SESSIONE STRAORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO PROBLEMA 1 Data una semicirconferenza di diametro AB 2r , si prenda sul prolungamento di AB, dalla parte di B, un punto C tale che sia BC = AB. Essendo P un punto della semicirconferenza: 2 ˆ il rapporto y CP . 1. Si esprima per mezzo di r e dell’ampiezza dell’angolo x ABP AP PB 2. Si studi nell’intervallo 0, 2 la funzione y = f(x) espressa per mezzo della tangente di x. 3. Si calcoli in gradi e primi (sessagesimali) il valore di x, nell’intervallo 0 x , per cui il 2 rapporto y assume il valore minimo. 4. Si calcoli l’area della regione finita di piano delimitata dalla curva rappresentativa della funzione y = f(x), dall’asse delle ascisse e dalle rette di equazione x e . 4 3 Svolgimento ˆ , con x misurato in radianti. 1. Poniamo, come suggerito nel testo del problema, x ABP Il punto P descrive l’intera semicirconferenza. Se P coincide con A si ha x = 0, AP 0 , PB 2r ; CP 2 la frazione y perde di significato perché ha denominatore 0. Se P coincide con B si ha AP PB x , AP 2r , PB 0 , anche in questo caso la frazione che definisce la funzione perde di 2 significato. Si ha perciò 0 x . Si noti che y è un puro numero, perché rapporto fra grandezze 2 omogenee. Il triangolo ABP è rettangolo in P, in quanto inscritto in una semicirconferenza. Applicando a questo triangolo il primo teorema sui triangoli rettangoli si ottiene AP 2r sin x e PB 2r cos x . Il triangolo PBC è un triangolo qualsiasi: per trovare PC applichiamo il teorema di Carnot. ˆ ) CP 2 PB 2 BC 2 2 PB BC cos( PBC Sostituendo CP 2 4r 2 cos2 x 4r 2 2 2r cos x 2r cos( x) , e per una relazione sugli archi associati: CP 2 4r 2 cos2 x 4r 2 8r 2 cos 2 x 12r 2 cos2 x 4r 2 4r 2 (3cos2 x 1) . 1 CP 2 Sostituendo gli elementi ricavati nell’espressione y , e semplificando il fattore 4r 2 , si AP PB 2 3cos x 1 ottiene y . Quindi: sin x cos x CP 2 ˆ , è: il rapporto y , espresso per mezzo di r e dell’ampiezza dell’angolo x ABP AP PB 3cos 2 x 1 y , con 0 x . sin x cos x 2 2. Per trasformare in tangente, come richiesto, si dividono numeratore e denominatore della frazione per cos2 x : cos 2 x 1 3 2 2 sin x 1 tan x e che 1 tan 2 x , si ottiene y cos x cos x . Ricordando che 2 sin x cos x cos x cos x cos 2 x tan 2 x 4 y f ( x) , da studiare in 0, 2 . tan x La funzione f(x) è periodica e ha periodo π. Dominio 3 , x per l’esistenza della tangente e tan x 0 , ovvero x 0, x , x 2 , 2 2 per l’esistenza della frazione. 3 3 Il dominio della funzione f(x) è l’insieme: 0, , , , 2 . 2 2 2 2 Deve essere x Studio del segno e intersezioni con gli assi Il numeratore della frazione che dà f(x) è la somma di due quadrati: f(x) non si annulla mai, è positiva quando è tan x 0 ed è negativa se tan x 0 . 3 La disequazione elementare tan x 0 , nel dominio, ha soluzione 0 x , x . 2 2 Quindi: il grafico di f(x) non ha intersezioni con gli assi, è contenuto nel primo quadrante se 3 3 0 x , x , è contenuto nel quarto quadrante se x , x 2 . 2 2 2 2 Ricerca degli asintoti Osserviamo preliminarmente che, col dominio assegnato, non ha senso ricercare i limiti all’infinito di f(x). Calcoliamo, invece, i limiti in 0, , . 2 2 2 tan x 4 4 tan x 4 tan 2 x lim ; lim lim ; x 0 tan x 0 tan x x tan x x 2 2 2 tan 2 x 4 tan 2 x tan 2 x 4 4 lim lim ; lim . x tan x tan x 0 x tan x x 2 2 Tenendo conto della periodicità di f(x) si deduce che: lim f ( x ) , lim f ( x ) , lim f ( x) , lim f ( x) . 3 3 x x 2 x 2 x 2 Il grafico di f(x) ammette come asintoti verticali le rette di equazione: x 0, x 3 , x , x 2 . 2 2 Calcolo della derivata prima Per calcolare la derivata prima di f(x) applichiamo la regola di derivazione del rapporto di funzioni e quella di derivazione delle funzioni composte, ricordando che la derivata di tan x si può scrivere come 1 tan 2 x : 2 tan x(1 tan 2 x) tan x (1 tan 2 x) tan 2 x 4 y' , da cui, raccogliendo: tan 2 x 1 tan 2 x 2 tan 2 x tan 2 x 4 1 tan 2 x tan 2 x 4 y' . tan 2 x tan 2 x Quindi: 1 tan x tan la derivata prima di y = f(x) è y ' 2 2 tan x 2 x 4 . Ricerca massimi e minimi Si ha y’= 0 solo se tan 2 x 4 0 , ovvero se tan x 2 . tan x 2 dà come soluzioni, nel dominio di f, x1 arctan 2 e x2 arctan 2 . Se per comodità indichiamo con arctan 2 1,107 rad, le due soluzioni si esprimono come x1 ; x2 (circa 4,249 rad). tan x 2 , nell’intervallo 0; 2 , ha soluzioni x3 (circa 2,035 rad), x4 2 (circa 5,176 rad). Le ordinate dei punti , si ottengono per sostituzione nell’espressione di y = f(x). Per trovare le ordinate dei punti di minimo e di massimo sostituiamo i corrispondenti valori delle ascisse nell’espressione y = f(x), quelle di e 2 sfruttando la periodicità: 44 f ( ) f ( ) 4. 2 44 f ( ) f (2 ) 4 . 2 Per stabilire gli intervalli i cui la f(x) è crescente o decrescente, risolviamo la disequazione: 1 tan 2 x tan 2 x 4 0 che, eliminati i fattori certamente positivi, si riduce alla disequazione: tan 2 x tan 2 x 4 0 , ovvero alle due disequazioni elementari: tan x 2, tan x 2 . Si ottiene: 3 tan x 2 x x 2 2 2 3 3 x 2 2 Si traggono le seguenti conclusioni: posto arctan 2 1,107 rad, la funzione f(x) è: 3 3 crescente negli intervalli , , , , , , , 2 ; 2 2 2 2 decrescente negli intervalli 0, , , , 2 , 2 ; Sono punti di minimo relativo ( , 4) e ( , 4) mentre sono punti di massimo relativo ( , 4) e (2 , 4) . tan x 2 x Calcolo della derivata seconda (1 tan 2 x )(tan 2 4) Partendo dall’espressione y ' , applicando le regole di derivazioni del prodotto tan 2 x e del rapporto, calcoliamo la derivata seconda: 2 tan x 1 tan 2 x tan 2 x 4 2 tan x 1 tan 2 x 2 tan 2 x 2 tan x 1 tan 2 x 2 tan 2 x 4 y '' 4 tan x da cui si ottiene, raccogliendo e semplificando: 2 1 tan 2 x tan 4 x 4 y '' . tan 3 x L’equazione y’’ = 0 non ha soluzioni reali, mentre si vede che y’’>0 per tan x 0 e y’’<0 per tan x 0 . Si conclude, allora, che: la funzione f(x) non ha flessi. Il suo grafico volge la concavità verso il semiasse positivo delle y per 3 3 0 x , x , volge la convessità verso lo stesso semiasse per x , x 2 . 2 2 2 2 Il grafico della funzione è il seguente. 4 3. Dopo essersi assicurati che la calcolatrice sia in modalità DEG, si digita 2, 2ndF, tan. Si ottiene 63,4349, che è la misura in gradi del punto di minimo, ma espressa in notazione decimale. Per ottenere la conversione in notazione sessagesimale, si digita D.MS e si legge 63°26’05”. Quindi: il valore di x in gradi e primi sessagesimali, nell’intervallo 0 x 90 , per cui il rapporto y assume il valore minimo è 63°26’. 3 4. L’area richiesta si trova calcolando l’integrale tan 2 x 4 tan x dx . 4 2 tan x 4 dx . Esso si calcola per decomposizione in tan x somma e per semplici trasformazioni delle funzioni da integrare: 4 1 sin x cos x tan x tan x dx tan xdx 4 tan x dx cos x dx 4 sin x dx = ln cos x 4 ln sin x c . Il corrispondente integrale indefinito è Tornando all’integrale definito: 3 tan 2 x 4 3 dx = ln cos x 4 ln sin x tan x ln 2 4 ln 3 4 ln 2 ln 2 ln 2 4 ln 2 4 ln 2 = 4 4 1 3 = ln 2 2 ln 3 4 ln 2 ln 2 ln 2 2 ln 2 4 ln 2 2ln 3 ln 2 2 2 Quindi: l’area della regione finita di piano delimitata dalla curva rappresentativa della funzione y = f(x), 3 dall’asse delle ascisse e dalle rette di equazione x e è 2ln 3 ln 2 0,0589. 4 3 2 PROBLEMA 2 Si consideri la funzione f ( x ) log x 2 4 . 1. Si studi tale funzione e si tracci il suo grafico C su un piano riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali Oxy. 2. Si scrivano le equazioni delle tangenti a C nei punti in cui essa incontra l’asse x e si calcoli l’area del triangolo formato dalle suddette tangenti e dall’asse x medesimo. 3. Si studi la funzione derivata f '( x) e se ne tracci il grafico C’. 4. Si calcoli l’area della superficie piana, delimitata dalla curva C’, dall’asse x e dalla retta di equazione x 3 . Svolgimento 1. Studiamo la funzione y f ( x ) log x 2 4 . Insieme di esistenza e simmetria Per la condizioni di esistenza del logaritmo e del radicale quadratico deve essere x 2 4 0 ; risolvendo si ottiene: x 2 x 2 . L’insieme di esistenza è simmetrico rispetto all’origine, quindi vale la condizione necessaria per l’esistenza di simmetrie; possiamo cercarne la presenza: f ( x) log ( x )2 4 log x 2 4 f ( x) per ogni x dell’insieme di esistenza. 5 Quindi: l’insieme di esistenza della funzione f(x) è , 2 2, . f(x) è pari e, perciò, il suo grafico è simmetrico rispetto all’asse delle y Studio del segno e intersezioni con gli assi Per le condizioni di esistenza è impossibile che sia x = 0, quindi il grafico di f(x) non interseca l’asse delle y. Per cercare le intersezioni con l’asse delle x si risolve l’equazione f(x) = 0: log x 2 4 0 x 2 4 1 x 2 5 x 5 . L’insieme di positività di f(x) è l’insieme soluzione della disequazione f(x)>0: log x 2 4 0 x 2 4 1 x 2 5 x 5 x 5 . Il grafico di f(x) interseca gli assi nei punti 5, 0 e 5, 0 ; esso è contenuto nel primo quadrante per x 5 , nel secondo quadrante per x 5 , nel terzo quadrante per 5 x 2 , nel quarto quadrante per 2 x 5 . Ricerca degli asintoti Calcoliamo i limiti in -2, 2, , . lim log x 2 4 log 0 log 0 , quindi la retta x = 2 è asintoto verticale. x 2 Per la simmetria del grafico segue che anche la retta x = -2 è asintoto verticale sinistro a . lim log x 2 4 lim log( ) x x Essendo verificata la condizione necessaria per l’esistenza dell’asintoto obliquo verifichiamo se f ( x) log x 2 4 lim . x x x x Per immediato confronto fra la “gerarchia” degli infiniti del numeratore e del denominatore, è esiste m lim log x 2 4 0 ; quindi il grafico di f(x) non ammette asintoto obliquo. x x Per simmetria, valgono le stesse considerazioni a . lim Il grafico di f(x) ha come asintoti verticali, rispettivamente destro e sinistro, le rette di equazioni x = 2 e x = -2. Non ci sono altri asintoti. Calcolo della derivata prima Prima di eseguire il calcolo della derivata prima utilizziamo una proprietà dei logaritmi per rendere più semplice l’espressione di y = f(x). 1 y log x 2 4 log( x 2 4) 2 Ricordando la regola della derivata del logaritmo e della derivata di funzione composta, si deriva nell’insieme di esistenza, ottenendo: 1 2x x y' 2 . 2 2 x 4 x 4 x La derivata prima di y = f(x) è y ' 2 , con x 2 x 2 . x 4 6 Ricerca massimi e minimi y ' 0 solo per x = 0, che è fuori dall’insieme di esistenza. x y ' 0 per 2 0 che, risolta, dà: x > 2. Per simmetria è anche y ' 0 per x <-2. x 4 La funzione y = f(x) non ha né massimi né minimi, è crescente per x > 2 e decrescente per x < -2. Calcolo della derivata seconda Applicando la regola di derivazione del rapporto, si ha: x 2 4 2 x2 x2 4 x2 4 y '' , che è sempre negativa. ( x 2 4)2 ( x 2 4)2 ( x 2 4) 2 La funzione y = f(x) non ha flessi ed ha sempre la convessità rivolta verso il semiasse positivo delle ordinate. Il grafico di f(x) è rappresentato nella figura seguente. 2. Per trovare la tangente al grafico di f(x) in un punto x0 si applica la formula: y f ( x0 ) f '( x0 )( x x0 ) . Nel nostro caso abbiamo f' 5 5 54 x0 5 , per cui è f 5 0, 5. L’equazione della tangente nel punto 5, 0 è, quindi, y 5 x 5 . Per simmetria, l’equazione della tangente nel punto 5, 0 è y 5 x 5 . Il punto comune alle due tangenti, che sono simmetriche rispetto all’asse delle y, deve trovarsi sull’asse di simmetria, e quindi deve essere il punto (0, -5), punto di intersezione di ciascuna delle due rette con l’asse delle ordinate. Se indichiamo con A il punto 5, 0 , con B il punto 5, 0 , con C (0, -5), è immediato verificare che il triangolo formato dalle due tangenti ha base AB e altezza 1 CO, essendo O l’origine degli assi. AB 5 5 2 5 ; CO 5 . Area: 2 5 5 5 5 . 2 7 L’area del triangolo formato dalle tangenti al grafico di C e dall’asse delle x, nei punti in cui C incontra il medesimo asse x, vale 5 5 . 3. Lo studio di f’ (x) può essere condotto utilizzando gli elementi trovati nello studio di f(x). x Studio della funzione y ' f '( x) 2 , con x 2 x 2 x 4 L’insieme di esistenza di f ‘(x) coincide con quello di f(x): , 2 2, . La funzione f ’(x) è una funzione dispari, dato che f '( x ) f '( x) per ogni x appartenente all’insieme di esistenza. f ’(x) non interseca gli assi, dato che f(x) non ha massimi né minimi, né flessi a tangente orizzontale, ed è positiva dove f(x) è crescente, negativa dove f(x) è decrescente. f ’(x) ha gli stessi asintoti verticali di f(x) e ha l’asse delle x come asintoto orizzontale. La derivata prima di f ’(x) è la derivata seconda di f(x). La funzione f ’(x) non ha né massimi né minimi, dato che f(x) non ha flessi, ed è sempre decrescente dato che f(x) è sempre convessa. La derivata seconda di f '( x) è la derivata della derivata seconda di f(x) e deve essere calcolata direttamente con la regola del rapporto: 2 x( x 2 4)2 2 2 x( x 2 4)( x 2 4) 2 x( x 2 4)( x 2 12) 2 x ( x 2 12) . y '' 4 4 ( x 2 4)3 x2 4 x2 4 La funzione f '( x) è concava verso il semiasse y>0, nell’insieme di esistenza, per x>2 e convessa, sempre verso y>0, per x < -2. Il grafico, C’, di f ‘(x) è perciò il seguente. 8 4. Il quesito non ha soluzione se si considera f '( x) in senso proprio: infatti x 3 cade fuori dall’insieme di esistenza di f '( x) . Risolviamo il quesito stesso considerando il grafico del prolungamento di f '( x) a tutto l’asse reale. In questo caso si ha, ricordando che f(x) è una primitiva di f '( x) : 0 0 3 x 1 dx log x 2 4 2 x 4 2 log 2 3 L’area della superficie piana, delimitata dal grafico del prolungamento di f '( x) in R 2, 2 , dall’asse x e dalla retta di equazione x 3 , vale log 2. QUESTIONARIO QUESITO 1 Si determini il campo di esistenza della funzione y x 2 3 x 1 x4 . Svolgimento Le condizioni di esistenza della funzione sono date dalla presenza di una potenza, che nel campo reale deve avere base positiva, e di una frazione, che deve avere denominatore diverso da zero. x 2 3x 0 x 0 x 3 Bisogna porre: . Risolvendo: x 0 x 3, x 4 . Quindi: x 4 x 4 0 2 il campo di esistenza della funzione y x 3 x 1 x4 è , 0 3, 4 4, QUESITO 2 x x 3 3 quando x tende a 1. x x 3 1 Si calcoli il limite della funzione Svolgimento x x 3 3 0 si presenta sotto la forma indeterminata del tipo . L’indeterminazione x 1 0 x x 3 1 può essere eliminata in tre modi diversi: razionalizzando la frazione e semplificando, ricorrendo ai limiti notevoli, o applicando la regola di De Hospital. x x 3 3 1. Per razionalizzare il denominatore della frazione si procede per passi: si vede x x 3 1 x x 3 3 la frazione stessa scritta come e si moltiplicano numeratore e denominatore x 1 x 3 Il limite lim per il fattore razionalizzante: x x 3 3 = x x 3 1 x 1 x 3 . Si ottiene: x 1 x 1 ( x 3) x x 3 3 x 3 2 Eseguendo i prodotti, sviluppando i quadrati e sommando i termini simili abbiamo: 9 x 1 x 1 ( x 3) x x 3 3 2 x 3 x x x 3 x( x 3) = x 1 x 3 fra terzo e quarto termine Raccogliamo x fra primo e secondo termine del numeratore e dello stesso numeratore: x x x 3 x( x 3) x 1 = x x 1 x 3 x 1 x 1 x 1 x3 x x 1 Il limite della frazione, così semplificata, è di immediata soluzione lim x 1 Il limite della funzione x3 x x 3 x 2 1 3 . x x 3 3 quando x tende a 1 è uguale a 3. x x 3 1 k 1 t 1 k , con x x 3 3 2. lim può essere calcolato ricorrendo al limite notevole lim x 1 t 0 t x x 3 1 1 k . Infatti: poniamo t x 1 , da cui x t 1 e otteniamo: 2 1 1 t 1 t 1 t 2 1 3 t x x 3 3 t 1 t 4 3 2 24 lim = lim = lim lim 2 4 3 per il x 1 x x 3 1 t 0 t 1 t 4 1 t 0 1 1 t 2 1 t 1 1 t 0 1 t t 24 2 4 2 limite notevole richiamato, applicato ai quattro radicali. x x 3 3 verificano le ipotesi del teorema x x 3 1 di De L’Hôpital; calcoliamo, quindi il rapporto delle derivate della funzione a numeratore e di quella a denominatore: 1 1 1 1 x x 3 3 2 x 2 x 3 2 4 3. lim lim x 1 1 1 1 x x 3 1 x 1 1 2 x 2 x3 2 4 3. Il numeratore e il denominatore della frazione QUESITO 3 Si calcoli, in base alla definizione di derivata, la derivata della funzione f ( x) 1 x2 nel punto 1 x2 x = -1. Svolgimento La derivata di una funzione f(x) in un punto x0 è, per definizione, il lim h 0 f ( x0 h) f ( x0 ) , se il h limite esiste ed è finito. 1 x2 Nel nostro caso abbiamo f ( x) , x0 1 . Quindi: 1 x2 1 (1 h)2 1 (1) 2 h 2 2h f ( x0 h) f ( x0 ) , da cui 1 (1 h) 2 1 (1)2 2 h 2 2h 10 f ( x0 h) f ( x0 ) h 2 2h h 2 . 2 h h(2 h 2h) 2 h 2 2h f ( x0 h) f ( x0 ) h 2 In conclusione: lim lim 1. h 0 h 0 h 2 h 2 2h La derivata della funzione f ( x) 1 x2 nel punto x = -1 vale 1. 1 x2 QUESITO 4 In un sistema di assi cartesiani ortogonali Oxy, si consideri l’ellisse d’equazione x 2 9 y 2 9 e di asse maggiore AB. Fra i trapezi isosceli contenuti nel semipiano y 0 inscritti in e di cui un base è AB, si determini quello di area massima. Svolgimento x2 L’ellisse , scritta in forma canonica, ha equazione y 2 1 . I suoi vertici sono, quindi, i punti: 9 A(3, 0), B(3, 0), C (0, 1), D (0,1) . Una retta di equazione y t , 0 t 1 , interseca l’ellisse in due punti, E, F, che con A e B individuano un trapezio isoscele, degenere nei casi t = 0 e t = 1. Dobbiamo trovare per quale valore di t l’area di questo trapezio assume il valore massimo. y t Determiniamo le coordinate di E e di F risolvendo il sistema: 2 , da cui x 2 9 9t 2 , 2 x 9 y 9 x 3 1 t 2 . I punti E ed F hanno, quindi, coordinate: E 3 1 t 2 , t , F 3 1 t 2 , t . L’area del trapezio, al variare di t, è: AB EF t 6 6 f (t ) 2 La derivata prima della funzione f (t ) è: 2t f '(t ) 3 2 1 t 2 Ricerchiamo il massimo: f '(t ) 0 per 2 t 1 1 t 1 t 2 1 2t 2 0 1 t2 t 2 3 1 1 t 2 t . t 2 1 t 2 1 t 2 1 t 2 1 2t 2 3 3 1 t2 1 t2 1 t 2 2t 2 1 . Se 2t 2 1 è negativo, ovvero se è 2 2 l’equazione non ha soluzione. Se è, invece, 2t 2 1 0 , ovvero se è x 1, 2 2 possiamo elevare al quadrato i due membri dell’equazione, ottenendo: 1 t 2 4t 4 1 4t 2 , che semplificata diventa: t 2 4t 2 3 0 e da cui si ricavano t = 0 (non accettabile per la condizione 0t posta) e t 3 . 2 1 t 2 1 2t 2 0 Risolvendo la disequazione 1 t 2 2t 2 1 solo nel caso 2t 2 1 0 , otteniamo la disequazione t 2 4t 2 3 0 , verificata per 0 t 3 . Quindi la funzione area è 2 11 3 3 e decrescente a destra dello stesso punto. è un punto di massimo 2 2 3 3 3 9 relativo per la funzione. In tale punto la funzione area vale f 3. 3 1 1 4 2 4 2 Per stabilire se il massimo relativo è anche massimo assoluto bisogna confrontare il suo valore con i valori che la funzione assume agli estremi del dominio. f (0) 0 . f (1) è il valore dell’area del trapezio che degenere in un triangolo isoscele di base AB e 9 altezza uguale al semiasse minore dell’ellisse. Tale area vale 3, che è minore di 3 (circa uguale a 4 3 9 3,9) . Quindi è un punto di massimo assoluto e 3 è il massimo assoluto della funzione area. 2 4 Fra i trapezi isosceli contenuti nel semipiano y 0 inscritti nell’ellisse di equazione x 2 9 y 2 9 e con la base maggiore coincidente con l’asse maggiore dell’ellisse, quello di area massima ha i 3 3 3 3 9 vertici nei punti A(3, 0), B(3, 0), E , 3. , F , . La sua area vale 4 2 2 2 2 crescente a sinistra di t QUESITO 5 Si consideri la seguente proposizione: “Dato un triangolo rettangolo, il cerchio che ha per raggio l’ipotenusa è la somma dei cerchi che hanno per raggio i cateti”. Si dica se è vera o falsa e si motivi esaurientemente la risposta. Svolgimento Si tratta di una immediata applicazione del teorema di Pitagora. Partendo dall’eguaglianza: i 2 c12 c22 , dove i è l’ipotenusa e c1 e c2 i cateti di un triangolo rettangolo, si moltiplicano primo e secondo membro per , ottenendo i 2 c12 c22 . Si conclude ricordando che l’area di un cerchio di raggio r è r 2 . La proposizione: “Dato un triangolo rettangolo, il cerchio che ha per raggio l’ipotenusa è la somma dei cerchi che hanno per raggio i cateti” è vera. QUESITO 6 1 2 per 0 sin x sin Si consideri la funzione: . Se ne studi la continuità nel punto x =0. x 0 per x 0 Svolgimento Ricordiamo che una funzione f(x) è continua in un punto x0 se f ( x0 ) lim f ( x) . x x0 1 2 per 0 sin x sin Nel nostro caso è f ( x ) e x0 0 . x 0 per x 0 Dopo aver notato che f(0) = 0 per definizione, calcoliamo il lim f ( x ) . Per far ciò, ricordando la x0 definizione di limite che richiede che la relazione sia valida in un intorno del punto a cui tende la x, dobbiamo calcolare il 1 lim sin 2 x sin x0 x 12 1 , per x che tende a zero, x non ha limite ma è una funzione limitata, essendo sempre 1 sin 1 , per qualunque valore dell’angolo α. Abbiamo, quindi, il prodotto di una quantità che tende a zero con un numero finito: il risultata è zero. In maniera più formale possiamo applicare il teorema del confronto, dopo aver notato che: 1 sin 2 x sin 2 x sin sin 2 x x Il limite cercato vale zero. Pertanto 1 2 per 0 sin x sin La funzione è continua nel punto x = 0. x 0 per x 0 Osserviamo che sin 2 x tende a zero per x che tende a zero; invece sin QUESITO 7 Si calcoli il volume del solido generato in una rotazione completa attorno all’asse delle x della regione finita di piano delimitata dalla curva di equazione y sin x e dall’asse stesso nell’intervallo 0 x . Svolgimento b È richiesta un’applicazione immediata della formula V f 2 ( x)dx . a Nel nostro caso è: sin x 2 dx sin xdx cos x 0 (1 1) 2 0 0 Il volume del solido generato in una rotazione completa attorno all’asse delle x della regione finita di piano delimitata dalla curva di equazione y sin x e dall’asse stesso nell’intervallo 0 x è uguale a 2π. QUESITO 8 Si determinino i coefficienti dell’equazione y ax 2 6 perché la curva rappresentativa ammetta un bx 3 asintoto obliquo d’equazione y x 3 . Svolgimento Calcoliamo l’equazione dell’asintoto obliquo del grafico della funzione y f ( x ) ax 2 6 , in bx 3 funzione di a e b, e imponiamo che la retta trovata coincida con quella data. L’asintoto obliquo di equazione y mx q , se esiste, è tale che m lim x f ( x) x e q lim f ( x) mx . x Nel caso specifico abbiamo: ax 2 6 ax 2 6 a m lim lim 2 x x (bx 3) x bx 3 x b ax 2 6 a abx 2 6b abx 2 3ax 3ax 6b 3a q lim x lim lim 2 2 x x b x 3b b(bx 3) b bx 3 b x 13 Quindi la funzione data ha come asintoto obliquo la retta di equazione y a a x 3 2 . Questa retta b b coincide con quella di equazione y x 3 se: a b 1 3 a 3 b 2 a b a 1; b 1 b 1 ax 2 6 ammetta come asintoto obliquo la retta bx 3 d’equazione y x 3 i coefficienti devono assumere i valori a = -1, b = -1, per cui l’equazione Perché la curva rappresentativa dell’equazione y della funzione è y x2 6 x2 6 . x 3 x3 QUESITO 9 Si enunci il teorema di Lagrange e se ne fornisca un’interpretazione geometrica. Svolgimento È un quesito che non richiede applicazioni, ma la semplice esposizione dell’enunciato del teorema di Lagrange e della sua interpretazione geometrica, come riportato su tutti i manuali. QUESITO 10 Si determinino le costanti a e b in modo che la funzione F ( x ) a sin 3 x b sin x 2 x sia una primitiva della funzione f ( x ) cos3 x 3cos x 2 . Svolgimento Tenendo conto della definizione di primitiva di una funzione, possiamo dire che la derivata di F ( x ) a sin 3 x b sin x 2 x deve coincidere con f ( x ) cos3 x 3cos x 2 . F '( x) 3a sin 2 x cos x b cos x 2 = 3a (1 cos 2 x ) cos x b cos x 2 = = 3a cos x 3a cos3 x b cos x 2 = 3a cos 3 x (3a b) cos x 2 Perché F’(x) coincida con f(x) poniamo: 1 3a 1 a che risolto dà: 3. 3a b 3 b 2 La funzione F ( x ) a sin 3 x b sin x 2 x è una primitiva della funzione f ( x ) cos3 x 3cos x 2 1 se i parametri a e b assumono, rispettivamente, i valori e -2, per cui essa è: 3 1 F ( x ) sin 3 x 2sin x 2 x . 3 14