CICLO DE FORMACIÓN DE ITALIANO SEMINARI CICLO SUPERIORE MARZO - LUGLIO 2015 L'arte del raccontare. “Chi comanda al racconto non è la voce: è l'orecchio”. Italo Calvino Il tema di fondo del seminario sarà il racconto, inteso come genere letterario. Spazieremo liberamente per vari generi (realistico, psicologico, nero, fantastico, ecc.) e per vari autori. Ogni lezione un racconto. Particolare attenzione verrà data all'ambientazione: cercheremo di visualizzare e immaginare i luoghi d'Italia che ogni testo ci suggerirà. Accosteremo a questa prima traccia un percorso musicale. Ci sono grandi cantautori italiani, come ad esempio De André o De Gregori, che attraverso le loro canzoni narrano delle vere e proprie storie. Un ciclo di "canzoni - racconto" ci accompagnerà quindi per tutta la durata del seminario. Approfitteremo inoltre degli stimoli che questa letture ci offriranno per provare a cimentarci nella scrittura di brevi narrazioni di vario genere, aiutandoci con semplici strumenti di scrittura creativa. È previsto infine un piccolo percorso parallelo sulla fonetica. Docente VITTORIA TAMBASCO Sede: Belgrano – Virrey del Pino 2750 Venerdì dalle 09:30 alle 12:30 Codice: 32-617-001 Classici e moderni. Viaggio incantato tra le pagine di alcuni scrittori di ieri, di oggi e di sempre. «D’un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima». «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». «I classici sono libri che quanto più si crede di conoscere per sentito dire, tanto più – quando si leggono davvero – si trovano nuovi, inaspettati, insoliti». Ecco il nostro punto di partenza. Cosí definito da Calvino, l´invito di questi incontri sarà destinato a viaggiare (dove il concetto di “viaggio” ci porti) tra autori sempre sentiti, ammirati, ma forse per questo stesso motivo non veramente conosciuti. Cosí Dante sará il nostro Virgilio e lungo alcune soste tra Inferno, Purgatorio e Paradiso ci permetterá di andare e venire attraverso il tempo sulle pagine di classici e moderni che pure propongono viaggiare, discendere e salire tra altri cerchi e nuovi cieli. Docente: MARISA CICCARELLI Sede: Belgrano – Virrey del Pino 2750 Sabato dalle 10:00 alle 13:00 Codice del corso: 32-617-002 1 Una vera e propria farsa. Incontri di lettura teatrale. Specchio della vita, illusione di realtá, grandi epoche con dimensioni teatrali, spettatori che possono avere l´impressione di vedere fatti veri, e crederci, e fare catarsi... e allora leggere teatro e non vederlo rappresentato potrebbe essere una buona scusa per incontrare i modi di dire e la pragmatica della lingua e capire, immaginare e analizzare certi stereotipi della vita quotidiana, gravati da tutta una serie di regole, di luoghi comuni , di giudizi che finiscono con lo spegnere quanto di autentico, di spontaneo e di personale c’è in ognuno. La proposta di questi incontri sarà basata nella lettura di brevi copioni teatrali (alcuni monologhi, alcune opere in pochi atti, alcuni brani audio ecc. di diverse epoche) che mettono in evidenza un riflesso della realtà tra la tragedia e la commedia. Docente: MARISA CICCARELLI Sede: Belgrano – Virrey del Pino 2750 Martedì dalle 13:00 alle 16:00 Codice del corso: 32-617-003 Mercoledí dalle 19:00 alle 22:00 Codice del corso: 32-617-005 L’uomo bifronte: testa o croce. La causa e gli effetti, la ragione e la storia, il Nord e il Sud, il presente e il passato, la moralità e la redenzione, il bene e il male, la luce e l’ombra, la guerra e la pace... Questi binomi andrebbero all’infinito perché probabilmente formano parte dell’esistenza. Non ci sarebbe, forse, uno degli opposti senza che ci fosse pure l’altro, forse il completo mette in evidenza l’incompleto che ogni uomo ha in sé stesso. La proposta di questo nuovo percorso cercherà di riflettere su questo viaggio altalenante tra la geografia (il passaggio da un luogo a un altro), la storia (la realtà e la finzione) e l’uomo bifronte, cioè quell’uomo che sarà in grado di capire che oscilla tra le due facce di una stessa moneta. Lo sarà? Per avvicinarci a possibili risposte, si analizzerà il romanzo di Carlo Levi Cristo si è fermato a Eboli nonché il film di Francesco Rosi da esso tratto, e nel raffronto di ambedue i materiali si dibatteranno ipotesi possibili legate ai temi suddetti. Docente: MARISA CICCARELLI Sede: Belgrano – Virrey del Pino 2750 Venerdì dalle 13:00 alle 16:00 Codice del corso: 32-617-004 Il riso fa buon sangue Di che cosa ridiamo quando ridiamo? Siamo proprio sicuri di stare ridendo di ciò che crediamo ci abbia provocato tale risata? Forse non è veramente così. Dice Leone De Catris che “l´umorismo è una speciale attività della fantasia, nutrita di riflessione, che vede il mondo sdoppiato, che non puó cogliere un aspetto del reale senza rivelarne subito il suo aspetto contrario, é un meccanismo appunto di idee generato da un sentimento e immediatamente proiettato, in un processo inverso, a generare un nuovo sentimento”. Quindi la proposta di questi incontri vorrà mettere sotto accusa le nostre proprie risate e attraverso la lettura di testi narrativi, lirici e drammtici di diversi tempi si analizzerà appunto di che ridiamo quando ridiamo e che effetti proviamo difronte a questa idea del ridere. Docente: MARISA CICCARELLI Sede Palermo – Scalabrini Ortiz 2840 Venerdì dalle 18:00 alle 21:00 Codice del corso: 37-617-001 2 “Vita dei campi” di Giovanni Verga Il seminario si propone la lettura delle otto novelle raccolte in Vita dei campi di Giovanni Verga. Sotto l’influsso del Positivismo e del Naturalismo, questo libro racconta la storia di contadini, uomini di campagna e pastori dentro la teoria della corrente letteraria italiana chiamata Verismo. Si analizzerà anche il ruolo del narratore e l’ottica dalla quale esso espone le vicende dei personaggi. Infine, si leggerà la novella Cavalleria rusticana, con lo scopo di confrontare il testo di Verga con il libretto dell’opera omonima. Docente: IGNACIO ANTELO REINOSO Sede: Centro – Junín 222 Lunedì dalle 18:00 alle 21:00 Codice: 30-617-002 Il giardino, un piccolo paradiso nell’anticamera dell’inferno Piccole isole al riparo nell’Italia del fascismo Ne Il giardino dei Finzi-Contini, Giorgio Bassani scrive che un’improvvisa visita alla necropoli etrusca di Cerveteri spinge la memoria del narratore a percorrere in prima persona gli anni delle leggi razziali. I ritagli della memoria intrecciano, nonostante, le esperienze giovanili di questo romanzo, un locus amoenus atemporale ed isolato dove si scoprono l’amicizia e l’amore. Scelte mnemoniche e focalizzazione narrativa, le due facce di questi ricordi, narrano il viaggio iniziatico del protagonista, un giovane ebreo, mettendo in secondo piano i particolari cruenti del fascismo. Lo spazio viene dunque dominato dal giardino-paradiso, il quale attira l’attenzione del protagonista più di quanto non lo faccia l’inferno-fascismo al di là del muro di cinta; ed il tempo letterario è scandito invece tanto dalla cultura e dalle feste ebraiche quanto dalle condizioni storiche. Il giardino dei Finzi-Contini è un ottimo romanzo per riflettere e discutere sia sui meccanismi della memoria e sulla soggettività biografica e storica contenuta nei ricordi, che sulla storia italiana e la cultura ebraica, senza mai tralasciare le diverse e ricche questioni di lingua che fanno di questo romanzo un capolavoro della letteratura. Docente: IGNACIO ANTELO REINOSO Sede: Centro – Junín 222 Martedì e giovedì dalle 09:00 alle 10:30 Codice: 30-617-001 Un argentino in Italia. Ed altri stranieri di casa nella lingua italiana. Scrivere (vivere) nell'altra lingua. E qualche riflessione sulla traduzione. Nel 1957 Juan Rodolfo Wilcock, un giovane scrittore di Buenos Aires con alcuni libri pubblicati, decide di trasferirsi in Italia e diventa a tutti gli effetti uno scrittore italiano; anzi, un grande scrittore italiano con un’opera particolarissima. Giorgio Scerbanenco, nato in Ucraina nel 1911, all’età di sedici anni si reca in Italia seguendo la madre vedova. Diventerà, anni dopo, un maestro italiano del giallo e del noir, a punto tale da dare oggi il suo nome a un premio alla produzione letteraria di genere poliziesco. Fleur Jaeggy, un fiore inquietante venuto da Zurigo. Docente VICENTE LA SORSA Sede Agronomia – Padiglione Uballes - Av. De los Constituyentes angolo via Llerena Sabato dalle 10:00 alle 13:00 Codice: 31-617-001 3