S
Schools
M
museums
I
internet
L
learning
E
europe
….metropoli………
non metropoli
questo è il primo
impatto.E poi
chissà perché ci
aspettavamo il
freddo e l’aria
triste di una
classica capitale
grigia del Nord
Europa!
Niente di tutto ciò.
Delusione?….. NO!
Solo tanta curiosità e
voglia di esplorare la
città da dentro per
incontrare il suo cuore
medievale-vichingo.
Andiamo a caccia di
tracce e segni per
riuscire a comprendere
il suo passato e scoprire
un filo conduttore.
Ma all’improvviso
sbuca una
scultura-mucca
che ci riporta
improvvisamente
alla realtà di una
Stockolm
trendy….
Che più trendy
non si può!
Gli Svedesi abituati a tanta creatività, vanno
oltre. Noi, classiche turiste, scattiamo
innumerevoli foto!!
E poi l’acqua dei canali e della laguna che si insinua e
lambisce la terra e quasi a voler entrare nella
città,invadere le strade, le case e raggiungere la gente!
20°LIVELLO
UNDERGROUND!
Raggiungiamo
“le profondità” per
incontrare il buio e
toccare l’anima di
questa magica città …
… ma le stazioni del
Metro non ci appaiono
anonime e grigie!
Colore, fantasiose
decorazioni, volte
variopinte catturano i
nostri sguardi curiosi e
stupiti!
Nastri azzurri che si srotolano e sostengono
vascelli vichinghi accanto a ferry-boats pronti a
condurci sull’altra sponda per qualche corona!
Confessioni di due italiane corsiste…
Marisa Mazzon
Rosa Sauro
Ci presentiamo
Marisa:
Da quest’anno insegno presso il CTP di Prata di PN e
mi occupo dell’ alfabetizzazione degli studenti
stranieri adulti che giungono da ogni parte del mondo
ROSA:
Ho iniziato una classe prima con un’alta percentuale
di alunni stranieri, quasi il 50%. Sebbene i miei
“studenti” siano piccini, affronto problematiche che
spesso sono simili a quelle di Marisa.
TEMATICA n.2
E’ difficile poter dire che in una settimana di lavoro si sia
instaurato uno spirito di collaborazione e uno scambio
interculturale di dimensione europea tra i partecipanti,
dato il breve periodo trascorso insieme.
Riteniamo che sicuramente ogni partecipante
all’esperienza abbia saputo cogliere l’obiettivo finale e
lo spirito che ha animato i docenti nella conduzione del
programma traendone dei benefici culturali e
metodologici.
A nostro avviso, quello che più è fortemente emerso,
è il metodo adottato dai docenti formatori e
l’ambiente di lavoro estremamente caratterizzato
dalla cultura ospitante svedese che è risultata
particolarmente aperta “ahead”rispetto ad altri
paesi (si pensi a quelli del Sud Europa).
Quello che pensiamo sia trasferibile nell’ambito della
nostra realtà lavorativa con gli adulti e con i bambini
provenienti da paesi extra europei, è la concezione di
una “ENTITA’ EUROPEA” al di sopra delle
particolarità regionali (intendiamo di ogni zona) che
nel tempo dovrebbe portare a maturare una nuova
coscienza comune.
I punti focali su cui lavorare e che possono concorrere al
raggiungimento dell’obiettivo comune sono:
 Il linguaggio e i suoi molteplici aspetti.
 L’approccio comunicativo e il mondo della
gestualità.
 La sensibilizzazione alla convivenza democratica e
pacifica potenziando ogni diversità.
Un buon livello di cooperazione europea non può
essere considerato che una fase di passaggio
verso una più ambiziosa cooperazione globale.
Rosa Sauro
Scuola elem. “IV Novembre” PN
E-mail
[email protected]
Marisa Mazzon
Scuola media “G.Ungaretti”
Prata di PN
E-mail
[email protected]
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Incontriamo l`Europa a Stoccolma