SEZIONE PUGLIA IL DOLORE TORACICO E LE SINDROMI CORONARICHE ACUTE IN MEDICINA D’URGENZA Settembre- ottobre 2010 Interpretazione ECG nelle S.C.A. Paola Caporaletti Domande chiave 1. 2. 3. 4. 5. 6. E’ presente attività elettrica? Qual è la frequenza ventricolare? Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? E’ presente attività atriale? Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? Domande chiave 1. E’ presente attività elettrica? 2. 3. 4. 5. 6. Qual è la frequenza ventricolare? Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? E’ presente attività atriale? Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 1) E’ presente attività elettrica? SI NO Ci sono complessi QRS? Conferma? Verifica apparecchiatura NO Attività elettrica irregolare? ( Complessi rapidi,irregolari,bizzarri e con diversa ampiezza ) FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE ecg piatto (lievi ondulazioni di base) SI A S I S T O L I A Attività atriale presente ASISTOLIA con onde P Domande chiave 1. E’ presente attività elettrica? 2. Qual è la frequenza ventricolare? 3. 4. 5. 6. Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? E’ presente attività atriale? Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 2) Qual’ è la frequenza ventricolare? Frequenza ventricolare normale = 60 – 100 bpm < 60 bpm BRADICARDIA > 100 bpm TACHICARDIA 1 quadrato grande = 5 mm (a 10mm/mV) 5 quadrati grandi = 1 sec ( a 25mm/sec ) 2) Qual’ è la frequenza ventricolare? M E T O D I 300 : n°dei quadrati grandi compresi tra 2 QRS successivi Se ritmo irregolare n°di QRS compreso in intervallo definito in sec (es. 50 quadrati=10 sec) e moltiplicare per ottenere la freq. al min Metodo rapido 300 100 60 150 75 50 Domande chiave 1. E’ presente attività elettrica? 2. Qual è la frequenza ventricolare? 3. Il ritmo è regolare o irregolare? 4. Il QRS è stretto o largo? 5. E’ presente attività atriale? 6. Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 3) Il ritmo è regolare o irregolare ? Valutazione intervallo R - R irregolare Irregolarmente irregolare Fibrillazione atriale Extrasistoli Domande chiave 1. E’ presente attività elettrica? 2. Qual è la frequenza ventricolare? 3. Il ritmo è regolare o irregolare? 4. Il QRS è stretto o largo? 5. E’ presente attività atriale? 6. Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 4) Il QRS è stretto o largo ? Durata normale < 0,12 sec = 3 quadrati piccoli Se QRS > 0,12 sec • Origine ventricolare • Origine sopraventricolare con conduzione aberrante (es blocco di branca) Domande chiave 1. 2. 3. 4. E’ presente attività elettrica? Qual è la frequenza ventricolare? Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? 5. E’ presente attività atriale? 6. Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 5 ) E’ presente attività atriale ? Ricerca delle onde P visibili Frequenza, regolarità, morfologia (P pos in DII e AVF) ( DII e V1 ) Non visibili Non presenti Nascoste dal QRS Nascoste da onde T Ricorda che…. Onde F ( a dente di sega ) Flutter atriale Domande chiave 1. 2. 3. 4. 5. E’ presente attività elettrica? Qual è la frequenza ventricolare? Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? E’ presente attività atriale? 6. Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 6) Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? Ogni P è seguita dal QRS? SI Valutazione dell’intervallo P R Durata normale fra 0,12 e 0,20 sec > 0,20 sec BAV 1°grado 6) Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare ? Ogni P è seguita dal QRS? NO Mai Non sempre BAV DI 3° BAV DI 2° Non vi è relazione tra onde P e QRS Onde P non sempre seguite da QRS Tipo Mobitz 1 : ciclico allungamento progressivo del PR sino a P non seguita da QRS. Tipo Mobitz 2 : onde P non seguite da QRS, ma intervallo PR costante in tutti i battiti condotti Domande chiave 1. 2. 3. 4. 5. 6. E’ presente attività elettrica? Qual è la frequenza ventricolare? Il ritmo è regolare o irregolare? Il QRS è stretto o largo? E’ presente attività atriale? Qual è la relazione tra attività atriale e ventricolare? 7. Ci sono alterazioni del tratto ST o dell’onda T? TRATTO ST Cosa identificare: quantità di sopra- o sottoslivellamento in millimetri relativamente al tratto TP (dalla fine dell’onda T all’inizio dell’onda P) ST normale: isoelettrico da 0,5 mm al di sotto sino a 1 mm al di sopra della linea di base ONDA T Cosa identificare: Ampiezza in mm dalla linea di base al picco o valle dell’onda T ONDA T NORMALE < 6 mm in arti < 10 mm precordiali Onda T Cosa identificare: Morfologia : positiva,invertita,bifasica,piatta,a tenda… ONDA T NORMALE POS IN I II V3-V6 INVERTITA IN aVR V1 può essere positiva, piatta o bifasica in III, aVL, aVF, V1, V2 Onda T Cosa identificare: Morfologia : positiva,invertita,bifasica,piatta,a tenda… ONDA Q Cosa misurare: Durata in secondi dall’inizio alla fine dell’onda Q Profondità ONDA Q NORMALE Durata < 0,03 sec eccetto in aVRnV1 e V2 Profondità < 25% dell’onda R ONDA Q ONDA Q PATOLOGICA Durata > 0,04 sec Profondità > 25% dell’onda R Modificazioni ST in ischemia acuta • Nuovi ST , al punto J, in 2 derivazioni contigue > 2 mm (0,2 mV) negli uomini o > 1.5 mm (0,15 mV) nelle donne V2 – V3 e/o > 1 mm (0,1 mV) nelle altre derivazioni • Nuovi ST orizzontali o discendenti > 0,5 mm in almeno 2 derivazioni contigue Modificazioni onda T in ischemia acuta • Onde T invertite > 1 mm in 2 derivazioni contigue con onda R predominante o rapporto R/S > 1 • Onde T appuntite, giganti • Positivizzazione di onde T precedentemente negative (comparazione con ECG 12D precedente) ECG di un paziente con sindrome di Brugada in fase manifesta. Si noti l’aspetto “convesso o a cupola” del J-ST seguito da T negativa. Tratta da Guevara Valdivia. SEZIONE PUGLIA V2 V2 Sindrome di Brugada Aspetto a cupola del J-ST ( ST >2mm) Con inversione dell’onda T (tipo 1) Sindrome di Brugada Aspetto a sella del J-ST ( J >2mm) ( ST >1mm) (tipo 2) Nel 1992 i Brugada hanno segnalato in soggetti “normali” il rischio di morte improvvisa, sospettabile da certe alterazioni nelle derivazioni V1-V3 la diagnosi differenziale più importante rimane quella con la sindrome ischemica acuta con ST sopraslivellato nelle prime derivazioni anteriori nei casi conclamati e con varianti normali nei casi con piccole modificazioni del JST. BRUGADA ST + T pos ( a sella) in V1-V3 ST + T neg ( a cupola) in V1- V3 ISCHEMIA ST tende a conglobarsi con T fino a formare una specie di onda monofasica T diventa neg mentre si riduce ST QRS a volte simil BBDx BBDx in genere non presente Alterazioni smascherate da bloccanti canali del Na o prova da sforzo Non si conoscono correlazioni tra azione dei bloccanti dei canali del Na e modificazioni ST-T trasmissione genetica autosomica dominante Localizzazione ischemia con ECG 12D I LATERALE aVR V1 SETTALE V4 ANTERIORE II INFERIORE aVL LATERALE V2 SETTALE V5 LATERALE III INFERIORE aVF INFERIORE V3 ANTERIORE V6 LATERALE Bradicardia sinusale a freq di 50b/min. Singola ExVe. Tratto ST sopraslivellato in D2,D3,aVF e da V3 a V6. Tratto ST sottoslivellato in D1,aVL, V!1e V2. ..e se il paz ha un BBS preesistente? Ecocardiogramma Oppure??? Criteri di Elena B Sgarbossa (1996) 1. ST > or = 1mm e concordante con QRS. 2. ST > or = 1mm in v1,v2 or v3. 3. ST > or = 5mm and discordante con QRS. Trappole ECG nella Diagnosi di IMA Falsi Positivi 1. Ripolarizzazione Precoce 2. Blocco Branca Sinistra 3. Preeccitazione 4. Sindrome di Brugada 5. Peri – Miocarditi 6. Embolia Polmonare 7. Emorragia Subaracnoidea 8. Disturbi metabolici (es ipercaliemia) 9. Errore nel riconoscimento del normale distacco del punto J 10.Trasposizione di elettrodi 11.Colecistite Falsi Negativi 1.Onde Q preesistenti e/o persistente 2.Pace maker 3.Blocco Branca Sinistra ST Ecg normale