ECONOMIA
e
DOTTRINA SOCIALE
della CHIESA
L’UOMO
L’Economia politica
I comportamenti
socio – economico - politici
Le Leggi
della
Natura
Lo scenario
Le Azioni
Regole morali
di comportamento
Il Sistema economico
La Società
e le Istituzioni
La Famiglia
L’Uomo
La Famiglia
La Società e
Le Istituzioni
Il sistema economico
Diritto naturale
Le attività economiche
con eventi, fatti, fenomeni
Diritto positivo
Ordinamenti
giuridici
Il vivere quotidiano
nella realtà socio – economica
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La persona il centro delle “attività”

Oggetto delle attività: la “scala dei bisogni”



ed i modi per assolverli
Gli interlocutori: le Istituzioni e i soggetti
economici
___ Le ricadute sul singolo o collettività ___
o segnare un sufficiente livello di soddisfazione
o registrare “insufficienze” e causare
sperequazioni, discriminazioni e ingiustizie
L’ECONOMIA
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

Disciplina che studia il funzionamento dei sistemi
economici e dei fenomeni in essi rilevati o il
complesso delle attività “SISTEMA”
Attiene tutte le azioni atte al soddisfacimento dei
bisogni individuali e collettivi dell’uomo, mediante
l’acquisizione delle risorse - scarse in natura – e
la manifattura di beni fruibili
Le attività sviluppano “processi” complessi
generando impieghi di strumenti monetari e
creditizi (finanziarizzazione del sistema)
Le variabili: cicli e congiunture; inflazione,
deflazione, recessione, ripresa, occupazione,
profitti e ricchezza, redditi e capitali, consumi e
risparmi,etc.
I campi di osservazione della disciplina
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L’economia pura è scienza statica, la realtà è
dinamica, imponderabile ed imprevedibile
L’attività umana è determinata da impulsi e
sentimenti, soggetta a norme e subordinata ad
un fine
L’economia politica definisce la strategia
politica, l’insieme di provvedimenti di chi
governa
La politica economica di uno Stato, complesso
di provvedimenti (normativi, fiscali, monetari),
determina la sua politica finanziaria
Gli ambiti di osservazione considerano aspetti
di macroeconomia e microeconomia
Il protagonista
“homo oeconomicus”
Il processo delle attività economiche
l’impiego di
Fattori produttivi
Le risorse
Primari
Le materie prime,
Il lavoro, la terra,
Le monete,
Il capitale
il credito
Gli obiettivi
Il profitto,
La ricchezza o
Il bene comune
Il Mercato (e la competitività)
Il Magistero Sociale della Chiesa
le indicazioni morali ed etiche
della Sacra Scrittura
le implicazioni sociali, civili e religiose

L’Uomo

Per garantire ai Popoli uno Sviluppo sostenibile e
l’equa condivisione del Bene comune


ha diritto a una vita dignitosa con il
confronto dei competitori, di ragioni e situazioni
Il compito della Dottrina Sociale della Chiesa si
identifica con la questione sociale, morale ed etica
Il Cristiano deve sentire il bisogno di assumersi
responsabilità e iniziative concrete per la ricerca del
bene comune e la difesa dei diritti di tutti
Dubbi e interrogativi
Quale economia a servizio dell’uomo?
Quali e quanti gli interlocutori?
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L’attualità riporta variegati e crescenti bisogni della
umanità avviliti da indigenze generalizzate e
concentrazioni di risorse ed influenze di potere
Segna cambiamenti provocati dalla liberalizzazione dei
mercati, dalla finanziarizzazione e informatizzazione
dei sistemi [così globali]
La realtà conferma uno svilimento delle politiche, delle
autonomie e scelte dei singoli stati, oltre l’ambito
nazionale
Il punto: i sistemi economici e i mercati si scoprono
globali, benché si dibatta ancora su globalizzazione o
filiera corta dell’economia. Il pretesto: sinergie per
recuperi di risorse o margini di economicità.
Il ruolo della Chiesa? Di tutela e di garanzia ai principi etici
L’obbiettivo: Il BENE COMUNE
si può sviluppare con una equazione sostenibile?
ECONOMIA
(Scala dei bisogni e
Acquisizione e utilizzo delle
Risorse)
:
SVILUPPO SOSTENIBILE
Razionalizzazione risorse
per i beni fruibili (prodotti)
=
DOTTRINA SOCIALE
:
Della CHIESA
BENE COMUNE
Bene comune = Sviluppo sostenibile x D S C /
/Economia (bisogni/risorse)
La Chiesa
Cattolica
affronta il tema della “Economia”
con la



Dottrina Sociale
La considera un valore aggiunto a servizio della
umanità; l’E. è per sua natura finalizzata al bene –
essere dell’uomo, perché “principio, soggetto e fine
dell’attività economica è la persona umana” (cfr
Gaudium et spes)
Una diversa finalizzazione: una forzatura che la
trasforma in strumento di violenza “il bene dello
uomo altro non è che il bene di tutto l’uomo e di
tutti gli uomini (cfr Populorum Progressio)
L’E., come la politica, sarà “buona” perché attività di
uomini “buoni” alla ricerca del bene comune.
Caratteri, condizioni e obiettivi
della
DOTTRINA SOCIALE della CHIESA

I tre primati della eticità di lavoro e economia:
Libertà, responsabilità, solidarietà (Giovanni Paolo II
nella Laborem Exercens). Il primato della destinazione
universale dei beni rispetto al diritto di proprietà privata)
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
Quattro i valori etici per la qualità del vivere sociale:
la verità (ogni soggetto per ciò che è), la giustizia (a
ciascuno il suo), la carità (se stessi a servizio dell’altro), la
libertà (all’altro le proprie scelte)
Promuovere il bene della persona e della società,
sollevando la questione etica e morale secondo lo
spirito del Vangelo
Le questioni afferenti la sfera morale e sociale
La questione morale che è anche politica e culturale:
lo è di potere!
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Il potere si colloca tra economia e politica
L’economia condiziona la politica, decide la povertà e
lo sviluppo, la pace sociale o le guerre
Occorre affrontare il dualismo tra potere ed etica,
moralizzando la politica e la economia con la cultura
e il criterio del “dialogo”
i principi etici: il primato dell’uomo sul lavoro, del
bene comune sul profitto, del lavoro sul capitale,
della destinazione universale dei beni sulla proprietà
Il ruolo della Chiesa
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La posizione della Chiesa risalta il suo ruolo di guida
dell’umanità e di garante dei diritti di libertà, legittima
cultura, dialogo e nuovo impulso alla evangelizzazione
L’impegno è quello di una “agenzia educativa” per
convertire i grandi del mondo, il potere economico, a
realizzare politiche economiche di riequilibrio
GPII Centesimus annus “La Chiesa non ha modelli
da proporre … a tale impegno … offre, come …
orientamento ideale, la propria Dottrina Sociale …”
Il cristiano laico in sintonia con il Concilio “Gaudium et
Spes” deve assumere il dovere sociale di condividere le
afflizioni della terra e le responsabilità di iniziative
risolutrici a favore dei deboli e dei poveri
La Dottrina Sociale della Chiesa
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L’architettura del Compendio invoca l’edificazione di
“un umanesimo integrale e solidale”
Sollecita una nuova alleanza tra l’economia e l’uomo,
che anticipi “il tempo della conciliazione”
valorizza la Famiglia “cellula vitale della società”
Medita su due aspetti fondanti: “L’uomo, povertà e
ricchezza”, “La ricchezza esiste per essere condivisa”
Si sofferma sulla connotazione morale dell’economia,
Pio XI nella Quadrigesimo anno “.. sarebbe un errore
affermare che l’ordine economico e l’ordine morale siano così
disparati ed estranei ..”

Contempla: Impresa e iniziativa privata, ruolo
dello imprenditore, Stato e mercato, risparmio e
consumo
Considerazioni finali
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La DSC “Il nostro tempo è segnato dal complesso
fenomeno della globalizzazione economico-finanziaria,
nel quale un numero sempre maggiore di operatori
assume un orizzonte globale”
“Il cristiano “sogna” una economia a servizio dello
uomo; la Chiesa la insegna e la propone; i cristiani ..
vivono e operano .. nel tentativo di fare della propria
attività una espressione reale di “salvezza”..”(P. Doni)
La “globalizzazione … costituisca l’insieme delle cose
nuove da analizzare, sceverare, comprendere nelle
dinamiche e negli esiti, da parte di chi continua ad
avere a cuore “il bene dell’umanità”, lo sviluppo di
relazioni pacifiche tra popoli e Stati, la PACE”(A.Fazio)
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