Partecipazione politica e movimenti sociali
• Definizioni di partecipazione politica
• Forme di partecipazione
• Razionalità della partecipazione e importanza degli
incentivi.
• Partecipazione, centralità sociale, identità.
• I movimenti sociali
• Risorse e partecipazione
• Valori post-materialistici e nuova partecipazione
• Forme di partecipazione e opportunità politiche
• La partecipazione fa bene alla democrazia?
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Verso una definizione di partecipazione politica
• Il coinvolgimento dell’individuo nel sistema
politico, a vari livelli di attività, dal
disinteresse totale alla titolarità di una
carica politica [Rush 1992]
• L’insieme di quei comportamenti dei
cittadini orientati ad influenzare il processo
politico [Axford 1997]
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Definizione di partecipazione politica (visibile)
Insieme di azioni e di comportamenti che mirano ad
influenzare in maniera più o meno diretta e più o meno
legale le decisioni nonché la stessa selezione dei
detentori del potere nel sistema politico o in singole
organizzazioni politiche nella prospettiva di conservare o
modificare la struttura (e quindi i valori) del sistema di
interessi dominante.
L’influenza può aver luogo anche in assenza di vere e proprie
azioni, tramite le cosiddette reazioni previste
Si parla di Partecipazione “latente” ossia potenziale ma in una
certa misura “effettiva” in presenza di un’opinione pubblica
interessata alla politica e informata sui suoi sviluppi che si attiva
raramente e in maniera non continuativa ma possiede le capacità
per partecipare e per tale ragione
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Le forme della partecipazione politica [Milbrath 1965]
nessuna partecipazione
apatici (30%)
Esposizione agli stimoli politici
Voto
Iniziare una discussione politica
spettatori (60%)
Convincere qualcuno a votare in un certo modo
Indossare un simbolo di partito
Contattare un uomo politico
Dare un contributo economico ad un partito o candidato
Partecipare ad un incontro politico
Concedere tempo per una campagna politica
Diventare un membro attivo di un partito
Partecipare ad incontri politici importanti
Sollecitare fondi per scopi politici
gladiatori (7%)
Essere candidato ad una carica elettiva
Avere una carica pubblica o di partito
INATTIVITA’
ATTIVITA’
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Vecchie e nuove forme di partecipazione
Classiche e ortodosse
•
•
•
•
•
•
Votare
Iscriversi ad un partito
Iscriversi ad un sindacato
Organizzare un corteo
Assistere a un comizio
Firmare per un
referendum
Moderne ed eterodosse
• Propagandare astensione o
scheda bianca
• Partecipare ad un
movimento
• Fare scioperi selvaggi
• Bloccare il traffico
• Sit-In
• Autoridurre affitto o tasse
• Boicottare un
supermercato
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Tipi di partecipazione politica [Barnes et.al. 1979]
Partecipazione ortodossa
+
Conformisti
Possono impegnarsi
in forme
convenzionali di
partecipazione
Inattivi
Al massimo si informano
o firmano una petizione
Riformisti
Partecipano in modo
convenzionale
fino ad abbracciare
alcune forme
legali di protesta
Attivisti
Ampliano al massimo
il repertorio
della partecipazione fino
ad includere
forme non legali
di protesta
Protestatari
Adoperano tutte le forme
non convenzionali ma
rifiutano quelle convenzionali
_
_
Partecipazione eterodossa
+
6
La (ir) razionalità della partecipazione
(Olson 1965)
“(…) Individui razionali e motivati dal proprio interesse non
si comporterebbero in modo tale da conseguire il loro
interesse comune o di gruppo a meno che il numero di
componenti del gruppo sia piuttosto piccolo, o a meno che
non si ricorra a coercizioni o a qualche altra misura allo
scopo di spingere gli individui ad agire nel loro comune
interesse”
Quando il prodotto della partecipazione è un bene
collettivo indivisibile , ossia quando non è possibile
escludere dalla fruizione di tale bene chi non ha
partecipato, nella misura in cui la partecipazione comporta
dei costi, può essere razionale non partecipare (essere un
free rider) dal momento che il più delle volte tale
partecipazione non è decisiva per la produzione di tale
bene. Applicando questo ragionamento al voto…
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La razionalità del voto
Se la ragione per andare votare dipendesse unicamente
dalla probabilità per il singolo elettore di esprimere un
voto decisivo per la vittoria del proprio partito o la
realizzazione di una determinata politica allora tale
comportamento, così come raccogliere informazioni
durante la campagna elettorale, non sarebbe razionale.
In realtà la precedente motivazione strumentale è
affiancata da o subordinata a una motivazione espressiva.
In questo caso il beneficio deriva non dall’esito della
competizione elettorale ma dal voto in sé, spesso come
veicolo per riaffermare l’appartenenza a un gruppo, ad una
identità collettiva.
8
La partecipazione nelle organizzazioni:
l’importanza degli incentivi
Una partecipazione sostenuta e costante
all’interno delle organizzazioni politiche non
può aversi se tali organizzazioni non sono capaci
di ricorrere a incentivi selettivi diretti a
mobilitare in modo differenziato i loro
altrettanto differenziati membri. 3 tipi principali
di incentivi:
1. Materiali ossia ricompense tangibili
2. Di solidarietà
3. Orientati allo scopo
9
La partecipazione politica fenomeno antico e
moderno
•
Le caratteristiche centrali della partecipazione politica, ossia
il suo essere diretta ad influenzare sia la scelta dei decisori, sia le
decisioni stesse erano presenti anche nell’antichità (poleis greche e
Repubblica Romana) ma il fenomeno ha assunto caratteristiche
particolari dopo la formazione degli stati nazionali, in
concomitanza con le pressioni per la democratizzazione e
l’espansione del suffragio.
•
Sebbene la partecipazione elettorale sia soltanto una delle
modalità possibili di partecipazione, nei regimi democratici le sue
conseguenze sono immediate e significative. Inoltre in democrazia
la partecipazione elettorale è sempre presente anche quando le
altre di partecipazione sono relativamente poco frequenti.
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La partecipazione elettorale
•
Esistono notevoli differenze fra i regimi democratici riguardo ai
tassi di partecipazione elettorale.
• La spiegazione di tali differenze è sistemica ossia dipende dalle
caratteristiche politiche ed istituzionali di ciascun sistema politico.
• A parità di assetto politico ed istituzionale l’inclinazione maggiore
o minore dei singoli a votare può essere fatta risalire a
orientamenti psicologici e condizioni socio-economiche.
E’ più probabile che una persona vada a votare se
1. È interessata in generale alla politica
2. Se possiede informazione “politica”
3. Se ha un senso di efficacia.
Ma che cosa rende più probabile il verificarsi di queste
circostanze cognitive e psicologiche ?
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Lo status socio-economico
(Milbrath 1965; Milbrath e Goel 1977)
Partecipano di più i settori “centrali” della
società: gli istruiti, i provenienti dai ceti medi,
gli uomini, appartenenti alle coorti intermedie
di età, sposati, “cittadini”, stanziali,
appartenenti all’etnia maggioritaria, membri di
associazioni
Tanto più alto è lo status socio-economico di
un individuo, tanto più egli tende a partecipare
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La coscienza di classe
(Pizzorno 1966)
La partecipazione politica (e quindi anche quella
elettorale) è maggiore quanto maggiore (più intensa,
più chiara, più precisa) è la coscienza di classe.
• La partecipazione politica è un’azione in solidarietà
con altri, che mira a conservare o trasformare la
struttura (e i valori) del sistema di interessi dominanti.
La partecipazione politica richiede la costruzione di
collettività solidali al cui interno gli individui si
considerano reciprocamente come eguali. La
coscienza di classe o di status viene a coincidere con
la capacità delle organizzazioni (partiti, sindacati etc.)
di creare solidarietà e identità collettive.
• Non è la centralità in generale ma la centralità rispetto
ad un gruppo sociale che favorisce la partecipazione
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I movimenti sociali [Della Porta e Diani 1997]
Il concetto di movimento sociale si riferisce a
 …reti di interazioni prevalentemente informali
basate su …
 …credenze condivise e solidarietà che si
mobilitano su …
 …tematiche conflittuali attraverso …
 … l’uso frequente di varie forme di protesta
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Movimento e forme di protesta
• Def. Protesta: forma non convenzionale di azione
che rompe la routine quotidiana.
Chi protesta può tentare di esercitare pressione
attraverso la minaccia di un potenziale danno
(logica della violenza), la mobilitazione di un
numero consistente di cittadini (logica dei
numeri), l’adozione di forme di azione ad alto
impatto simbolico (logica della testimonianza)
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I fattori che spiegano la
partecipazione nei movimenti
•
Non basta l’esistenza di interessi
contrastanti: occorrono condizioni che
permettono di trasformare lo scontento in
azione. Occorre un’analisi del processo di
mobilitazione delle risorse.
1) Esistenza di imprenditori politici
2) L’appartenenza a organizzazioni formali
3) L’appartenenza a reti informali
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La mobilitazione dei gruppi ed il
livello di Catnet (Tilly 1978)
• Catnet : sintesi di caratteristiche legate alla
categoria sociale e alla densità dei network
sociali
Il passaggio da una categoria come aggregato
di individui con certe caratteristiche a un
gruppo come comunità capace di azione
collettiva è facilitato dal livello di Catnet.
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Il postmaterialismo [Inglehart 1977]
Alcune trasformazioni spiegano le nuove caratteristiche della
partecipazione sviluppatesi a partire dagli anni sessanta:
• le richieste di mutamento sociale tendono ad avere una
base sociale di classe media piuttosto che di classe operaia;
• la frattura basata sull’età diventa virtualmente importante
come quella basata sulla classe sociale;
• i temi non-economici acquistano un maggior grado di
salienza.
• “Mantenere l’ordine pubblico” e “combattere l’inflazione”
Versus
“Dare maggior peso ai cittadini nelle decisioni di governo”
e “garantire la libertà di parola”
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La partecipazione fa bene alla democrazia?
Lealtà, defezione e protesta (Hirschman 1970)
Le reazioni dei cittadini alle scelte collettive, così come quelle dei
consumatori all’interno di un mercato, possono passare attraverso
diverse attitudini, riconducibili alle tre seguenti categorie.
•voice (protesta) Attivare la protesta esplicita attraverso i
canali esistenti e cercare di cambiare le scelte.
•exit (defezione) Abbondare l’organizzazione, soprattutto
quando esistano altre organizzazioni alternative attraenti
•loyalty (lealtà) riaffermare lealtà all’organizzazione
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La tradizione civica in Italia [Putnam 1993]
Capitale sociale  Buon governo
Le associazioni civili diffondono tra i partecipanti
I sentimenti di cooperazione, solidarietà e
impegno sociale
Misure dell’associazionismo
Distinzione tra regioni civiche e regioni non civiche
La qualità della vita pubblica e il rendimento istituzionale
sono potentemente influenzati dalle norme e dall’impegno pubblico
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