Educazione degli adulti e Long Life Learning Concetto di “adultità”… …l'educazione permanente deve considerare l'adulto nell'ambito educativo in tutte le sue componenti: psicologica, affettiva, cognitiva, sessuale, sociale ecc. Riconsiderazione della fase adulta: non è la fase apicale del ciclo di vita, ma un momento che cambia valore a seconda della soggettiva concezione di vita. Non si fa riferimento all’età cronologica, che è poi una discriminante rispetto a ciò che si può apprendere… Concetto di conoscenza “IL valore capace di cambiare, in positivo, la qualità della vita, nel corso di tutta la vita” Educazione/formazione permanente, lungo l’intero arco della vita Quale apprendimento nel long life learning? Si pone l’accento sull’aspetto attivo dell’apprendere: apprendere insieme, importanza della convivialità, solidarietà, esperienza dell’apprendere in comune L’importanza della relazione nell’apprendimento Il discorso sull'educazione permanente è un discorso di valorizzazione dell'individuo, delle sue caratteristiche personali, ma soprattutto della sua dimensione sociale e della sua libertà Aspetti psicosociali dell’educazione permanente Dalle società preindustriali alla società globale: come si è trasformata la modalità di apprendimento Società occidentali preindustriali, a struttura agricola Apprendimento informale, tramite socializzazione ed interculturazione. Referenti per l’apprendimento e la guida dei giovani sono delle figure “dispensatrici di conoscenza” (l’intellettuale esclusivo) Società industriali Educazione formale e disciplinare. L’accesso all’istruzione è collegato all’appartenenza a categorie socioeconomiche. Il sapere si specializza e settorializza. Nell’attuale mondo sociale (della formazione, e del mondo lavorativo) Il valore del network che “ridistribuisce” e veicola l’organizzazione dei saperi e della conoscenza. Si affaccia la figura di “intellettuale relazionale diffuso” Nell’attuale mondo sociale (della formazione e del mondo lavorativo) L'avvento della società globale dell'informazione e della conoscenza ha definitivamente alterato l'equilibrio dell'articolazione dell'esistenza umana in tre grandi stagioni della vita: quella giovanile della formazione (scuola, formazione professionale, università), quella adulta del lavoro e quella della terza età del pensionamento Nell’attuale mondo sociale (della formazione, e del mondo lavorativo) In questo contesto è necessaria la “fluida comunicazione” tra i sistemi di formazione (istruzione, formazione professionale, educazione non formale) per assicurare a tutti la possibilità di continuare ad apprendere consapevolmente lungo tutta la vita. Fenomeno della “glocalizzazione” Éric (19 anni) offre l'inglese a 12 persone, bambini, giovani e adulti. Tra cui Brana (Yugoslava di 35 anni) che offre il nuoto a 3 persone. Tra cui Dominique (73 anni) che offre il banjo a Marie-Ange (20 anni) e Hélène (40 anni). Marie-Ange offre la cucina economica a 10 persone che... Hélène offre l'informatica a 5 persone. Tra cui Céline che offre lo spagnolo a 6 persone. Tra cui Marie-Thérèse che offre il francese (saper leggere e scrivere) a Boubaka (19 anni) che offre la costruzione di strumenti musicali africani a bambini ed adulti. Uno di loro offre matematica ad un bambino della sua età e Jacques (62 anni) offre la propria conoscenza sui filosofi a Hafida che offre l'arabo letterario a Pravina (40 anni) che offre le proprie conoscenze sull'isola Maritius ad alcune persone tra cui Paul (60 anni). Lui offre dei laboratori di scrittura a Yann (e altri) che insegna chimica. Questo succede in centinaia di città e Paesi in Francia, ma anche in Spagna, in Italia, in Belgio, in Svizzera, in Québec, in Senegal, in Burkina Faso, in Kenya, in Marocco Esempio tratto da “Per un'Educazione reciproca nell'arco di tutta la vita. Reti di scambio reciproco di saperi”, Rivista internazionale LLL, 2005 Qualche considerazione… Più si ottengono esiti positivi nei sistemi formali di istruzione e più si entra nelle dinamiche di educazione permanente. Meno si riesce, meno ci si crede capaci di imparare, meno si osa cimentarsi in ciò che rischia di riprodurre ancora una volta dei fallimenti compromettenti per la stima di se stessi (importanza dell’autoefficacia nell’apprendimentoe nell’insegnamento!!) Qualche considerazione… Necessità di orientamento, e di autoformazione Ognuno deve poter imparare a (ri)pensare i propri modi di apprendere, e quindi formarsi alla relazione Cosa apprendere? Sapere Saper fare Saper essere e… Saper vivere insieme (il valore della cooperazione e della responsabilità) Un postulato… Ciascuno è portatore di saperi unici poiché ha costruito tali saperi attraverso incontri, integrazioni e applicazioni che ha intessuto e strutturato personalmente Ognuno quindi: può offrire e richiedere di sapere… (possibilità/potere) Che senso ha questa duplice valenza di apprendimento/insegnamento? Reciprocità con doppio valore formativo (per chi offre e chi richiede): - Per apprendere, devo pormi domande, essere un”richiedente” - Se offro a qualcuno di insegnargli qualcosa, sto offrendo a me stesso di rivivere (ricostruire) il mio percorso di apprendimento - Riorganizzo il mio sapere attraverso l’altro L'apprendimento reciproco è una formazione alla relazione, all'ascolto e all'accoglienza dell'altro NORMATIVA Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente di Lisbona (marzo 2000) Dichiarazione di Barcellona sull' Economia competitiva basata sulla conoscenza (marzo 2002) Direttive di Berlino sull'eccellenza e la qualità della formazione e della conoscenza (settembre 2003): L'Unione Europea promuove e chiede agli stati e governi membri l'affermazione e il consolidamento di uno Spazio europeo di apprendimento lungo il corso della vita per assicurare ai cittadini il raggiungimento di una conoscenza competitiva negli attuali scenari della globalizzazione. Centralità della persona, nella sua unicità, e dell'apprendimento. In questa prospettiva un'azione educativa ha pertanto precisi corollari… “il Lifelong Learning va esteso a tutta la popolazione del continente, in qualunque territorio abitato, a qualunque categoria sociale e gruppo culturale di appartenenza, di qualunque età, sesso e condizione umana”. Come si concretizza questo? Comunicazione tra enti e istituzioni preposte alla formazione, sviluppo dei servizi e delle attività di informazione, orientamento, tutorato; il riconoscimento e la valorizzazione dei saperi personali, a qualunque titolo raggiunti compresa l'educazione informale e non formale, attraverso "i crediti formativi", "il portfolio delle conoscenze e competenze", "il curriculum vitae europeo" e "le competenze di base" per tutti LA FORMAZIONE CONTINUA UNIVERSITARIA Pineau definisce quella francese “un oggetto volante non identificato”. Seconda possibilità per adulti arrivati tardi alla meta o poco fortunati? O ancora, ultima consolazione culturale per la terza età? I corsi universitari sul tema in Italia: corsi di laurea in “Scienze della Educazione degli adulti”, corsi di perfezionamento in “Teoria e prassi della Educazione degli Adulti”… Esempi concreti… Seminari e corsi Circoli di studio Corsi e seminari Attività educative a carattere non formale, limitate nel tempo, rivolte a gruppi o a comunità non necessariamente definite, programmate e gestite da soggetti pubblici o privati, organizzate su una vasta gamma di temi, interessi o problemi che rispondano a bisogni informativi/formativi espressi dalla popolazione adulta di un territorio o promossi per rispondere a specifiche esigenze rilevate Da Rivista Internazionale LLL, 2005 Circoli di studio Il circolo di studio costituisce un sistema formativo volto, principalmente, a favorire l'offerta di opportunità educative per piccoli gruppi, tendenzialmente autogestiti. Ma… educazione “a” cosa, “per” cosa? Alla libertà, alla vita, all’essere cittadini… Importanza della poesia, della letteratura, del cinema: scuole di vita, che offrono una “educazione” alla complessità, alla scoperta di sé, allo stupore, alla narrazione, alla comprensione… Ciò che dà libertà non è il sapere in sé. È dotare di personale significato quel sapere…