“Interminati spazi”
La poesia dilata la parola e moltiplica i suoi
significati
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna (Leopardi)
La specificità del testo poetico è
la forma
• Il poeta lavora sul linguaggio (significante) per
trasformare il suo sentire (significato) in
un’espressione originale
• La forma non serve solo a rendere più espressivo il
linguaggio, ma è un ostacolo, uno scarto linguistico
che invita a soffermarsi a esplorare a entrare nel
testo per trovare significati nascosti e profondi
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
(Ungaretti)
L’aspetto metrico ritmico
• Il primo aspetto del linguaggio è la
sonorità che si ottiene con la scelta della
lunghezza del verso, l’alternanza degli
accenti, le rime
Di qua, di là, di giù, di su li mena (Dante)
Solo e pensoso i più deserti campi (Petrarca)
L’aspetto fonico
• Il poeta gioca con i suoni e affida il messaggio al
suono che le parole producono
• Allitterazione (ripetizione degli stessi suoni)
E nella notte nera come il nulla (Pascoli)
• Onomatopea (imitazione di un suono)
Si udì un gracidare di rane:gre! gre! (Pascoli)
L’aspetto retorico
• Il poeta a volte inverte il modo usuale di costruire una
frase
• Parallelismo (rapporti di simmetria)
Giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò (Carducci)
Pace non trovo , et non ò da far guerra (Petrarca)
• Chiasmo (disposizione incrociata)
Il vento soffia e nevica la frasca (Pascoli)
• Accumulazione (accostamento)
Ed ello è bello et iocundo et robustoso e forte (F. d’Assisi)
• Climax (ordine di intensità crescente o decrescente)
Che fosse odio,rabbia,ira e furore (Ariosto)
L’aspetto retorico
• Il poeta sposta il significato da un termine all’altro
ottenendo insieme un’amplificazione e una
condensazione del discorso
• Similitudine (paragone tra immagini)
E caddi come corpo morto cade (Dante)
• Metafora (sostituire un termine con un altro)
Baci di fiamma (Moretti)
• Analogia (mettere in relazione due termini lontani
senza passaggio logico)
Ma nel cuore
nessuna croce manca (Ungaretti)
“La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli
serve” (Il Postino di Massimo Troisi)
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“Interminati spazi”