L’ANALISI DEI MOVIMENTI SOCIALI Movimento sociale in senso stretto e in senso lato • Movimento sociale in senso stretto mobilitazioni • Movimento in senso lato un micro-universo della protesta (rete di organizzazioni ed istituzioni sociali) Kresi pensa relazionalmente al movimento sociale collegando l’analisi ad altri soggetti Pensare relazionalmente i movimenti sociali • Per l’individuo che esprime motivazioni sociali di scontento, in quale reticolo di alternative s’inscrive la scelta della mobilitazione? • Per il ricercatore, in quale cantiere di ricerca vanno inquadrati i movimenti sociali? Defezione, protesta e lealtà (Hirschman) • La defezione (exit) è silenziosa • Il sentimento di lealtà (loyalty) ne fa accettare i difetti, il calo dei meriti • La protesta (voice) si scatena contro All’interno di questo trittico si situa la reazione possibile a un malcontento (il possibile sviluppo di un’azione collettiva) • Hirschman dice che la concorrenza può essere un’arma anti-protesta molto efficace • La chiusura delle possibilità di defezione rende più impellente il ricorso alla protesta • Le reazioni dei soggetti che si concentrano su uno solo di questi atteggiamenti rischiano di essere catastrofiche • Dare corda alla protesta può aiutare a prevenire la defezione • Al contrario, spendere intenzionalmente defezione e lealtà può aiutare ad incanalare la protesta Pensare relazionalmente l’azione collettiva con Hirschman vuol dire anche esplorare lo spazio intermedio fra le opzioni che egli prospetta. Le «armi dei deboli», la finta obbedienza che nasconde una sorda opposizione ai rapporti di potere. Un crocevia disciplinare. Interrogativi trasversali delle scienze sociali 1) I movimenti sociali sono una forma semplice di partecipazione politica 2) I movimenti sociali contribuiscono potentemente alla definizione dei problemi sui quali è più attesa un’azione dello stato 3) I movimenti sociali sono anche spazi in cui si esprimono e si cristallizzano identità collettive e modi di vivere l’inserimento nella società Problemi sociologici e sfide politiche. La psicologia delle folle • Folla significa «una riunione di individui qualsiasi, quale che sia la loro nazionalità, la loro professione o il loro sesso, quali che siano anche i motivi che li riuniscono» (Le Bon). • Nella folla , l’individuo perde la sua autonomia, subisce processi di contagio da parte di credenze e comportamenti. Le caratteristiche della folla sono la suggestionabilità che la consegna al capo, il debole controllo degli affetti e degli istinti che la rende emotiva, imprevedibile, pericolosa «Classe in sé» e «classe per sé» (Marx) • Una classe dotata di coscienza di classe è una «classe per sé». Dove invece questa coscienza di classe non si afferma, la classe rimane una mera «classe in sé», incapace di esprimere delle rivendicazioni collettive. Attraverso la distinzione fra classe in sé e classe per sé Marx sottolinea l’importanza della costruzione di una coscienza collettiva, di una identità di classe come elemento strategico per il successo delle mobilitazioni, per la capacità di articolare un progetto rivoluzionario L’idea gramsciana di egemonia La funzione degli intellettuali come produttori di rappresentazioni che contribuiscono a fabbricare coscienza collettiva, consenso, a cementare alleanze sociali o, al contrario, a renderne impossibile la «presa»