica (sensibilità 0.01 g) Cronometro (sensibilità 0.01 s) PC per l’elaborazione delle misure 4. ERRORI. a) Strumentali errore di sensibilità del cronometro 0,01 s b) errori casuali o accidentali dovuti alla variabilità dei tempi di reazione dello sperimentatore nell’azionare il cronometro valutabili in 0,2 s. 5. DESCRIZIONE ESPERIMENTO: L’esperienza consiste nel provocare oscillazioni smorzate in una molla di cui si vuole determinare la costante elastica cui agganciamo pesi di valori diversi. Dalla misurazione mediante cronometro del periodo T di oscillazione giungeremo alla determinazione della costante k mediante la formula T = 2π m K K = 4π 2 m T2 Da cui Per ridurre l’effetto di errore accidentale precedentemente descritto determineremo il periodo misurando l’intervallo di tempo in cui si hanno dieci oscillazioni. L’errore casuale si ridurrà di un pari fattore. Fase 1. misura del periodo numero oscillazioni 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 Massa (grammi) ± 0.01 g 21,64 31,26 49,90 68,20 35,32 52,90 63,58 71,54 81,16 81,88 89,84 99,46 118,10 131,78 134,78 tempo misurato (secondi) ±0.01 s 6,08 7,2 8,63 9,68 7,44 8,73 9,55 10,11 11,02 10,85 11,59 11,89 12,63 13,43 13,86 Periodo (secondi ) ±0.02 s 0,61 0,72 0,86 0,97 0,74 0,87 0,95 1,01 1,10 1,08 1,16 1,19 1,26 1,34 1,39 Fase 2. Riportiamo i valori su un grafico (m; T2). Per elaborare i dati ricavati dalle misure con masse diverse costruiamo la retta dei minimi quadrati: y = Ax + B calcolando A e formule A= B= n∑ xiyi − ∑ xi × ∑ yi i i i ∆ ∑ xi × xi∑ yi − ∑ xi × ∑ xiyi i i i i ∆ Dove ∆ = n∑ xi × xi − ∑ xi × ∑ xi i i i I valori calcolati sono i seguenti: A = 0,0133 B = 0,081 Sappiamo che A e B sono affetti da errore cioè A = A ±σ A Dove e B = B ±σ B B con la seguenti σ A = σ× n σ ; ∆ σ× B = ∑ xi × xi i ∆ e ∑ ( yi − Axi − B) 2 σ= i n−2 I valori degli errori risultano: σ A = 0,00028 σ B = 0,00245 Calcoliamo il valore di K dalla pendenza della retta K= 4π 2 A Con un errore dato dalla formula di propagazione dell’errore dK = d 4π 2 4π 2 = 2 σA dA A A Il valore risultante sarà K = 2,965 ± 0, 63 Kg s2 Fase 3. Costruiamo ora il grafico in cui si evidenzia il rapporto fra i dati ottenuti dalla misurazione e la retta di best fitting: retta minimi quadrati 2,5 quadrato del periodo 2 1,5 retta fitting dati sperimentali 1 0,5 0 0 20 40 60 80 massa 100 120 140 160