La diffusione di strumenti per il potenziamento e lo sviluppo del Life Long Learning Vittoria Gallina 25 maggio 2011 Il sapere necessario: bisogni di apprendimento in un mondo che cambia continuamente Apprendere a conoscere, combinazione di estesa cultura generale di base e capacità/opportunità di approfondirne aspetti specifici; imparare a imparare al fine di beneficiare di quanto la vita, la socialità, il lavoro possono offrire. Apprendere a fare, capacità di acquisire una qualificazione professionale, e una competenza che renda capaci di lavorare in situazioni e condizioni diverse e con modalità di organizzazione complesse e condivise. Imparare alternando modalità formali, strutturate di apprendimento, a modalità spontanee, informali, legate alla diretta esperienza. Apprendere a vivere insieme, comprensione dell’altro e percezione della interdipendenza, realizzazione di progetti comuni e gestione di conflitti nel rispetto dei valori del pluralismo, della comprensione mutua e della pace. Imparare a essere espandere la propria personalità ed essere in grado di agire con una sempre maggiore autonomia di giudizio e di responsabilità. Il cambiamento è la cifra del mondo attuale (Learning a living- 2003) Tutte le potenzialità dei soggetti devono essere coltivate: memoria, capacità ragionative, senso estetico, gusto, capacità comunicative e fisiche. Apprendere per tutta la vita significa: rompere i sistemi formali in cui si insegna e si impara, in cui l’accesso alla conoscenza è unidimensionale, a scapito di altre modalità di apprendimento, e destrutturare queste classificazioni, concepire l’apprendimento in modo olistico. Lo spostamento di prospettiva verso il lifelong learning parte dalla consapevolezza dei processi di globalizzazione in atto De-regolazione dei mercati Diffusione delle nuove tecnologie dell’informatica basate sulla microelettronica Globalizzazione dei mercati finanziari Rilevanza dei fenomeni migratori, esperienza comune dell’incontro con stranieri a livello locale Risorse dell’istruzione e della formazione sono gli elementi adeguati a nuove dinamiche di lavoro, di consumo, di servizi e soprattutto di scambio sociale L’OCSE a metà degli anni ’90 fornisce una interpretazione sostanzialmente ottimistica del processo di cambiamento La quota della industria ad alta tecnologia sul totale delle industrie manifatturiere dal 1970 al 1992 (vedi Figura 1) evidenzia un incremento positivamente continuo. Se si assume la prospettiva della storia lunga, dalla metà del ‘900 al 1990, sembra possibile attribuire al processo di sostituzione del lavoro dalla agricoltura, alla industria e ai servizi caratteri abbastanza stabili di continuità. OCSE Comitato Educazione 16-17 gennaio 1996 – Comitato dei Ministri- Lifelong learning for All an da Gi USA ap p Sv one iz z er a U Fr K an c S v ia Ge ezi rm a an Ol ia Da an nim da ar Au c a str ia Ita Sp lia ag Ca n a n Fi ada nla Po nd i rto a g No a llo rve g B e ia Lu lgio ss Au emb str a tu lia N. rchi Ze a lan d Gr a ec Isl ia an da Irl Quote delle industrie ad alta tecnologia rispetto al totale delle esportazioni delle industrie manifatturiere 1970 -1992 45 40 35 30 25 1970 20 1992 15 10 5 0 La crisi economica in atto impone compiti nuovi Trend occupazionali nei paesi OCSE: aumenta il tasso di disoccupazione, a partire dai primi anni dell’ultimo decennio del ‘900. Nuovo ruolo dei sistemi di istruzione e educazione: non soltanto estendere competenze e conoscenze (periodi più lunghi di permanenza nel sistema educativo da parte dei giovani e quote più consistenti di soggetti adulti che rientrano dovranno rientrare in formazione), ma sostenere e rinforzare la coesione sociale. Nuove dinamiche sociali lavoro e non lavoro forzature e resistenze verso l’accesso delle donne al mercato del lavoro rientri in formazione e nella formazione continua mutamento della natura, dei contenuti e dell’organizzazione del lavoro comparsa sempre più diffusa del lavoro flessibile, problema della qualità di questo introduzione delle nuove tecnologie, per l’automazione delle imprese, degli uffici e della produzione gestione di apprendimenti per una occupazione qualificata just in time Una sfida per i sistemi di istruzione e formazione Il mondo del lavoro assume la forma di una clessidra, in cui la parte centrale, i lavori intermedi (routinari intellettuali e non routinari manuali), si restringe sempre di più e alimenta le due ampolle, quella in basso, i lavori routinari manuali, pulizia, manutenzione ordinaria ecc. e quella in alto, i lavori intellettuali e creativi che le nuove tecnologie dell’informazione non possono produrre automaticamente, senza l’apporto di facoltà ragionative elevate. Economie/società emergenti: non cresce solo il PIL – Amartya Sen La Cina cresce a ritmi del 10% L’India cresce a ritmi del 8-9% Altri dati Unesco e Banca mondiale: aspettative di vita alla nascita 73,5 – 64 anni mortalità neonatale 17 su mille – 50 su mille anni di istruzione medi 7,5 – 4,4 Alfabetizzazione 94% (differenza urban/rural) – 74% alfabetizzazione donne 15-24 anni 99% – 80% Nel prossimo futuro le istituzioni democratiche faranno la differenza India: libero accesso a internet e alla informazione mondiale, presenza di media nazionali, tasso mondiale più elevato di circolazione quotidiani 360 emittenti indipendenti. Idea di capacità capability - effettiva facoltà di una persona di fare le cose che desidera fare: nuovi orizzonti di senso legati alla cultura ed al controllo della informazione. Con chi e come competiamo oggi in Italia Titolo di studio popolazione 25-64anni ISCED 2 ISCED3 ISCED +3 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Italia UE 19 Francia Germania UK USA Chi ha al massimo la secondaria inferiore tra i 25-34 anni Popolazione 25-34anni che ha solo ISCED2 USA Germania Francia UK UE 19 Italia 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% Previsione 2020 Cedefop livelli di qualificazione Qualificazione forza lavoro popolazione + di 25 anni Germania Francia Alti Medi Bassi UE 25 Italia 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Popolazione 25-64 anni partecipante EDA La media della UE 15 13% La media dei tre paesi al top UK, Svezia, DK 28% Italia 6% Obiettivo UE per il 2020 15% Bacino di utenza per formazione permanente 25-64 anni ITALIA Ha partecipato 2.000.000 Non ha potuto partecipare 8.000.000 Non ha voluto partecipare 23.000.000 % Spesa delle famiglie per cultura su consumi totali UE 27 9,4% Italia 6,9% Spagna 8,9% Francia 9,3% Germania 9,3% Svezia 11,3% UK 11,6% Finlandia 11,8% Università popolari Italia - Germania Utenti Spese funzionamento Sedi e proprietà Cofinanziamento utenti ITALIA 330.000 € 30 milioni 574 95% GERMANIA 6.500.000 € 1 miliardo 957 30%-50%