IL LINFOMA
CANINO
Il linfoma canino
Il linfoma o linfosarcoma è una delle neoplasie più frequenti nella specie canina,
rappresentando l’80% dei tumori ematopoietici del cane. Si tratta di una malattia sistemica
a carattere progressivo, caratterizzata dalla proliferazione maligna e incontrollata delle
cellule del sistema linfoide normalmente deputate alla difesa del corpo dalle infezioni.
Sebbene il linfoma possa virtualmente “colpire” qualsiasi parte nel corpo, più comunemente
si sviluppa in organi la cui funzione è parte del sistema immunitario come i linfonodi, la milza
e il midollo osseo. L’elevata frequenza in alcune razze suggerisce una predisposizione su
base genetica, ma sono stati ipotizzati anche fattori ambientali inquinanti (alcuni erbicidi,
esposizione a fumo di tabacco o campi magnetici), cause infettive e immunomediate.
La maggior parte dei linfomi nel cane è di grado istologico alto o intermedio, mentre il
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all’immunofenotipo. Nel primo caso il linfoma solitamente progredisce rapidamente ma è
più sensibile al trattamento chemioterapico.
Il linfoma a cellule T invece generalmente progredisce più lentamente e risponde poco al
trattamento chemioterapico (più basso tasso di risposta completa, remissione più breve e
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forma multicentrica, mediastinica, gastrointestinale ed extranodale (reni, sistema nervoso
centrale, cute, ossa, cavità nasali ed occhi).
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• I linfoma multicentrico è il più frequente (85% dei casi), si localizza a livello dei linfonodi
che appaiono ingrossati ma non dolenti. L’animale può apparire asintomatico ma in caso
contrario si riscontra letargia, perdita di peso, anoressia o febbre.
• I linfoma mediastinico (5%) coinvolge i linfonodi del torace e occasionalmente il timo, è
comunemente di tipo T e si associa a ipercalcemia.
• I linfoma gastrointestinale
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porzione di stomaco e/o intestino, con o senza coinvolgimento dei linfonodi regionali,
milza e fegato.
• I linfoma cutaneo, solitamente di tipo T, si presenta in forma generalizzata o solitaria.
PREDISPOSIZIONE DI RAZZA
Boxer, Basset Hound, San Bernardo, Scottish Terrier, Bulldog, Labrador e Golden Retrievers.
ETÀ
Più comune in cani di media età e negli anziani.
SESSO
Non c’è predisposizione di sesso.
SEGNI CLINICI
La sintomatologia varia in funzione della sede d’insorgenza e dall’estensione della malattia.
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diarrea, poliuria/polidipsia (secondaria all’ipercalcemia) e febbre.
DIAGNOSI
Grazie alle caratteristiche delle sue cellule, il linfoma normalmente è diagnosticato
mediante ago aspirato o una biopsia dei linfonodi o degli organi interessati. La distinzione
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STADIAZIONE
L'insieme degli esami da compiere per determinare l'estensione di un tumore e delle sue
metastasi.
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TRATTAMENTO
La chemioterapia è il trattamento d’elezione. Scopo della chemioterapia è di indurre una
remissione temporanea ma duratura della malattia e in caso di recidiva, essere in grado di
re-indurla.
Gli schemi terapeutici prevedono l’utilizzo di agenti in monochemioterapia oppure in
polichemioterapia. Il prednisone, se utilizzato per periodi lunghi, può ridurre notevolmente
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tendono a essere palliativi, ma un lungo tempo di remissione è possibile mediante l’utilizzo
di un protocollo polichemioterapico. La chirurgia e la radioterapia, indicate solo per lesioni
solitarie o come trattamento palliativo, hanno un ruolo marginale.
PROGNOSI
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ha prognosi peggiore (~ 6 mesi). La presenza di segni clinici al momento della diagnosi
e l’ipercalcemia sono fattori prognostici negativi e possono ridurre drasticamente le
prospettive di vita dell’animale. I linfomi extranodali possono rispondere meno alla
chemioterapia ed essere associati a prognosi peggiore (5-6 mesi).
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